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Autore: Heyale    03/01/2014    3 recensioni
Spin off tratto dalla mia ff Do you remember summer '09?
Harry decide di raccontare a qualcuno le sue emozioni, le sue storie, i suoi ricordi.
Si apre completamente con voi, raccontando cosa vive all'interno della storia e specialmente racconta dei problemi con Sun, che dopo riuscirà a risolvere. Dal testo
"Che qualcuno si sia mai chiesto io cosa sento?
Che qualcuno si sia mai chiesto perché proprio Sun mi aveva rubato il cuore?
Che qualcuno si sia mai chiesto "che ruolo ha Harry nella sua vita?"
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Do you remember summer '09 SPIN OFF Il video è un video che parla solo di Harry, della sua storia. Spero vi piaccia ♥

Just me, Harry.
Do you remember summer '09?


Che qualcuno di sia mai chiesto io cosa sento?

Che qualcuno si sia mai chiesto perché proprio Sun mi aveva rubato il cuore?
Che qualcuno si sia mai chiesto "che ruolo ha Harry nella sua vita?"
Il protagonista, forse. Ognuno è protagonista della sua vita, questo si sa. E' una di quelle frasi fatte che si leggono su facebook delle ragazzine dodicenni che scrivono "il mio boy mi ha mollata per una troia, ma sono io la star della mia vita!". Robe da matti...
Che abbiano il coraggio di venirlo a dire a me, che ho una relazione sospesa sul filo di un rasoio. Eppure io continuo a combattaere, perché è Sun la mia LEI.
E dopo aver cambiato ventidue ragazze, posso affermare che come lei non ce ne sono.
E poi mi fermo un attimo, e vedo cosa ne è stato della mia vita fino ad adesso.
Sono nato il primo febbraio del 1996, e ora mi ritrovo ad aver passato diciassette anni della mia vita a fare solo cose sagliate, che hanno portato tanti litigi, tante delusioni e tante lacrime. Ma hanno portato una cosa bella per fortuna, i miei migliori amici: Liam, Niall, Louis e Zayn.
Però voglio partire da un po' prima.
Ho pochi ricordi di quando ero bambino, ma ho un'immagine dove ci sono io che sto giocando con Erik, un mio vecchio amico. Ed è bello questo ricordo, perché fu la prima volta che giocai a calcio. Erik diceva che era lo sport più bello del mondo, e che lui un giorno voleva diventare un famoso giocatore. Già all'ora mi parlava che forse si sarebbe doppato, e non chiedetemi come è finito a studiare medicina.
Dovrebbe vedere me ora, dopo tutte le sostanze che mi sono sparato, altro che doppato, ero completamente fuori come un balcone. Volendo avrei potuto giocare una partita regolamentare senza mai stancarmi. Dopo però sarei finito in ospedale, molto probabilmente. #Hazzaelesueconsiderazionisullavitaparteprima.
Poi andiamo avanti.
Otto anni, incontrai Zayn per la prima volta.
Io ero nella Lincoln Elementary dalla prima elementare, lui invece arrivò in terza. E, niente da dire, fu amore.
Oddio, non pensate male. Un amore platonico, sia chiaro. Eravamo come fratelli, e subito alla seconda settimana finimmo in presidenza per aver -accidentalmente- allagato i bagni. Come in terza superiore, dopo che restammo bocciati, che alla seconda settimana tagliammo con un seghetto le tubature del bagno, e lì sì che ci fu lo tsunami.
Ma torniamo a diversi anni prima.
All'età di undici anni, prima media, incontrammo il resto del gruppo: Louis, Niall e Liam.
La prima cazzata di gruppo che facemmo fu quella di scrivere i nostri nomi sulle macchine di ogni prof. Sospensione per una settimana a testa. Più tante ma tante botte da mio papà, ma quelle poi nemmeno le sentivo più. E poi, un mese dopo essere diventati veramente un quintetto, fumammo la nostra prima sigaretta tutti insieme. Partimmo da cartine leggere, per poi nel giro di due mesi arrivare alle paglie. Tutti quanti, mai uno escluso. Poi però, dopo un anno con quell'andamento, per Zayn ci furono dei brutti problemi. A nostra insaputa capitava che si faceva in vena, ma questo non ce l'aveva mai detto. Ce ne accorgemmo solo un giorno quando dopo essere usciti tutti e cinque per una sigaretta lui si sentì male e lo portammo all'ospedale e l' ci dissero che aveva grandi quantità di eroina nel corpo, e quella se la faceva in vena.
Quando uscì dall'ospedale, due giorni dopo, fu costretto dai suoi a stare i un centro di recupero, e lì ci rimase otto mesi. Noi lo andavamo a torvare tutti i giorni, riuscendo a distrarlo un po'. Quando uscì, era a posto con la droga. Capitò che dei nostri amici ci offirono di tutto, ma lui diceva sempre di no. Il massimo che fece, dopo essere uscito da lì, fu un tiro da una paglia, ma niente di più. Poi va beh, una sigaretta ogni tanto ci stava, poi uscì quella elettronica e prendemmo a fumarla entrambi quasi tutti i giorni. I nostri amici invece restarono sulle sigarette normali, diminuendo solo un po' il ritmo.
Poco dopo quell'esperienza, a sedici anni, io e Zayn perdemmo la verginità. Io con una Mckenzie, lui con una certa Bridget. Louis la perse a quindici anni, Niall e Liam poco dopo di noi. Ma non fu molto rilevante come esperienza.
In terza poi, per scelta, fummo tutti bocciati. E l'anno dopo, quando stavamo ripetendo la terza, come ho detto prima, segammo le tubature, ma non fecero in tempo ad espellerci perché la scuola -chissà perché- era pericolante e la chiusero. Così da Londra ci traferimmo in Ohio. E lì iniziammo la nostra nuova vita.
Chi incontrammo? Sunrise e Promise.
Ripettivamente, la mia ragazza e la mia più cara amica.
Sunrise era ua ragazza speciale, che mi aveva fatto prima innamorare dei suoi modi di fare, e in seguito di lei. Mi ero innamorato subito dei suoi capelli rossicci, dei suoi occhi verdi, del suo tossire delicatamente quando fumavo in classe, delle sue parole dolci. Poi mi ero innamorato del suo carattere allegro, della sua sincerità, del suo sorriso. E la prima a saperlo fu Promise.
Lo scoprì una mattina che bruciammo e dormimmo tutti a casa di Zayn, anche lei, a causa di problemi familiari, e la mattina mi chiese cosa ne pensassi di Sun, e io e dissi la verità. Credo che Zayn l'avesse già capito, ma non ne parlammo mai. Fatto sta che poco tempo dopo, finalmente io e Sun ci dichiarammo.
Eravamo in biblioteca e stavamo facendo una ricerca. Lei era agitatissima, io no, ero solo tanto felice. Fatto sta che si dichiarò per il nervosismo, così le feci compagnia e glielo dissi anch'io. E in quello stesso momento poi ci baciammo. Lo dicemmo poi a Prom e Zayn dopo quattro giorni.
E da lì ebbero inizio due cose: la relazione con Sun e i problemi con Sun.
Tutto procedeva per il meglio, per lo meno fino a quando non persi il controllo vedendo dei ragazzi che la infastidivano e uscì il mio lato peggiore. Era in quei momenti che non ero più me stesso, che non ricordavo più cosa avessi fatto in quel momento, o come diceva Sun, quando i miei occhi erano scuri. In quei momenti che perdevo il controllo, che andavo via con la testa, che il più buono dei fini diventava l'azione peggiore da svolgere. Sun non credo abbia mai capito a fondo perché io sono così. Forse è una sottospecie di iperprottetivittà, o forse perché ci tengo veramente tanto a lei, e sapere che ci sono dei bastardi che le girano in torno mi fa andare fuori di testa. E succede quel che succede.
Ogni volta vedevo gli occhi verdi di Sun annebbiarsi per le lacrime, mentre la vedevo correre fuori dal locale. E quando la raggiungevo, perché non si allontanava mai troppo, le ripetevo che l'amavo, e che non doveva aver paura di me. E lei sempre mi ripeteva tra le lacrime che era terrorizzata, ma mi amava e per questo non se ne andava via.
Più volte sia Zayn che Prom mi ripeterono che la stavo perdendo, che prima o poi sarebbe rimasta davvero impaurita, e io lì inziai a considerare i veri rischi che correvo se continuavo a fare così. Avrei potuto perderla, e me ne resi conto quando successe veramente #Hazzaelesueconsiderazionisullavitaparteseconda
Era una sera di primavera e io e lei stavamo facendo un giro. La sfortuna ci fece trovare i ragazzi con sui mi scontrai la prima volta che ero con Sun, e attaccammo briga di nuovo. Ammetto che ci andai giù veramente pesante e lo capii da Sun che scappò da qul vicolo, ma non si fermò lì vicino. Mi chiamò Prom dopo nemmeno un quarto d'ora, dicendo che Sun era da lei e da Zayn. Quando la rissa finì, io corsi a casa loro, e quando vidi Sun stringere il braccio di Zayn alla mia vista mi venne di tutto. Così provai ad avvicinarmi a lei, ma si nascose dietro Zayn, che mi fece segno di andare in bagno per parlare.
E fu lì che mi disse dello sfogo che aveva avuto Sun poco prima, dicendo che era terrorizzata da me, che aveva paura che quelle cose io avrei potuto farle a lei. E Zayn mi disse anche che nel monento in cui stava quasi gridando diceva che era arrabbiata perché le davo troppe preoccupazioni, che era troppo attaccata a me per vedermi fare a botte così spesso. E l'ultima cosa che Zayn mi disse prima di lasciarmi in bagno da solo, mentre l'acqua con cui mi sciacquavo i rivoli di sangue si mescolava alle lacrime, fu che Sun era intenzionata a rompere definitivamente.
Il giorno dopo, a scuola, Sun non volle nemmeno venire a salutarmi, invece mandò Prom che mi chiarì la situazione. Sun non mi voleva più parlare. Avrebbe chiesto il cambio di posti, e sarebbe stata pronta a dimenticarmi. Per sempre, stavolta. E io me lo sentivo che non era come le solite volte, che subito poi ci riappacificavamo. Era diverso, lei mi odiava.
Lasciai passare parecchi giorni, sotto consiglio di Zayn, e allo scattare delle due settimane, la mattina passai a prenderla a casa sua.
All'inizio nemmeno voleva uscire, poi però sua madre la obbligò. E la prima cosa che mi disse fu un "non voglio parlare con te."
E allora io provai ad insistere, chiedendole quale fosse il vero motivo. Dopo nemmeno cinque minuti lei scoppiò a piangere, mentre per lo sfogo si accasciò a terra.
Voglio riportarvi quella conversazione.
-Sei uno stronzo!- mi urlò, abbandonandosi al suolo.
-Perché?-
-Possibile che tu debba fare sempre a botte?!-
-Lo faccio per proteggerti.-
-Non dire stronzate! Lo fai perché non sai controllarti, perché sei un irresponsabile!-
-E' vero.-
-Almeno lo ammetti...- tirò su col naso.
-E ammetto anche che non ci so stare senza di te, Sun. Lo so che sono una testa calda...-
-Non capisci Harry, io non posso avere paura del mio ragazzo, hai capito? Non è facile da gestire.-
-Cosa non è facile da gestire?-
-Questo. Non rieso a togliermi la tua immagine che picchi quei ragazzi dalla mia testa.-
-E io non riesco a togliermi dalla testa l'immagine che tu scappi, spaventata da me.-
-Dovresti esserne abituato. E non mi pare tu abbia fatto mai nulla per cambiare le cose.-
-Non ci rieco. Fa parte di me.-
Si alzò, sbuffando pesantemente cercando di farsi passare quella piccola crisi. Mi rivolse un ultimo sguardo, prima di girarsi per allontanarsi.
Ma non gleilo lasciai fare, le presi con forza il polso e la girai verso di me.
-Mi fai male...- mugolò sotto la mia presa.
-Scusami...- ma non la lasciai:-...stavolta no. Non ti lascerò andare.-
-Io non sono quei ragazzi con cui ti scontri Harry, non ho la loro forza, mi stai facendo davvero male...-
-Hai dei rimpianti?-
-Che cazzo vuol dire?-
-E' semplice, hai dei rimpianti?-
-Sì. Rimpiango che la mia prima volta sia stata con il ragazzo che sto provando a lasciare.-
-Perché non vuoi capire che lo faccio per te?-
-Perché mi dai troppe preoccupazioni, Harry!!! Non posso stare tutto il giorno chiedendomi se tu sia vivo o morto, non posso vederti con dei lividi in tutto il corpo ogni due sere!-
-Perché ti preoccupi per me?-
-Perché ti amo!-
-E allora non puoi fare a meno di preoccuparti per me? Non correrei mai il rischio di perderti, Sun, perché non lo capisci?! Ti amo più della mia vita, non è di me che mi interessa, sei solo tu la mia vita!!!-
-Non posso vedere i tuoi lividi ogni giorno.-
-Allora guarda i miei occhi, invece dei miei lividi.-
-Non posso preoccuparmi per te ogni sera.-
-Allora pensami, invece di preoccuparti.- le sussurrai, mentre la avvicinai a me.
-Non mi dai occasioni di farlo...-
-Te le darò.-
-Non posso fidarmi di te per l'ennesima volta.-
-Allora amami, invece di fidarti.-
-Allora ti amo.-
-Allora mi perdoni?-
-No. Semplicemente ti accetto.-
-Ti amo, Sunrise.-
-Anche io.- le scappò una piccola lacrima, seguita da un sorriso.
Quel sorriso rimase per sempre dentro di me. Mi addormentavo con quel sorriso di notte, e mi svegliavo con quel sorriso la mattina.
Sun era come una droga per me, era la mia dipendenza. E questo lo potevano capire solo i miei migliori amici e Promise. Mai io mi ero ritrovato a piangere per una ragazza, credo che sia un discorso speculare, a noi non piace piangere per loro come a loro non piace piangere per noi. E' questione di orgoglio forse, nessuno vuole farsi vedere debole. Ma ci sono quei momenti, nella vita di tutti credo, dove ti sei caricato di talmente tanti "fa niente, sto bene" che poi scoppi. E il modo in cui tutti quei finti sorrisi si riversano sono le lacrime, da sempre sono l'unica corda a cui aggrapparsi quando sei nel baratro. E più vai avanti con l'età questa cosa sembra sparire e nel momento in cui credi di poter dire "no, io non piango." ecco che ti si gonfiano gli occhi, non riesci più a deglutire, e hai l'immagine fissa di quella persona impressa nella tua mente e ti ritrovi steso sul tuo letto, con la testa annegata nel cuscino, a nuotare nel tuo mare di lacrime. E poi scopri di essere naufrago di te stesso.
Poi però mi sono ritrovato.
Ho scoperto dov'è la mia isola, dov'è il mio posto.
E' accanto alla ragazza che amo, accanto a Sun.

Ecco quello che sento.
Ecco perché Sun mi ha rubato il cuore.
Ecco che ruolo ho nella mia vita.
Amo Sunrise, la mia più cara amica è Prom, e il mio migliore amico è Zayn.
Io sono Harry.
  
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