ARMY OF HELL
L'inizio della Guerra
Lui stava lì, fiero, seduto sul suo trono, nero come la pece. L'armatura, divisa in due simmetriche metà, presentava delle enormi ali con agli estremi sembianze di piume, bordate in argento. Il materiale usato sembrava trasudare malvagità da quel colore così cupo e scuro, illuminato solo dai riflessi bianchi dei cosciali e da alcuni disegni sui gomiti, che non intaccavano però l'aura di sacrale malignità che l'armatura ed il suo possessore emanavano. I lunghi capelli corvini cadevano sulla sua schiena per tutta la lunghezza dell'armatura.
"Come stanno andando le cose?"
"Bene, mio Signore. Siamo pronti a partire, l'esercito è stato radunato. Come intende procedere?"
"Ho un piano, e molti assi nella manica. Atena cadrà, e l'umanità con lei."
Ade fece un cenno a Ryos, suo vice, indicandogli che poteva aprire il portone all'inizio della stanza. Dall'enorme varco fecero capolino quattro uomini, vestiti di nero ed incappucciati, intrisi da auree di pura malvagità.
"Voi quattro siete stati scelti tra tutti i componenti del mio esercito poichè ritenuti essere da me, il Signore degli Inferi, i più potenti cavalieri di Ade. Sapete qual è il vostro compito. Non deludetemi... O le vostre anime non troveranno mai pace tra i reami infernali"
"Si, mio Signore", dissero i quattro all'unisono, dopodichè si alzarono, si tirarono su il cappuccio ed uscirono dalla stanza, sentendo chiaramente su di loro gli occhi crudeli di Ade, che li scrutava.
Nel frattempo, al santuario di Atena, la dea se ne stava affacciata sulla sommità dell'altura, riflettendo.
"Chissà come sta mia mamma... mi sembra ancora di sentire il profumo della colazione che mi preparava con le sue mani, aspettando papà e Eonya. Eonya... il mio dolce fratellino... mi manca tanto la mia famiglia... Io non volevo essere qui, non voglio essere la salvatrice di nessuno, non sono una brava guerriera nè tantomeno una a cui potersi affidare... darei tutta me stessa per tornare da loro."
Nonostante fossero passati vent'anni da quando Yrule era stata strappata dalla sua famiglia natia, non faceva altro che pensare a loro.
"Lady Yrule, Lady Yrule!"
Il gran Sacerdote arrivò di gran fretta, interrompendo il flusso dei suoi pensieri.
"Che cosa vuoi?"
"Gli Specter di Ade... quattro di loro... Sono qui."
" Che cosa? Come è potuto succedere?"
"Sembra che questi Specter siano di inaudita potenza, Lady Yrule, hanno sbaragliato le nostre difese"
"Manda subito un messaggio ai Cavalieri presenti al Santuario e rintraccia quei pochi che sono assenti, li voglio tutti radunati qua: siamo in guerra."