Idiota, sono solo un’idiota, come potevo pensare che stava venendo verso di me. Lui vuole la Barbie non la cozza. Lui vuole la bella non la bestia. Ed io sono stanca di tutto, gli sono andata dietro per troppo tempo adesso basta, LUI dovrà venire dietro a ME.
Sto correndo per strada, la mia direzione è il salone di bellezza di mia cugina. Voglio rinnovarmi.
Entro e saluto mia cugina.
“oh Evelin da quanto tempo” io adoro mia cugina, lei mi è sempre stata vicina.
“ciao Katty, voglio rinnovare il mio look aiutami.”
I miei capelli sono di un anonimo castano che non mi piace affatto. Ho delle belle curve ma non so valorizzarle e i miei occhi risulterebbero più luminosi con un po’ di trucco.
Mia cugina inizia dai capelli.
“allora, stavo pensando ad uno sfumato. Che ne dici?”
“sono nelle tue mani” rispondo.
Dopo aver finito con i capelli  passa al trucco. Non uno di quei trucchi pesanti, solo una linea di eyeliner, matita nella rima inferiore dell’occhio e un po’ di mascara che mettono in risalto i miei occhi verdi e li fanno un po’ più da cerbiatta.
Poi passiamo al guardaroba.
Mi mette in mano in paio di jeans attillati scuri, una canottiera bianca e una camicia a quadri sui toni del blu. Per le scarpe mi ha fatto tenere le mie adorate Converse bianche.
Mi dà degli accessori come una collanina e un paio di Rayban da vista perché io sono miope.
Mi sento magnificamente bene, ora sono un’altra persona.
Sono le sette di mattina e dopo ieri pomeriggio mi sento rinata. Adesso sono pronta per affrontare la giornata di oggi e far vedere a tutti chi sono.
Arrivo a scuola e per la prima volta dopo quattro anni attraverso il corridoio a testa alta con tutti gli sguardi addosso. Arrivo al mio armadietto, lo apro e metto i libri dentro.
Sento qualcuno che si appoggia al mio armadietto ma non ci faccio caso.
Rimane lì e solo quando vede che non gli presto attenzione parla.
“Ciao Evelin, ti stanno bene i capelli così.” Quella voce rocca a cui sono corsa dietro per tre anni mi parla, quella stessa voce che fa accelerare il mio cuore al massimo della sopportazione.
Mi giro lentamente per guardarlo in faccia.
“Cosa vuoi Styles?” gli dico con voce piatta.
“Un appuntamento con te bellissima.” Mi accarezza una guancia e io sto per morire.
“Styles non mi calcolavi fino a ieri e adesso ti svegli?” gli dico con una punta di amarezza.
“Dai è solo un’ uscita, concedimela.” Voglio vedere cosa fa.
“Okay alle 16.30 al parco qua vicino.”
“Va bene bellissima.” Mi lascia un bacio sulla guancia e se ne va. Adesso si che posso morire.
Sono le 16 e io non ho assolutamente voglia di cambiarmi quindi mi lascio la stessa roba tranne per le scarpe, infatti metto dei tacchi color panna. Mi aggiusto il trucco e mi lego i capelli in una crocchia disordinata.
Prendo la borsa ed esco di casa.
Faccio quel breve tratto di strada da casa mia al parco vicino alla scuola. Lo vedo seduto su una panchina mentre si fissa le mani. Poi solleva il suo viso e mi nota ed un sorriso incorniciato da quelle fossette magnifiche si stampa sulla sua faccia da cattivo ragazzo.
“Ciao bellezza” si alza e mi viene in contro.
“Ciao Styles” dico con un tono di voce indifferente. Lui si avvicina di più con l’intento di darmi un bacio sulle labbra ma io giro il viso e le sue labbra incontrano la mia guancia paffuta.
Incominciamo a camminare e a parlare e devo ammettere che non pensavo fosse così dolce e premuroso sotto la sua facciata da cattivo ragazzo.
Ci dirigiamo verso una gelateria e ci prendiamo un gelato per poi andare al parco.
Ci sediamo in una panchina.
“Mi fai assaggiare il tuo gelato?” mi chiede.
“Si” rispondo un po’ titubante.
Si avvicina a me e io li porgo il mio cono con il mio gelato. Lui nell’ assaggiarlo si sporca il naso. Io ridacchio.
“Ehi perché ridi?” mi dice lui un po’ irritato e un po’ divertito dalla mia reazione.
“Hai del gelato sul naso, aspetta un attimo che ti pulisco” prendo un fazzoletto dalla mia borsa e con cura, tolgo il gelato dal suo naso.
Solo quando ho finito mi accorgo che sono a soli cinque centimetri di distanza da lui e quando cerco di allontanarmi noto che lui mi tiene forte alla base della schiena per farmi avvicinare di più a lui.
“Sai non mi disturba questa vicinanza” mi sussurra ad un centimetro dalle mie labbra. Io sono abbastanza nervosa e cerco di allontanarmi ma senza risultati e senza che nemmeno me ne accorga le sue labbra sono già sulle mie. Le farfalle nello stomaco si fanno sentire, ma più che farfalle sembrano bufali in calore. Ho il cuore che va a mille, aspettavo questo momento da molto tempo, fin troppo.
Chiede accesso alle mie labbra picchiettando la lingua sul mio labbro inferiore ed io non glielo nego. Introduce la lingua che cerca da subito la mia e quando la trova iniziano a muoversi e a giocare tra di loro.
Mi mordicchia il labbro prima di staccarsi definitivamente da me.
“Wow” riesco solo a dire questo.
“Doppio wow” aggiunge lui prima di fiondarsi nuovamente sulle mie labbra.

*SPAZIO AUTORE*
Salve a tutti questa è la mia seconda one shot. Spero che vi piaccia! Recensite e recensite!! Mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate.
Alla prossima.

Fofy xx