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Autore: _livetobestrong_    03/01/2014    2 recensioni
Sorrise nervosamente, si morse il labbro e aviccinandosi piano a me, dopo avremi fatto chiudere gli occhi, mi baciò. Era un bacio lungo e sincero, pieno di sentimenti, sembrava che avesse aspettato tanto, troppo tempo prima di arrivare, eppure ci conoscevamo da così poco..
Si allontanò con la stessa delicatezza che ebbe nell'avvicinarsi
- credi nel destino?
- no.. perchè? tu si?
- credo solo che questo doveva succedere, prima o poi io e te dovevamo ritrovarci e io dentro di me lo sapevo
Ancora fissava i miei occhi come incantato mentre io cercavo di capire, fissando i suoi, cosa stava provando, se credeva veramente a quel bacio come in fondo ci credevo io o se era solo qualcosa da aggiungere alla sua "storia", perchè forse anche io iniziavo a credere che il destino riservava qualcosa anche per noi...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*pov Alex*
Me ne stavo seduta in un angolino sul marciapiede stringendo tra le mani il loro nuovo cd e la fascia, quelle da concerto con il loro nome scritto sopra, lasciando strabordare le lacrime dai miei occhi verdi che pian piano rendevano la mia vista sempre più offuscata. Intanto sentivo le altre ragazze urlare, si accalcavano sicuramente l'una contro l'altra per raggiungerli e farsi autografare le braccia, i cd, i libri e qualsiasi cosa avessero a disposizione. Quelle ragazze facevano foto con i miei idoli mentre io, con un ginocchio sanguinante e gli occhi allagati me ne restavo seduta su quel marcapiede, quel maledettissimo marciapiede su cui poco prima inciampai mentre tutte spingevano e mentre correvo verso le transenne che separavano me e la macchina da dove sarebbero usciti i miei idoli, ferendomi al ginocchio. Ormai disperata lasciai scivolare quello che avevo dalle mani ma non sentii atterrare.
- questa è tua, che ti è successo, perchè piangi??
Alzai lo sguardo appena sentii quel sussurro delicato vicino a me, non risposi, era Harry, uno dei miei cinque idoli, qualche attimo dopo anche lui alzò lo sguardo, i nostri occhi si incontrarono e non si lasciarono più, sentii un brivido percorrermi il corpo e la pelle d'oca farsi evidente, provai sentimenti che solo una volta avevo provato in vita mia, presi la mia fascia dalle sue mani e mi asciugai le lacrime, continuammo a fissarci negli occhi mentre lui, piano, si dirigeva verso l'auto sulla quale salì insieme agli altri. Solo quando l'auto partì i nostri sguardi si separarono tristi, mi uscii un sorriso moscio che lui ricambiò poi uscì dalla mia visuale. Dopo che l'auto svoltò l'angolo e le ragazze iniziarono a rincorrerla, mi alzai ancora scossa e un po bruscamente mi diressi verso la strada per casa. Procedevo piano per la strada aggrappandomi alle cancellate per non sforzare il mio ginocchio grondante e ammiravo ciò che mi circondava, c'era parecchio traffico quel giorno e mentre ancora pensavo agli occhi color smeraldo di Harry e agli strani sentimenti che mi aveva fatto provare, vedevo le persone che conducevano tranquillamente la loro vita senza degnarmi di uno sguardo, chi camminava frettoloso per andare a lavoro, chi faceva una corsetta mattutina, chi portava fuori il cane e chi semplicemente si faceva un giro per il parco ammirando come me, o quasi, il paesaggio.
La strada era piena di taxi con i cartelloni pubblicitari attaccati alle fiancate, sembravano fatti in serie, tutti ugiuali e con lo stesso scopo. L'unica cosa diversa era una macchina nera che si trovava al centro di quel mucchio di taxi che, appena il semaforo diventò verde si dileguarono ovunque per le vie della città. Io ancora camminavo, la strada sembrava eterna e come se non bastasse iniziò a piovere
- dovevo aspettarmelo, sono in inghilterra
Sbottai mentre cercavo di velocizzare il passo.
*beeeeeeeep*
Un auto si avvicinò a me e suonò poi ripartì ma rallentò poco dopo, avevo voglia di dirgliene di tutti i colori ma conciata com'ero volevo solo arrivare a casa.
Mentre mi avvicinavo sempre di più a quel'auto, che improvvisamente si fermò, vidi la portiera aprirsi e un ragazzo, con un cappuccio e dei riccioli castani che si intravedevano apena, scendere, mi sfregai gli occhi ancora lacrimanti poi vidi ancora Harry, guardava incredulo nella mia direzione, il suo viso si riempì in un sorriso poi mi venne in contro, sorrisi abbassando lo sguardo e mi bloccai di colpo;
- vieni dai che sei tutta bagnata
 Mi prese sotto braccio e mi portò alla macchina, entrai e trovai tutti i ragazzi che mi guardavano sorridenti e perfetti
- c..ciao
Salutai timidamente mentre le mie guance diventarono dello stesso colore della mia maglietta, rosso intenso
- ciao, emm..
- Alex, m..mi chiamo Alex
- hahahaha che carina, sembri un pulcino tutto bagnato
- Louis così non l'aiuti, non vedi che è impaurita?!
- n..no tranquillo, è solo che sapete non mi capita tutti i giorni di essere aiutata dai miei idoli.... mamma che imbarazzo, sono conciata malissimo, sono orribile
- no, sei bellissima
Non sapevo che dire, volevo solo sotterrarmi ma dato che era una cosa al quanto impossibile aspettai che qualcuno dicesse qualcosa in modo da distogliere la loro attenzione da me, e per mia fortuna fu così;
- dove ti portiamo ragazzina?
- portala da noi, potrà avvisare da li i suoi e dire loro che è al sicuro..
- oh, no io vivo con una mia amica, i miei sono in scozia e poi non vorrei disturbarvi
- c..come?!
Balbettò Liam mentre mi avvolgeva nella sua giacca calda
- così finirò per bagnartela tutta
- tranquilla, si asciugerà..
Mi fece l'occhiolino poi mi lasciarono parlare
- io e la mia amica siamo scozzesi, siamo venute qua lei per lavoro e io per scuola, inizio quest'anno il college e dato che la mia non è una famiglia per niente ricca l'unica borsa di studio era per una scuola di londra ho dovuto accettare
- scusa ma quanti hanni hai?
- Zayn non si chiede mai l'età ad una ragazza, è da maleducati
- tranquillo, non fa niente. Ho quasi 18 anni, in scozia ho iniziato prima quindi sono avanti
Feci a tutti l'occhiolino poi mi accorsi che Harry continuava a fissarmi sorridendo e agli altri non sembrava importare, ma io mi sentivo osservata e in imbarazzo
- Ha..Harry, ho qualcosa che non va??
- o..ops scusa, non volevo
Balbettò più imbarazzato di me, ero rossa e in imbarazzo, mi trovavo in una auto con cinque ragazzi, e che ragazzi, e non sapevo che dire
- emm..
Mi interruppi vedendo che appena la mia bocca produsse un suono tutti si girarono a guardarmi, stavo per dire la prima cavolata che mi veniva in mente e sicuramente dopo averla detta ma ne sare pentita, ma al momento non ci feci caso
-  devo fare pipì
Non ci posso credere, lo avevo detto, i ragazzi scoppiarono a ridere e mi guardavano mentre piano scivolavo sotto il sedeile posteriore dell'auto, la mano sulla bocca e gli occhi spalancati, volevo prendermi a testate da sola
- hahahahaha tranquilla siamo arrivati
- così potrai cambiarti e... fare pipì hahahaha
Niall e Louis scoppiarono a ridere mentre gli altri cercavano di fare i seri ma non ci riuscirono, solo Harry riuscì a trattenersi mentre con le mani mi scaldava le braccia e mi tirava su.
- hahahahaha Harry non fare il gentile, vediamo tutti che resisti a stento dal ridere
- idiodi non vedete che la state mettendo ancora di più in imbarazzo?
 Sbottò dopo il commento di Louis.. e non aveva ancora sentito Niall
- comunque ha fatto tutto lei, che centriamo noi se fa ridere, fa ridere
Ok avevo toccato il fondo, non davo la colpa a loro ma semplicemante alla mia stupidità..
- siete davvero.. no ma grazie
Harry rimproverò nuovamente tutti quanti poi aprì la portieria e scese aiutando me subito dopo.
Mentre ci incamminavamo per il vialetto della grossa casa con le mura giallo pastello e un giardino immenso pieno di piccoli alberelli da frutto e cespugli di fiori, Harry si scusò da parte di tutti
- mi dispiace, a volte sono così stupidi ma non lo fanno apposta
- tranquillo, devo ammettere che me la sono cercata
Incontrai nuovamente i suoi occhi e nuovamente quelle emozioni della prima volta si impossessarono di me..
- che sapettate ad entrare, mica dovevi and.. oh scusa non lo dico
I ragazzi chi avevano raggiunto e, con la loro simpatia avevano attirato il nostro sguardo, anche se il mio era ancora in cerca di quegli occhi da guardare..
Harry aprì la porta e mi fece accomodare in una deliziosa casetta con le pareti interne di un verde pastello e i mobili in ciliegio scuro
- vieni, ti porto in camera mia
Seguii Harry mentre gli altri si dileguarono nelle proprie camere lasciando cinque paia di scarpe e cinque cappotti a terra.
- lascia pure tutto qua, tieni questi e vai pure in bagno a cambiarti e sistemarti
Harry mi porse dei vestiti piegati, evidentemente suoi, mi fece appoggiare tutto su una sedia e mi indicò il bagno.
- quando hai finito vieni tranquillamente di la da noi, saremo in salotto ad aspettarti.. ah! nel mobiletto in alto ci sono i cerotti
Fece l'occhiolino e se ne andò, nel frattempo io entrai nel bagno, mi cambiai e misi i miei vestiti zuppi dentro un sacchetto, la maglia di un pigiama che Harry mi diede in precedenza mi arrivava a poco più di una spanna dai fianchi e i pantaloncini si intravedevano appena, era di mia abitudine arrotolarli per accorciarli e tirare su il cavallo.
Mi diedi una sistemata ai capelli, mi lavai la faccia e cercai di sciacquare il ginocchio che ormai non sanguinava più, ma peggiorai soltanto, iniziò a bruciare al contatto con il fazzoletto e a risanguinare;
- perchè non sto mai ferma con le mani, uffa
Mi misi un cerotto poi uscii dal bagno e mentre mi dirigevo con passo molto lento verso la porta della camera osservavo ciò che mi circondava, era una stanza di un azzurro pastello in stile al resto della casa, tappezzata di foto e di premi, una piccola scrivania in un angolo piena di fogli e di testi, un pianoforte contro la parete del muro vicino al letto matrimoniale, era bellissima.. Stavo quasi per uscire quando notai appesa al muro una foto che ritraeva Harry e una signora in una caffetteria, la guardai attentamente.. quella signora la conoscevo, era Marisa la proprietaria della caffetteria di Holmes Chapel, avevo abitato in quel paese circa quattro anni prima con mia cugina poi mi sono trasferita a Londra con Rose la mia migliore amica.
- hei c'è qualche problema?
- oh, mi hai spaventato.. no nessuno è solo che io questa donna la conosco, vedi io più o meno quattro anni fa ho vissuto un po ad Holmes Chapel e li c'era una caffetteria dove andavo spesso e quella donna lavorava li se non...
Harry mi interruppe
- Io abitavo con i miei prima di diventare famoso poi mi sono trasferito qua con i ragazzi ma mia madre abita ancora la
- lo so, sei uno dei miei idoli, so tutto di voi ma ci ho abitato talmente poco che non ci avevo mai pensato
Ero rimasta allibita da qualla cosa, magari lo conoscevo pure eppure non lo sapevo. Anche se.. aveva qualcosa di familiare.

  
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