Se l'era trovato davanti in infermeria, senza i suoi soliti
occhiali perché rotti e abbandonati sul lettino, labbro sanguinante e ghiaccio
in testa: sicuramente era messo peggio di lui a cui avevano solo fatto uscire
sangue dal naso.
"Qual è il motivo per te?" gli chiese premendo un
panno e del ghiaccio sul naso "Un 10 in chimica." gli venne da ridere
e "Forse sono i tuoi vestiti, non i voti."
Quello fece una smorfia di dolore spostando il ghiaccio e
scuotendo i capelli dalla fronte, così come l'avevano conciato gli erano
tornati ricci naturali come mai glieli aveva visti, non che Louis facesse molto
caso a quello li quando lo incontrava, ma nella sua mente passò l'idea che,
senza occhiali che distoglievano l'attenzione dai suoi enormi occhi verdi e senza
gel che domava la chioma riccia ribelle fosse addirittura bello. "Dovrei forse
riempirmi di tatuaggi e ascoltare la musica che piace a te?" fece seccato.
"No," rispose indicandosi il naso e ridendo Louis, anche se da ridere
non c'era proprio nulla, "se no poi ti picchiano per quello."
"Ma tanto," continuò dopo un po' Louis con enorme
sfacciataggine, "anche se ti vestissi come loro ti picchierebbero lo
stesso per il tuo orientamento sessuale."
Harry si paralizzò sul lettino e Louis dovette impegnarsi
davvero tanto per non scoppiargli a ridere in faccia. "E-e tu co-come lo
sai?" Balbettò rosso in volto. "Oh non lo sapevo, ho sparato a caso,
ma evidentemente è vero che tra gay ci si riconosce." Harry era
comicamente a bocca aperta senza parole, il migliore tra gli sfigati, o il più
sfigato tra i migliori, -vedetela come vi pare- gli aveva appena confessato la
sua omosessualità, dopo avere scoperto lui, e non l'aveva neanche picchiato per
nessuna di queste ragioni.
Avendo tutta l'attenzione del ragazzo addosso, Louis,
teatralmente si avvicinò a lui, o meglio ai suoi occhiali per prenderli con la
mano libera e infilarli in tasca, "Non voglio più che li metti questi, sei
molto più carino senza." Gli soffiò in un orecchio e Harry annuì di aver
capito come se dalle parole di Louis ne sarebbe valsa la sua stessa vita
"E da domani li scelgo io i tuoi vestiti."
"P-perché?" Trovò il coraggio di balbettare
l'ormai riccio per merito del ghiaccio.
"Perché tu mi piaci, ma loro no." Sorrise
sfacciato Louis a 10 centimetri dal suo naso sicuro di aver preso un colpo alla
testa oltre che sul naso.
Gli lasciò un piccolo bacio all'angolo della bocca
che non era stata colpita e, riportandosi il ghiaccio sul naso "Ci si
vede, bello." salutò allegro uscendo dall'infermeria.
Passandosi una mano tra i capelli per scostare il ciuffo dalla fronte il riccio si disse che, per quel culo, quegli occhi e quel sorriso sfacciato si sarebbe anche riempito di tatuaggi, avrebbe ascoltato musica schifosa e si sarebbe fatto picchiare tutti i giorni prima di "e non so neanche come si chiama." pensare.
Qui Hamleys con questa cagatina scritta in treno quest'estate ovviamente dopo aver visto il video di BSE.
Già che ci sono ringrazio tutti quelli che mi riempiono di complimenti ogni volta *arrossisce* non so se qualcuno segue ogni storia o se le trovate in qualche giro strano comunque siete sempre gentilissime. Love ya <3
Per chi sia nuovo qui da noi fate un giro anche dalle altre storie e sopratutto fateci sapere cosa ne pensate. Noi ci impegnamo davvero tanto per scrivere e una recensione, anche piccina, ci fa bene :)
Tanto love, Hamleys
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