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Autore: xniallersnandos    02/01/2014    1 recensioni
Era una notte buia e tempestosa del 2010, la notte prima di andare ad xfactor.
Inizio così, questo breve racconto. Ebbene, quella notte presi un foglio e cominciai a tracciare righe senza senso, due sole parole si vedevano, comparse per caso, non scritte di mia volontà: "love hurts". Non avrei mai sospettato che avrei presto scoperto che significava, quello stupido foglietto che ora giace abbandonato nella mia confusione.
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N.B: Larry Stylinson
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Love Hurts”
 
Era una notte buia e tempestosa del 2010, la notte prima di andare ad xfactor.
Inizio così questo breve racconto. Ebbene, quella notte presi un foglio e cominciai a tracciare righe senza senso, due sole parole si vedevano, comparse per caso, non scritte di mia volontà: "love hurts". Non avrei mai sospettato che avrei presto scoperto che significava, quello stupido foglietto che ora giace abbandonato nella mia confusione.
Ma non è stato tanto il giorno dopo a cambiarmi la vita quanto quello in cui incontrai lui.
Fu’ un semplice scontro in un bagno:
“Oops!” dissi, imbarazzato
“Ciao!” rispose, sorridendo
Un ragazzo dagli occhi color dell’acqua cristallina mi stava guardando. Aveva i capelli castano chiaro nascosti sotto un cappello, che rendevano il suo viso come se fosse la stella più brillante del firmamento.
Mi chiese una foto insieme, sospettava che io sarei diventato famoso.
In seguito alla nostra eliminazione come cantanti solisti, fummo uniti in una band chiamata “One Direction”, che arrivò terza alla finale. Eravamo insieme a Niall, Zayn e Liam. Lui si chiamava Louis.
Ero felice quando mi trovavo insieme a lui, al settimo cielo. Non perdevo occasione per perdermi nei suoi occhi lucenti. “L’occhio è lo specchio dell’anima” dicevano gli antichi. Quindi, la sua anima doveva essere angelica. Fissavo anche le sue labbra, che volevo ardentemente baciare. Era tutto sbagliato, me ne rendevo conto e me lo rimproveravo. Come potevo essere innamorato di lui? Bhè, forse non c’era una spiegazione, era capitato così, ma era sbagliato e non riuscivo a mettermelo in testa, dovevo fare qualcosa… o forse no. Notai di sfuggita qualche suo sguardo rivolto a me, sempre sorridente. Quando notava che me ne accorgevo, s’affrettava a rivolgere lo sguardo a qualcuno o qualcos'altro e si notava un leggero arrossire comparire sulle sue guancie.
Lo abbracciavo molte volte in pubblico, cercavo di essere il più credibile possibile verso chi mi circondava e anche verso di lui. Ma un giorno, dopo la registrazione del video del nostro primo singolo dopo xfactor, presi tutto il coraggio che mi ritrovavo e gli scrissi una lettera, che poi lasciai nella tasca della sua giacca:

“Ehi Boo,
mi sono accorto di una cosa: ti amo.
Sinceramente tuo, Haz”

Semplice, conciso e, speravo con tutto il cuore, efficace.

Il giorno dopo trovai un foglietto stropicciato, un post-it, attaccato al mio telefono:
“Ehi Haz,
è la cosa che speravo sentirti dire da quando ti ho conosciuto. Ti amo anche io piccolo.
Tuo, Lou
P.S.: non chiamarmi Boo!"


Risi e rilessi più e più volte quel foglietto. Non ci credevo. Il giorno dopo, mi svegliai e corsi a baciarlo. Fu’ il miglior bacio della mia vita perché sapevo che quello che provavo per lui era veramente amore, capite? E fu’ quella sicurezza, fu’ lui a renderlo speciale. Aprii gli occhi, senza staccarmi da quelle labbra e lo osservai. Aveva gli occhi chiusi, che riaprì appena ci staccammo. “Ti amo” mi disse come prima cosa, sorridendo. Quel sorriso.. Era bello essere certi di esserne la causa.
I suoi occhi luccicavano mentre guardava fisso nei miei. Amavo ogni curva di quel viso immacolato, amavo ogni cosa di lui. Amavo la sua dolcezza, il suo carattere allegro, il suo ottimismo e, più di ogni altra cosa, lui.
Da allora i nostri sguardi erano più sicuri, non ci importava neanche più di quello che gli altri pensavano di noi. I ragazzi lo sapevano, li avevamo informati. Qualche fan ci aveva capito. Alcune ci sostenevano, altre ci insultavano, ma non ci davamo tanto peso, almeno allora. Da lì a un anno, l’anno più felice che avessi mai trascorso, il management se ne accorse. Mi ordinarono di stare lontano da lui. Fu come se il mio cuore fosse stato trafitto da una spada e straziato. Ordinarono a lui di fidanzarsi con una ragazza, una beard, una copertura.
Ma torniamo ad oggi. Due anni a nasconderci. Non ce la faccio più. Avevamo deciso di fare coming out, insieme, ma ha deciso di abbandonare tutto, ha detto che non ce la faremo, ci ha rinunciato e io con lui. Non potevo farlo, non senza di lui. Niall e Zay dicono che scherza, Liam dice che non mi lascerebbe mai, ha solo avuto un momento di crisi. Eppure quando mi guarda non vedo più quei brillanti occhi azzurri che vedevo quando riaprivamo gli occhi, dopo un bacio o appena svegliati, che mi guardavano e ridevano, che si assottigliavano mentre sorrideva e mi guardava, sfinito, dopo aver fatto l’amore. Erano cupi, le risate sempre più rade. Era costretto a baciare quella ragazza cercando di sembrare naturale, lei non sapeva nulla di noi. Io li guardavo tentando un sorriso, mentre lui, secondo ordini superiori, l’attirava a sé. Quando la baciava, cercavo di andarmene, di pensare ad altro, di non mostrare, di nascondere, perché quella era la nostra vita: nascondere.

Ho scritto Happily dedicandola a lui:

I don’t care what people say when we’re togheter
You know I wanna be the one who hold you when you sleep
I just want to be you and I forever
I know you wanna leave so come on, baby be with me so happily

Lui lo capì. Ha detto comunque che non possiamo più stare insieme, per il bene della band. Lasciò cadere qualche lacrima silenziosa e corse via. Corse via da me.
Non possiamo più stare insieme. Da allora è come se fossi un corpo morto, sostenuto da qualche sottilissimo filo trasparente. Arrivato nella mia casa, solo, sono caduto sul letto, a braccia aperte. Gli occhi rivolti al soffitto, le lenzuola bagnate di lacrime, la testa che girava. Non so per quanto tempo sono restato lì, a fissare il nulla, ad aspettare che tornasse, ma non lo fece.
Scese la sera seguita dalla notte. Avevo nausea da quanto avevo pianto, non capivo più chi ero. Mi voltai verso il comodino e vidi una nostra foto sugli sci, giusto un anno prima. La presi tra le mani e la strinsi forte al petto, come per sentirlo di nuovo vicino, di nuovo come qualche ora prima..  
Da due giorni sono in questo stato, non l'ho ancora rivisto. Ho paura che lo rivedrò solo di sfuggita, per la band. Ho paura che nulla tornerà come prima. Mai.
Niente più baci. Niente più sguardi. Niente di niente.
Vedete? Ho capito che cosa volevano dire quelle parole che sembravano innocenti scarabocchi stranamente ordinati. Amare significa distruggere e essere amati significa essere distrutti, avrei dovuto capirlo prima ma non credevo che l’amore potesse ferire così tanto. E mi sembra ancora impossibile che due parole nate da un groviglio si siano rivelate la storia della mia vita.
Addio.
 
 
 
Heilà 😊
FELICE 2014 E POSSA LA FORTUNA SEMPRE ESSERE A VOSTRO FAVORE.
Questa OS è drammatica perché.. mi è venuta così. Spero sia decente, ci ho messo molto impegno anche se è un po' corta.. Aspetto vostri giudizi
Sono tornata dopo quel disastro di storia di quest’estate (di cui è meglio dimenticarsi lol)
Vorrei chiarire che in questa storia non è presente odio verso Eleanor, per chi non lo avesse capito, e non ho neanche fatto riferimenti espliciti a lei,
nonostante la parte di xfactor è fortemente basata sulla realtà.

La beard di cui si parla potrebbe chiamarsi anche Maria Giovannina, Pinetta, Babba Natala o Ritella, ok? Bene, sempre beard resta.
Dopo questo, vi saluto babbane e babbani,
lasciatemi qualche recensionuccia per dirmi qualsiasi cosa, anche “umpalumpacheballaildadaumpa” (vi prego, almeno quello *labbruccio*)

La vostra (anzi no, sono solo mia gne)
Elisa ✌

 
   
 
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