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Autore: hesperfect    02/01/2014    0 recensioni
Non avevo più speranze ormai, era impossibile. Ce l'aveva scritto in faccia tutte le volte che lo vedevo.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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08-06-2013

Porca troia, era tutto una merda, e la situazione nella mia vita stava totalmente degenerando.
Stavo rimando sola e me ne rendevo conto tutti i giorni quando, accendendo il cellulare, non c'era nessuno che mi augurasse il buongiorno.
Me ne rendevo conto tutti i giorni quando guardandomi allo specchio, mi spogliavo e il mio aspetto fisico mi faceva schifo.
Me ne rendevo conto tutti i giorni che era impossibile togliermelo dalla testa.
Era sabato, nessuna delle mie amiche mi chiese di uscire e allora uscii da sola, truccandomi alla meglio, infilando un pantaloncino e una canotta. Le intramontabile cuffie nelle orecchie, per camminare tra la gente e sentirmi in un mondo tutto mio.
C'erano tantissime persone in giro, ragazzi, ragazzini, vecchi, bambini, che si avventavano contro i negozi alla ricerca dei saldi, mentre io non avevo una meta ben precisa.
Il mio cuore non desiderava altro che incontrarlo, la mia testa non desiderava altro che dimenticarlo.
Ad un tratto mi liberai talmente tanto dai miei pensieri, dalle mie ansie, dalle mie paure, che ad occhi chiusi iniziai a ballare e a cantare per la strada, così, senza rendermene conto. Mi sentivo un'anima libera e sfuggente, mi sentivo felice in qualche modo.
Quando riaprii gli occhi, mi accorsi che la gente intorno a me mi guardava e sorrideva. Ora c'era chi lo faceva perché mi trovava stupida e chi invece si era fatto strappare un sorriso dalla mia allegria senza senso.
Poi c'era un ragazzo che mi scattava foto, a due passi da me. Con una di quelle macchine fotografiche enormi, che avevo sempre desiderato. Non capii cosa stava facendo, ma quando vide che ero in imbarazzo, si fermò e si avvicinò a me. Aveva uno splendido sorriso, i capelli neri a spazzola e gli occhi neri, a sua volta. Guardandolo, mi persi.
"Eri bellissima per le mie foto, mi dispiace di averti importunato, ma io fotografo tutto quello che mi piace. Ah, mi chiamo Marco. Vedo che sei sola..posso passare del tempo con te?"
Mi aveva totalmente spiazzato e non sapevo cosa dire. Chissà quant'ero rossa in quel momento, dovevo somigliare vagamente ad un peperone. In realtà l'avevo già visto da qualche parte. Era conosciuto proprio per il fatto che aveva sempre la macchina fotografica appesa al collo e una grandissima passione e gran talento per la fotografia.
Accettai semplicemente scuotendo la testa. Parlammo di qualsiasi cosa..mi raccontò che camminava solo per le strade affollate perché di tanto in tanto cercava soggetti o cose da immortalare. Mi fece vedere tutte le foto che aveva scattato quella sera.
Un bambino e un cane che giocavano assieme, due uccelli sul ramo di un albero, il tramonto, due anziani su un panchina e, prima di aver fotografato me che ballavo e mi dimenavo per le vie, c'erano le foto dell'amore della mia vita. Le braccia incrociate ed il sorriso mozzafiato.
"Lo conosci?" mi chiese lui.
"Sì..sono totalmente pazza di lui."
"Luigi? Guarda che è un mio grande amico."
"Figura di merda...ti prego, fai finta che non ti abbia mai detto nulla."
"Tranquilla! Non gli dirò niente." rise. "E...lui sa qualcosa? Cioè, vi conoscete?"
"No...sa a malapena che esisto. Mi avrà guardata mezza volta fuori scuola, non c'ho mai parlato."
"La vuoi una mano, sì o no?"
"E che cazzo vuoi dirgli? Che c'è una pazza, fuori di testa, che lo ama incondizionatamente?"
"Esagerata..voglio solamente metterlo al corrente che c'è una ragazza molto carina che gli sta dietro. Punto."
Lo guardai e mi scese una lacrima. Le parole che avevo pronunciato mi avevano trasmesso troppa rabbia per non scoppiare a piangere.
"Ehi calma, ti prego. Ho intenzione di aiutarti. Prendi il mio numero di cellulare, chiamami ogni volta che ne avrai bisogno."
Marco sembrava l'angelo custode sceso sulla terra sottoforma di uomo per aiutarmi. Lo abbracciai così forte da fargli mancare il respiro.
"Ragazza..era proprio te che cercavo stasera."
  
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