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Autore: MusaDarcySirenyx    04/01/2014    2 recensioni
-Tratto dal chappy 23
«Ma Guardiana, non capisco, siamo Fate Lightyx e tu puoi ancora comparire come mia protettrice Sirenix?» - «Ma io non sono mai scomparsa dopo la tua trasformazione Aisha, il Sirenix non è mai scomparso..» così la piccola Guardiana dai grandi poteri si tuffò­ nella sua Sirenix Box colorata.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Rieccomi! Non ho potuto postare i capitoli per qualche giorno, ma ora sono tornata! Grazie a Silver, Tressa e Blackjack che leggono e recensiscono la storia. Un bacio, MusaDarcy.
Capitolo 21: Ne Lightyx, ne Sirenix

«Non è giusto non può essere vero..» disse agitandosi Musa tra un singhiozzo e una lacrima. Si muoveva con agitazione a destra e a sinistra, Stella tendeva a innervosirsi a ogni singhiozzo instabile della Fata, ma Bloom la invitò a essere comprensiva. La Principessa di Andros afferrò per un braccio la migliore amica.
«Musa siediti e dimmi cosa hai sentito.» le disse poi dolcemente cercando di confortare la sua amica. Mentre la Fata della Musica piangeva, le altre non capivano quali parole avessero scatenato una reazione simile nella loro amica. «Loro ci hanno teso una trappola, è tutto un inganno, noi non siamo fate in questo momento, non siamo Lightyx, neppure Sirenix, non siamo nulla, le ha aiutate quello.» disse tutto ad un fiato piangendo sempre più forte e Bloom avvicinandosi domandò: «Musa, perché non siamo Fate? Avanti dicci cos'hai sentito, dobbiamo sconfiggere quelle streghe.» Passò qualche minuto e la Fata era un pò più calma essendo al sicuro con le sue amiche, poi parlò: «Non riesco a togliermi dalla testa quelle risate malvage - disse con malinconia - sentivo Darcy molto soddisfatta del lavoro con la Clessidra, era tutta una tecnica ideata da lei per attirarci qui sul Regno d'Oro.» Le Winx guardarono la loro amica incitandola a continuare e, preso un pò di fiato, finì col dire ciò che aveva sentito.
«Ho sentito dire da Stormy che noi Winx saremmo state distrutte non appena ci fossimo avvicinate al loro raggio di Energia magica. Non possiamo avvicinarci per più di 5 metri da quelle maledette streghe, altrimenti finiamo in polvere; quando settimane fa siamo arrivate su Magix e Faragonda ci raccontò di questo nuovo potere delle Trix, noi non sapevamo che lo avessero usato a loro vantaggio. Icy ha affermato chiaramente che la prima strega o fata ad ottenere il Lightyx avrebbe annullato la trasformazione di un nemico a scelta, e così ha fatto con noi. Non siamo Lightyx, non siamo Sirenix, non siamo Believix.. Non siamo delle Fate, ma possediamo solo dell'energia magica che ci ha offerto Faragonda per il viaggio e che prestò svanirà e come potete vedere, la mia è presto sparita.».
Dopo l'incantesimo applicato da Musa, infatti, la Fata finì la sua scorta di energia; adesso era la prima Winx a trovarsi senza un pò di magia, poteva contare solo sulle sue amiche che però avrebbero finito anche loro gli incantesimi. Le sei ragazze erano sconcertate, capirono subito che non era il caso di andare contro le Trix su quel Regno, ma nessuno volle dirlo ad alta voce, perché sapevano che quel giorno avrebbero vinto le tre sorelle. A malincuore, con la voce seriosa e bassa, Stella disse: «Andiamo via, oggi qui c'è poca luce, non voglio combattere con questo sole spento..» Flora guardò con le lacrime agli occhi la sua amica che non vedeva arrendersi da tempo. Le Winx decisero di tornare ad Alfea e così fu. Ma cosa intendeva dire Musa con la frase "Le ha aiutate quello"? Era forse una proposizione di circostanza? Magari le era sfuggito involontariamente dalla bocca; ma poi anche se fosse stato così, nessuna delle Winx dette peso a quelle quattro parole, nemmeno la Fata stessa.
Le Trix erano ancora sul Regno d'Oro, l'effetto della Clessidra era ormai svanito e il tempo era regolare. Darcy raccolse tra le mani le sue ciocche bionde e le fece arrotolare intorno alle dita affusolate, poi chiese spazientita: «Sta facendo notte, perché quelle ingenue non sono ancora arrivate?» e Stormy rispose: «Andiamo Darcy, si sa bene che sono delle stupide codarde che non hanno il coraggio di affrontarci, pensano solo a scappare.» e voltando le spalle alle sue sorelle, Icy disse a voce bassa ma udibile: «Non scapperanno per molto senza poteri, se non sono venute a morire qui, sarà il college di Alfea a vedere dal vivo la distruzione di quelle sei insulse ragazzine. Morte fisica o morale che sia.» Darcy e Stormy si guardarono con la coda dell'occhio, poi fissarono per un attimo la sorella maggiore che girandosi disse «Sentite questo odore? E' il profumo della vendetta che si avvicina. E ora ho in mente qualcos’altro che va oltre la distruzione di quelle stupide ragazze, punteremo su ciò che le nostre dolci fatine basano i loro poteri: la fiducia nelle persone, e io so come fare.»
Le tre streghe risero e, gettando la Clessidra sul prato verde, tornarono nel loro nascosto e misterioso rifugio.

Capitolo 22: Lascia stare Roxy

Ad Alfea le Winx erano distrutte dalla rabbia, i ragazzi erano ancora ad allenarsi a Fonterossa e non potevano consolarle. Le Winx erano nelle loro camere a girovagare da una stanza all'altra senza meta, quando qualcuno bussò alla porta del mini appartamento. «Ragazze sono io!» la voce squillante venne riconosciuta subito dalle Fate, Bloom andò verso la porta e fece entrare la ragazza in cui si era più rispecchiata negli ultimi tempi. «Ieri sono passata nell'ufficio della direttrice e mi ha detto quello che è successo sul Regno di Arcadia.. se posso fare qualcosa per voi basta dirlo.» - «Tranquilla Roxy» la assicurò Bloom «Presto scopriremo le verità sul Lightyx e sconfiggeremo una volta per tutte quelle tre antipatiche, parola di Wi..» Non fece a tempo di terminare la frase che un'immensa ombra ricoprì l'intero College.
«Che cos'è quello?» si sentivano le urla di spavento dal cortile delle Fate del primo anno. «Ragazze andiamo a vedere!» disse Aisha precipitandosi ad aprire la porta principale dell'appartamento al piano dei professori. Le sette ragazze corsero insieme nel giardino di Alfea. Si fermarono sulla gradinata principale, le Trix fluttuavano nell'aria con il loro splendido e oscuro LightDark.
Lunghi veli di tulle e pizzo Viola per Darcy, azzurro per Icy e bordeaux per Stormy ricoprivano le braccia delle tre sorelle, un dress corto e aderente in seta scura come la notte lasciava intravedere le curve delle tre ragazze sensuali, belle e tenebrose come non mai, con un acconciatura comune che consisteva in un'alta treccia dalla quale fuoriuscivano rose dai petali dei colori delle rispettive streghe. Lo sguardo di chi dall'alto le vedeva era di fascino, stupore e paura.
Le tre bellissime ragazze scesero sul prato del cortile; il silenzio regnava sovrano durante quella scena. Le fate erano terrorizzate, le Trix si guardavano intorno con aria di soddisfazione per la loro entrata scenica. Le Winx non sapevano cosa fare, sembrava tutto così immobile, nessuno voleva muoversi dinnanzi le tre potenti streghe. Non lo davano di certo a dimostrare, ma le più spaventate erano le sei Fate Guardiane che non potevano confrontarsi con le tre ragazze, erano li per loro e lo sapevano.
«Ho paura Musa.» disse tra i denti Stella a bassa voce e la Fata della Musica rispose: «..non so come finirà oggi Stella». Stormy diede un veloce sguardo a tutto il college con una tempestiva panoramica che era possibile grazie ai suoi nuovi poteri; poi dirigendosi verso il pozzo si accorse di un'energia coraggiosa.
Una Fata del secondo anno lanciò un incantesimo contro la regina dei tuoni, con uno scatto a dir poco felino, la ragazza si volto e bloccò l'incantesimo semplicemente porgendo la mano davanti a se e dissolvendo la scia di luce sul palmo. Le Fate novelle non avevano mai visto una cosa simile, le più esperte rimasero di stucco per la rapidità di difesa, ma conoscevano già quella capacità di alcune creature magiche. Poi Darcy raggiunse la Fata che aveva lanciato l'incantesimo alla sorella. La guardò negli occhi e, mentre la ragazza ora terrorizzata indietreggiava, la strega le toccò i capelli d'orati. Lei non fece nulla per opporsi, la lasciò fare, in fondo le stava solo toccando la bionda chioma, ma non poteva di certo nascondere il disgusto e la paura che stava provando.
La potente comandante dell'ipnosi tornò accanto ad Icy bisbigliandole: «Avrebbe dovuto aver paura pochi minuti prima di attaccare la strega delle Tempeste, vero sorella?» Le due ragazze risero con malignità, una risata malefica che contagiò anche Stormy che aveva capito cosa avesse fatto Darcy.
Pochi secondi dopo la piccola Fata vide i suoi capelli scurirsi fino a diventare neri come il carbone. Grazie ai suoi poteri, Darcy capì che la fonte magica di quella fata era il potere dell'oro e, scurendole i capelli, le tolse la possibilità di usare i suoi poteri e la sua trasformazione. Una punizione atroce per una Fata inesperta che scappò in lacrime dal college come una ragazza normale senza poteri.
Le amiche non ebbero il coraggio di seguirla perché erano costantemente sorvegliate da Stormy, pronta ad attaccare chiunque volesse sfuggire. Icy, sempre durante l'assoluto silenzio che aveva inevitabilmente catturato Alfea, si avvicinò a Roxy e con tranquillità le disse all'orecchio: «Ho sentito molto parlare di te, sin dai tempi di Ogron, sai?» Lanciò una veloce occhiata a Bloom e le altre Winx che erano ancora sulle scale e mentre tornava al cento del cortile, dando le spalle alle sei Fate urlò con tutta la voce che aveva in gola: «Siete delle codarde Winx!» Flora infuriata scese le scale velocemente e gridò versò la ragazza di ghiaccio: «Cosa diamine volete Trix? Andate subito via o affrontateci ora se avete il coraggio!» Le Fate di Alfea sorrisero al fatto di aver dalla loro parte sei potenti fate Sirenix, ma Darcy incalzò velocemente le parole della Fata della Natura: «Affrontare voi? Sarebbe sleale e noioso vincere così, Winx.» - «Proprio tu parli di lealtà?» rammentò Musa irritata guardando fissa negli occhi la sua peggior nemica. Tutte le ragazze del college ora si aspettavano che le Winx si trasformassero, ma con estrema calma e cattiveria Stormy disse: «Forza Winx, non mi dite che non avete confessato tutto alle altre Fate! Loro sanno che posso contare sulla vostra potenza e sulla vostra.. sincerità.» Tutte guardarono le Winx incuriosite, non capirono cosa volesse significare quella breve pausa di Stormy e tutte quelle parole che sembravano insensate pronunciate dall'Antenata di Tharma.
Aisha si fece coraggio e avanzando verso le tre superbe ragazze disse: «Adesso basta! Fuori da casa nostra!» la Fata mentre pronunciava quelle parole era agitatissima, tremava come gli oceani di Andros durante un uragano.
«Okay, va bene dolci fatine, ce ne andiamo all'istante, non voglio trattenermi qui un minuto di più.» disse seccata Icy. Le sorelle la guardarono in stranite e Bloom ne approfittò per chiedere: «Allora cosa siete venute a fare qui se nemmeno avete una ragione valida?»
Al quel punto le tre streghe iniziarono a ridere maleficamente aspettandosi quel genere di domanda dalla Fata della Fiamma del Drago e poi Darcy disse a gran voce: «Fate di Alfea, oggi vi abbiamo fatto conoscere le nuove Trix, preparatevi a qualcosa di grande e non contate sui poteri delle vostre sei inaffidabili Guardiane che vi stanno tenendo allo scuro di un grave fatto!» Icy si collegò al discorso della strega dell'illusione: «Forse le vostre amiche Winx per non perdere di popolarità non vi hanno detto del pericolo che la Dimensione sta correndo! Eh già, le vostre amate Guardiane sono senza poteri, e senza la loro magia non possono proteggere ne i loro mondi ne voi!» Stormy infine terminò mentre copriva il cielo con pesanti nuvole grigie: «Adesso che sapete la verità spero che voi non contiate su queste traditrici, vi diamo una settimana di tempo per prepararvi a difendervi dai nostri incantesimi senza l'aiuto delle Winx. Queste sei Fate assetate di fama in tutto l'Universo che considerate eroine hanno omesso una grande verità a tutte voi e ora è tempo che la loro celebrità e i loro riconoscimenti non meritati restino in ombra.»
«No, basta!» urlò a squarciagola Roxy «Le Winx sono sei ragazze coraggiose e incredibili, disposte ad aiutare chi è in difficoltà, grazie a loro oggi sono una Fata e sono sicura che se non hanno detto nulla era per non allarmare, avranno sicuramente tutto sotto controllo. E ora se non ve ne andate subito vi dimostriamo come noi altre 5OO o più Fate di Alfea ricambieremo, seppur per poco tempo, la protezione che le nostre sei amiche ci offrono da una vita ormai. Via streghe!»
Tutte le Fate all'apparenza entusiaste appoggiarono Roxy, le tre streghe sorrisero con aria di sfida e, prima di sparire in volo, Icy disse a bassa voce guardano fissa Bloom: «A presto fatine.» e Bloom con lo stesso tono rispose scandendo bene il labiale: «Ci puoi scommettere mezzastrega.» guardando decisa le altre cinque ragazze che non avevano più paura come all’inizio.
Le Trix sparirono nelle nubi nere e il sole tornò a investire il cortile del college. Le Winx tirarono un respiro di sollievo ma poi una Fata disse timidamente: «Perché non ci avete detto niente? Vi avremmo aiutate in qualche modo, ma sembra che voi vogliate far tutto da sole..» Era dispiaciuta di aver detto quelle parole ma poi si sentì la voce delusa delle altre Fate dire "è vero".
Ora le Winx si sentivano ferite nell'animo e demoralizzate. Galatea se ne rese conto e andò vicino la Fata Guardiana del suo pianeta: «Vedrai, si risolverà tutto.» - «Grazie Principessa.» rispose con un sorriso triste Musa. Roxy era infuriata, le sue parole erano state buttate al vento, le Fate credevano che ciò che aveva detto prima era solo per far andare via le Trix; ma Roxy pensava davvero tutto quello che aveva detto. «Roxy non fa niente..» disse Bloom con amarezza; le altre ragazze le fecero segno di seguirla nell'ufficio della preside che aveva seguito la scena da lì. Prima di andare via da quel cortile dove le sei Fate avevano gli occhi puntati da chiunque, Tecna disse: «Grazie Roxy, davvero.»
Così le Winx si diressero al piano superiore del college mentre il resto delle ragazze non poteva credere che le Winx le avessero nascosto un rischio simile.
- Nell'ufficio - «Mi dispiace, non abbiamo neppure provato a trasformarci..» disse a testa bassa Aisha. «Tranquille ragazze, evitate le giustificazioni. Eravate impotenti innanzi a quella magia nera e poi è ora che sappiate una cosa importante: non vi sarete potute trasformare mai in questa circostanza, non ancora..»
TO BE CONTINUED
  
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