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Autore: Pri_95    02/01/2014    3 recensioni
Come ci si sente quando non si può amare una persona...
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Caro Harry,
è il tuo Boo che ti scrive. E’ tanto che non lo faccio ma oggi ne sentivo proprio il bisogno. Non dimenticherò mai il modo in cui ti conobbi, lo so, te lo ripeto sempre, ma è stato il giorno più bello della mia vita e le cose belle vanno ricordate. 
Ricordo ancora perfettamente la prima volta in cui ti sentii cantare, un brivido percorse la mia schiena e pensai: “Cavolo, questo ragazzo ha talento”. 
Come tu sai, non avrei mai immaginato di poterti accompagnare nel percorso della tua vita musicale, quando realizzai l’idea che avrei potuto cantare con te, che stimavo tanto…beh non puoi immaginare come mi possa essere sentito.
Mi ricordavo di te. Mi ricordavo di te da quell’incontro fatto nel bagno e ricordo anche che mi dicesti che io fui la prima persona che ti chiese una foto e un autografo, di questa cosa ne vado tutt’ora ancora molto fiero e orgoglioso.
Le cose ad Xfactor andarono benissimo, mi sentivo libero e con te mi sentivo me stesso, giocavamo, scherzavamo, e tra una risata e l’altra i tuoi bellissimi occhi verdi incontrarono i miei blu e le tue labbra incontrarono le mie.
Questo ricordo anche se lontano, è ancora indelebile nella mia mente.
Le cose purtroppo come tu ben sai cambiarono presto, non vincemmo Xfactor, ma eravamo comunque i concorrenti favoriti e facemmo quel maledettissimo contratto. 
Il mio amore per te cresceva giorno per giorno, ma sembrava che il nostro amore desse fastidio a qualcuno, ai Manager. 
Qualche tempo dopo mi diedero una ragazza come copertura e tu sai bene di chi parlo, El. 
Ci ha aiutato e di questo tutt’ora la ringrazio, ma il tuo dolore quando uscivo con lei mano nella mano si riusciva a percepire soltanto guardandoli negli occhi e questa cosa mi faceva morire dentro.
La cosa più brutta era averti a 40 cm di distanza da me ad ogni fottutissima intervista e non poterti abbracciare, baciare, coccolare, ne tanto meno dire quanto ti amassi. 
Più passavano i giorni più i manager diventavano più severi, ci separavano agli eventi e le uscite con Eleanor erano aumentate, tu stavi sempre peggio ed avevi iniziato a prendere degli antidepressivi, soprattutto quando la tua nomina da “Donnaiolo” aumentava per via delle diverse ragazze che ti affidava la Modest!
Nonostante tutte questi ricordi negativi, la cosa più bella era tornare a casa dopo una giornata passata con Eleanor e trovare te che mi aspettavi, e una volta oltrepassata quella soglia vivere la mia vera vita, quella con te.
Le cose sembravano migliorare i manager ci promisero una data, il 22 Febbraio 2014, il nostro 3° anniversario, non poteva esserci data migliore.
Iniziammo a contare i giorni, ma più i giorni si facevano vicini, più le pressioni aumentavano: Il Tour, le fan, le interviste, Eleanor, i manager, la Modest…Tutti volevano qualcosa da noi, ma l’unica cosa che volevamo veramente era semplicemente amarci.
Ci ripetevamo ogni giorno che saremmo stati per sempre felici, ma tu continuavi a prendere quelle maledette pillole, ti dicevo di smetterla, ma tu continuavi a ripetere “Tranquillo, non ne faccio abuso”. 
Era stremante vederti sorridere davanti alle fan e piangere sulla mia spalla a casa, quando nessuno poteva vederci, io volevo semplicemente vederti sorridere come ai tempi di Xfactor, ma ero ormai consapevole che quei tempi erano passati e non sarebbero tornati, mai più.
Lo stress aumentava, le pillole che assumevi anche, e il 22 Febbraio sembrava non arrivare mai. Non potevo vederti più in quello stato, così presi una decisione drastica, ti dissi: “O me o le pillole”, con mia grande felicità scegliesti me e iniziavi a sentirti meglio, sorridevi spontaneamente e iniziavi a pensare di meno ai milioni di problemi che ci circondavano.
Dopo anni, mesi, giorni di attesa arrivò quel giorno. Il 22 Febbraio.
Ancora oggi mi chiedo: “Perché?”
La scena è ancora indelebile nella mia mente: Mi svegliai per primo, dato che era, anzi che sarebbe stato il nostro 3° anniversario, decisi di scendere presto per preparare la tua colazione preferita, impiegai molto tempo, incartai il tuo regalo, che volevo darti subito dopo aver mangiato, e mi vestii. Presi il vassoio, la porta era socchiusa, e con la gamba la spinsi per entrare in stanza e poi vidi te, a terra con delle pillole sparse a terra di qua e di là, avevi il cellulare il mano e gli occhi semiaperti, istintivamente buttai a terra il vassoio e con il rumore apristi gli occhi, frastornato e confuso, con il respiro corto e affannato.
Non capivo nulla sapevo solo chiamarti e ripeterti che sarebbe andato tutto bene, ma una piccola parte di me sapeva bene che non sarebbe andata così.
Chiamai l’ambulanza, mentre aspettavamo il suo arrivo ti tenevo la mano forte e tu eri ancora lì a terra, sudato, inerme, ricordo solo che mi dicesti “Ricorda che ti amo” e scoppiai in lacrime, non avevi più le forze per parlare allora mi facesti cenno verso il tuo cellulare, aprii la schermata e lessi un messaggio di uno dei nostri Manager che diceva: “Mi dispiace rovinarvi la festa, ma oggi non ci sarà nessun annuncio”. Da lì capii tutto, il tuo gesto era dovuto a quel messaggio.. quando finii di leggerlo arrivò l’ambulanza che ti portò via, non mi fecero neanche salire con te in ambulanza, li inseguii con la macchina, nonostante tremassi, piangessi e rischiai di sbattere 3 volte.
Arrivai all’ospedale, mi sedetti in sala d’attesa dove tutti già avevano saputo la notizia, amici e parenti erano venuti per confortarmi, ma io volevo solo notizie tue.
Dopo ore stremanti il dottore uscì con la cartella clinica in mano, lo sguardo basso e mi fece un cenno negativo con la testa. Il tempo si fermò, tu non c’eri più. Tutto era finito, i nostri progetti, il nostro matrimonio che avevamo programmato, anche il fatto di avere dei figli.. tutto, tranne una cosa…il mio amore, quello non finì e non è ancora finito.
Concludo questa lettera col dirti… che sei stata la persona che mi ha cambiato la vita, la persona con la quale non posso vivere, quindi… ci vediamo presto Haz.

Poche ore dopo aver scritto questa lettera, Louis fu trovato in stanza, a letto, accanto a decine di bottiglie, Privo di vita.

Anche la sua vita, come quella di Harry era arrivata al capolinea, con la speranza che.. almeno lui lo avrebbe rincontrato.

Tutti finalmente seppero, seppero la verità:
Louis Tomlinson era pazzamente innamorato di Harry Styles. 
Harry Styles era pazzamente innamorato di Louis Tomlinson.

Il loro gesto estremo toccò il cuore di tutti.
E la loro storia d’amore rimarrà nella storia.


Larry Is The Way

Fine.
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