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Autore: CoryYou_reMyAngel    01/01/2014    1 recensioni
Ho cancellato la mia prima ff Jerrie perchè era fatta male e poi non mi piaceva. Quindi ora ne scrivo un'altra un po' diversa dove Jay e Pezz si conoscono a scuola.
Perrie la solita cheerleader cattiva, Jade la ragazza silenziosa persa nei libri. Due mondi molto diversi. Possono avere qualche legame? Oppure la loro collisione è destinata a distruggerli?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Jade Thirlwall, Jesy Nelson, Leigh-Anne Pinnock, Perrie Edwards, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La scuola a volte può sembrare un luogo meraviglioso, pieno di amici e persone che ti vogliono bene, ma non è così. La scuola è un posto dove la gente ti fa credere di volerti bene e invece ti pugnala alle spalle e fa di tutto per metterti in cattiva luce.

Dopo ieri sera mi sento molto meglio fuori e distrutta dentro. Non credo di riuscire a sopportare tutti i ragazzi che mi fanno pressione dicendomi "Dai prendilo in giro! Ma l'hai visto? Fa pietà!" io non voglio prendere in giro o maltrattare la gente, io voglio soltanto vestirmi come mi pare, parlare con chi e come mi pare e soprattutto voglio comportarmi come mi pare. Ma non si può. Devo continuare la mia recita perchè altrimenti sono rovinata.

Sono entrata da venti minuti e non ho ancora visto Jade. Voglio parlarle perchè parlando con lei mi sento bene e soprattutto mi sento me stessa. La vedo al suo armadietto, che cerca di far entrare il suo libro nella borsa che è talmente piena che a momenti potrebbe scoppiare. Mi avvicino e le dico:" Povera borsa, non riempirla più di così o rischi di far esplodere anche l'edificio intero!" lei ride di gusto e mi risponde:" Ho bisogno di questo libro, perchè la prof di arte non c'è quindi posso leggere per un'ora. Sai leggere è la mia passione." mi dice ancora provando a far entrare il libro. "Ah si? Anche a me piace! Che libro leggi?" le chiedo curiosa. "Shadowhunters Città di vetro, lo conosci?" mi chiede anche lei curiosa. "Se lo conosco? Io sono a Città di cenere! Lo amo!" le dico entusiasta e sincera. "Ah bene! Sai Città di cenere non mi piace molto, è solo di passaggio, Città di vetro è più bello!" mi dice tutta presa da questa strana, ma bellissima conversazione.Non posso mai parlare con nessuno di libri, li ritengono tutti noiosi e senza senso e io, naturalmente, devo acconsentire per non sembrare strana. Mentre parlo con Jade, passano due cheerleader e io vado in panico. E ora? Faccio finta di nulla e assumo una posa come per dire "Puoi parlare quanto vuoi tanto prima o poi ti colpisco." e le due se la ridono. "Tranquilla. Meglio stare alla larga da una secchiona come me, è pericoloso. Non vorrei ritrovarmi con della granita in faccia. Ascolta io so come sei e so come ti senti. Ti prego smettila di mentire, ti fai solo del male." detto questo se ne va, lasciandomi confusa.

Jade aveva ragione, dovevo smetterla di mentire a me stessa e agli altri. Oggi devo incontrami con alcune cheerleader e dirò loro la verità. Tanto non perderò molto, i miei 'amici' non sono veri amici, i voti non cambiano con la reputazione. Pensandoci meglio ci guadagno perchè potrò parlare con Jade senza timore che qualcuno mi guardi male. "Ehi Perrie, siamo qui!" mi chiama Devina con la sua voce tintinnante. "Oggi ti ho visto parlare con una ragazza, nuova vittima?" mi chiede immaginandosi una risposta tipo 'Si, la farò a brandelli quella secchiona', ma non le rispondo così anzi. "No, non è una vittima, è una bravissima ragazza che mi ha capito anche se mi conosce da poco mentre voi che mi conoscete da tre anni, non avete mai saputo conoscermi e capirmi. Ora basta. Io non sono così, odio fare del male alla gente, odio essere vostra amica, odio il vostro comportamento e odio me stessa per averlo imitato." sputo tutto d'un fiato, per non dimenticare le parole giuste. "Quindi per tutto questo tempo ci hai mentito?" "Si. Contavate su di me, volevate che io dessi gli ordini e all'inizio mi piaceva, ma poi avete cominciato ad esagerare e ora solo al limite della sopportazione. Voglio solo essere me stessa , non chiedo molto." le dico togliendomi quel macigno che avevo sul petto da troppo tempo. "Bene, allora. ragazze sapete chi chiamare. Ciao Perald." mi dice con una voce che mi fa rabbrividire. Chi stanno chiamando?

Sto camminando per il campo di football leggendo il mio libro, quando sento dei ragazzi urlare 'Brutta bugiarda! Così impari a prenderci in giro!' oppure 'Ora ti facciamo vedere noi!' e cose del genere. Un branco di animali sta picchiando una ragazza. Ma il colpo più forte di arriva quando vedo una chioma biondo miele e intravedo due iridi blu come il mare. Perrie. Mi metto a correre verso di loro in suo aiuto. "PERRIE! SMETTETELA! LASCIATELA STARE!" urlo prendendo a calci due di quegli ergumeni. "Vattene poppante! Non sono affari tuoi!" mi dice uno facendomi cadere. Fortunatamente sono solo tre, così metto lo sgambetto ad uno, tiro un pugno ad un altro, e l'ultimo va a soccorrerli. Io prendo in braccio Perrie e la porto via. "Va tutto bene, va tutto bene. Sei con me adesso, sei con me." la rassicuro vedendo il suo stato. La porto a casa mia, tanto non c'è nessuno, e la sdraio sul letto. "Grazie Jade.. Mi hai salvata." mi sussurra debolmente. Io non la rispondo vado a prendere l'ovatta per passarla sui lividi e i graffi che quei bifolchi le avevano lasciato. La sento lamentarsi per il bruciore e cerco di tranquillizzarla:" Ho quasi finito, se non la passavo i lividi e i graffi si infettavano." le dico dolcemente. "Hai fatto bene, grazie." mi dice ancora in un sussurro. "Ma che è successo? Hai deciso di dire loro la verità?" le chiedo preoccupata per l'accaduto. "Si. Le tue parole di oggi mi hanno fatto riflettere. Tu hai capito chi ero veramente in soli cinque minuti, loro non l'hanno capito in tre anni, qualcosa vuol dire no?" mi dice con le lacrime agli occhi. Alzando le mani per asciugarsi le lacrime, intravedo un piccolo segno rosso sui suoi polsi. Un segno fin troppo familiare. Le prendo il braccio e le dico in modo ironico:"Quando ho detto che ti fa male non intendevo questo." "Questi sono la mia unica valvola di sfogo. Sto meglio dopo." mi dice piangendo. "Ascoltami, non c'è niente di più vero. Io l'ho provato Perrie, sulla mia pelle. Quella lama piccola, luccicante che ti sembra così amichevole e così rassicurante, non è altro che un tuo nemico. Il più grande." le dico quando i ricordi riafforano piano piano. "Tu ne sei uscita? E come hai fatto?" mi chiede e si vede nei suoi occhi il bisogno che ha di saperlo. "C'ho messo tutte le mie forze, ho provato a far cose di cui non sono fiera, ma ora sono più forte. Ti aiuterò Perrie. Ne uscirai, promesso." "Davvero? Promesso?" mi chiede, e ora il suo sguardo è speranzoso e positivo. "Si." le rispondo solamente, dandole un bacio tra i capelli.

  
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