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Autore: Misplaced    04/01/2014    0 recensioni
Mi tiro su a sedere e mi asciugo le guance bagnate indossando il sorriso più smagliante che ho.
E risorgo. Come una fenice.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono rannicchiata sul mio letto appena fatto, in camera mia dove il silenzio assordante copre il mio respiro tremolante. Mi mordo il labbro per non fare uscire il singhiozzo che tento di soffocare per non dare loro la soddisfazione di vedermi a pezzi.
Le lacrime scendono calde sul mio viso e corrono per poi cadere sulla coperta ormai stropicciata dalle mie mani che la stringono. Tiro su con il naso e cerco di non pensare.
Non pensare alle persone che dicono di fidarmi e di volermi un bene incondizionato e poi è solo a causa loro se mi ritrovo qui a piangere pateticamente.
Non pensare che non potrò mai essere se stessa con loro. Non è mai abbastanza il teatrino perfetto che insceno ogni volta, perché mai devo mettermi a nudo se non hanno il benché minimo riguardo a come mi sento dopo che mi sputano addosso quanto poco valgo.
Non devo pensare.
Mi impongo di non farlo e per distrarmi trattengo il respiro.
Lo faccio per un paio di volte e mi accorgo che ho smesso di piangere.
Il labbro mi fa male per la forza con cui l'ho morso. 
Le mani hanno i crampi a causa dello sforzo prolungato e provo un senso di sollievo quando mollo la coperta.
Mi tiro su a sedere e mi asciugo le guance bagnate indossando il sorriso più smagliante che ho. 
E risorgo. Come una fenice.
  
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