One Direction, 'Sunshine.' di Axelle

Sunshine.

Harry si rigira la foto tra le mani, la nostalgia dipinta nei suoi occhi verdi.
Sospira e abbassa lo sguardo, la consapevolezza che tutto quello sia finito le pervade, e sente un brivido salirgli lungo la schiena.
Incrocia le braccia sulle ginocchia e senza volerlo, la sua mente torna indietro nel tempo. La mattina del mese prima, constata con precisione. Oh, se la ricorda eccome.

“Buongiorno raggio di sole” le sussurra dolcemente.
Sunshine strizza gli occhi e schiude le labbra in un sorriso “Buongiorno” la sua voce è un po’ bassa, ma per Harry è un suono meraviglioso.
Non riesce a fare a meno di guardarla. I capelli lunghi e biondi sparsi sul cuscino, le labbra ancora dipinte di rossetto dalla sera prima, le guance rosse e gli occhi stanchi.
Porta le dita alla sua guancia, e nota che è incredibilmente calda.
Sunshine sorride ancora più apertamente e mugola di piacere, incitando Harry a continuare ad accarezzarla. E lui lo fa. Le sue dita lunghe le sfiorano le tempie, gli zigomi, il mento. Poi tracciano una linea ininterrotta dal collo fino all’ombelico.
Ma non basta.
Harry si alza di poco e poggia la schiena al muro dietro al letto. Con un gesto della mano e un piccolo sorriso incita la ragazza a sdraiarsi tra le sue gambe. Sunshine gattona fino a lui e poggia la testa sulla sua spalla e si lascia andare.
Chiude nuovamente gli occhi e l’unica cosa che sente da lì in poi sono le mani di Harry che esplorano il suo corpo.
Le braccia, le spalle, il petto, la pancia.
Ben presto le mani vengono sostituite dalle labbra.
Una scia di baci umidi le percorrono il corpo, e non le dispiace affatto.
Harry la stringe, la coccola e dopo poco la fa sua, ancora una volta.

Perché loro erano fatti così, pensa il ragazzo con tristezza. Le lacrime che spingono ai lati degli occhi, minacciando di uscire.
Non erano bravi con le parole, facevano tutto con i gesti.
Non c’era stato un “ti amo”, ma un bacio colmo di promesse.
Non c’erano state urla e litigi, ma graffi sulla schiena e morsi sulle labbra quando facevano l’amore.
Non c’era bisogno di telefonate nel cuore della notte solo per sentirsi, erano sempre l’uno accanto all’altro.

“Sunshine” il suo nome si fa spazio tra le labbra di Harry, insieme a un sorrisetto di cui non può proprio fare a meno.
Come aveva potuto lasciarla andare in quel modo? Si chiede dubbioso a maledicendosi mentalmente. Certo, non era perfetta, e non si azzardava mai a dirle il contrario.
Odiava quando si mordeva le labbra fino a farle sanguinare, quando si grattava nervosamente lo smalto dalle unghie lasciandolo tutto in giro, quando preferiva uscire con le sue amiche piuttosto che stare con lui.
Ma perlomeno era perfetta per lui.
Un altro ricordo passa silenzioso nella mente di Harry. No, non proprio un ricordo, ma qualcosa di simile.

“Harry?” lo richiama insicura.
“Sì?” il suo tono lo allarma all’istante, ma cerca di non darlo a vedere.
Lei sospira e si prende le mani nervosamente. Si inumidisce le labbra e aspetta un po’ prima di continuare a parlare.
“Non ti chiedo di dare la tua vita per me o di regalarmi gioielli costosi” lo sguardo è basso, e non accenna a rialzarlo.
“Ma promettimi una cosa: lotta. Lotta per me e per il nostro amore, se ci credi veramente. Non lasciarmi andare. So che succederà, mi conosco troppo bene per non dire che in un modo o nell’altro rovinerò tutto.” Harry è sorpreso, ma non si azzarda a interromperla.
“Solo…non lasciarmi andare” ripete, annuendo alle sue stesse parole.
Harry non dice niente. Le si avvicina e le alza la testa, per poi baciarla sulle labbra.
Ha capito, Sunshine lo sa.

Quasi si sente in dovere di scusarsi con lei. In fondo, non ha mantenuto la sua promessa. Ma stava per rimediare.
Una voce metallica si diffonde nell’aria, e Harry alza la testa di scatto.
Dopo un’ora di ritardo, è finalmente arrivato l’aereo.
Si alza e si pulisce i pantaloni con le mani. Infila la fotografia nella tasca della giacca e con l’altra mano prende la borsa a tracolla.
Si dirige con calma al suo posto e si allaccia la cintura.
Un ultimo pensiero lo sfiora, prima che l’aereo si innalzi in volo.
“Sto tornando da te, raggio di sole.”

Aloha.
AW. Questa os si può definire solo con ‘aw’. Stranamente, mi piace molto *u* e a voi?
Avrete ormai capito che sono schifosamente romantica in questo periodo <3
Piccolo avviso per le lettrici di Breathin’ in a snowflake: Pensavo che ci avrei messo di più, ma il primo capitolo del sequel è già pronto e lo posterò a breve asfghjk.
Ora mi dileguo.
Adios.
Flake.

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