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Autore: Oldwhatsername_24    31/12/2013    3 recensioni
Dopo aver perso la donna che ama e la sua bambina, Billie Joe entra in uno stato di depressione, anche perché dopo il successo di American Idiot si sente un fallito sia a livello musicale che a livello familiare.
Ma quasi all'improvviso, una giovane donna e un giovane uomo che nella vita non hanno mai avuto nulla da perdere, gli faranno cambiare il modo di vedere le cose.
(Continuazione di "Now I wonder how Whatsername has been")
[dal testo...]
"Qualcuno dovrebbe parlare di una storia d'amore reale, basta cuori e amori, una alla Sid e Nancy, cazzo quella si che è una bella storia!"
"Sei volgare per essere una ragazza"
"E tu troppo per bene per essere una rock star"
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I’ll be home for Christmas.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
-B-
“Allora?” chiede lei trascinando la o, con aria di sfida.
“D’accordo, hai vinto. Avevi ragione, made of honor è il film più grandioso di tutti i tempi”
“Lo sapevo! Ma c’era d’aspettarselo, Patrick Dempsey rende tutto migliore”
I titoli di cosa finiscono, e parte la pubblicità di “Mamma ho perso l’aereo” che verrà trasmesso tra qualche minuto.
Gloria si alza e si stiracchia, lasciando cadere sul pavimento il pile che teneva sulle gambe.
Rocky, che era steso ai suoi piedi, si alza e comincia a vagare per la stanza con il pile addosso cercando di levarselo, facendoci ridere entrambi.
Poi Gloria va’ ad aiutarlo, prendendolo in braccio.
L’orologio a pendolo comincia a suonare, annunciandoci che sono le sette di sera.
“Bill?!” mi chiama Adie dalla cima delle scale, con un accappatoio addosso e i capelli bagnati.
“Si?”
“Gli altri saranno qui tra un’ora e tu sei ancora in pigiama! Non pensi sia ora di sbrigarti?”
“Ai suoi ordini, capitano!”
Gloria lascia Rocky sul pavimento e prende la sua giacca dall’appendiabiti, poi la borsa a tracolla di lana colorata e infine il cappello fatto a maglia che Joey le aveva regalato per natale.
“Forse è ora che io vada, non è bello avere un’estranea in casa la vigilia di Natale”
“Tu non sei un’estranea, ragazzina”
Lei mi sorride e io rispondo nello stesso modo, mentre Joey e Adrienne scendono le scale per controllare l’oca in forno, tutta la casa profuma in un modo sconcertante.
“Gloria, tu che programmi hai per stasera?” chiede Joey cercando in tutti i modi possibili di aggiustarsi il papillon.
Gloria ridacchia e lo aiuta, facendo un nodo perfetto, e effettivamente mi chiedo dove l’abbia imparato.
“Niente di che, casa-tv-cibo cinese, loro non hanno il natale quindi il take away è sempre aperto”
Rimaniamo tutti e tre immobili in silenzio a guardarla, sperando che stia scherzando.
Ma conoscendo Gloria, non sta scherzando affatto.
Io e Joey ci giriamo di istinto vero Adrienne, probabilmente abbiamo entrambi la stessa idea in mente, ma è il grande capo che deve dare l’okay.
Adrienne ci guarda ad uno ad uno, poi sospira e sorride.
“Ti va di rimanere a cena da noi, cara?”
Gloria si infila le mani in tasca e continua a fissarsi i lacci delle scarpe con parecchio interesse.
“Oh, non potrei mai. Non voglio dare fastidio e poi non posso lasciare Christian da solo a casa.”
Di nuovo sguardi puntati su Adrienne.
“Può venire anche lui, se ti va. Insomma, che siamo nove o undici non cambia molto.”
Gloria si apre in un dolce sorriso rivolto soprattutto ad Adie.
“Sarebbe meraviglioso, ma solo se mi permetti di aiutarti con la cena”
Adie ridacchia e con un gesto la invita all’interno della “sua cucina”.
“Lascia solo che chiami Chris per avvisarlo”
Gloria si dirige al telefono di casa e compone il numero, massacrandosi le unghie mentre aspetta. Perché mai è nervosa? Mi avvicino facendo finta di cercare qualcosa nella scrivania e la sento parlare, la voce leggermente tremante.
“…si, te ne ho già parlato, no? Dai Chris, sempre meglio di vedere brutti film in tv! Si, io ci voglio venire, e anche molto. Loro sono davvero simpatici, certo che non lo sanno! E non faranno domande indiscrete, sta tranquillo. O ma insomma! Non posso mica stare sempre ai tuoi ordini! Senti, fai quello che ti pare, ma non contare su di me. Okay, okay, l’indirizzo è scritto su un biglietto sul frigo, ti aspettiamo”
Gloria chiude la chiamata e si massaggia le tempie, sembra molto più adulta di quel che è in questo modo, poi torna a sorridere e corre ad aiutare Adrienne con il dolce.
 
Alle otto e mezza sono tutti qui. Mike, Brittany e il piccolo Brixton, Estelle passa il natale con la madre. Poi Trè e Ramona, perché anche Frankito è con sua madre.
Ramona corre subito da Joey, è diventata una bellissima ragazza, decisamente più simile a una teen-ager che ad una bambina adesso.
I due si buttano davanti alla tv a sfidarsi in un videogioco di corse automobilistiche, mentre Gloria è rapita da Brixton, che ha a malapena un anno.
Adrienne, quasi leggendo nel pensiero a Gloria, leggermente in soggezione perché eravamo tutti eleganti mentre lei era in jeans e felpa, le aveva comprato un vestito rosso, corto fino al ginocchio stile anni cinquanta, senza maniche.
Che con i suoi capelli neri ci stava d’incanto, un regalo di natale molto azzeccato.
Adrienne ha cercato di convincerla a levarsi la catenella che aveva sempre al collo ma lei non ha ceduto, infilandosela dentro il vestito alla prima occasione.
Poi, alle nove in punto, hanno bussato alla porta.
Gloria sobbalza, io vado ad aprire.
Davanti a me c’è un ragazzo di circa vent’anni, capelli neri ritti in testa, una vecchia camicia nera e un paio di jeans sbiaditi, sul volto un’espressione in grado di uccidere.
Gli occhi azzurri fissi nei miei.
“Ehilà”
“Tu devi essere Christian” dico sorridendo, lasciando che entri.
Gloria si precipita alla porta, e lui la guarda dalla testa ai piedi, facendo un sorrisetto compiaciuto.
Mi sembra di guardare il me stesso odioso di quando avevo quindici anni.
Christian dirizza la schiena e si presenta a tutti i presenti, leggermente sbigottiti da quell’entrata in scena.
Durante la cena rimane quasi sempre in silenzio, guardando Gloria senza mai staccarle lo sguardo di dosso, e non riesco a capire se è perché gli piace o perché la detesta.
Un po’ dell’una un po’ dell’altra, forse.
Gloria ride e scherza con tutti, ma la vedo agitarsi in continuazione senza capire il perché.
Ad un certo punto si dilegua in bagno e quando torna sembra molto più tranquilla, cosa diamine….
Rischio di strozzarmi con il vino che sto bevendo.
Si è tolta le calze.
La guardo ridacchiando e lei mi mima un “Prudevano!”.
Dopo la cena vado al pianoforte, Gloria si siede accanto a me e ci guardiamo, Mike e Trè hanno già capito tutto.
“E’ il momento?” chiede lei sottovoce.
Annuisco, e Gloria corre a prendere la mia chitarra classica, mentre io prendo Blue dalla sua custodia.
Christian è poggiato contro una parete con una birra in mano, ancora quello sguardo cattivo negli occhi, leggermente più dietro degli altri.
Non appena Gloria torna, mi schiarisco la gola e assumo un tono autorevole.
“Signore e signori, benvenuti in casa Armstrong! Sono fiero di presentarvi il primo singolo del nostro futuro album, “21th century brakedown’ in collaborazione con la nostra signorina qui accanto, speriamo davvero che vi piaccia, e se non vi piace… beh, andate a farvi fottere”
Tutti ridono e Gloria comincia a suonare, i primi accordi li aveva decisi lei, diceva che davano un senso di speranza.
 
“Born into Nixon I was raised in hell
A welfare child
Where the teamsters dwelled
The last one born
The first one to run
My town was blind form refinery sun.
 
My generation is zero
I never made it as a working class hero
 
21th century brakedown,
I once was lost but never was found
I think I am losing what’s left of my mind
To the 21th century deadline.
I was made of poison and blood
Condemnation is what I understood
Videogames of the towers fall
Homeland security could kill us all
 
My generation is zero,
I never made it as a working class hero!
 
Oh Dream, America dream
I can’t even sleep, from the light’s early down.
Oh scream, America scream
Believe what you see
From heroes and cons?”
 
Gloria chiude la canzone, e tutti applaudono.
“Bill, ma è fantastica!” Adrienne mi getta le braccia al collo baciandomi.
Gloria guarda Christian e lui ha un sorrisetto sul volto, ma questa volta non è cattivo.
“Allora?” chiede lei.
“Può funzionare”
Gloria sorride e lo abbraccia, Christian rimane immobile e poi la stringe a se, affondando il viso nei suoi capelli.
A mezzanotte brindiamo, ma io non ho voglia di festeggiare, la malinconia torna su di me.
Mi verso un altro bicchiere di vino e vado alla porta finestra, uscendo in giardino e sedendomi sulla panchina fuori.
Qualche minuto dopo sento dei passi e Gloria si siede accanto a me.
“Niente voglia di Jingle Bells?”
Ridacchio, ma lei è seria.
“Il Natale non ha più lo stesso sapore da un po’, per me” rispondo alla sua domanda silenziosa.
“Brutti ricordi?”
Sospiro.
“Al contrario, ricordi troppo belli”
Gloria sembra perplessa, mi guarda alzando un sopracciglio, poi sospira e posa la testa sulla mia spalla.
“Io… avevo una ragazza, una volta… lei… amava il Natale… beh a dire il vero lei adorava tutte le feste. Eh beh, organizzava sempre qualcosa di speciale… una volta le dissi che non avevo mai visto la neve, vivendo in California sai è piuttosto raro… e lei mi portò bendato fino al villaggio di Babbo Natale al centro commerciale, aveva uno zio che lavorava come addetto alla sicurezza lì quindi era riuscita a procurarsi le chiavi… e abbiamo passato il Natale facendo un pic-nic tra la neve artificiale del villaggio di babbo Natale in un centro commerciale chiuso…”
Gloria ascolta rapita, e la sento ridacchiare ogni tanto.
“…lei… credeva nella magia del Natale e che tutti diventavano sempre più buoni e tutto il resto… e credo che lei fosse…fosse…”
“Fosse cosa?”
“La cosa più magica che io abbia mai conosciuto.”
Gloria alza la testa dalla mia spalla e mi osserva, senza dire parola, aspettando che io continui, ma so benissimo cosa vuole che le dica.
“E’ morta molti anni fa”
Lei rimane a bocca aperta, incapace di dire nulla, eppure Gloria non è tanto diversa da me.
O forse mi sbaglio, forse Gloria è il mio esatto opposto.
Io avevo tutto e l’ho perso, lei non ha nulla da perdere e cerca di guadagnarsi qualcosa.
“E quindi lei è Whatsername” dice Gloria quasi come un’affermazione.
“Bingo”
“Ora si spiegano molte cose”
“Del tipo?”
“Del tipo perché ti commuovi quando canti quella canzone e tendi a non proporla quasi mai, o del tipo che non regge aver scritto tutto un album di canzoni bellissime su di un’ipotetica ragazza conosciuta in un locale per una settimana e che poi oltretutto ti ha dato buca”
ridacchio, effettivamente la storia di Amanda non reggeva molto.
“Sei furba, ragazzina”
“Sono solo sveglia”
Adrienne si affaccia nel giardino e ci guarda.
“Ragazzi, c’è il dolce, entrate”
Mi alzo e Gloria insieme a me, e guardo con nostalgia al ciliegio nel mio giardino, che W aveva piantato quando è nata Andrea.
“Buon Natale, Gloria”
“Buon Natale, Billie Joe”
 
ANGOLO DELL’AUTRICE.
In realtà questi dovevano essere due capitoli separati ma non ho voluto dilungarmi troppo quindi li ho uniti in uno solo . Spero che questo nuovo anno faccia ricomparire tutti i recensori misteriosamente scomparsi, altrimenti ricomincio con le minacce! Buon anno a tutti, ragazzi, spero che vi sia piaciuto :D
  
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