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Autore: twilight_schwartz    25/05/2008    7 recensioni
K:"Se questa è vita......voglio morire...." Stufa delle solite canzoni strappalacrime dedicate ad amori perduti. Come se esistesse solo quello. L'amore. L'amore.....che cosa strana l'amore....Non ne aveva mai capito bene il significato e non ci teneva sinceramente..... Era sicura che non esistesse la sua anima gemella...Nessuno poteva capire la sua personalità così particolare...nessuno capiva come.. -"No one knows, how you feel...no one there you'd like to see...the day was dark and full of pain..."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chap 4



Era rimasta atterrita dalle parole di Tom, che per tutta la durata del pomeriggio non aveva fatto altro che sorriderle, come se non fosse accaduto nulla.
Si era fatto buio, e Bill si era offerto di accompagnarla a casa.
Mentre camminavano doveva essere ancora sotto shock, perchè Bill si irrigidì:
B: C'è qualcosa che non va?
La guardò con una tale intensità che abbassò lo sguardo. Accennò un sorriso poco convinto:
K: No...No..Mi sono divertita molto oggi, grazie, di tutto.
Un momento di silenzio.
K:Beh...a domani..
Fece per dirigersi verso il portone, ma una mano le afferrò il braccio. Si voltò e le sue labbra incontrarono quelle di Bill.
Successe tutto così in fretta, che non rispose subito, con gli occhi sbarrati per lo stupore.
Aiutata dalle braccia del ragazzo che le circondavano la vita si lasciò andare, chiudendo lentamente gli occhi.

Bill era il ragazzo più dolce che avesse mai incontrato, tutto perdeva significato fra le sue braccia.
Il suo respiro caldo sulle guance, le sue labbra, che aderivano perfettamente con le sue...

Il moro cercò un contatto con la sua lingua. Lei, incerta, e ancora più rossa in viso, lo accolse schiudendo anche lei le labbra.
Il bacio si fece via via più intenso. Krista avrebbe voluto che quel momento magico fosse durato per sempre. Le stava accarezzando piano le guance. Non smise nemmeno quando si staccarono per riprendere fiato.
Cominciò a sfiorarle la fronte con le labbra, sulla punta del naso, fino a donarle un altro piccolo bacio a stampo, casto e puro.


Finalmente Krista alzò lo sguardo, per scorgere l'espressione del ragazzo, che la guardava, triste. Chiuse gli occhi e l'abbracciò:


B: N-Non andare...

Affondò la sua testolina tra il lunghi capelli di lei. Non era intenzionato a lasciarla.

K: Devo....

La ragazza, poco desiderosa di tornare, posò le mani sul petto di lui, con pochissima forza. Lui si allontanò un poco, poggiando la sua fornte su quella della ragazza. Rimasero ancora per pochi minuti in quella posizione, finchè non li interruppe la suoneria del cellulare di Krista. Sua madre....Che rottura...
Bill sorrise:

B: Vai, vai. Se no crederanno che ti abbia presa in ostaggio e non mi permetteranno più di vederti..

Si allontanò, camminando all'indietro e agitando la mano per salutarla.

K: Tschuss!! ^_____^

B: Gute nacht....







In una casa poco lontano da lì, dove si stava dirigendo Bill, suo fratello si dava da fare.
Ancora una volta Tom dimostrava di amare il piacere sessuale più di ogni altra cosa.
Aveva approfittato dell'assenza del fratello e aveva chiamato uno degli innumerevoli numeri raccimolati nella nuova scuola.
Lui era così. Diretto.
Non voleva storie serie, probabilmente ciò che si aspettavano tutte quelle ragazze da lui.
Non gli importava che soffrissero, anche se arrabbiate cadevano sempre nella rete ogni volta che ne aveva voglia.
Si mordeva le labbra e si leccava il piercing di freddo metallo, un modo per sfogarsi mentre torturava piacevolmente la ragazza,
di cui non conosceva nemmeno il nome.
Si muoveva e spingeva forte in lei, le faceva male ma aveva la voce così rotta dai gemiti che non protestava.
Muoveva lentamente le piccole mani ed accarezzava i suoi pettorali scolpiti.
Portò il bacino verso di lui, le sfuggì un urlo.
La ragazza aveva lo sguardo terrorizzato e il respiro affannato, gli occhi pieni di lacrime. Tom sorrise compiaciuto, spinse più forte. Lei gemette ancora ad alta voce. Un intreccio di corpi sudati e travolti dalla passione.

Tom aprì ancora le gambe si lei, portandole ai suoi fianchi e finalmente venne emettendo un verso simile ad un sopiro, mentre si lasciava cadere sulle lenzuola, esausto ma soddisfatto.
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- Poco prima.

Posò le chiavi sul mobile all'entrata e chiuse la porta. Era stanco, si tolse la giacca e andò nella sua camera. Peccato che le pareti erano così sottili...


B: "Cazzo, Tom!"
Pensò il ragazzo dai lunghi capelli corvini, mentre posava la sua giacca di pelle sulla sedia. Si buttò a peso morto sul letto, che dondolò un po a contatto con il suo fragile corpicino.

B: Uhmm......Uffa!!
Cercò qualcosa per tapparsi le orecchie. Si mise i tappi, il cuscino ed ancora le mani per impedire a qualsiasi rumore di infastidirlo.
(è strano il ragazzo eh? Che esageratoooo!! XD)
Si addormentò presto con ancora il sorriso sulle labbra.
Sognò la sua Krista, la ragazza che era entrata nella sua vita così, all'improvviso, come un fulmine a ciel sereno, e che sarebbe stata sempre...sempre nei suoi pensieri.


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-Torniamo alla stanza di T. Kaulitz.. xDD





Tom la fissava.
Fissava le sue curve, il suo seno, non troppo prosperoso, normale, delicato. Aveva dei capelli neri lunghissimi, grandi occhi castani e profondi, labbra carnose. Era molto magra e non troppo alta. Si vestiva piano, certa che lui stesse dormendo. Pronta.
Si posò gli occhiali sul piccolo nasino e prese la borsa.
Andava sempre di fretta, lei. Decisa a non disturbarlo oltre fece per andarsene, ma il rastaro la bloccò. Era serio, anche scocciato:

T: Già te ne vai?

Non rispose. Lo guardò. Lui era imbarazzato, certo, dopo quello che era successo.....


T: Come ti chiami?
La ragazza era stupita. Non si ricordava di lei....

A: Mi chiamo Annah...Sono nella tua stessa classe..

T: Ah...davvero? Le domandò. Lei annuì.

A: Beh...io...vado...

Lo salutò trattenendo a stento le lacrime, lui le rispose con un cenno della testa. Uscì, e sprofondò nella diperazione. Singhiozzò forte e si coprì la bocca con una mano, conscia di quello che aveva fatto quella notte. Non sarebbe stata più la stessa.




* Bene..D'ora in poi farò un po come mi pare...Non vi dispiace?
Alternerò il racconto da prima a terza persona, così mi può facilitare le cose (e di conseguenza posso postare prima ^^)
Ok....riprendiamo.

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Bill....Bill....BILL!

Chiamavo più volte quel nome, mentre dormivo.
Cominciavo a dipendere da lui, soffrivo quando non lo vedevo. Ero triste se non mi parlava, felice se mi sorrideva.
Ma avevo paura. Temevo che mi abbandonasse da un momento all'altro. Il mio cuore era nelle sue mani, troppo fragile, sempre sul punto di rompersi.
Era appena iniziato Ottobre, e il mio rapporto con Bill non era cambiato.
Pensavo di essere in una bolla di sapone, tutto quell'affetto era completamente nuovo per me.
Le giornate procedevano senza intoppi, mi sembrava di sognare...
Era tutto così perfetto...


Ma la realtà giunse crudele e inaspettata.....



continuooo????? (qst volta è una domanda) scusate potreste commentare la mia ff? mi state mettendo ansia....qualche commentino...se no non continuo...vuol dire ke non piace..
  
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