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Autore: unpopular    01/01/2014    3 recensioni
Le fumava sempre quelle Winston, quando si sedeva sulla poltrona e la guardava con quegli occhi, che Calypso non li aveva mai capiti.
“Ti stai uccidendo”
“Per qualcosa c'è da morire no?”
“Sei scontato”
“Sei bella”
“Cosa?”
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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regrets


Calypso qualche volta la fuma una sigaretta.
Si siede sul divano foderato di verde, quello che neanche le piace, o esce sul balcone, guarda le persone che passano in bicicletta e si accende una Winston blu.
Calypso la fuma e se lui lo sapesse scoppierebbe a ridere, quella risata che le fa male solo a pensarci, perchè lui non c'è.
Non è lì, non è lì a parlarle dei suoi progetti, non l'abbraccia più quando ha freddo, non c'è più quella barba un poco incolta che le pizzica le guance.
Non c'è, e chi lo sa se tornerà.
Non ha lasciato una felpa impregnata del suo profumo, non ha attaccato un post-it al frigo, niente di niente.
Ma alla fine non doveva aspettarselo nemmeno, lei non era nessuno ma lui qualcuno era o forse ancora è.
Un pacchetto di sigarette, un pacchetto nuovo, ancora avvolto nella carta trasparente.
Le fumava sempre quelle Winston, quando si sedeva sulla poltrona e la guardava con quegli occhi, che Calypso non li aveva mai capiti.
“Ti stai uccidendo”
“Per qualcosa c'è da morire no?”
“Sei scontato”
“Sei bella”
“Cosa?”
Aveva svuotato l'armadio, la scrivania anche, aveva portato via tutto, erano rimasti solo un materasso vuoto, un pacchetto di sigarette pieno e l'odore di vernice fresca sulle pareti.
Ci era tornata una sola volta in quella stanza da quando Zayn se n'era andato.
Zayn.
Solo a pensarlo quel nome si morde il labbro che quasi sanguina.
Zayn era andato via.
Così, senza dire troppo, lui non diceva mai troppo, parlava il giusto e ascoltava tanto, era la persona più piacevole che potesse capitarle.
Quando Lana l'aveva pregata di ospitarlo in quell'appartamento che sembrava troppo piccolo e incasinato per una persona e adesso invece è così vuoto da star male, in cucina ci sono troppe tazze, in salotto c'era una poltrona in più e qualche mattina appena sveglia le sembra di sentire lo stesso odore del suo dopobarba, quello che odiava, ma sorride lo stesso.
Calypso nella stanza di Zayn c'è tornata una volta sola; due giorni dopo.
Si era seduta sul pavimento freddo e aveva buttato la testa all'indietro.
“Eddai Callie sono stanco”
“Aspetta un minuto e non chiamarmi come un pony”
“Che c'è?”
“E' mezzanotte”
“Grazie, ce l'ho anch'io un cellulare che segna l'ora”
“Buon compleanno idiota”
E poi aveva pianto.
Non c'è più tornata.
Nemmeno Zayn è più tornato però.
Non ha telefonato, neanche un messaggio.
Tutte le sere ascolta la segreteria telefonica nelle speranza di sentire la sua voce.
E il problema è che lei non sapeva nemmeno usarla la segreteria telefonica prima.
E anche l'ultima sigaretta è andata.
Finita, consumata, ridotta a un mozzicone spento nel vaso di una pianta appassita.
Tutto da buttare.
Sente l'aria fredda fin dentro le ossa, forse il freddo anestetizza il dolore, forse così il cuore le si ghiaccia un po'.
Ci sono i biscotti da comprare e niente per la cena.
Calypso si stiracchia e rientra in casa, dovrebbe avere circa trenta sterline in contanti nel portafogli e se non bastano ha sempre la carta.
Prende la borsa e si cambia un po' giusto per essere un poco presentabile, indossa gli orecchini di Jude e il cappotto grigio, ma la voglia di truccarsi proprio non c'è.
Zayn è un po'codardo.
Ma codardo in senso buono, quel genere di codardia che fa sorridere e Calypso quando c'era lui sorrideva tanto.
Quella di Zayn è quel genere di codardia della pizza e un film il sabato sera, delle parole lasciate a metà, dei baci a mezzanotte e delle fughe alle sei di mattina.
Si, l'aveva baciata la sera prima di andarsene.



L'aria di febbraio è la più fredda, che punge e arriva in profondità, sono le cinque e quaranta, i lampioni illuminano le mattonelle del marciapiede e le sue converse nere.
Tiene stretta la borsa di Givenchy, quella nera ed enorme che le hanno regalato le ragazze per compleanno, che Dio solo sa se non hanno venduto un rene per comprargliela!
Zayn diceva che un giorno o l'altro ci sarebbe caduta dentro, lei scuoteva i capelli scuri e gli tirava un pugno nel bicipite senza scalfirlo più di tanto.
C'è un minimarket nella sua strada, distante una decina di palazzi dall'appartamento di Calypso, uno di quei minimarket con le luci al neon sempre accese, di quelli che oltre al cibo vendono sigarette e ricariche telefoniche; Calypso apre la porta ricoperta di adesivi e fa suonare i campanellini.
C'è odore di detersivo e uno scontrino dimenticato sulle piastrelle bianche.
“Gli Oreo sono finiti - dice il biondo dietro il bancone - ma te ne ho messo da parte un pacco” continua tirando fuori la tipica confezione lucida blu.
Calypso tira le labbra screpolate in un sorriso “grazie Niall”
Niall ha un forte accento irlandese, i capelli tinti di biondo e gli occhi più azzurri che Calypso abbia mai visto, parla tanto e ride altrettanto, è una di quelle persone che hanno la capacità di metterti allegria anche da struccata, alle cinque e quaranta in uno squallido minimarket di periferia che sa di detersivo.
“Le pizze di quella marca italiana invece ci sono ancora, secondo frigo sulla destra, accanto ai gelati” dice schioccando la lingua contro il palato e facendole l'occhiolino e facendola ridere.
“scusa se sono così prevedibile, ma in questo periodo sto un po'uno schifo” sentenziò prima di sparire dietro uno scaffale di bibite per poi tornare dopo qualche minuto con una pizza surgelata tra le mani.
“non è ancora tornato vero?” le chiede Niall.
Poi il suo sgardo cade su una fila di pacchetti di sigarette sopra alcune riviste di gossip, ci sono anche le Winston blu.
Lei sospira e lo guarda con gli occhi che non sono lucidi, il biondo annuisce con un'espressione seria che sta quasi male su quel viso da bambino.
 “Prendo anche queste” dice appoggiando le Winston sul bancone.
Niall sgrana gli occhi “Fumi?” 
“No” risponde Calypso senza pensarci ma si sta mordendo un labbro e forse lui un po' l'ha capita perchè il suo viso si è rilassato e sta imbustando i tre articoli.
“ventisette sterline”
La mora appoggia due banconote sul bancone e ritira il resto poi lo saluta con un sorriso un po' forzato ma sincero ed esce.
E' ancora più freddo adesso.
Sono le sei e mezza e forse è ancora più buio, il cappotto non è più sufficente per riscaldarla e si maledice mentalmente per non aver indossato un paio di jeans al posto dei leggings neri, poco più pesanti di un paio di calze.
Non ci vuole molto dal minimarket a casa sua, ma quando hai freddo e sei triste quella strada può sembrare infinita.
Aveva le mani ruvide, fredde e rosse e la busta di plastica che premeva contro il suo palmo le faceva ancora più male, sentiva il peso della scatola in cartone della pizza, la confezione di biscotti e poi quel pacco di sigarette che non sapeva neanche perchè l'aveva comprato, forse stava diventando dipendente dalla nicotina.
O da Zayn, dal suo ricordo.
Si sedette sul marciapiede a davanti al suo palazzo ed estrasse il pacchetto di Winston dal sacchetto di plastica, le guardò un attimo ma poi il suo sguardo venne catturato da qualcos'altro; aveva dimenticato le luci accese!
E dannazione la bolleta!
Si rialzò e recuperò in fretta le borse e prese l'ascensore per far prima anche se lo sapeva che qualche minuto non avrebbe fatto la differenza.
Arrivata davanti alla porta cominciò a rovistare nella borsa che in quel momento odiava perchè era davvero troppo grande; così grande che senza sforzo ci entrava con tutta la testa.

“Io lo dicevo che ci saresti caduta dentro prima o poi”
“Zayn”
“hai le mie sigarette?”
“sei tornato”
“scusa”


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dopo quasi sei mesi senza pubblicare niente, sono tornata!
questa piccola os non è molto, ma sono abbastanza soddisfatta dai.
è da un po' che l'ho scritta e il fatto che mi piaccia sempre è un buon segno!
ahahah.
come vanno le vacanze?Intanto ne approfitto per augurarvi un buonissimo 2014 e vi faccio - scusate il ritardo - anche quelli di natale!
non so se qualcuna di voi seguiva la mia vecchia long 'the logbook', comunque come magari vi sarete accorte l'ho cancellata perchè non ce la facevo più a portarla avanti, mi piacerebbe ripostarla in futuro ma per il momento, se devo essere sincera, mi sto dedicando ad altro, perciò forse posterò una nuova long:))

un bacione e buone vacanze!
martina<33



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