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Autore: NYZY    31/12/2013    4 recensioni
Zayn/Niall | Gangster!Zayn, Teen!Niall | 4.4k | Autore: valigie per restare
Zayn gli bacia il naso e poi le labbra. E prima di piegare la testa all'indietro e ridere, “È vero che ti ha fottuto completamente il cervello” gli dice Harry.
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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baby you can have it all 
tell me what for 
yeah you keep on telling me you wanna have it all 
tell me what for
what d'you want it all?
 
 
 
Vivere a Dubai è bello ed è un lusso, Zayn lo sa, ma è ancora più bello se con lui c'è Niall e se lo segue ovunque, anche alla festa noiosissima a cui è stato invitato e a cui non poteva non presentarsi.
Si trovano in una villa abbastanza grande – che in confronto alla sua non è niente – costruita solo su un piano. Ci sono camerieri vestiti di tutto punto che servono infiniti drink su vassoi d'argento. Da quando è arrivato, Zayn non ha ancora bevuto per la seconda volta lo stesso drink.
Invece, Niall è rannicchiato in disparte su una poltroncina mentre con un sorriso sulle labbra sta giocando con il cellulare del mulatto. Zayn non lo perde di vista neanche un secondo, conosce ogni persona in quella villa e sa cosa potrebbe accadergli se lui o gli altri, lo perdessero di vista anche solo per un minuto.
Tutti in quella casa sanno cos'è Niall per Zayn.
Alcuni sanno solo che è la puttana personale del pezzo grosso che gestisce le esportazioni e le importazioni della droga degli Emirati Arabi, altri sanno che è la persona a cui Zayn Malik tiene di più e che per lui farebbe qualsiasi cosa, qualcuno oserebbe dire anche morire.
 
 
Zayn sorride al suo collega che per quella festa è arrivato da Abu Dhabi e bacia il palmo della mano alla sua signora distraendosi per alcuni secondi dall'osservare Niall.
Parlano di cose futili e di come stanno andando bene gli affari, prima di allontanarsi con la scusa di aver bisogno di fumare una sigaretta.
Quando punta lo sguardo sulla poltroncina color oro, il suo biondo non c'è più.
Incomincia ad agitarsi e ad ispezionare tutta la sala. Solo quando lo fa la seconda volta si accorge che Niall è con Harry e Louis vicino al tavolo dei dessert e osservandolo ridere, il suo cuore si accartoccia.
Si incammina verso di loro e abbraccia  il biondo da dietro facendolo sussultare.
“Zay, mi hai spaventato” soffia quello girandosi con gli occhioni celesti spalancati.
“Scusami piccolo” risponde lui lasciandogli un bacio all'angolo della bocca.
Zayn è ubriaco, Niall se ne accorge perché il suo alito è un misto di chissà quanti drink che se solo lo baciasse per lungo tempo, è sicuro che ubriaco lo diventerebbe anche lui. 
“Zayn non qui, sei ubriaco e ci stanno fissando” stacca la schiena dal suo petto e a Zayn non è molto gradita questa sua presa di posizione.
“Non importa” biascica quello girandolo completamente e incastrando le dita scure e tatuate piene di anelli tra i capelli biondi del sedicenne, incominciando a baciarlo con foga.
Niall vorrebbe provare a fregarsene seriamente, ma Zayn è ubriaco e questo porterebbe solo a guai se decidesse di prenderlo in uno dei tanti bagni della villa.
Così si stacca con uno schiocco e “Basta Zayn!” alza la voce.
E ora Niall ha paura perché gli occhi di Zayn non sono più color ambra e non lo stanno guardando più con la dolcezza di sempre. Sembra che dentro Zayn stia ardendo nelle fiamme.
“Non osare alzare la voce con me, hai capito moccioso?!” 
Il rumore della mano del mulatto che si scontra a tutta velocità sulla guancia pallida di Niall rimbomba per tutta la sala diventata improvvisamente troppo silenziosa.
Niall annuisce piano, impedendo di far scendere le lacrime che gli si sono depositate agli angoli degli occhi. Zayn, l'uomo che dice di amarlo, l'ha umiliato davanti alle persone più importanti della Penisola Arabica.
Harry alza la voce in un “Non c'è niente da guardare, ritornate a fare quello che stavate facendo” allontanando Zayn da Niall con uno strattone, mentre quest'ultimo è già diretto a passo veloce con la testa incassata nel collo della felpa in uno dei corridoi che portano ai bagni.
La festa riprende come se non fosse successo niente, ma tutti si dimenticano che Niall è da solo in uno dei tanti bagni della villa e che nessuno lì può controllarlo.
 
 
 
 
Zayn si sveglia all'improvviso perché nel sonno si è reso conto che sull'altro cuscino non c'è la testa di Niall, ma il vuoto.
Si mette a sedere controllando interamente l'immensa camera e “Niall? Piccolo, dove sei?” esala separando leggermente le labbra.
Sta per ripeterlo, però questa volta a voce alta quando l'iPhone appoggiato sul comodino incomincia a suonare ed è obbligato a rispondere.
“Pronto?” sussurra alzandosi dal letto per continuare a cercare Niall nella loro villa, ma si ferma in mezzo al corridoio illuminato dalla luce del sole che passa attraverso l'enorme vetrata, quando dall'altro capo del telefono gli arriva la voce che sta cercando.
“Zay? Sei Zay? Zayn, per favore, ti prego vieni, aiutami non ce la faccio più, Zay per favore-” è Niall, ne è sicuro e lo sta supplicando e Dio, sta piangendo.
“Niall, amore rilassati, dimmi dove sei che ora vengo a prenderti!” balbetta preso alla sprovvista perché cazzo, cosa sta succedendo?
“Ma come sei romantico... Zayn Malik innamorato non me lo aspettavo proprio” ride uno, sovrastando la voce spossata di Niall.
“Dimmi chi cazzo sei e cosa hai combinato al mio fidanzato, brutto figlio di puttana, altrimenti appena ti trovo giuro su Dio che ti uccido a mani nude, stronzo. Dove cazzo sei?!” urla contro il telefono mentre l'altro ride e “Ora la tua puttana è con noi e ci divertiremo un po'” dice prima di chiudere.
“Ti uccido se- pronto?!” urla ancora Zayn prima di rendersi conto che hanno chiuso. 
Il silenzio della casa viene interrotto solo delle grida arrabbiate di Zayn.
 
 
Harry, Louis e Liam sono da lui in poco tempo. Chiamarli è stata la prima cosa che gli è venuta in mente dopo aver scaraventato il cellulare sul pavimento.
Quando entrano nella villa, Zayn è in piedi al centro del salotto e si sta medicando una mano mentre il tavolino di cristallo posto di fronte al divano è ridotto in mille pezzi.
“Zayn che cazzo è-” Louis viene interrotto da un “È successo che dei figli di puttana ieri sera hanno rapito il mio Niall e stamattina mi hanno chiamato e Cristo, stava piangendo e non lo so, mi chiedeva di aiutarlo- mi dispiace così tanto, se solo non avessi pensato per una cazzo di volta al sesso, ora sarebbe qui, Dio che sto dicendo?” e ora sta piangendo perché è sempre colpa sua se Niall si trova in pericolo, è colpa sua perché gli ha permesso di seguirlo alla festa ed è colpa sua perché si è ubriacato così tanto da non capire più niente.
Louis lo abbraccia, sussurrandogli all'orecchio che lo troveranno subito e che potrà abbracciarlo prima di quanto pensi, ma tutti si fermano quando il cellulare con lo schermo rotto di Zayn prende a squillare.
“Metti il viva voce” gli ordina Harry e Zayn annuisce.
“Pronto?” dice cercando di non urlare contro la persona che si trova dall'altro capo.
“Zayn devo dire che hai addestrato bene il tuo bocconcino e poi-” il mulatto non lo fa finire di parlare perché sta di nuovo urlando.
“Dimmi dove cazzo sei e che cazzo vuoi e soprattutto non toccarlo perché appena ti trovo ti uccido, Cristo se ti uccido”.
“Stai calmo con le minacce perché la puttanella è con noi e posso ucciderlo, ricorda” ride quello e Zayn non riesce a trattenersi, sta parlando in quel modo di Niall, del suo Niall e ora ha paura per lui.
“Senti – si passa la mano tra i capelli e sospira sedendosi sulla poltrona cercando di calmarsi – posso darti tutto quello che vuoi, soldi, coca, eroina, qualsiasi cosa e soprattutto in quantità elevate, ma ti prego, dimmi dov'è Niall e non toccarlo, ti scongiuro” sospira chiudendo gli occhi.
“Ecco, così si ragiona Malik, senza urlare e senza minacce. Voglio dei soldi e della coca” risponde quello tranquillo.
“Certo, quanto?”
“Cinque milioni di euro e cento chili di coca, ne hai?” risponde un'altra voce.
“Sì, ne ho, ma devi darmi solo alcune ore per procurarli” risponde mentre Liam sta segnando su un foglietto quello di cui hanno bisogno.
“Bene, richiamerò tra qualche ora Malik, ovviamente non combinerai cazzate perché se no, il tuo bocconcino ne pagherà le conseguenze, intesi?” ride e Zayn vorrebbe spaccargli la faccia così tanto da renderlo irriconoscibile ma “Intesi” risponde cercando di calmarsi di nuovo e subito dopo quello ha già chiuso.
“Cosa facciamo?” chiede Harry mentre sta già componendo un numero, ma Zayn non è neanche sicuro di aver capito cosa gli abbia chiesto, è seduto sulla poltrona e ha la testa tra le mani mentre il suo pensiero è indirizzato solo ad una persona, a Niall.
Sta pensando che se non fosse così egoista, ora Niall non sarebbe nei guai, non sarebbe a conoscenza neanche della sua esistenza e starebbe vivendo come ogni ragazzo di sedici anni che si rispetti la propria vita tra i banchi di scuola.
Ma no, Niall ha sì sedici anni, ma vive la propria vita affianco ad un uomo che ne ha ventotto e che è conosciuto da tutto il mondo della mafia per la sua posizione sociale e per quello che fa.
E si pente di essersi innamorato così perdutamente di un ragazzino che quando ha conosciuto aveva compiuto da poche settimane quindici anni e di averlo quasi obbligato a seguirlo in tutto il mondo, ma se Niall fosse lì, “È stata una mia scelta Zay – gli risponderebbe – è stata una mia scelta seguirti, tu non mi hai obbligato, sono stato io a venire con te ed abbondare Mullingar perché ormai, non avevo più niente che mi apparteneva, mentre ora, se tu vuoi, ho il tuo cuore e questo mi basta”, e Zayn lo bacerebbe fino a non avere più ossigeno perché nessuno gli ha mai detto queste cose, ma Niall non c'è e queste cose non può sentirle, così mentre gli altri gli stanno dicendo chissà cosa, lui si sta ancora pentendo di tutto.
“Zayn cazzo, ci servi lucido” lo strattona Louis, richiamando la sua attenzione.
“Cosa possiamo fare?” sta richiedendo Harry mentre ha già collegato il computer al televisore ultra piatto.
“Facciamo quello che ci hanno detto, ovvio no? I soldi li ho, la coca anche, sapete che per Niall darei a quel bastardo anche il triplo di quello che mi hanno chiesto” ringhia Zayn componendo alcuni numeri.
“Bene, Zayn ho bisogno del cellulare per cercare di riconoscere da dove è arrivata la chiamata” gli spiega Harry rimanendo calmo, Zayn annuisce però non spera in niente, sa già che ha a che fare con gente in gamba e che non riusciranno ad individuare dove si trova Niall.
“Lo voglio tra le mie braccia entro ventiquattro ore o giuro che rado al suolo Dubai per trovarlo” sbotta prima di alzarsi dalla poltrona e accendersi una sigaretta mentre sta uscendo fuori.
 
 
Quando rientra, Harry sta ancora cercando di trovare il luogo in cui si trova Niall, “Harry” lo richiama con un sorriso malinconico “non riuscirai a trovare il luogo, non sono così idioti se quello che ha creato questa situazione è la persona a cui penso io” dice avvicinandosi e sfilando l'iPhone dalle mani grandi del riccio.
Ha ancora il sorriso malinconico quando tra le note trova scritti diversi ti amo con affianco dei cuori e vorrebbe piangere, di nuovo.
“Quando arriva Paul avvisatemi – sussurra aggiustandosi il braccialetto che Niall gli ha regalato per il compleanno –, esco fuori a fumare”.
Se solo si fossero trovati in un'altra situazione, Liam lo avrebbe rimproverato perché ha finito di fumare forse solo cinque minuti prima, ma rimane zitto e lo osserva trascinare i piedi sul marmo di prima qualità che Zayn ha fatto scegliere a Niall.
Zayn sta per accendere la sigaretta quando il cellulare riprende a vibrare e al secondo squillo ha già accettato la chiamata, sa chi è.
“Dimmi” dice facendo bruciare l'estremità della sigaretta e aspirando dal filtro, “Sapevo che prima eri con qualcuno e non ti abbiamo detto niente, ma ora sei da solo e possiamo”.
Zayn si guarda intorno perché, dannazione, lo stanno anche spiando ma è tutto come sempre, ogni cosa è al suo posto.
“Cosa volete ancora?” chiede esasperato stropicciandosi gli occhi con un mano.
“Niente, anzi, i soldi e la coca puoi tenerli, non ci interessano veramente, vogliamo che tu venga al capannone abbandonato nel deserto, sai di cosa sto parlando no?” gli chiede mentre Zayn sta buttando la sigaretta ancora a metà oltre la ringhiera. “Certo che lo so, allora?” sbuffa spazientito.
“Devi venire entro due ore, da solo, senza niente, cellulare, armi o altro. Solo tu o il bocconcino rischia” lo avverte quello con la sua risata irritante e Zayn non sopporta più il fatto di sentirla ogni volta che gli dice qualcosa.
“Bene, sarò lì entro due ore” lo avverte aprendo la porta e chiudendo la chiamata.
Liam, Harry e Louis lo stanno fissando, ma solo Louis si permette di chiedergli chi era.
“Devo andare in un posto, rimanete qui e fermate tutto, non ho più bisogno dei soldi e della coca e se fino a stanotte non rientro, dovete venire con i rinforzi al capannone nel deserto, chiaro?” esordisce guardando i suoi amici.
Loro annuiscono e prima di uscire dalla villa, “Non fate cazzate” li avverte Zayn e Louis sussurra un “tu” ma il mulatto non l'ha sentito perché sta già accendendo il fuoristrada per andare a prendersi ciò che è suo, però prima fa una telefonata.
 
 
 
 
Quando finalmente arriva al capannone, gli sembra che non ci sia nessuno. Si guarda intorno, prende la sua Glock 18 dai jeans neri e si avvia verso l'unica entrata lasciata socchiusa. Con un braccio fa scorrere di poco la porta ed entra.
Il suo sguardo viene attirato subito dal corpo di Niall legato con una corda ad un tavolo di ferro al centro della stanza. Ha dello scotch nero sulla bocca che gli impedisce di parlare.
“Niall!” urla precipitandosi verso di lui con ancora la pistola stretta nella mano destra, ma non si rende conto che Niall sta agitando la testa e che ha solo preoccupazione negli occhi celesti.
Zayn si inginocchia davanti a lui e gli stacca lentamente lo scotch dalla bocca, appoggia la pistola sul pavimento lurido e lo stringe tra le sue braccia tatuate. 
“Zay” singhiozza quello, ma è troppo tardi perché qualcuno ha allontanato la pistola dalla portata di Zayn con un piede e gliene ha appoggiata una sulla tempia.
La canna contro il viso brucia come il fuoco che gli arde dentro. 
“Malik” soffia qualcuno, Zayn sospira, chiude gli occhi, gira la testa con ancora la pistola puntata alla tempia e apre gli occhi.
Lo sapeva.
“Prem Kumar – sorride Zayn – sapevo che eri tu, sbaglio o eri abbastanza teso quando ci siamo visti ieri sera alla festa e ho baciato la mano alla tua signora?” chiede Zayn tenendo stretto tra le braccia Niall che ha incominciato a tremare.
“Non ti sbagli Zayn, ma ho ottenuto quello che volevo” gli risponde pronto, avvicinandosi sempre di più.
“Io non ne sarei così sicuro” continua a sorridere Zayn, sa quello che succederà e già comincia a prepararsi mentalmente. 
Prima che accada quello che tutti stanno aspettando, riesce a sussurrare solo un “piccolo andrà tutto bene” e assicurarsi che Niall annuisca.
Dopo lo libera dalle sue braccia e anche Niall ha capito perché sta cominciando a piangere e Zayn gli sorride con gli occhi lucidi. Cristo, è solo colpa sua.
Qualcuno gli afferra la spalla e lo costringe ad inginocchiarsi di fronte a Kumar.
“Non sei così intelligente Zayn, sappiamo entrambi che oltre ad Abu Dhabi, voglio anche Dubai e tu non hai fatto niente per impedirlo. Sei ancora un ragazzino che pensa al sesso e alla sua puttanella personale” ride seguito da tutti gli altri presenti nella stanza.
“Stai zitto, figlio di puttana” ringhia Zayn, ma subito dopo gli si blocca il fiato nei polmoni perché qualcuno gli ha appena incassato un pugno dritto nello stomaco. Spalanca la bocca per urlare ma non ci riesce, al posto suo però lo fa Niall che “Lasciatelo stare, vi prego, lasciatelo” sta urlando tra le lacrime, ma qualcuno gli schiaccia il palmo della mano sulla bocca.
Zayn ringhia un “non lo toccare stronzo” indurendo la mascella e ignorando il dolore.
“Stai ancora parlando?” lo minaccia Kumar, ma Zayn non lo sente perché qualcuno gli ha dato un calcio sullo zigomo e quando ha cercato di opporre resistenza, quello con la pistola gli ha bloccato la mano sinistra con il braccio in posizione tesa e poi ha forzato con un colpo secco e Zayn l'ha sentito il crack che ha fatto l'osso. E sente anche il dolore che è così forte che non riesce neanche a respirare e la vista gli si è annerita, ma non può cedere anche se sta sudando freddo e vorrebbe urlare fino a non avere più ossigeno e voce.
Niall sta ancora piangendo ma non si è reso conto di quello che gli hanno appena fatto ed è meglio così. Gli altri stanno ridendo e vorrebbe ucciderli tutti, a mani nude, ma se prima gli sarebbe risultato difficile, ora è praticamente impossibile.
Si impone di rimanere lucido e incassa altri pugni nello stomaco che lo fanno piegare in due, e sopporta gli strattoni al braccio probabilmente rotto. 
Non urla perché non ci riesce e non piange perché il dolore supera tutto, è così forte che Zayn riesce a pensare solo a quello.
Non sa quanti altri calci e pugni riceve, riesce a capire solo che il dolore al braccio aumenta sempre di più, che forse ha qualche costola incrinata e che se qualcuno decidesse di dargli un altro pugno nello stomaco, è sicuro che si spappolerebbe tutto. 
Ma non succede nulla, lo stomaco non si spappola perché “Basta!” sta urlando Kumar “Dobbiamo mantenerlo vivo” sta dicendo ai suoi compagni mentre alcuni stanno già uscendo.
Solo dopo alcuni minuti si rende conto che finalmente sono soli, che c'è solo lui, con il suo Niall.
Ignora qualsiasi fitta o dolore, e a denti stretti si alza dal pavimento e zoppicando gli si avvicina.
Cade in ginocchio con un tonfo sordo e sorride a Niall che ha smesso di piangere.
“Visto? Va tutto bene” dice accarezzando la sua guancia pallida con il palmo della mano destra.
Niall annuisce torturandosi con i denti il labbro spaccato. Zayn lo nota e “Chi è stato? Ti hanno fatto altro?” gli chiede avvicinandosi un altro po'.
“È- quello che parlava” balbetta, Zayn si irrigidisce e “Ti hanno fatto altro Niall?” gli chiede di nuovo. Non aspetta la riposta perché si siede sul pavimento e appoggia la schiena al muro, mettendo Niall tra le sue gambe e lo abbraccia, ignorando il dolore che gli toglie il respiro. E sorride comunque perché anche se non è come si aspettava, sta abbracciando il suo piccolo.
Niall non risponde alla domanda che gli ha fatto ma “Scusami” sussurra appoggiando la testa bionda sulla spalla di Zayn coperta solo da una canottiera. “Scusami per quello che ti ho detto ieri sera, non volevo alzare la voce Zay, ti giuro che non volevo, solo che tu-” e il mulatto lo interrompe con la sua risata perché Dio, si trovano in quella situazione e gli sta chiedendo scusa quando non dovrebbe.
“No, Niall, hai fatto benissimo, sappiamo entrambi cosa succede se facciamo sesso e io sono ubriaco, quindi hai fatto benissimo perché sono io quello che ha sbagliato, non avrei dovuto trattarti in quel modo, quindi scusami tu” dice baciandogli i capelli e poi “per tutto” aggiunge e Niall annuisce, non era arrabbiato con lui.
Rimangono per un po' in silenzio mentre Zayn continua a baciare i capelli di Niall e a respirare il suo profumo, dannazione, quanto gli è mancato. 
“Zay?” chiede il biondo, ma non aspetta una risposta perché riprende a parlare. “Prima mi hai chiesto se mi hanno fatto altro e forse non dovrei dirtelo ma io non ce la faccio a tenermelo dentro e- stanotte c'erano due ragazzi qui e da come mi guardavano avevo capito cosa volevano farmi – Zayn stringe ancora di più le braccia intorno al corpo di Niall perché sapeva che sarebbe accaduto – e poi si sono avvicinati e hanno cominciato a chiamarmi con nomignoli e hanno fatto qualche battuta però poi si sono avvicinati ancora di più e uno ha preso a spogliarmi e l'altro voleva farmi qualcosa, solo che poi è arrivato uno e questi se ne sono andati, però io avevo paura e scusami, non dovrei dirtelo-” Niall sta piangendo e Zayn non sa che fare perché cazzo, ha solo sedici anni, non dovrebbe vivere queste cose.
“Ci sono io qui, non ti succederà niente, ci sono io” gli sussurra Zayn all'orecchio prima di cominciare a piangere anche lui e sussurrargli una mantra di “scusami” e di “è tutta colpa mia” e anche se Niall sta piangendo con lui, gli sta accarezzando le mani e “Ma ora va tutto bene perché ci sei tu” gli dice sorridendo e facendo incontrare i loro occhi, Zayn annuisce prima di far scontrare le sue labbra bagnate con quelle calde e rotte di Niall, ma dopo qualche minuto si stacca perché non può permettersi di distarsi, così “Dormi Ny, ci sono io qui” mormora ancora sulle sue labbra, stringendolo forte. 
Solo quando è certo che Niall stia dormendo, riprende a piangere perché gli sembra che il braccio stia ardendo come un tizzone e non riesce a calmarsi e a ripetersi che andrà tutto bene perché non sa neanche che ore sono e se gli altri stanno arrivando, e vorrebbe urlare, ma non può, così rimane in silenzio e piange come non ha mai fatto in tutta la sua vita.
 
 
 
 
Sussulta quando dopo ore arrivano alle sue orecchie diversi spari, stringe con più forza Niall e poi all'ennesimo sparo, lo sveglia.
Appena Niall si rende conto di quello che sta succedendo spalanca gli occhi e comincia a tremare, Zayn gli ordina di alzarsi e poi lo fa anche lui. 
Lo abbraccia ancora mentre appoggia Niall al muro e si mette davanti a lui per fargli da scudo.
“Sono gli altri” gli sorride nel momento in cui Harry entra nel capannone e urla i loro nomi.
“Andiamo da Harry” lo esorta Zayn mentre lo segue zoppicando.
Harry abbraccia Niall e sorride a Zayn che “Dammi la pistola” gli ordina e Harry con una smorfia di disappunto lo fa perché Zayn è il suo capo e deve eseguire ciò che gli dice, poi “Porta Niall al sicuro” continua con dolcezza, ma Harry “Zayn, siamo già al sicuro” gli risponde uscendo fuori con ancora Niall stretto a sé.
Zayn segue l'amico e poi si avvicina a Liam e Louis che hanno le pistole puntate verso Kumar, l'unico rimasto vivo.
Si avvicina lentamente a lui con stampato sulle labbra un sorriso sadico. Gli punta la pistola alla tempia e sta ancora sorridendo.
“Abbiamo invertito i ruoli ora, pensavi fossi veramente così idiota? Sapevo che eri tu e in questo momento i miei scagnozzi stanno facendo alla tua famiglia la stessa cosa che tu hai fatto alla persona a cui io tengo di più”.
Kumar spalanca gli occhi e sta per dire qualcosa quando il pugno di Zayn si scontra a tutta velocità contro lo stomaco dell'uomo e “Questo è per Niall, non dovevi toccarlo, stronzo” sta dicendo.
Kumar strizza gli occhi e geme di dolore.
“In questo momento tutta la tua famiglia sta morendo, come ti senti? Hai paura vero? Non preoccuparti, li rivedrai presto” socchiude le palpebre e poi tutto quello che si sente, è il rimbombo di uno sparo e l'urlo di Niall che è ancora tra le braccia di Harry, non ha mai visto Zayn in quello stato.
Zayn si volta, sorride soddisfatto a Louis e Liam alla sua sinistra e poi zoppica sulla sabbia del deserto con il braccio rotto fermo sul fianco verso Harry e Niall.
“Vieni qui” sussurra quando Niall può sentirlo e l'attimo dopo si ritrova la testa bionda bloccata nel suo braccio mentre l'altro rimane immobile.
Gli bacia la tempia e “Ora va veramente tutto bene, è finito tutto, possiamo andare a casa” gli sussurra su di essa continuando a lasciargli piccoli bacini.
C'è silenzio, un silenzio bello, di quelli che ti aiutano a riflettere e che ti fanno stare in pace.
Questo silenzio però, viene interrotto da Liam che sta osservando il braccio sinistro di Zayn.
“O mio dio! Zayn! – esclama preoccupato – hai il braccio rotto!” continua urlando e Zayn scoppia a ridere e a piangere nello stesso momento perché è felice.
“Cazzo Liam! Non mi importa, va tutto bene, è solo un cazzo di osso rotto e non me ne frega un cazzo! Ora voglio solo abbracciare e baciare Niall” ride, mentre Harry alle sue spalle sta sussurrando un “questo è andato completamente” con un sorriso sulle labbra.
Ma Liam lo ignora e fa sbucare improvvisamente dal fuoristrada un kit di pronto soccorso e in pochi minuti gli fascia il braccio e lo tiene fermo con un supporto improvvisato, ma seriamente, a Zayn non importa.
E sempre Liam a costringere tutti a salire nei fuoristrada per portare Zayn in ospedale.
Niall e Zayn sono seduti sui sedili posteriori del fuoristrada del mulatto mentre Harry sta guidando.
Niall appena entrato nell'auto, ha appoggiato la testa sulla sua spalla e lo ha abbracciato, mentre i suoi occhi celesti incominciavano già a chiudersi.
“Sono un codardo lo so, ti sto dicendo queste cose mentre tu non puoi sentirmi, ma ti giuro che un giorno te le dico, ti giuro che un giorno ti dico che ti amo così tanto che per te morirei, che non hai solo una parte del mio cuore, ma che lo hai tutto e che puoi farne quello che vuoi, solo non farmi soffrire, va bene? E che se qualcuno deve ringraziare qualcun altro, quello sono solamente io perché se non ci fossi tu, io non saprei che cazzo farmene della vita, non saprei a chi sorridere e a chi pensare ogni secondo. Ti amo così tanto che quando mi guardi o mi baci, mi esplode il cuore che non ho più perché è tra le tue mani. Ti amo piccolo biondo e scusami per tutto questo”.
Zayn gli bacia il naso e poi le labbra. E prima di piegare la testa all'indietro e ridere, “È vero che ti ha fottuto completamente il cervello” gli dice Harry.
Ma non gli importa perché Niall sta dormendo sulla sua spalla ed è felice.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Questa os è nata ieri pomeriggio grazie agli scleri con CathLan, che ringrazio perché se non ci fosse stata lei questa idea sarebbe rimasta nella mia mente e nella chat di whatsapp, quindi grazie Chanti, te la dedico con tutto il cuore perché te lo meriti ♥
Spero che vi sia piaciuta perché è la mia prima vera os sugli Ziall (i miei piccini) e che mi diciate cosa ne pensate perché ci tengo tanto.
E niente, potete trovarmi anche su ask.fm e sull'altro account che trovate nella bio.
Buon natale in ritardo e felice anno nuovo un po' in anticipo.
Un abbraccio forte,
Sara
 

 

  
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