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Autore: SheloveMMengoni    04/01/2014    0 recensioni
Tutto ebbe inizio da una lettera dell'istituto d'arte di Parigi arrivata a Raffaella Mancini, una ragazza di appena vent'anni proveniente da una famiglia molto ricca e con un grande potere.
"Il suo tempo alla scuola < L'art de vivre > è terminato, può continuare i suoi studi in qualsiasi università da lei scelta."
Era arrivato finalmente il momento di tornare in Italia, e aggiornarsi in tutto ciò che era accaduto negli anni trascorsi lontana da essa, dopo sette lunghi anni di studi a Parigi.
Raffaella era la classica ragazza romantica, nonostante non avesse mai incontrato il vero amore.. Non aveva mai ascoltato musica che non fosse quella classica.. era un po' all'antica.. chissà cosa aveva in serbo il destino per lei.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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1° CAPITOLO.
-The return.


Era una calda giornata di Giugno, le lenzuola erano avvolte tra le mie gambe, la sveglia suonò. Aprii gli occhi e notai subito che erano le 8:45, la sveglia suonava ogni mezz'ora.. ed era già la terza volte; iniziai ad agitarmi per la tarda ora, era il giorno in cui avrei dovuto lasciare Parigi e tornare in Italia, dai miei genitori che non vedevo da sette anni. Mi alzai ed indossai velocemente gli abiti che avevo indossato la sera precedente per essere più rapida possibile, indossai un top rosa e dei jeans corti, con le mie converse nere.. mi precipitai in camera di Cristina, la mia migliore amica che aveva deciso di venire insieme a me, e lei era già ponta. le feci un sorriso disperato e presi i miei bagagli. 
"E' arrivato il momento di tornare a Milano" dissi con euforia mentre mi dirigevo velocemente all'autobus che stava quasi per partire. Entrai nell'autobus insieme a Cristina, e dopo una decina di minuti eravamo arrivati all'areoporto, velocemente facemmo il controllo dei bagagli per poi salire a bordo. Dopo svariate ore di volo arrivammo a Milano, era molto strano ritornarci dopo cosi tanti anni, e rivedere la proprio casa d'infanzia. Ci ritrovammo dinanzi ad una villa immensa, e con la domestica che mi attendeva fuori al grande cancello, 
"Marisa!" urlai andando verso di lei, e senza troppe domande anche lei mi venne contro abbracciandomi forte.. 
"Raffaella, dopo sette anni ti sei fatta una vera donna" disse ancora con le braccia attorno al mio collo, 
" Lei è la mia amica Cristina, resterà con noi per un po' " Cristina si avvicinò sorridendo e fece conoscenza con la mia domestica, che ormai era come una nonna per me! 
"Adesso entra, i tuoi genitori ti stanno aspettando!" Entrai in casa ed i miei genitori erano ad attendermi nella sala da pranzo, aprii la porta lentamente e dopo averli visti mi tuffai su loro, 
"Mamma, Papà.. mi siete mancati tantissimo" dissi con un sorriso ormai stampato sul mio viso, 
"Ma sei cresciuta tantissimo, ed io che aspettavo la mia 'piccola' " dissi mio padre anche lui con un sorriso da ebete, ed altrettanto mia madre che non staccava i suoi occhi su di me. Erano passati sette anni,ed oltre ad essere diventata alta, i miei capelli biondi erano cresciuti, e i miei occhi color lapislazzuli erano diventati più lucenti.
"Come stai? devi raccontarci tutto quello che ti è successo, e tutto ciò che hai fatto" disse mia mamma fiera di me, 
e mio padre ribatté velocemente "Ha bisogno di un bagno caldo, e deve riposare.. ci racconterà tutto alla festa dedicata a lei domani sera" disse dolcemente. 
"Una festa? per me? non mi piacciono le feste, perché non festeggiare il mio ritorno in famiglia, in modo tranquillo?" chiesi aggrottando la fronte 
"E' già tutto organizzato" rispose mia mamma. Ignorai la cosa e mi voltai verso Cristina, e la presentai ai miei genitori. Dopo un po' andai nella mia camera, nonostante fossero passati cosi tanti anni era ancora nello stato in cui l'avevo lasciato da tredicenne, una lacrima di gioia e di nostalgia rigò il mio viso ed andai a farmi un bagno caldo, per poi andare a dormire. ..Mi attendeva la famosa serata per il mio ritorno, una delle grandi feste organizzate da mia mamma, con giornalisti e persone aristocratiche.. che io non gradivo molto. 

-Continua.
  
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