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Autore: a rainy day    01/01/2014    0 recensioni
L’amore entra nel tuo cuore esattamente come una dolce melodia si impadronisce delle tue orecchie, e poi non hai più scampo, non puoi più scappare dalle loro grinfie. E così ti ritrovi a rincorrere un amore impossibile, e non ti spieghi il perché ma non riesci a non pensare a quella persona, che tanto ti fa star bene. Sei innamorato, ogni giorno sempre di più.
Ogni volta che fissi i suoi occhi ti ci perdi, ed è come se tu fossi un naufrago in mezzo ad un’immensa distesa d’acqua.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Primo capitolo - Naufragando nell'oceano dei tuoi occhi
 


L’amore entra nel tuo cuore esattamente come una dolce melodia si impadronisce delle tue orecchie, e poi non hai più scampo, non puoi più scappare dalle loro grinfie. E così ti ritrovi a rincorrere un amore impossibile, e non ti spieghi il perché ma non riesci a non pensare a quella persona, che tanto ti fa star bene. Sei innamorato, ogni giorno sempre di più.
Ogni volta che fissi i suoi occhi ti ci perdi, ed è come se tu fossi un naufrago in mezzo ad un’immensa distesa d’acqua. 


Una chitarra, tre ore di lezione a settimana e due occhi grandi e azzurri come il cielo. È così che è cominciato tutto.
Sono Rose, ho diciassette anni, vivo a Londra, ma sono di origine italiana.
Da un anno ormai prendo lezioni di chitarra in una prestigiosa scuola di musica qui a Londra e ogni volta che entro in quell’aula insonorizzata un brivido mi percorre velocemente il corpo. Colpa del mio insegnante: Niall James Horan.
Oh, lui è così dannatamente dolce. Forse amo la chitarra perché lui me l’ha fatta amare.
Ogni volta che varco quella soglia sento mille farfalle nelle stomaco che svolazzano qua e là.
Lo saluto con un cenno della mano e mi siedo su uno sgabello in pelle davanti ad un microfono, con la chitarra in mano e lo sguardo basso.
Come ogni volta, lui mi si avvicina e con l’indice mi alza il viso, facendomi sentire dannatamente bene e mi dice, guardandomi fissa negli occhi: “Ehi, non ti mangio, Rose!”, sorridendo.
Poi sistema le sue cose e così iniziamo la lezione.
Ricordo ancora la prima volta che lo vidi: era seduto a “suonare” qualche nota con la chitarra, con i capelli spettinati e un’aria da bravo ragazzo. Giorno dopo giorno ho imparato a conoscerlo, ho tentato di capire ciò che ama e ciò che invece odia terribilmente.
 
 
Oggi, come ogni giorno, mi dirigo verso questa scuola di musica e varco la soglia della porta d’ingresso, dopodiché mi precipito davanti alla porta dell’aula dove faccio lezione solitamente: è chiusa. Busso con foga, sapendo di essere in un tremendo e abissale ritardo. Non appena viene ad aprirmi parto a chiedergli mille scuse:
“Scusami, Niall, scusa! È solo che il tempo fuori fa veramente schifo e oggi non è proprio la mia giornata fortunata. Mi è andato tutto storto!”.
Lui ride, guardandomi. Ok, ride del mio aspetto. Sono bagnata fradicia, da capo a piede e i miei capelli fanno a dir poco vomitare. Imbarazzata mi tocco il capo, tento invano di aggiustarmi i capelli e abbasso lo sguardo.
“Figurati, entra pure”.
Chiudo la porta alle mie spalle e mi dirigo verso il solito sgabello, ma lui mi ferma tenendomi per un braccio e mi dice:
“Facciamo una cosa diversa: invece della solita lezione in cui tu suoni delle cover, oggi devi inventare una canzone. Suona un po’ come vuoi, fa’ quel che ti senti. Lasciati semplicemente trasportare dalle tue emozioni e vedrai che verrà bene!”
“Ma io… Beh, non credo di poterci riuscire”, gli dico, più insicura che mai.
“Pensa a qualcosa che ti piace e poi saranno semplicemente le tue dita ad essere trasportate da ciò che esce dal tuo cuore. Fa’ sì che la melodia ti entri dentro e si impossessi di te. Non te ne pentirai”
Magicamente mi ritrovo con gli occhi chiusi, come unico pensiero che mi ingombra la mente ho lui: Niall.
Lentamente le mie dita si spostano sulle sei corde e iniziano a suonare una melodia dolce e comincio a cantare qualcosa in inglese.
Sento il suo respiro avvicinarsi al mio e dopo poco sento sulle labbra una leggera pressione.
Mi ha baciata?!
Apro istintivamente gli occhi e con movimento impacciato mi aggiusto la camicia e scappo via da quella stanza.
Sono una stupida.
Niall mi rincorre fino a fuori e, sotto la pioggia, mi chiede scusa.
“Scusami, non dovevo. Non so nemmeno perché l’ho fatto. Perd…”
Non gli do il tempo di finire la frase, che lo sorprendo con un bacio a stampo.  


 
AngoloAutrice

Salve! Questa fanfiction l'avevo già pubblicata tempo fa, erano sei capitoli e non era ancora completa. Poi l'ho cancellata e ora ho deciso di pubblicarla nuovamente. 
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a rainy day
  
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