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Autore: CriSnix    03/01/2014    4 recensioni
"Sei come uno di quegli uragani che passano e distruggono qualsiasi cosa... ecco sei come un uragano che ha distrutto ogni singolo pezzo del mio cuore, BonHan." Yesung prese un sospiro cercando le parole giuste, ma sopratutto il coraggio. "Io ti amo BonHan e ho bisogno di sentirmelo dire da te almeno una volta." Ecco, l'aveva confessato. Infondo non desiderava altro da un mese. Di certo non se lo era immaginato così, voleva dirglielo all'orecchio sussurrandole che l'amava e che l'avrebbe protetta da tutto e da tutti, ma era davvero stanco di tutta quella situazione. Lei lo guardò negli occhi, reprimendo le lacrime pronte a sgorgare.
"Grazie" disse dopo un tempo che parve interminabile per Yesung "Ma non merito il tuo amore." continuò.

DISCLAIMER.
Con questo mio scritto, non intendo urtare la sensibilità dei cantanti che ho scelto per dar vita al mio scritto e non intendo affermare che gli avvenimenti narrati siano realmente accaduti. I personaggi non mi appartengono in quanto reali.
Enjoy!
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kyuhyun, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Yesung
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 24
Ultimatum

“Meno male che avevo detto che vi volevo pronti per le sette.”  Esordì esasperato JungHoon mentre entrò nell’appartamento e vedendo KangIn con il mento debolmente appoggiato sulla mano, seduto al tavolo, insieme a Yesung, Eunhyuk stravaccato sul divano, sonnecchiante e Ryeowook che era intento a preparare litri di caffè per tutti.

“Muovetevi, siamo in ritardo per la conferenza stampa.” Continuò il manager picchiettando i tasti del suo cellulare “BonHan è già lì che ci aspetta.” Continuò posando il telefono nella tasca mentre si dirigeva verso le altre stanza a tirare giù dai letti i ritardatari.

Yesung al nome della ragazza, strinse la tazza di caffè e si morse il labbro inferiore.

“Hyung hai saputo dove abita adesso BonHan?” chiese improvvisamente Ryeowook sedendosi affianco a lui. Il main vocalist scosse la testa: in un certo senso ancora non lo sapeva nonostante quello che aveva detto l’altro giorno alla radio solo per saperlo da Kyuhyun.

“Kyuhyun ha detto che me l’avrebbe detto lei.” Rispose il rosso sciacquando la tazza nel lavello.

“Conoscendo Kyuhyun di certo non te l’avrà detto perché improvvisamente è diventato di buon cuore.” Intervenne KangIn ancora con gli occhi chiusi e la voce impastata dal sonno. Yesung stava per rispondere quando, sentì la sua stessa voce provenire da un registratore.

Kyuhyun ha la voce più bella del gruppo. Riesce ad aggiungere note molto alte con facilità.

I presenti si girarono verso la fonte della voce, scoprendo Kyuhyun appoggiato allo stipite della porta con un ghigno divertito sul volto e con un registratore in mano, con l’indice premuto sul tasto pausa.

“Sarà la ninna-nanna delle mie notti insonni.” Disse ghignando ancora, poi così come era venuto, ritornò nella sua stanza per prepararsi. Yesung si massaggiò la fronte infastidito, mentre gli altri cercavano di soffocare le risate, inutilmente.

“Ora capisco, hyung.” Disse Ryeowook tra una risata e l’altra mentre Eunhyuk e KangIn piangevano per le risate. Yesung nascose il viso tra le mani pensando che se  non avesse saputo dove abitasse BonHan, avrebbe strangolato Kyuhyun e, dopo, avrebbe cancellato quella registrazione.

Almeno non l’avrebbe perseguitato per sempre.

 


BonHan aspettava l’arrivo del van dei Super Junior, impaziente, fuori alla sala conferenze dove si sarebbe svolta la conferenza stampa per il lancio del loro nuovo singolo. Guardava spazientita l’orologio: erano in ritardo di dieci minuti e i giornalisti erano già arrivati. Sbuffò nervosa, odiava aspettare e odiava i ritardi. Pensò che avrebbe ucciso JungHoon appena sarebbero arrivati o forse dopo la conferenza.  Mentre la manager pensava a quali torture medievali infliggere al suo collega, vide arrivare il van e tirò un sospirò di sollievo, mentre si avvicinava a grandi falcate verso il van scura in volto e con i pugni chiusi.

“Lo so, lo so, lo so! Non dire niente. I giornalisti sono già dentro?” domandò JungHoon mentre scendeva dal van, seguito dai cantanti.

“Si e se non si muovono ad entrare ci sarà una rivolta.” Rispose BonHan mentre si dirigeva velocemente all’entrata seguita dal collega “Ed io ti ucciderò.” Continuò fermandosi di colpo rivolgendogli un’occhiata assassina, poi aprì il portone che dava alla sala conferenze e diede segno ai cantanti di dirigersi verso un palchetto allestito per loro con un lungo tavolo con tredici microfoni e bicchieri d’acqua. Quando si sistemarono tutti, la conferenza potette finalmente iniziare e BonHan tirò un sospiro di sollievo.

La prime domande furono inerenti al nuovo singolo, perché del titolo “Mr.Simple”, il nuovo stile e le nuove coreografie. Ma le successive si fecero sempre di più personali e BonHan riuscì a intravedere l’imbarazzo nei loro sguardi e cercò di reprimere l’impulso di interrompere la conferenza.

“Kyuhyun è vero che hai una fidanzata?” chiese un giornalista di una rivista scandalistica: era pelato, ma aveva nascosto la sua calvizie con un basco. Le sopracciglia erano folte e nere e aveva un sorriso sghembo, come se quella domanda lo stesse divertendo. Era come se stesse lanciando un guanto di sfida e BonHan sperò con tutte le forze che il maknae non lo raccogliesse, ma ovviamente lo conosceva fin troppo bene e lo avrebbe raccolto, solo per dimostrare che quella domanda non lo metteva in imbarazzo.

“Si è vero.” Rispose con semplicità sorridendo

“Parlaci un po’ di lei.” Intervenne un altro con un registratore puntato verso i cantanti. Kyuhyun ormai aveva attirato l’attenzione di tutti i giornalisti con quella confessione dette con estrema semplicità. BonHan sentì il sangue scorrerle più velocemente ma non si scompose, rimase gelidamente ferma al suo posto con le braccia strette al petto. Vide Kyuhyun sorridere imbarazzato mentre picchiettava le dita sul tavolo bianco.

“Lei è la cosa più bella che mi sia potuta capitare in tutta la mia vita.” Iniziò il maknae sorridendo mentre nella sua mente scorrevano lentamente le immagini del suo primo bacio con BonHan, delle notti passate con lei, del suo tocco leggero sul suo petto, le sue dita fredde che percorrevano i solchi delle cicatrici che percorrevano il suo addome. Il respiro leggero di lei che soffiava contro la sua pelle, il viso di BonHan al mattino, appoggiato sul suo petto. Le loro mani strette tra di loro e i mille baci impressi sulle loro pelli come marchi e il profumo di lei che ancora sentiva nei suoi polmoni. “Lei è il mio filo rosso.” Concluse sorridendo Kyuhyun mentre i suoi compagni iniziavano un po’ a prenderlo in giro, solo Donghae applaudiva entusiasta come un bambino di cinque anni e Yesung, che aveva lo sguardo basso, sentendo una fitta allo stomaco. L’amava davvero tanto, pensava il main vocalist con rammarico.

“E tu Yesung, hai anche tu una ragazza?” domandò una giornalista di mezza età con i capelli scuri tagliati e un naso piccolo e appuntito. Yesung alzò lo sguardo verso la giornalista e sorrise imbarazzato scuotendo la testa in segno di dissenso balbettando parole incomprensibili. I suoi compagni iniziarono a prenderlo in giro mentre i giornalisti ridevano e insistevano affinché dicesse qualsiasi cosa pur di creare uno scoop. Il problema era che lui non poteva di certo dire che era perdutamente innamorato della ragazza di uno dei suoi migliori amici.

“C’è stata una ragazza un tempo ma l’ho fatta scappare.”disse il main vocalist suscitando dei versi di scontento “Nonostante questo, io l’amo ancora e la porterò sempre nel mio cuore. Perché lei mi ha travolto come un uragano.” Concluse Yesung sorridendo appena mentre, senza nemmeno accorgersene, si ritrovò a guardare BonHan che era come congelata al suo posto, una statua di ghiaccio: fredda. Corrugò leggermente la fronte, ma fu come uno spasmo impercettibile. Se però all’esterno appariva glaciale, all’interno sentiva lo stomaco bruciare e il cuore scoppiare. La sua pelle era ormai fuoco e sentiva la testa oppressa. I suoni ormai le arrivavano ovattati non accorgendosi nemmeno che la conferenza fosse finita, dovette scuoterla JungHoon per riprenderla.

Mentre si dirigevano verso il van, BonHan cercò di non lasciare trasparire quello che sentiva dentro di sé, restando sempre impassibile fino a che non si diressero verso il set del servizio fotografico per il nuovo album.

Le ore sembravano interminabili e BonHan non potette fare di ripensare alle parole dei due cantanti. Se avesse scelto uno, l’altro avrebbe sofferto.

“Non scegliere nessuno.” Le disse una volta Leeteuk, mentre era seduta con lo sguardo perso nel vuoto, alla scrivania del suo ufficio. Non ricordava bene come lei e Leeteuk avessero iniziato a parlare, forse lo aveva semplicemente sognato, frutto della sua immaginazione. Le sembrò un padre che in quel momento cercava di proteggere i suoi figli e di dare consiglio a lei. Ricordò bene cosa aveva detto.

“Se non scelgo nessuno, soffrirò io.”

Egoista. Preferisci far soffrire uno di loro per non soffrire tu.

Scosse la testa stanca e l’appoggiò al muro al quale era appoggiata.

Egoista.

Sentì le lacrime pizzicargli: era stanca. Iniziò a desiderare di non aver mai avuto nulla a che fare con i Super Junior, con Yesung e con Kyuhyun.

Avrebbe voluto costruire una macchina nel tempo pur di ritornare indietro e di poter perdonare Yesung nell’esatto momento in cui lui le aveva detto che l’amava.

Lo amava.

Poteva ancora perdonarlo, ma nel momento che avrebbe perdonato lui, non avrebbe perdonato se stessa.

 

Yesung stava riponendo le sue cose nel suo zaino, quando sentì bussare delicatamente alla porta. Nel meno il tempo di girarsi che BonHan era lì immobile sul ciglio della porta con quei intesi occhi neri che sembrava divorarlo con un solo battito delle sue ciglia lunghe. La bocca, colorata di rosso, era serrata e le braccia strette al petto, in una posizione rigida e austera. Yesung non riusciva a capire se era uno sguardo di rimprovero o semplicemente lo stesse scrutando. BonHan aveva un’espressione indefinibile stampata sul volto, sembrava che stesse pensando a qualcosa e riconobbe ancora una volta quel velo di tristezza nei suoi occhi.

Deglutì a vuoto.

“BonHan, non c’era bisogno che mi venissi a chiamare vi stavo raggiungendo.” Disse il cantante cercando di non fremere quando incastrò i suoi occhi in quelli di lei.

“Perdonami.” Rispose lei sorridendo tristemente “Per tutto quello che ti ho fatto passare. Perdonami, davvero.” Aggiunge chinando la testa in segno di scuse. Yesung non sapeva come agire e cosa dire, rimase lì immobile a guardarla con il desiderio di mandare a quel paese tutto e di stringerla a sé.

“N-non preoccuparti.” Riuscì a balbettare il rosso avvicinandosi alla ragazza.

“Spero che sia ancora valida la proposta di affittare casa tua.”disse BonHan accennando ad un sorriso cordiale.

“Lo sarà sempre, se tu vorrai.”

La manager arricciò gli angoli della bocca in un sorriso stanco poi disse che avrebbe potuto lasciare il contratto sulla sua scrivania, glielo avrebbe portato il giorno dopo, poi fece per andarsene.

“BonHan se... se quello che ti ho detto oggi ti ha messo a disagio, era l’ultima cosa che volevo.” Si affrettò a dire prima che lei andasse via, paralizzandola sul ciglio della porta “Io ti amo ancora.” Aggiunse infine sicuro, stringendo i pugni con forza.  

BonHan sentì una lacrima rigarle la guancia e sospirò silenziosamente. Ormai non riusciva più a nascondere ciò che provava per il main vocalist e nemmeno voleva più nasconderlo. Aveva deciso ormai, il suo ultimatum era scaduto ed era il momento di accettare le conseguenze della sua decisione.

“Anche io.” Rispose secca. Poi velocemente lasciò il camerino prima che il main vocalist avesse potuto aggiungere qualcosa.

Yesung sentì il cuore scoppiargli per la gioia. Lo amava ancora, era questo quello che trasparì dalle parole della ragazza. Forse era solo una delle elucubrazioni mentali del main vocalist ma a lui poco importava.  A lui sarebbe bastato questo, sapere che lei nonostante tutto lo amava ancora.

 

“Hyung ancora un’altra partita!” insistette BonJoong saltellando intorno al maknae il quale ridacchiava divertito.

“No è tardi, tua sorella ci uccide se ci vede ancora giocare con la playstation.” Rispose divertito Kyuhyun mentre riponeva il joystick sul piano del televisore. BonJoong mise il broncio e sbuffò annoiato poi diede la buonanotte al maknae e alla sorella e si diresse verso la sua stanza da letto. BonHan sorrise teneramente quando vide Kyuhyun stiracchiarsi e appoggiarsi sulla spalliera del divano. La ragazza, intenta ad asciugare le posate, trasalì quando sentì le mani del maknae posizionarsi sui suoi fianchi e il mento di lui appoggiarsi tra l’incavo tra la spalla e il collo.

“Vieni a sederti di là con me?” chiese quasi con un tono supplichevole, sussurrandole all’orecchio, provocando dei brividi alla ragazza.

“Devo finire di asciugare i piatti.” Rispose lei sorridendo quando Kyuhyun iniziò a baciarle il collo, poi le guancie, ogni centimetro di pelle che incontrava.

“Li asciugherai dopo.” Disse lui tra un bacio e un altro.

BonHan si sentì in qualche modo infastidita da quei baci, da quel contatto che solo qualche settimana fa non rifiutava ad accontentare. Ora tutto era cambiato e lei non aveva il coraggio di lasciare Kyuhyun andare. Così si voltò verso il maknae e lo baciò con avidità, sorprendendo il cantante, mordendo il labbro inferiore  del cantante fino a farlo sanguinare. Era un bacio sporco, quasi senza emozione, un bacio fatto solo di saliva e lingua ma a BonHan non importava. Voleva fare di tutto pur di soffocare i sentimenti che erano di nuovo emersi per Yesung.

Anche io.

Strinse gli occhi come aveva stretto le unghie nella pelle di Kyuhyun facendo aderire i loro corpi. Il maknae si staccò dalle labbra della ragazza solo per poterle mordere il collo lasciando dei segni rossi su ogni punto in cui si posava.

Ancora una volta BonHan non seppe dire di no e ancora una volta si ritrovò inerte affianco al maknae, stretta al suo petto.

Ancora una volta BonHan si sentì impotente, sporca, senza cuore. Yesung aveva preso con avidità il suo cuore, non era colpa sua se adesso non ne aveva più uno. Chiuse gli occhi fingendo di dormire, non aveva voglia di parlare con il Kyuhyun. Sentì la mano di Kyuhyun accarezzarle la schiena nuda e le labbra baciare le sue in un casto bacio.

Non sapeva cosa provasse per Kyuhyun, non sapeva cosa provasse in quel momento. Si sentiva vuota, come un guscio rotto e si maledì perché ci era ricaduta di nuovo. Kyuhyun la faceva sua sempre, ogni volta ci riusciva sempre a travolgerla nel suo vortice. Lei mai si tirava indietro.

“BonHan venderei la mia anima al diavolo pur di rimanere con te.” Disse improvvisamente il cantante a un soffio dalle labbra di lei, accarezzandole le gambe scoperte dal lenzuolo “BonHan scegli me, prendi me, ama me.” Supplicò lui stringendosi a lei, nascondendo il viso trai suoi capelli neri. Poi finalmente chiuse anche lui gli occhi, addormentandosi placidamente.

Altre lacrime, intanto, rigarono il volto arrossato di lei, bagnando la federa del cuscino.

Che cosa ho fatto?



Note dell'autrice :3
Queste vacanze hanno stroncato la mia voglia di vivere e di scrivere. Mi sono sentita molto il Grinch *le è cresciuta una strana peluria verde.*
Vorrei fare alcune precisazioni:
1.
Lo so, KangIn non c'è nell'album di "Mr.Simple" ma voi fate finta che ci sia (?). Mi servirà ai fini della storia ^^
2.
"Il filo rosso" a cui Kyuhyun si riferisce è una leggenda giapponese secondo la quale ogni persona ha legato al mignolo un filo invisibile rosso della mano sinistra, legato al mignolo della propria anima gemella. Il filo inoltre ha la caratteristica di essere indistruttibile: le due persone sono destinate a incontrarsi e restare insieme per sempre.
(qui per sapere della leggenda ^^ --> http://it.wikipedia.org/wiki/Il_filo_rosso_del_destino )
Detto questo, vi dico solo che per scrivere questo capitolo è stata una vera impresa, un parto. Insomma ho sudato sette, trendorci camice per scriverlo.
Dai gente, è quasi finito a breve non vi ammorberò più (almeno con questa fic :33)
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Un bacio
Cri_Snix

 

   
 
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