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Autore: Reika Enki    03/01/2014    11 recensioni
Salve salvino!
Benvenuti in questa puntata di.. LA MIA MENTE NON STA BENE.
Ecco qui la trama(Attenzione, in questa fic Minato e Kushina sono vivi e vegeti u_u):
Kushina mancherà per un giorno e Minato dovrà stare con Naruto.
Il baby Naruto ne farà vedere delle belle al suo grande papino Minato.
Tra pannolini sporchi e bagni allagati riuscirà il nostro eroe ad evitare l'ira di sua moglie Kushina?
Dal testo: "In fondo il piccolo Naruto non dava così tanti problemi, aveva solo 11 mesi, cosa potrebbe fare un bambino così piccolo che aveva appena iniziato a gattonare? Nulla secondo Lampo giallo."
Buona lettura ^^
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kushina Uzumaki, Minato Namikaze, Naruto Uzumaki | Coppie: Minato/Kushina
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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MISSIONE FALLITA

 

Tranquilla tesoro, ci penso io al piccolo Naruto, tu vai pure alle terme con le tue amiche.

Furono quelle le parole che condannarono Minato Namikaze.

Kushina era stata invitata alle terme dalle sue amiche. L’unico pensiero della rossa fu il suo piccolo Naruto, sapeva che Minato era un ottimo padre, sapeva anche che non avrebbe mai rifiutato di stare con il suo bebè. La rossa non se lo rifece ripetere due volte che salutò il marito dandogli un leggero bacio sulle labbra e uscì dalla porta.
Minato non capiva perché Kushina doveva rilassarsi, in fondo il piccolo Naruto non dava così tanti problemi, aveva solo 11 mesi, cosa potrebbe fare un bambino così piccolo che aveva appena iniziato a gattonare?  Nulla secondo Lampo giallo.

Naruto stava dormendo serenamente nella sua culla tra le sue coperte arancioni con sopra stampate piccole volpi sorridenti.
La casa era pulita, perfettamente ordinata, Kushina oltre che un ottima ninja, moglie e madre, era anche un ottima casalinga. Niente era fuori posto, niente. La cucina brillava, il pavimento del bagno era uno specchio e il salotto era sempre in ordine. Kushina si fidava ciecamente del marito Minato, il più grande Hokage di tutti i tempi finalmente poteva riposare e non pensare alle missioni per un giorno.  Kushina gli aveva lasciato una lista di cose da fare:
 

1 – Alle 19: 30 prepara da mangiare a Naruto.
2 - Dopo aver dato da mangiare a Naruto devi fargli fare un bagnetto.
3 – Dopo il bagnetto a letto.

Solo questo? Non c’è niente che Minato Namikaze non possa fare.


Il piccolo Naruto dormiva beatamente fino a quando non si svegliò di colpo e iniziò a piangere, in modo molto fastidioso.
Minato andò nella sua cameretta e lo prese in braccio cercando di calmarlo.
Piccolo mio, hai avuto solo un incubo non preoccuparti, c’è il tuo papà qui con te
 Disse sorridendo al piccolo. Naruto smise di piangere per un momento e iniziò a giocare con i capelli del padre tirandoli, Minato glieli tolse dalle mani era proprio figlio di Kushina, li tirava molto forte, e gli faceva male.
No, non si tirano i capelli alle persone.
Naruto dal canto suo ricominciò a piangere, Minato cercò di tranquillizzarlo dandogli una volpe di peluche, il preferito di Naruto. 
Ma  non la smetteva di piangere.
Poi un lampo di genio, aveva sicuramente fame.
Erano le sette e mezza di sera e ovviamente doveva mangiare.
Lo portò in cucina e lo mise nel seggiolone, Naruto non la smetteva un minuto di piangere, l’unico modo per calmarlo era il cibo, che mangione.
Minato si mise ai fornelli e iniziò a cucinare un po di Ramen, forse un po’ azzardato per un bambino, ma lui non era come tutti gli altri.
 Naruto ormai sapeva mangiare da solo, ma Kushina glielo permetteva solo quando faceva merenda.  Ma perché? Pensò l’uomo poggiando la ciotola di Ramen d’avanti a Naruto.
Minato molto delicatamente prese un pezzetto di carne con le bacchette e lo diede a Naruto che sorridente guardò il padre.
Minato lo guardava dolcemente seduto su una sedia poggiata vicino al seggiolone.  Era così tenero con quelle piccole manine che cercavano di prendere qualunque cosa gli capitasse a tiro, appunto, giocherellando fece cadere la ciotola di Ramen che si rovesciò dappertutto, sul muro, nel pavimento  e anche addosso a Naruto e Minato.
Ricominciò a piangere, forse si sentì in colpa per aver sporcato ovunque.
No Naruto., non è successo nulla! Non piangere, adesso papà ti cambia.
Lo tranquillizzò Minato mettendogli il ciuccio in bocca, smise di piangere.
Lo portò nella sua cameretta e lo mise dentro la culla, il piccolo Naruto si alzò in piedi aiutandosi con le sbarre di legno che circondavano la culla.
Il grande Hokage non trovava la tutina pulita, stava rovistando l’armadio di Naruto, nulla, solo il vuoto.
Forse Kushina li avrà lavate, pensò Minato.
Ad un tratto Naruto ricominciò a piangere. Cosa c’era ancora? Minato stava perdendo un po’ di pazienza, poi sentì uno spiacevole odorino provenire da Naruto.
Minato gli si avvicinò e controllò il pannolino, una sorpresina.
Oh.. hai..riempito il pannolino Disse l’uomo sorridendo nervosamente.
Toccava a lui cambiarlo, e forse, non sarebbe andata male. Almeno questo sperava lui.

Lo poggiò sopra il fasciatoglio e lo spogliò.
 
Minato aveva d’avanti il pannolino sporco di Naruto, che era abbastanza pieno e lo gettò nella spazzatura. Poi come un lampo tornò da Naruto che necessitava di un bagno. Lo prese in braccio e s’incamminò verso il bagno, fino a quando Naruto non fece pipì, proprio mentre Minato lo teneva in braccio.
Naruto, no! Urlò esasperato, mentre Naruto rideva a crepapelle.
 E fu così che anche Minato necessitava di fare un bagno.
Aspettò che si riempisse la vasca per poi “Gettarci” Naruto dentro e farlo giocare con le paperelle.  
                                                     * * *
Ormai erano minuti che Minato tentava di far uscire Naruto dalla vasca senza successo.
Naruto lo respingeva gettandogli: Spugne, paperelle di gomma, sapone, bottiglie di shampo... ecc.
“Dai Naruto fai contento papà… ed esci da quella vasca!” Ormai Minato era andato, stava per esplodere e poi..
Mamma.
Aveva sentito bene? Naruto aveva appena detto la sua prima parola.
Mamma Ripeté di nuovo Naruto, ormai ne era certo.
Hai detto mamma! La tua prima parola! Adesso dì papà. Disse sorridente Minato sperando che pronunciasse quella parola.
Mamma. Disse nuovamente Naruto ancora dentro la vasca.
Minato lasciò perdere e cercò di prenderlo per asciugarlo e poi vestirlo. Fece un passo verso l’asciugamano e accidentalmente scivolò e cadde nella vasca insieme a Naruto.  Adesso anche lui era pulito e profumato.
                                                  
*  *  *
Era ora di mettere a letto Naruto, dopo aver asciugato lui ed essersi asciugato, Minato non vedeva l’ora che tornasse Kushina. 
Finalmente aveva capito perché la rossa non vedeva l’ora di andare alle terme.
Naruto quando voleva era una peste, dopo avergli asciugato i capelli aveva aperto l’acqua del lavandino facendo così “inondare” il bagno.
Povera Kushina quando dovrà ripulire tutto.
Naruto adesso faceva dei piccoli saltelli nella sua culla tenendosi alle sbarre per non cadere. Di dormire non ne voleva sapere, così Minato decise di raccontargli una storia.
Prese Naruto e lo portò nella camera da letto matrimoniale, così si sarebbe sdraiato anche lui.

Si sdraiò con Naruto che iniziò a giocare con i capelli del padre, di nuovo.
Naruto..Adesso si dorme.Disse Lampo giallo prendendo il ciuccio di Naruto e portarlo alla bocca del figlio che però sputò via. Minato sospirò e lo avvicinò a se facendolo sdraiare, stranamente Naruto non fece i capricci.
Adesso ti racconto una storia, contento?
Naruto fece di si con la testolina bionda, Minato fece un sospiro di sollievo, almeno sarebbe stato tranquillo.
Allora, c’era una volta un piccolo ninja.. Naruto lo stava ascoltando attentamente con gli occhi spalancati.
Questo ninja si chiamava Naruto, e aveva un papà molto paziente e che gli voleva bene anche quando faceva i capricci.  Naruto voleva diventare Hokage e.. Minato sbadigliò, aveva più sonno lui che Naruto.

Nuova missione: Far addormentare Naruto prima che si addormentasse lui.

Mamma.Disse Naruto indicando una foto di Kushina appesa al muro.
Minato fece segno di si con la testa sorridendo.
Si quella è la mamma. E lui chi è? Chiese Minato indicandosi nella foto con la vaga speranza che Naruto rispondesse papà.
Mamma! Urlò il piccolo.
No, quello sono io, il tuo papà. Avanti dillo. Papà
Naruto fece finta di niente e iniziò a borbottare versi senza senso per poi dire mamma l’ennesima volta.
Dai Naruto, se dici papà ti compro tante caramelle.
Mamma. Rispose di nuovo Naruto. Minato stava fallendo miseramente.
Cazzo, come posso fargli dire papà? Pensò Minato ad alta voce.
Casso!  Ripeté Naruto.
No, non si dicono queste cose.Lo rimproverò ignorando il fatto che fosse stato lui a dirlo per primo, ormai la stanchezza si stava facendo sentire e decise di continuare la storia.
Allora dicevo, Naruto voleva diventare Hokage e per diventarlo doveva fare molti sacrifici, ad esempio dormire. Un giorno mentre si allenava con il suo ma...e...ssssss... E fu così che Minato si addormentò prima di Naruto.




Kushina si affrettava a tornare a casa, doveva preparare ancora la cena per Minato, e doveva dare la buonanotte al suo piccolo Naruto.
Aveva fatto tardi perché le altre mamme l’avevano trattenuta a lungo.
Entrò in casa e accese la luce del salotto, tutto in ordine come aveva previsto. Si diresse in camera da letto e trovo Naruto che gattonava a terra qua e la, un rossetto ormai schiacciato sul pavimento e Minato che dormiva bellamente. Alla rossa venne un tic al’occhio.
Minato! Alzati immediatamente! Cosa pensavi di fare?!
Il biondo sussultò e si alzò in piedi ancora stordito dal dolce risveglio.
Cara... io… Naruto... Lui ha detto mamma e io...
Non sapeva nemmeno cosa stava dicendo, Kushina lo guardava con le mani sui fianchi mentre Naruto gironzolava per la stanza.
Cazzo. Urlò poi Naruto, Kushina si avvicinò a Naruto prendendolo in braccio.
Naruto, chi ti ha insegnato questa parola? Gli chiese poi. Minato stava tutto tranquillo, tanto Naruto non sapeva pronunciare la parola papà e quindi non poteva subire l’ira di Kushina.

Papà! Rispose Naruto.

E fu così che il nostro eroe si ritrovo con un occhio nero a fare l’elfo domestico di Kushina.
Missione fallita caro Hokage, Naruto ha avuto la meglio su di te.

 


Angolo autrice:

Davvero sei arrivato fin qui? Ti stimo sorella o fratello.
Che dire, Naruto è stato una peste.
E poi non si pensano quelle cose ad alta voce u_u
Kushina avrà riempito di botte Minato.
Non si sfugge al’ira di Kushina. 
Ma 11 mesi è tardi per iniziare a gattonare? Ma sapete che Naruto è lento in tutto. Quindi nessun problema, credo.
Ok  non so come questa fic mi sia venuta in mente, ma spero vi piaccia.
Recensite scrivendo le vostre impressioni, mi dite cosa ne pensate. Anche insulti se volete. U_U
Baci. 

   
 
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