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Autore: Hurter    02/01/2014    0 recensioni
Una giovane ragazza di 18 anni, capelli un po' mossi sul castano chiaro non tanto alta ma con un fisico da invidiare, si trasferisce in un posto di campagna molto tranquillo e soleggiato. Ha cambiato casa perchè sua madre è molto malata e deve passare il resto dei suoi giorni in un posticino tranquillo senza rumori di macchine, smog e confusione. E’ li che Evangeline conosce Robert, un ragazzo di 20 anni che abita ‘’3 case più in là’’… Quel paesino di campagna sembra tanto innocuo ma lì Evangeline passerà le avventure più belle della sua vita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Arrivammo in una piccola via fatta di pietra con una piccola salita.
“Eccoci qua, questa è la nostra nuova casa” disse mia madre con aria sognante.
La scrutai per un po’, era una piccola casina colorata con vernice azzurra, le altre case vicine erano praticamente attaccate alla nostra. ‘Qui non ci sentiremo sole proprio per niente’ pensai. Mia madre girò la chiave nella piccola serratura della porta e contai i giri ‘Uno, due, tre’. La porta si spalancò e vidi subito una cucina abbastanza moderna e un grande tavolo al centro. Posai le valigie e andai subito a vedere la mia camera che si trovava al piano di sopra. ‘Piccola ma graziosa’ pensai ‘perfetta per quando ho voglia di rifugiarmi .. sì sembra proprio un rifugio, un nascondiglio. E’ perfetta.’ Mi misi subito all’opera. Sistemai la mia roba nell’armadio e iniziai ad attaccare tutte le mie preziose fotografie.
“Io vado a conoscere i vicini torno tra poco” mi urlò mia madre dal piano di sotto.
Passata mezz’ora bussarono alla porta.
“Mamma hai già conosciut..” “Evangeline ci sono alcuni ragazzi che vorrebbero conoscerti abitano vicino a noi e hanno tutti 18 anni come te” disse mia madre molto velocemente mostrando un sorriso sgargiante “Venite non fate i timidi” gli disse mia madre “Io intanto vado a fare un giro” Tre ragazzi si affacciarono alla porta.
"Ciao io sono Mark, abito 
3 case più in là della vostra” lo guardai, aveva un fisico mozzafiato, alto, capelli biondi, occhi azzurri e un sorriso che ti faceva mancare il respiro .. ‘il solito rubacuori’ pensai.
Gli strinsi la mano “Piacere io sono Evangeline, ma puoi chiamarmi Eva.” Mi fece un sorriso malizioso.
“C-ciao Eva, io sono Antony, piacere di conoscerti”mi disse un ragazzo alto, con i capelli mori e gli occhi verdi.
“Molto piacere Antony” e abbassò subito lo sguardo, sembrava molto timido.
L’ultima era una ragazza un po’ paffutella con la pelle scura, occhi color nocciola e dei capelli castani ricciolissimi. “Piacere io sono Ylenia sono la sorella di Antony, benvenuta!”
“Grazie Ylenia, piacere di conoscerti” Mark non aveva smesso un minuto di fissarmi nei miei occhi verdi e dopo poco mi disse “Allora.. che ne dici di fare un giro?” “Oh ma certo!” gli risposi cercando di assumere un espressione entusiasta. “Io e Antony vi raggiungiamo più tardi, dobbiamo andare a comprare un regalo per nostra madre oggi è il suo compleanno. Allora a più tardi!” Ci salutammo e i due fratelli  uscirono.
“Dove ti piacerebbe andare? Conosco un posto che dovresti vedere subito.”
Attraversammo le vie del piccolo paese e ogni due minuti Mark salutava qualcuno, soprattutto ragazze, e mi presentava con la solita frase “Lei è Evangeline, è appena arrivata…”
Entrammo in un piccolo boschetto che sbucava su un lago. Quel posto era a dir poco meraviglioso. La luce del sole si rifletteva sul lago e lo faceva brillare, i prati erano enormi ed erano stracolmi di fiori colorati e di farfalle che svolazzavano libere.
“Wow, sembra un paradiso” dissi senza smettere di guardare quel posto incantato. “E’ il paradiso” puntualizzò Mark. Ci sedemmo sul prato in mezzo a dei tulipani rossissimi e cominciammo a parlare, a parlare e a parlare, gli raccontai della scuola, delle mie amiche, della malattia di mia madre, di mio padre che abbandonò me e mia madre quando avevo solo 2 anni. Mi trovai subito bene con Mark e in men che non si dica stava già diventando sera, il tempo era letteralmente volato.
“Mi sa che dobbiamo andare, si staranno chiedendo dove siamo finiti” disse Mark allungandomi una mano per aiutarmi ad alzarmi. Gli porsi la mia che era la metà della sua. Mentre cercavo di alzarmi barcollai, Mark mi riprese al volo e per una frazione di secondo il mio viso fu troppo vicino al suo e mi scostai in fretta con un lieve rossore in viso. Lui fece finta di niente e cominciò ad incamminarsi e io lo seguì. Mentre camminavo vicino a lui notai la notevole differenza di altezza che c’era fra noi due, io gli arrivavo al petto.
“Siamo arrivati, grazie per avermi riaccompagnata” gli dissi sorridendo “E’ stato un piacere, sono stato bene oggi con te, ci vediamo domani .. ah e un’ultima cosa, sei la prima ragazza che vedo senza trucco e sei letteralmente bellissima così.” mi disse col suo sorriso malizioso. Le gambe mi si afflosciarono “oh g-grazie, adesso devo rientrare, ciao Mark” mentre cercavo le chiavi per aprire la porta di casa sentii Mark che mi prese il braccio e mi rigirò con un movimento deciso e le sue labbra sfiorarono le mie. La mia reazione fu involontaria, mi spostai bruscamente e gli urlai “Cosa credi di fare?! Mi dispiace ma io non sono come le altre ragazze, non ci sto a farmi baciare da un ragazzo che ho conosciuto poche ore fa! Chissà quante te ne sei fatte, non c’è ragazza in questo paese che tu non conosca! Ma con me non funziona!” “Scusami davvero io..” “Non dire una parola, ciao Mark!” “Evangeline aspetta, mi dispiace..”
Non lo feci nemmeno finire di parlare e gli chiusi la porta in faccia. Ero furiosa, cosa pensava di fare? Di portarmi a letto dopo un giorno? Non li ho mai sopportati i ragazzi che si comportano così.
Entrai in cucina “Mamma io non ho fame, sono molto stanca vado di sopra” “Oh .. va bene come vuoi, tutto bene?” “Sì certo, è tutto ok vado a riposare” Mi buttai sul letto, chiusi gli occhi e vidi gli occhi azzurri splendenti di Mark. Gli riaprii immediatamente, ma senza accorgermene li richiusi e caddi in un sonno profondo.
  
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