Eccomi qui, su questo terrazzo.
E’ una bella notte, limpida e fresca, la luna brilla nel cielo e mi guarda;
quella luna che ha ascoltato tutti i miei desideri, i miei sogni, i miei pianti, le mie risate;
la stessa luna che mi conosce meglio di chiunque altro, sarà l’ultima cosa che vedrò.
Una leggera brezza mi accarezza il viso.
Chiudo gli occhi e ripenso a tutto ciò che ho vissuto, alle persone che ho incontrato;
vedo la mia vita buia, in solitudine…

Nessuno sa cosa provi,
nessuno ti capirà.
Scrivi ‘aiuto’ col tuo sangue,
e anche se ti fa male
pensi che qualcosa cambierà.
Ma quando riapri gli occhi,
tutto è come prima.

Poi vedo te, l’illusione a cui mi ero aggrappata per cercare, invano, di resistere, di riuscire a continuare.
Sì, ti vedo chiaramente, la tua figura sorridente è proprio di fronte a me.
Tu, il mio angelo, dolce come nessun altro, spiritoso e brillante, vanitoso ed egocentrico;
tu, con tanti pregi ma anche tanti difetti, che però ti rendono così unico e speciale.
La mia mente è vuota, per la prima volta libera da pensieri opprimenti…

Vieni e insegnami a volare.
Prestami le tue ali,
le cambierò con tutto il mondo,
per tutto quello che ho.
Vieni questa notte
e prendimi per mano.

Sorrido.
Stringo più forte quella foto che tengo tra le mani,
il tuo sorriso sembra illuminare questa notte nera come il carbone nonostante la luna piena.
Forse sono strana, ma non mi dispiace.
Se amarti è follia, allora sono pazza.
E’ solo colpa tua: i tuoi occhi hanno catturato i miei, li hanno presi e non li lasciano più andare.
Ma come posso io vivere nella consapevolezza che non sarai mai mio?

Perché senza te non sono niente.
E maledico quel giorno
in cui ti vidi per la prima volta.
Sei come un incubo nei miei sogni.
Dopo te non viene niente.

Ogni giorno, ogni secondo, vivevo in quella speranza che ormai era un’illusione;
credevo ingenuamente che un giorno ti saresti innamorato di me.
Ho vissuto per mesi in questo mio mondo parallelo, ormai estraniata dalla realtà,
sognando di averti sempre accanto, di poterti abbracciare.
Sentivo il tuo delicato profumo, il tuo calore, la tua presenza.
Cercavo in ogni volto il tuo sguardo, con i miei occhi spenti, morti.
Lo cercavo disperata, innocentemente credevo nei miei sogni…

Non credo più in niente
perché tu non sei con me.
Ormai nulla ha più senso,
tu non mi ami.
Perché?

Tutti mi dicevano di continuare a sperare e credere nei desideri, perché un giorno si sarebbero avverati sicuramente.
Credimi io ci ho provato, ho fatto di tutto, ma si vede che non sono abbastanza forte.
I miei desideri mi hanno lentamente distrutta.
Non riesco ad andare avanti, non c’è un motivo per rimanere qui.
La mia vita continuerebbe come al solito logorante, ininterrotta agonia.
Ho versato troppe lacrime, ormai il mio viso è consumato da tutto il dolore.
Muoio per amore, amore impossibile: mi sono innamorata di una stella…

Nei tuoi occhi tutto è vuoto.
I colori sembrano sbiadire
ogni secondo di più.
Da qualche parte
hai perso te stessa.
Ora sogni solo la fine
per ricominciare tutto da capo.

Guardo in basso.
E’ incredibile come questa terra così ingiusta, possa sembrare meravigliosa da quassù.
Mi chiedo come sia possibile che una creatura stupenda come te appartenga a questo mondo che non ti merita.
L’unica cosa che spero è che la tua vita sia sempre fantastica.
Un giorno troverai la ragazza che ti farà innamorare. Troverai il grande amore, non temere;
ci saranno le notti che passerai in veranda abbracciato ad un’altra creatura perfetta come te,
sussurrandole all’orecchio parole dolci, cantando solo per lei canzoni speciali.
E’ questo ciò che ti auguro.
Finalmente ho capito, mi sono resa conto che non sarò mai io questa ragazza.
Sono tornata con i piedi per terra, dopo lunghi mesi che vivevo in un sogno, stupendo ma assassino.
Immaginavo che tutte le parole dolci e le canzoni sottovoce sarebbero state per me…

Sussurro piano il tuo nome,
ora non lo vuoi più sentire.
La città sotto di te
conta ogni lacrima che cade.
Quello che ti tiene qua
è ormai svanito.

Ti guardo per l’ultima volta sulla foto che stringo nelle mani pallide e infreddolite.
Sorrido ancora, non posso fare altro quando ti vedo.
Salgo sul parapetto del terrazzo decisa. Finalmente le sofferenze avranno fine.
Oh luna, ricordati di me.
Magari anche tu stai guardando il cielo, lo stesso cielo che fisso io, per l’ultima volta.
Giro le spalle alla strada e alle luci, chiudo gli occhi e mi scende una lacrima.
Ormai tutti i rumori della città giungono ovattati alle mie orecchie, sento solo il battito del mio cuore;
mi sembra quasi che anche il tuo batta insieme al mio…

Quando tutto finirà
sarò un angelo solo per te.
E nelle notti oscure
voleremo lontano da qui,
per sempre io e te.