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Autore: Alex Wolf    01/01/2014    6 recensioni
Ultima parte della storia di LegolasxElxSauron. Ispirata al film "Il ritorno del re".
Dal 13° capitolo:
"Mi sono sempre chiesto perché amore e sangue avessero lo stesso colore: adesso lo so.
- Alessandro D'Avenia"
« Stai lontano! Stai lontano da me! » Gli ordinai, facendo un passo indietro. I suoi occhi celesti mi guardarono stupiti dal mio comportamento e le sue labbra si socchiusero un poco. « Non voglio farti del male, ti prego. » Lo implorai, e per la prima volta dopo tanto tempo mi sentii fragile, distrutta e vuota dentro, con le lacrime che minacciavano di scendere. Ma non volevo piangere, perché non volevo mostrarmi debole, non volevo essere debole.
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Legolas, Nuovo personaggio, Sauron
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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You must go. ‘Cause it’s time to choose.
 


Mi sono sempre chiesto perché amore e sangue avessero lo stesso colore: adesso lo so.
 
- Alessandro D'Avenia
 

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 « Mio signore », un orco irruppe nella stanza in cui Sauron stava. L’oscuro lo fissò per parecchi minuti, mentre la sua mano continuava ad accarezzare il dorso di quella della giovane che giaceva nel letto. Aveva perso i sensi poco prima che lui tornasse con un medico e non si era più svegliata. Ora che la guardava, senza dare più conto al nuovo arrivato, il suo cuore batteva con talmente tanta velocità che pensava gli sarebbe uscito dal petto. Il volto della guerriera era pieno di crepature, quasi fosse fatta di porcellana; le poteva vedere correre sulla pelle bianca, creare strani disegni sul volto e il collo per poi insinuarsi sotto i vestiti e sparire. Sospirò, capendo che l’orco non se ne sarebbe andato e alzò nuovamente gli occhi verso di lui. L’essere si aggrappò alla propria lancia impaurito e ingoiò un fiotto di saliva.
« Cosa c’è ora? » Domandò con stanchezza Sauron; tutta quella situazione gli aveva prosciugato quasi tutte le energie.
« Vostra sorella », l’oscuro rizzò la schiena improvvisamente attento, « è nella sala del trono e insieme a lei c’è un ragazzo, mio signore, un elfo di Bosco Atro. » Scosso da una nuova ondata d’energie Sauron si alzò in piedi, lasciando andare con delicatezza la mano della ragazza e si diresse in corridoio; ordinò all’orco di sorvegliare Eleonora. Sapeva cosa voleva Legolas, la rivoleva indietro, ma lui non gli avrebbe permesso di portargliela via; specialmente ora che era in quelle condizioni.
 
 


°   °
 
 


Fanie poteva sentire i passi del fratello rimbombare nei corridoi. Aveva imparato ad ascoltare ogni singolo rumore che la circondava da quando aveva visto crollare la sua casa e essere portata via dai soldati di Elrond, per poi essersi ritrovata ai servigi di Dama Galdriel. Mentre chiudeva gli occhi per tentare di levarsi quelle immagini dalla testa, il rumore di una porta che si spalancava la fece voltare. Sauron avanzò verso di loro a passo sicuro, con il suo mantello di pelliccia nera che gli ventolava alle spalle e quegli orridi serpenti di cenere nera che lo seguivano a ogni passo. Al fianco della giovane, Legolas rizzò la schiena e non distaccò mai lo sguardo dal signore di Mordor; i loro occhi, azzurri come il paradiso e rossi come l’inferno, si osservarono dichiarandosi guerra in un muto silenzio. Fanie prese un bel respiro e scrocchiò le dita attirando l’attenzione dei due su di lei. Mosse le spalle e si diresse verso il fratello, fermandosi proprio davanti a lui. Come sempre la sovrastava con quell’altezza sproporzionata ma a lei non importava, non era li per una visita di cortesia; era li perché doveva riparare a un errore commesso.
« Sorella, che piacere rivederti. » Esordì Sauron, sorridendole senza guardarla. « Ti sei portata dietro anche il cane da guardia? »
« Sauron, ti prego non sono venuta qui per litigare. » Si affrettò ad affermare lei, poggiandole le mani sul petto; era così piccola in confronto a lui.
« Forse tu no, ma il tuo amichetto si. » Rispose con freddezza l’oscuro, poggiando le mani sulle spalle della sorella per spostarla di lato. Il cuore di Fanie prese a battere più del dovuto quando vide Legolas fare un passo avanti.
« Dov’è lei? » Chiese senza giri di parole il principe. Il re di Mordor gli girò attorno fino a fermarsi davanti al suo volto. Erano così differenti, pensò Fanie, eppure così uguali da amare la stessa donna e fare di tutto per tenerla al proprio fianco; perché alla fine si trattava di quello, una donna era l’origine delle loro controversie ( in quel momento la guerra che Sauron aveva dichiarato alla Terra di Mezzo non sfiorava la mente dell’elfa ).
« Non sono affari tuoi. » Replicò con sicurezza l’oscuro.
« Invece li sono eccome! E’ la madre di mio figlio, la donna che a… »
« Ami? » Sauron rise amaramente. « La ami così tanto da sposare un'altra, non è così?! » Con un gesto d’ira indicò la sorella, che si sentì cedere le gambe dall’imbarazzo. Dunque Sauron sapeva del matrimonio combinato, pensò Fanie con rammarico.
« E’ un matrimonio combinato; la scelta è di mio padre. » Si affrettò a rispondere Legolas, le cui nocche stavano diventando bianche da tanto stringeva forte le mani. « Io amo lei, non tua sorella, e fino a prova contraria lei ama me. Ho il diritto di sapere dove lei sia e tu hai il dovere di dirmelo! »
« Io non ho alcun dovere nei tuoi confronti! » Tuonò Sauron, afferrandolo per il colletto della blusa e lanciandolo contro una parete. Legolas volò contro il muro e si accasciò a terra per qualche secondo, poi si rialzò in piedi e scrocchiò il collo. Fanie si portò le mani alle labbra tentando di reprimere un grido. Aveva temuto questo momento da quando si erano messi a cavallo del suo drago e ora queste sue preoccupazioni si stavano avverando.
« Sei uno stupido se credi che lei resterà qui, per sempre. Non è un animale da tenere in gabbia, Sauron, lei è libera e così vuole restare. »  Esordì Legolas, avvicinandosi nuovamente a Sauron.
« E’ per questo che è scappata da te ed è venuta da me? Oppure è venuta qui perché tu le facevi del male? Dimmi, elfo silvano, se ti ama tanto come dici perché è venuta qui, da me? » Chiese con rabbia l’oscuro; Legolas si fermò come ghiacciato. Sauron l’osservò, e un ghigno gli nacque in faccia: aveva fatto centro, aveva colpito il punto più debole del principe. L’elfo silvano prese un respiro profondo, chiuse gli occhi e lo colpì dritto in faccia con un pungo. Sauron cadde a terra, con le mani strette sopra il naso sicuramente rotto.
« Lei non mi ha lascito per te; lei mi ha lasciato perché aveva paura! E io non le farei ma del male! » Gridò l’elfo; e Fanie tremò. Prima che i due potessero cominciare a litigare di nuovo un urlo squarciò il loro baccano; tutti si voltarono verso la porta da cui era entrato Sauron. Per un momento tutto tacque, immobile come se il volume fosse stato staccato; Sauron, ancora steso a terra si girò sulla pancia e rimase in attesa di qualcos’altro, Legolas con i pugni stretti di fronte al petto ascoltò: un altro grido rimbombò nella sala, più acuto questa volta.
« El. » Sussurrò il principe e passando sopra Sauron corse in corridoio.
 
 


°   °
 
 


Chiusi le dita sui palmi ma questi non smisero di bruciare, bruciarmi. Sentivo ancora quell’insistente rumore di ghiaccio che si spezzava nelle mie orecchie e non potevo fermarlo. Mi alzai in piedi e diressi in bagno dove potevo trovare uno specchio. Poggiai le mani al lavandino, ma il calore che emanavano lo sciolse e questo colò a terra liquefatto. Alzai il viso dal pavimento e strillai ancora, questa volta non solo per il dolore; nello specchiò c’era una viso distrutto, venato come la porcellana quando diventa vecchi. Portai le mani sulle guance e la figura fece lo stesso, rabbrividii: quella ero io.  Che cosa mi succedeva? Spaventata tornai in camera e mi avvicinai alle finestre per osservare il cielo: in mezzo alle nuvole nere spuntò uno spicchio di luna rossa.
Non può essere! Mi dissi, la luna di sangue è domani sera, non oggi. Non stasera.
« El! » La porta si spalancò  con un tonfo e Legolas entrò nella stanza come un fulmine seguito da Sauron e Fanie. Per un secondo mi sentii leggera, felice che lui fosse li ma quando si diresse verso di me la paura tornò a persistere: se gli avessi fatto del male? Ebbi l’impulso di allungare la mani e mandarlo indietro, ma così facendo nelle condizioni in cui mi ritrovavo l’avrei ucciso.
« Stai lontano! Stai lontano da me! » Gli ordinai, facendo un passo indietro. I suoi occhi celesti mi guardarono stupiti dal mio comportamento e le sue labbra si socchiusero un poco. « Non voglio farti del male, ti prego. » Lo implorai, e per la prima volta dopo tanto tempo mi sentii fragile, distrutta e vuota dentro, con le lacrime che minacciavano di scendere. Ma non volevo piangere, perché non volevo mostrarmi debole, non volevo essere debole.
« Ele », la voce di Sauron mi suonò più vicina di quello che mi aspettassi. Chiusi gli occhi e quando li riaprii me lo ritrovai a poca distanza. Sobbalzai e feci un passo indietro, scontrando il bordo della finestra con i fianchi. Socchiusi le labbra e strinsi le mani in pugni, tentando di ignorare il dolore crescente. « Stai tranquilla, stai calma. »
« Calma? » Presi un respiro e sbattei le palpebre. « Sto crollando, letteralmente, e dovrei stare calma? » Fece un altro passo verso di me. « Stammi lontano, potrei farti del male! »
« No, invece. Non mi farai del male. » Strinse la sua mano attorno al mio polso e represse una smorfia di dolore. Sentii una lacrima solcarmi la guancia fino ad evaporare in aria; stavo diventando un vulcano con le gambe.
« Vattene. Andatevene tutti, non voglio farvi male. » Singhiozzai, ma ogni lacrima scendeva per un breve tratto e poi scompariva. Vidi la mascella di Sauron irrigidirsi, poi mi tirò a se e mi strinse facendomi dare la schiena a Legolas che era rimasto a guardarci per tutto il tempo. « Lasciami! » Dissi, ma lui non mi ascoltò. Sentivo il suo cuore correre veloce e le sue mani stringermi in un abbraccio doloroso, per entrambi.
« No che non ti lascio. Hai bisogno d’aiuto, perciò non ti lascerò sola.»
 
 
Ehy peipe,
 

come state? Come avete passato il capodanno? Io pe… bene bene :3
Anyway, che ne dite di questo primo capitolo del  2013 2014? Su, esprimetevi che - come sapete – tengo alle vostre opinioni.
Un bacione.
P.s: guardate qui che ho trovato *_*


  
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