"Occhiali e gel."

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Au!Superiori

Harry Styles ha siedici anni, capelli ricci, grandi occhiali neri ed un solo amico Josh Devine.

Circa un'anno fa aveva anche la mania di vestirsi peggio di suo nonno ma dopo aver capito che vestendosi in quel modo le cose non avrebbero fatto che peggiorare aveva deciso di vestirsi in modo "normale."

Il ragazzino viveva con sua nonna, visto che i suoi genitori erano deceduti in un'incidente d'auto.

Quel giorno Harry si era svegliato ed in seguito alzato cercando i suoi occhiali sul comodino, che si trovava vicino al letto, non trovandoli si incamminò verso la cucina.

"Hai visto i miei occhiali?" chiese Harry.

"Ah sì! Ieri pulendo li ho fatti cadere ed ora sono al negozio." nel sentire quelle parole, Harry per poco non cadde per terra.

"Come faccio ad andare a scuola?!" chiese il sedicenne preoccupato.

"Usi le lenti che ti ho comprato." disse lei, facendo segno a Harry di andare a prepararsi.

Harry scoraggiato entrò in bagno e dopo una doccia veloce, entrò in camera sua per vestirsi.

"Di male in peggio." sussurrò lui, accorgendosi che i suoi vestiti erano spariti.

Fece per chiamare sua nonna, quando vide un pacchetto vicino al letto accompagnato da un bigliettino di sua nonna con scritto che i vestiti del riccio si trovavano in tintoria dopo un piccolo incidente.

In seguito aprì il pacchetto e ci trovò dentro degli Skinny Jeans accompagnati da un maglione.

"Più male di così non può andare." pensò il ragazzo guardando i vestiti.

Harry si trovò obbligato ad indossare quei vestiti che trovava ridicoli.

Si incammino verso il bagno e con molta fatica mise le lenti a contatto, aprì l'armadietto del bagno per mettersi il gel tra i capelli quando si accorse di una cosa terribile.

Il gel era finito.

Harry pieno di preoccupazione, dovette rassegnassi al fatto che quel giorno sarebbe andato a scuola con degli abiti non per lui, senza gel e per giunta senza occhiali.

Scese nel salone per uscire da casa ed andare a scuola.

Salutò suo nonna e uscì, fece per chiudere la porta quando sentì suo nonna chiamarlo.

"In ogni caso tesoro, i tuoi vestiti vecchi stanno qua e i tuoi nuovi vestiti stanno qui." disse la nonna di Harry chiudendogli la porta in faccia in modo che non potesse rientrare per riappropriassi dei suoi vestiti.

Appena arrivato a scuola Harry si precipitò verso Josh.

"Sono ridicolo vero?" chiese Harry all'amico.

"Ma che dici! Tutta la scuola ti sta guardando come se fossi Dio sceso in Terra." il riccio si guardò intorno e constatò che tutto lo stavano guardando.

"Hai ragione." sussurrò il ragazzo arrossendo.

I due continuarono a camminare per i corridoi della scuola e gli sguardi non cessavano, anzi aumentavano.

"Andrai a vedere la partita del tuo ragazzo?" chiese Josh,prendendo in giro il ragazzo.

"Certo che ci vado, anche se...non é il mio ragazzo." disse Harry, cercando di rimanere serio.

"Certo Harry, c'é tutta la scuola che dice che gli piaci."

"E allora perché non mi chiede di uscire?" sbottò Harry.

Josh fece per rispondere quando guardò dritto davanti a se senza aprire bocca.

"Dai Josh! Era solo una domanda! So che non mi chiede di uscire perché sono uno sfigato totale." concluse Harry.

"Wow Harry! Cos'é che ti é successo oggi? Sinceramente ti scoperei in questo esatto momento." Harry si girò terrorizzato, quello che stava parlando era Niall Horan, capitano della squadra di nuoto.

Harry lo guardò spaesato.

"Tranquillo non sono venuto qui per pestarti, ho solo un biglietto da Tomlinson per te." disse lui porgendogli il biglietto, " ora capisco perché gli piaci così tanto." concluse il ragazzo facendo l'occhiolino a Harry e andandosene.

"Niall Horan...Ti ha fatto l'occhiolino." balbettò Josh.

Mentre Josh balbettava cose senza senso Harry aprì il bigliettino.

"Vediamoci nello spogliatoio maschile prima della partita.

Louis x"

"Wow si é sprecato." commentò Josh ridendo.

"Sei toppo divertente." disse Harry prendendolo in giro.

Dopo le lezioni, Harry si precipitò verso lo spogliatoio tutto contento.

Aprì la porta e guardò all'interiore, tutta la squadra maschile di calcio si trovava lì, in mutande.

"Oops!" disse Harry, diventando tutto rosso, fece marcia in dietro per chiudere la porta quando un braccio lo bloccò.

"Ciao." era Louis, Louis gli aveva afferrato il braccio per impedirgli di scappare.

Tutti i ragazzi nello spogliatoio si erano girati per guardare la scena, il riccio non sapeva dove guardare, tutti i ragazzi erano mezzi nudi compreso Louis.

"Ti devo parlare." disse lui portandolo in bagno.

I ragazzi che si trovavano lì si misero a fare commenti sarcastici su quello che i due ragazzi sarebbero andati a fare in bagno.

"Scusali " disse Louis chiudendo la porta del bagno.

Harry guardò Louis che si trovava ancora a petto nudo.

Solo in quel momento Louis si accorse del cambiamento di Harry.

"Sei bellissimo oggi." sussurrò, "ma ti preferisco con il gel e con gli occhiali." disse lui facendo scappare a Harry un sorriso.

"Cosa volevi chiedermi?" chiese Harry con la voce tremante.

"Se vorresti venire alla festa del dopo partita." disse Louis arrossendo.

Harry guardò il maggiore, la festa del dopo partita era una festa normalmente organizzata dai ragazzi più popolari, venivi solo invitato se eri popolare o se uscivi con qualcuno di ovviamente popolare.

"Certo." disse il ragazzo sorridendo.

I due si guardarono per un tempo che sembrava infinito.

"Devo andare adesso." disse Louis, prendendo Harry per mano e portandolo fuori da quel lurido bagno.

Louis, sempre tenendo Harry per mano lo portò fuori dallo spogliatoio.

"Ci vediamo stasera." disse Harry salutandolo.

Harry si sedette per terra.

"Mi ha invitato." disse sospirando.

Si alzò e si incamminò verso il campo di calcio, per vedere la partita.