Libri > Le Cronache di Narnia
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Autore: Dhialya    02/01/2014    2 recensioni
Le scoppiò il cuore di felicità, sollievo, di una rinnovata emozione che le invase l'intero corpo, facendole tremare la voce e divenire gli occhi lucidi. Corse loro incontro, gli saltò addosso, assaporò i loro profumi da troppo tempo dimenticati.
Le sembrò di tornare a respirare dopo millenni.

Una creatura che ha atteso nell'ombra di una Narnia dimenticata per milletrecento anni il ritorno della speranza, di coloro che la strapparono alla Strega di Ghiaccio dandole una casa e l'affetto di una famiglia.
Il ritorno dei Pevensie, la guerra contro Miraz, la voglia di riprendersi la propria terra e la propria casa.
Un patto legato dal sangue ed inciso su pelle. Che supera il tempo, che si imprime nei cuori, che domina i ricordi.
-Dove ti sei fatta quella cicatrice?-
-Non è una cicatrice... -
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Caspian, Famiglia Pevensie, Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Memorie di odori.


-Senelia!-

Non è... possibile?





Il tempo sembrò fermarsi.
In pochi istanti le sensazioni che si accavallarono furono le più disparate, tanto che gli interessati ebbero bisogno di qualche minuti solitario per riprendersi.
Era come se avessero ricevuto una doccia fredda.
Si erano rassegnati all'idea che non si sarebbero più rivisti, che i visi sarebbero rimaste delle immagini conservate solo nel cuore a cui fare una visita nei momenti di nostalgia.
Invece...




-Li... li conosci?- sussurrò Caspian, aggrottando la fronte ed abbassando leggermente la lama della spada, confuso.
Il Principe studiò la ragazza, immobile, la quale si era limitata ad annuire in modo vago: aveva qualcosa di diverso. Lo sguardo, era diverso. Sembrava tanto in adorazione di qualcosa di speciale e particolarmente ammaliante da cui non riesci ad allontanarti.
Riguardò verso i quattro sconosciuti, mentre la truppa Narniana attendeva l'evolversi della situazione, poi l'occhio gli cadde sulla spada del biondo e la testa del leone sull'impugnatura.
E, allora, iniziò a capire.








Lucy fu la prima a smuoversi dalla situazione in cui si trovava.
Il cuore le si pompò di gioia e gli occhi brillarono, mentre sul suo volto spuntava un sorriso vero e vivace, forse il primo portato da una vera gioia da quando erano tornati.
Lo sapeva.

Lo sapeva, ma alimentare altre speranze le era sembrato inutile, quindi non ci aveva più fatto caso, cercando di cancellare ogni possibile traccia di dubbio dalla sua mente.
Aveva sempre sperato di rivedere almeno qualcuno dell'Età d'Oro, ma Narnia stessa sembrava gridare loro solo il contrario. Tumnus, i Castori, Oreius, un sacco di altri Narniani che avevano conosciuto non c'erano più.
Quindi perché Senelia avrebbe dovuto fare la differenza? Ne conosceva la natura, ma milletrecento anni erano tanti e gli attacchi verso Narnia incessanti e brutali.
Da Regina qual'era e con la traccia di ragione che aveva maturato nel corso degli anni si rendeva conto da sola, senza bisogno che le venisse detto direttamente, che in quel caso sperare era una pratica che non avrebbe portato solo felicità come in altre occasioni era stato.
Era pericoloso, nella situazione in cui si erano ritrovati.
Però fu contenta, contenta davvero, di essersi concessa il beneficio del dubbio.








La spada cadde a terra con un tonfo leggero, sporcando la lama ripulita a dovere poche sere prima di terriccio e non più usata.
Peter si ritrovò il calore di un corpo leggero contro il proprio che gli stringeva le braccia intorno al collo, e ci mise qualche secondo a liberare naso e bocca dai capelli che gli facevano il solletico.
Circondò la vita di Senelia con la mano libera, sentendola appallottolarsi contro il suo petto, mentre con lo sguardo cercò Caspian, chiedendogli tacitamente di tenergli la spada, non potendola rinfoderare.
Passarono dei minuti così, in silenzio, a cui si era unita all'abbraccio anche Lucy, mentre Susan ed Edmund rimasero poco più a distanza, cercando di mantenere più contegno davanti agli altri Narniani.
I due, però, si continuavano a scambiare occhiate e sorrisi complici, consapevoli dei pensieri che potevano passare nella mente dell'altro.
Ritrovando Senelia, era come se avessero ritrovato una parte della loro vecchia vita.
Era come avere davanti l'illusione che tutto poteva tornare come prima, che Cair Paravel fosse ancora intatto e maestoso, che gli alberi ed i ruscelli ospitassero gli elementali.

-Temevo di avervi perso- Senelia si staccò da Peter e guardò il Re con occhi luccicanti, cercando di mantenere un contegno.
Continuava a stringere a se però Lucy, come se temesse che staccandosi da loro e perdendo il contatto ritrovato questo sparisse di nuovo.
Inspirare nuovamente i loro odori, mentre era cullata tra le braccia della Valorosa e del Magnifico, era come se le avesse fatto subire una rinascita.
Sentiva il corpo teso ed in fibrillazione, cosparso da una nuova ondata di energia che la consapevolezza che finalmente, dopo tanta attesa, fossero finalmente li in carne ed ossa, le aveva portato.
Si sentiva come nuova, in pace con se stessa, come ad aver ritrovato un pezzo che non riusciva più a trovare e di cui aveva rinunciato quasi del tutto la ricerca.
I loro odori, la sensazione delle dita tra i capelli, era come se di botto avessero liberato una parte relegata all'oscuro da troppo tempo.
Si sentiva di nuovo viva, al sicuro e al posto giusto.
Ed era una sensazione pura e bellissima.


-Ci dispiace- Il biondo le scoccò un bacio sulla fronte con fare puramente fraterno, guardandola con un senso di disagio profondo.
Se lo meritava, ed era il minimo.
Poteva immaginare la durezza degli anni passati, senza di loro, senza più una casa o una terra in cui vivere in pace. Con l'ombra di un addio non detto a tormentare le notti, le settimane, i mesi ed i tempi futuri.
Per loro era stato un trauma ritrovarsi a Londra, con il patema ad aver lasciato una terra da sola, senza potervi fare ritorno e senza la possibilità di mettersi in contatto con i Narniani per dare loro spiegazioni.
Guardò Caspian, che gli ridiede la spada e lo stava soppesando, mentre Senelia era andata ad abbracciare anche Susan ed Edmund rimasti in disparte fino quel momento.
-Pensavo foste più vecchi- diede voce ai suoi pensieri, vedendo lo sguardo indagatore di Peter che lo esortava a parlare.
-Se preferisci possiamo tornare tra qualche anno- lo punzecchiò il Re, facendo per andarsene, mentre Senelia gli lanciò un'occhiata di traverso per quell'uscita infelice.
Non erano già stati via troppi anni?
-Sarà meglio tornare alla Casa di Aslan e annunciare l'arrivo degli antichi Re- suggerì Glenstorm, facendo segno alla truppa di iniziare a ripiegare dato il pericolo cessato ed indirizzando così il discorso in un'altra direzione.
Gli altri annuirono, Peter e Caspian si scambiarono uno sguardo, Susan e Lucy si incamminarono dietro Senelia, ed Edmund convenne che era una buona idea.
-Hai ragione-.









































































Ecco qui il primo aggiornamento dell'anno nuovo. ^^
Allora, mi sono soffermata soprattutto sulle sensazioni e le possibili emozioni, dato che, appunto, il resto si sa già come va. La presenza di Senelia, che è un singolo personaggio, non muta gli eventi che già si sanno, quindi non mi ci soffermo troppo, dato che non cambierebbe niente in modo particolare.
Ringrazio per l'attenzione e la lettura. :)
Love,
Dhi.

   
 
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