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Autore: ElenSofy    04/01/2014    1 recensioni
[La casa nella prateria]
[La casa nella prateria][La casa nella prateria]Cari lettori e care lettrici,
benvenuti nella nostra storia!
Siamo molto lieti di farvela leggere. E' tratta dalla serie televisiva "La casa nella prateria" la quale ha avuto molto successo negli anni novanta.
Vogliamo raccontarvi della storia di Albert, un ragazzo che dopo varie peripezie, è riuscito a trovare la tranquillità a casa della sorella Laura.
Gli avvenimenti della storia riguarderanno non solo Albert, ma tutta la famiglia Ingalls.
Non vi riveliamo altro, nella speranza che passiate a leggere e continuerete a seguirci nei prossimi capitoli.
Un bacio a tutti voi da ElenSofy e Mary, mia cugina che ha collaborato nella scrittura di questa storia.
Aggiungiamo anche che questa serie è stata vista da mia cugina e non da me, ma dato che anche io ho visto qualche episodio, mi è sembrata carina l'idea di scrivere una fanfiction su questa serie, che su EFP non ha una sezione.
Avvertiamo i cari lettori che i capitoli verranno pubblicati non continuamente, ma probabilmente con qualche ritardo. Per questo motivo, abbiate fiducia in noi: prima o poi arriveremo alla conclusione della storia. Ci aspettiamo nuove recensioni, sia positive che negative, soprattutto per farci capire che la storia è seguita da qualche lettore!
Genere: Mistero, Suspence, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Passati tre giorni,Albert ancora ammalato rispondeva a tutto ciò che gli veniva chiesto, tranne ad una domanda:da chi aveva avuto quelle bustine.
Laura si recò dal dottor Baker e lo pregò di seguirla a casa sua per curare Albert.
Intanto il malato era disteso sul letto della sorella e di Almanzo, gli occhi semichiusi dal sonno e con i segni del lungo viaggio compiuto stampati sul volto.
“Venga, è di là, dottore!” esclamò Laura indicandogli la strada.
Aprì la porta e il dottore entrò, appoggiando la sua borsa sul comodino e sporgendosi verso Albert per visitarlo.
Laura e Almanzo assistettero a tutto il controllo,ma ad un tratto il dottore gli fece segno uscire, senza riferirgli alcunché sulla visita.
Nella stanza rimasero solo Albert e il signor Baker.
“Come ti senti, Albert?”
“Come dovrei sentirmi, dottore?” rispose il ragazzo.
“Vedo che il tuo carattere è rimasto lo stesso!” rispose il dottore.
Poi continuò:”Perché sei arrivato fino a qui e come? E come hai potuto fare tutto questo ai tuoi genitori?”
Albert cominciò a raccontare:”Beh, vede mi sono nascosto all’interno di un carro di merci che portava a Walnut Grove.”
“Non mi hai ancora detto perché l’hai fatto!”
“Beh…sa com’è…mi sentivo incompreso, solo e trascurato dalla mia famiglia”.
Un silenzio tombale seguì a quest’ultima frase, come se entrambi sapessero della bugia appena detta.
Fu il dottore a parlare per primo:”Io conosco bene la tua famiglia, ho curato le tue sorelle, le ho assistite e sono certo che Charles non tratterebbe nessuno così!”
“Ha indovinato di nuovo, dottore!”
“Mi fai vedere il tuo zaino?”
Un sospetto era corso nella mente del dottore:lui quegli effetti li riconosceva sempre, era il suo mestiere, dopotutto.
Albert, titubante, cercò di fermarlo,ma fu costretto a confessare:”D’accordo!Confesso: faccio uso di droga, ma la prego NON LO DICA A MIO PADRE!”
Dopo aver sentito quella frase pronunciata da Albert il dottore rimase senza parole, come se queste l’avessero sconvolte del tutto. Rimase a guardarlo saputa la notizia. Come poteva mantenere un tale segreto?
“Beh, direi che la visita si conclude qui!” poi sussurrò piano “Posso almeno parlarne con tua sorella?”
Albert annuì leggermente.
Nella stanza affianco intanto, Laura era in pensiero e percorreva pensierosa su e giù il perimetro del salotto, domandando più a se stessa che ad Almanzo:”Che cosa avrà Albert di tanto grave che non vuole dirci?”
Almanzo era seduto sulla sedia accanto al tavolo della cucina, quando scesero correndo Rose e Jenny, tutte allegre
“Andiamo a fare una passeggiata? Non ce la faccio più a restare chiusa in casa, sono tre giorni che non ci portate fuori…” replicò Jenny con tono piagnucolante.
“Ci avete stancato!”
Laura guardò le bambine:era vero!
Erano tre giorni che non si occupava di loro, ma solo di suo fratello:dopotutto erano passati tanti anni e aveva una voglia matta di rivederlo, ma non in quello stato. Così faceva del suo meglio per farlo guarire e farlo tornare quello di prima.
Nel frattempo, il dottore aveva aperto la porta della camera da letto ed era uscito dalla stanza.
Egli aveva un’espressione alquanto triste:forse Albert aveva qualche malattia inguaribile?

NOTE DELLE AUTRICI:

Ringraziamo Maty66, che ha recensito il primo capitolo. Ringraziamo tutti coloro che hanno letto la storia silenziosamente e speriamo che possa essere di vostro gradimento.
In questo capitolo si hanno delle sorprese:si capisce in parte cosa ha spinto Albert fino a Walnut Grove, ma rimane il dubbio se il dottore manterrà o meno il segreto di Albert.
Se avete domande, scriveteci.
Alla prossima!
Un bacio, da ElenSofy e Mary

                                                     


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