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Autore: milano_me1997    04/01/2014    1 recensioni
Abbiamo sempre assistito ai crolli emotivi di Jane, e se per una volta fosse Lisbon a non farcela più?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Jane/Lisbon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Capitolo 13
 
È passata quasi un'ora e io sono ancora immobile sul divano da quando se ne è andato. Ho davvero un brutto presentimento. 
Sento il campanello e mi alzo di scatto. 
Apro la porta e rimango senza parole. 
Mi trovo davanti Jane con un occhio nero.
Scoppio a ridere mentre lui mi guarda storto.
Cerco di contenere la risata al meglio.
" Hai trovato la catenina?" Dico sorridendo facendolo entrare. 
" Ah sì Lisbon? È davvero questo che ti interessa? " dice con una smorfia di dolore. Tira fuori dalla tasca il mio crocifisso e me lo lancia. 
" Grazie al cielo" dico riemettendolo.
Prendo del ghiaccio e lo poso sull'occhio di Jane, che continua a lamentarsi. 
" Non vuoi sapere come è successo? " dice.
" Naa. Lo avrai fatto incazzare"
Sbuffa " è il tuo ragazzo che è uno psicopatico". 
" Se non vuoi anche l'altro occhio nero non chiamarlo più così" dico non riuscendo a trattenere la risata. 
È così buffo.
" Comunque grazie" dico sorridendo.
" Prego".
Per un po' ognuno sta per i fatti propri, lui sul divano e io intenta nelle mie faccende. Ogni tanto vedo che mi guarda con sospetto.
È tutto molto strano. Sembriamo...ecco..marito e moglie sì.
" Che ore sono?" dico sprofondando sul divano accanto a lui dopo un bel po', prima di accorgermi che sta dormendo. Mi avvicino al suo viso più che posso, cercando di non svegliarlo. Quando dorme è divino. Non è più il rompiscatole che devo sorbirmi al lavoro tutti i giorni, ma è Patrick Jane, quello vero. Quello che amo.
Torno al mio posto e sospiro. 
" Lisbon" dice aprendo gli occhi. 
" Ciao" dico sorridendo.
" Che ore sono?" chiede con un gemito di dolore per l'occhio. 
" Ora di cena! " rispondo.
Lui , come punto da un'ape, si alza all'improvviso.
" Vado a preparare. " dice sorridendo. 
" No Jane,neanche per sogno! Ordino qualcosa"
" Dai Lisbon, devo farmi pur sopportare no?" dice sorridendo. " vai a farti una doccia , è stata una giornata lunga. ".
Accolgo la sua proposta allettante e mi preparo per una bella doccia calda.
Era da tempo che non avevo una cena vera. Ormai ordinavo o italiano o indiano. La verità è che trovavo deprimente l'idea di cucinare per poi mangiare da sola.
Oggi la cosa sarà diversa e non so dire se mi piace o no.
Mi metto in tuta più preoccupata di prima e raggiungo Jane ai fornelli.
"Sai" dice sentendomi arrivare " era da tempo che non preparavo o mangiavo una vera cena" sorrido alle sue parole, prima di vedere il suo sguardo triste quando si gira.
Mi si stringe il cuore.
" Jane..."
"Mettiti seduta che è pronto" dice tornando a sorridere. 
 
Pov Jane
 
La cena è stata molto piacevole. Non c'era traccia di imbarazzo e dell'angoscia provata nella mattinata. 
Non abbiamo neanche pranzato in effetti.
Teresa mi ha fatto controllare la sua camera, nel caso avesse nascosto delle bottiglie. 
Ora sono sdraiato sul divano. Credo siano più o meno le 2, ma come al solito non riesco a dormite. 
Decido di alzarmi. 
 
  
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