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Autore: Martina McCartney    01/01/2014    1 recensioni
A Liverpool, nel quartiere di Strawberry Fields, vivono sei giovani sorelle. La storia, ambientata alla fine degli anni Cinquanta, ripercorre la loro vita e quella dei loro più stretti amici, oggi conosciuti come i Beatles, con i quali nascerà qualcosa di più di una semplice amicizia.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Paul McCartney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Wonderful Christmastime (parte seconda)




Anche John arrivò con un sacco di regali, che vennero posati assieme agli altri pacchetti sotto l'albero. Martina era ovviamente al settimo cielo per tutto ciò che era successo così inaspettatamente nemmeno dieci minuti prima.

Dopo circa un quarto d'ora, mamma Jane annunciò che il pranzo era pronto e tutti si accomodarono al tavolo in salotto. Per ognuno era stato preparato un segnaposto con delle piccole pigne decorate a mano. Questo era l'ordine dei posti: Jane, Amy, Eleanor, Mary, Clara, Bianca, Martina, Paul, John, George, Stuart e Pete. Per pura coincidenza Paul era vicino a Martina; oppure Jane aveva già intuito qualcosa?
Furono serviti gli antipasti: tartine al salmone, salame, crostini ai funghi porcini, gamberetti in salsa rosa, peperoncini farciti, frittatine e arancini di riso. Gli ospiti erano tutti già pieni!
"Signora, le faccio davvero tanti complimenti. Non ho mai mangiato nulla di così buono!", disse Paul.
"Grazie, caro! Sono contenta che vi piaccia. Questa è la tradizione italiana...!"
Mamma Jane aveva infatti vissuto la sua infanzia in Italia, dato che i suoi genitori, nonchè nonni delle ragazze, erano italiani. Si erano trasferiti a Blackpool in cerca di lavoro quando lei aveva dieci anni, ma quando poi conobbe James, l'amore della sua vita, i due si spostarono a Liverpool. Dal loro amore nacque la prima figlia, Mary, così decisero di sposarsi. Dopo il matrimonio nacquero Clara, Martina, Bianca, Eleanor ed infine Amy. James non potè mai conoscere la sua ultima figlia, in quanto quando nacque era in guerra e morì qualche mese dopo. Fu un enorme colpo per tutta la loro famiglia, e ancora oggi non ne parlano mai a nessuno.

"Signora, apro questa bottiglia di vino!"
"Va bene, John, ma quest'anno preferirei che evitassi di ubriacarti.", rispose scherzando lei. Era stata una scena davvero ridicola, di cui soprattutto Paul si era poi vergognato a morte.
"Ooh, vogliamo ricordare l'avventura dell'anno scorso?" Eleanor iniziò a stuzzicare Paul, il quale diventò rosso in viso e strappò a fatica una finta risatina imbarazzata.
"Perchè, cos'è successo l'anno scorso?"
"Non possiamo non raccontare la storiella a questi tre poverelli che l'anno scorso non c'erano... " Paul era sempre più imbarazzato ed avrebbe voluto nascondersi sotto il tavolo.
"Io e Paul eravamo brilli, ed andavamo in giro per la casa barcollando come due perfetti idioti. Chiedevamo alle ragazze se volevano venire a letto con noi, poi scoppiavamo a ridere. Non è vero, McCartney?" Paul scosse la testa e alzò gli occhi al cielo. "Quanto sei scemo..."

Tutti si fecero un sacco di risate, e in un baleno tutto il pranzo fu consumato e venne il momento di aprire i regali.
"Da Stuart per Mary!"
"Da Clara per George!"
"Da Mary per... Ehi! Questo qui è per me!" Amy leggeva i bigliettini posti su ogni regalo, consegnandoli al destinatario. Ogni volta che ne trovava uno per lei saltava dalla gioia.
"Da Paul per Martina". Paul si alzò d'improvviso dal divano e posò la tazza di cioccolata calda sul tavolino. Martina aprì con cura il pacchetto e rimase davvero sorpresa da ciò che vi trovò.
"...Ti piace?" Era un vestito bianco a pois neri, con un fiocco di raso stretto in vita e la gonna a ruota. Non se lo sarebbe mai aspettato da lui.
"E'... E' bellissimo, Paul. Grazie!" Gli lasciò un piccolo baciò sulla guancia mentre lui la abbracciò calorosamente.
"Sono felice che ti sia piaciuto. Però devi farmi un altro regalo per Natale..."
"Che cosa?"
"Devi provarlo!!"

Così Martina si recò di sopra nella sua camera con il vestito tra le mani. Si tolse la gonna scozzese, le calze e la camicia e se lo infilò, stando ben attenta a non stropicciarlo. Fece poi uno stretto fiocco in vita con il nastro di raso nero. La gonna le arrivava appena sopra al ginocchio e il corpetto era piuttosto stretto dal nastro posto sulla vita alta, non molto sotto il seno. Si pettinò i lunghi capelli castani e controllò che la frangia fosse al suo posto. Si infilò un paio di ballerine nere. Poi diede uno sguardo allo specchio. Il vestito le piaceva moltissimo, ma si sentiva un po' ridicola, o meglio in imbarazzo. All'epoca non si portavano quasi mai gonne sopra il ginocchio con le gambe nude, e i ragazzi l'avrebbero di certo presa in giro. Dopo qualche minuto di esitazione, Martina si decise a scendere le scale che portavano al piano inferiore.
Non fece in tempo a scendere i primi scalini che Paul le corse incontro.
"Sei bellissima", le sussurrò vicino all'orecchio.
"E' tutto merito tuo. Non so come tu abbia fatto, ma hai davvero indovinato!" Paul le strizzò l'occhio. Un coro di "Oooohhh!" si levò dal salotto, nel vedere i due scendere le scale.
"Ma chi è questa bella donzella?!". Martina scoppiò a ridere.
"Complimenti, tesoro, ti sta proprio bene! E naturalmente complimenti anche a Paul!" urlò mamma Jane dalla cucina.
"Oh, grazie!"

E così anche quel pomeriggio speciale trascorse velocemente in compagnia tra scherzi, regali e risate. Alla fine John, Pete e Stuart ne uscirono ubriachi, George solo un pochino, mentre Paul si impegnò più che poteva per non ripetere la figura dell'anno precedente.
Quando Jane uscì per un the con un'amica e lasciò i ragazzi da soli per un'oretta, si scatenò il putiferio.

"HO, HO, HO!! Sono Babbo Natale! Qualcuno mi aiuti a scendere dal camino!" John aveva trovato un vecchio vestito da Babbo Natale in soffitta assieme ad una finta barba bianca, ed era a cavallo della ringhiera della scala che portava al piano di sotto. "SANTO CIELO, JOHN!! SCENDI SUBITO DA LI'!!!" Mary cercò di evitare che cadesse a terra dalla cima delle scale, il che non sarebbe stato il massimo per la sua salute, sia fisica che mentale, la quale era già in condizioni pessime, secondo Mary.
"John? OH, JOHNNY, ARRIVO CON I REGALI! HO HO HO!!"
Stu e Pete non erano in condizioni migliori. Il primo si stava dipingendo la faccia con un pennarello, il secondo era intento a rovinarsi la reputazione con Clara.
"Ciao bellezza...", le disse alzando ed abbassando le sopracciglia, "tieniti libera questa notte!". Clara gli diede una forte sberla sulla guancia, lasciando il segno rosso delle cinque dita. "Se l'è meritato", pensò tra sè e sè.

Martina e Paul erano usciti con la scusa di fare una passeggiata, ma in realtà fu solo per restare un po' soli. Tra le chiacchiere e le risate, nessuno dei due si accorse di stringere calorosamente la mano dell'altro. Quando Martina abbassò lo sguardò e se ne accorse, arrossì leggermente. Paul colse l'occasione.
"Credo di doverti delle spiegazioni... Riguardo ad oggi"



Spazio autrice

Buonasera a tutti! Innanzitutto auguro a tutti un buon 2014 e spero che abbiate passato un Natale felice. Evidentemente è stato così per nostri Beatles e per le nostre sei sorelle della storia, anche se il giorno di Natale non è ancora terminato, e c'è ancora qualche sorpresa....

Ringrazio Ringo_Star per aver inserito la storia tra le seguite.

Martina.




 
  
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