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Autore: sky_eyes_vampire    25/05/2008    2 recensioni
Dopo anni d’immacolato servizio, voleva ricevere una piccola ricompensa, una soddisfazione personale. Voleva mettersi alla prova.
Il tunnel sotterraneo che scendeva sempre più in profondità i gradi sempre più vicini allo zero. Ma lo strano individuo non sembrava affetto da quella temperatura glaciale...
Genere: Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il sole era alto e batteva sulle strade affollate e chiassose di Volterra, come una qualsiasi giornata estiva.
Per una di queste vie camminava silenziosa e svelta una sagoma avvolta in un mantello nero che non scopriva neanche il viso, tra gli ignari e spensierati cittadini.
Era spinta da una strana e forte determinazione, nata all’improvviso.
Dopo anni d’immacolato servizio, voleva ricevere una piccola ricompensa, una soddisfazione personale. Voleva mettersi alla prova.
Si diresse a passo deciso in una stradina buia e, dopo una curva stretta e ripida, si trovò di fronte a un muro di mattoni. Si avvicinò ad esso e scivolò con grazia in un tombino che nessun comune mortale avrebbe notato, semmai avesse osato arrivare fin lì ed avvicinarsi tanto a quel mondo tanto temuto quanto sconosciuto e ignorato. La grata si chiuse sopra di lui.
Attraversò con passo spedito il tunnel sotterraneo che scendeva sempre più in profondità, come del resto sembravano voler fare i gradi, sempre più vicini allo zero. Ma lo strano individuo non sembrava affetto da quella temperatura glaciale.
Superò un’altra grata e una porticina ed un’altra ancora e si ritrovò in una sala accogliente e calda, dove prese l’ascensore.
Appena entrato si rilassò e tolse il cappuccio, scoprendo i capelli neri, corti e incredibilmente lucidi che coprivano la pelle pallida e olivastra della fronte.
Due grandi occhiaie simili ad ustioni si estendevano sotto gli occhi rossi accesi, che rivelavano il suo essere vampiro.
-Buongiorno Felix- salutò cortese una donna dietro una scrivania lucida.
-Buongiorno Gianna- rispose lui con un cenno del capo, non era dell’umore giusto per scherzare, doveva portare a termine la sua missione personale.
Attraversò l’anticamera con pareti e poltrone di pelle chiara e si ritrovò in un corridoio ricco di decorazioni, aprì un pannello scorrevole che celava una porta di legno, che dava a una stanza circolare, cavernosa e alta, con finestre alte e strette.
Aro e Marcus parlavano ad un angolo, circondati dalla solita corte di vampiri., ma Felix non si fermò a salutarli, nonostante loro lo avessero notato, troppo preso dai suoi pensieri, ed entrò in una stanza adiacente, più piccola ma ugualmente buia e cavernosa.
Seduto su una poltrona di pelle nera, dietro una scrivania enorme e lussuosa, c’era un vampiro dalla carnagione trasparente, friabile come la carta e dalla chioma candida che gli sfiorava le spalle.
-Mio Signore- sussurrò Felix con un lieve inchino, avvicinandosi al vampiro.
-Salve Felix- rispose lui con una cadenza di un altro secolo –Qual buon vento ti porta qui? Come procedono le cose sulle Alpi?
-Ogni singolo neofita ribelle è stato ridotto in polvere e le prove eliminate, Caius- lo informò soddisfatto per il lavoro svolto.
-Avete scoperto il creatore?- chiese Caius, analizzando ogni singolo particolare.
-Sì, a quanto pare era fuggito ad una precedente pulizia. Ridotto in cenere anche lui- concluse Felix, convinto che rendendolo felice sarebbe stato più semplice chiedergli il permesso…
-Bene, riesci sempre a stupirmi Felix, cinquanta neofiti sono un numero piuttosto elevato per essere affrontato da soli cinque vampiri- si complimentò Caius.
-Erano- sogghignò Felix.
Caius sembrò apprezzare la battuta e si concesse un lieve ghigno.
-Sono convinto però che la tua non sia una semplice visita d’informazione e di cortesia, percepisco una lieve tensione in te. O sbaglio?- aggiunse con tono tranquillo e indifferente.
-No, ha ragione. Ero venuto anche per chiederle un favore.
-Tu vieni a chiedermi un favore a me, Felix? Da quando le guardie possono chiederli?- commentò leggermente infastidito e con tono severo Caius.
-Caius, Signore, non è proprio un favore ciò che intendo chiedergli. Piuttosto è una mia piccola soddisfazione personale, che a lei tornerebbe assai utile- specificò Felix rigido.
-A cosa ti riferisci? Sai bene che non posso concederti il posto di Capo delle guardie. La tua nomina adesso è temporanea, fin quando Jane non tornerà dalla missione affidatale da poco.
-Caius, credo che abbia malinteso le mie intenzioni, in realtà volevo chiederle il permesso di uscire da Volterra e andare a controllare una promessa che ci era stata fatta mesi fa e che avrei il piacere di controllarne personalmente l’esito.
-Capisco a cosa ti riferisci. E sono altrettanto sicuro che sarai anche disposto a trasformarla tu se il giovane Cullen non ne ha ancora avuto il coraggio, vero?
-Verissimo, era proprio questa la mia insignificante richiesta- confermò con un ghigno Felix.
-Eppure dovresti sapere che Aro non sarà contento di questa tua violazione- gli ricordò Caius freddo, non aveva intenzione di discutere con Aro di simili sciocchezze.
-Ma io sto chiedendo a voi il permesso- gli fece notare Felix, sempre più determinato a non desistere.
-Su questo non posso darti torto. Sappi che non mi faresti alcun torto, non sono molto interessato all’esito di questa storia insignificante e non mi è mai andato molto a cuore quel Carlisle, da quando ci ha abbandonati per diventare un’insignificante vegetariano.
-Ma…- lo incitò Felix, notando che la frase non era ancora finita.
-Ma, come ti ho già fatto notare, Aro non ne sarebbe particolarmente felice- alzò un sopracciglio, sotto la cui spinta la pelle della fronte si piegò e sembrò che stesse per sgretolarsi.
Felix già sentiva il profumo acro della sconfitta e chinò il capo, aspettando di essere congedato.
-Posso chiederti, se non sono troppo scortese, perché sei così interessato all’esito della giovane umana?- chiese Caius pensieroso.
-Non è Lei che mi interessa, è il Suo sangue ciò che desidero, non ne ho mai sentito nessuno con un profumo così delizioso.
-Avresti intenzione di ucciderla?- domandò Caius piuttosto teso, immaginandosi la reazione del giovane Cullen e di Carlisle, e l’effetto che ciò avrebbe avuto sul fratello.
-No, certo che no. Non ho alcuna intenzione di rovinare una vostra vecchia amicizia con la mia sete.
Vorrei semplicemente mettermi alla prova, trasformarla e resistere alla tentazione di ucciderla. Non mi sono mai posto una prova così ferrea, ma voglio sapere fin dove può arrivare il mio autocontrollo e cercare di superarlo. Lei ha il sangue più dolce che io abbia mai sentito e sarebbe per me la più grande di tutte le soddisfazioni superare questa forte tentazione- concluse Felix.
-Penso di poterti concedere questa tua soddisfazione. se fossi in te non sprecherei il mio tempo, ma in effetti mi verrebbe comodo che tu andassi a sbrigare la faccenda. Se riesci a concludere tutto pacificamente Aro anche ne sarà soddisfatto, poiché ne nascerà una nuova.
Hai il mio consenso, informerò Aro personalmente più tardi. Ora andiamo, Heidi è arrivata- aggiunse, e cominciarono a udirsi le prime grida nella stanza accanto. Entrambi sogghignarono e si diressero come razzi verso la porta comunicante e la attraversarono, pronti per il pranzo tanto atteso.


*****


Dall’altra parte del mondo, nella piccola cittadina di Forks, due ignari individui si rotolavano nell’erba di una radura che conoscevano solo loro e che diventava, nelle lunghe giornate assolate, sfondo dei loro incontri…

  
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