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Autore: Axelle_    04/01/2014    8 recensioni
[Sequel di Breathin' in a snowflake]
Ero stanca di tutti quei segreti. E dopo averne parlato così tante volte, questa storia mi pareva sempre meno assurda.
Non che fosse normale trovare il fantasma di un ragazzo in coma da tre anni, chiacchierarci e innamorarcisi (anche se omettevo sempre questo dettaglio).
Per non dire che dopo averlo scoperto, i genitori avevano deciso di staccare lui la spina, ma grazie a non so cosa (ancora) si era risvegliato appena in tempo e ora era vivo e vegeto. Ah, e ovviamente non c’era da dimenticare che il cosiddetto ragazzo era il fratello della mia migliore amica e inquilina, e adesso viveva con noi senza ricordare nulla di ciò che era accaduto.
Forse avrei potuto aiutare Adam con quel suo stupido libro. Insomma, esiste una storia migliore di questa?
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sun on my skin.

[ I ]
 
"L'uomo vuole avere delle certezze.
Non riesce a sopportare l'idea che la morte
sia un nero e immenso nulla,

il pensiero che i suoi cari non esistano più,
e tanto meno può immaginare se stesso come non esistente.

Conclusi affermando che l'uomo crede nell'aldilà
perchè non ha la forza di non crederci." 

Cercando Alaska – John Green.
 


 
Dakota.
 
C’è stato un incidente. Harry si è svegliato. Logan Johnson, abbiamo rinvenuto il corpo. Harry si è svegliato. Il London Hospital. Harry si è svegliato.
Quelle parole continuavano a rimbombarmi nel cervello, facendomi scoppiare la testa.
“Siamo arrivati” la voce dell’autista mi riportò alla realtà.
Lo pagai velocemente e scesi.
Mi diressi freneticamente verso il bancone dell’ospedale.
Harry. Logan. Harry.
“Sto cercando Logan Johnson, sono sua sorella.”
 

 
 
Alexa.
90 minuti prima.
 
Sentii il telefono vibrare sopra il comodino. Lo afferrai con svogliatezza e, quando lessi il nome ‘mamma’ lampeggiare sullo schermo, fui riluttante nel rispondere.
Premetti comunque il tasto verde e mi preparai mentalmente a ciò che stava per dirmi.
“Pronto?” sospirai.
“Tesoro” disse mia madre a mo’ di saluto.
Rimasi in silenzio in attesa che parlasse.
“Io non- ecco, tuo padre-“ iniziò riluttante, ma non riuscì a completare la frase.
“Vieni in ospedale okay? Dobbiamo parlarti”.
Chiusi lentamente gli occhi e mugolai un “sì” prima di chiudere la chiamata.
Nello stesso istante che posai il cellulare, sentii il rumore della porta sbattuta con forza.
Allarmata, andai in camera di Kota.
“Che diavolo è successo?” chiesi sul ciglio della porta.
Dakota mi fissò in silenzio.
“Ha appena chiamato mamma” le dissi leggermente riluttante. Dakota strinse le labbra in una linea sottile e assottigliò leggermente gli occhi.
“Mi ha detto di raggiungerla in ospedale” aggiunsi mormorando.
“Vai allora” mi incitò duramente.
“Vieni con me”.
“No”.
La sua risposta era stata veloce e secca. Compresi le sue ragioni e decisi di non forzarla.
Neanche per lei era stato facile.
“Okay” risposi semplicemente, prima di andare a prepararmi.
Frustrata, notai che le chiavi dell’auto erano sparite.
Probabilmente le aveva prese Logan.
Uscii di casa dopo aver dato un’ultima occhiata a Kota.
 
“Alexa” mia madre mi accolse con un leggero abbraccio.
Non ricambiai, piuttosto la fissai impaziente.
“Perché mi hai chiamato?”.
“Io e tuo padre” sospirò e guardò in basso.
“Mamma” la richiamai forse un po’ troppo duramente.
“Vai a salutare tuo fratello, dai” mi incitò con voce tremante, cercando di sforzare un sorriso.
Sentii gli occhi inumidirsi e annuii. Senza aggiungere altro entrai nella stanza dove si trovava Harry.
Sospirai profondamente e andai a sedermi vicino a lui. Non prima di avergli stampato un lungo bacio sulla fronte.
Gli strinsi la mano pallida e lo fissai. Sembrava già morto, con la pelle così chiara. Le labbra erano appena accennate di rosa e i riccioli scuri rompevano l’armonia sul suo viso.
Sospirai e iniziai a parlargli.
“Quante cose sono successe dall’ultima volta che sono venuta qui eh?” scherzai tristemente.
“Mi dispiace per tutto. Ho provato a parlare con papà ma a a quanto pare non mi ha-“ mi interruppi per un secondo.
“Non ci ha voluto ascoltare” Mi corressi.
“Non vedo Louis da un po’ di giorni, forse dovrei chiamarlo. E’ pur sempre il tuo migliore amico, no?” Tirai fuori il cellulare dalla tasca con la mano libera e chiamai Louis. Non rispondeva. Riprovai un altro paio di volte, senza successo.
“Oh, beh” dichiarai delusa. “Mi dispiace anche per questo. Dovevi vederlo, quel giorno a casa. Mi ha fatto un po’ paura a dire il vero” ammisi.
“Lui ti vuole bene lo stesso, lo sai” lo rassicurai.
Iniziai a disegnare affettuosamente dei piccoli cerchi immaginari sul dorso della sua mano.
Per un po’ rimasi in silenzio. Tenni lo sguardo fisso sul suo viso, quasi in attesa che si svegliasse all’improvviso.
L’unico rumore udibile nella stanza spoglia era quello della macchina attaccata a mio fratello.
Strinsi gli occhi e cercai di cancellare dalla mia testa il pensiero che fra poco il silenzio sarebbe stato assoluto.
“E poi c’è Dakota” sospirai pesantemente e strinsi più forte la mano di Harry.
“Lo devo ammettere, all’inizio di tutta questa storia la odiai. Pensavo mi stesse prendendo in giro su, ecco…te.
Poi ho pensato che fosse semplicemente impazzita” emisi un risolino al pensiero.
“E ho chiamato suo fratello. Le cose sono precipitate più o meno da allora” Non potei fare a meno di sentirmi in colpa per ciò che avevo fatto.
“Credo che un po’ mi piaccia, Logan. Non saprei” ammisi imbarazzata. “Non so perché mi ricorda tanto Louis, non solo esteticamente. Ti sarebbe piaciuto.” Nello stesso istante che pronunciai l’ultima frase, mi assalì un moto di nostalgia.
“E’ – è la stessa cosa che ho detto quando ti ho parlato di Dakota, vero?” mi battei la mano sulla fronte.
“Scusa, è che si assomigliano molto”.
“E Dakota, stavamo parlando di lei, giusto? Forse non dovrei neanche dirtelo, ma te lo meriti. P-probabilmente saranno le ultime parole che sentirai. Ecco-“ sospirai profondamente e non riuscii a trattenere le lacrime.
“Se non vuoi farlo per i nostri genitori, me, Louis, almeno fallo per lei. Svegliati. Perché Dakota t-ti ama” singhiozzai.
Per un secondo, per un secondo vidi le labbra di Harry muoversi e mormorare un debole “lo so”.
Strabuzzai gli occhi e continuai a guardarlo. Subito dopo, vedendolo ancora immobile, pensai di essermi immaginata tutto.
Poi Harry aprì gli occhi.
 

 
Dakota.
 
La prima cosa che notai una volta arrivata alla stanza di Logan, era la donna in piedi davanti alla porta.
Appena mi vide, mi arrivò incontro facendo svolazzare i capelli ricci.
“Dakota Johnson?” mi chiese.
“Sono io”.
“Sono l’agente Walker” mi disse. Annuii semplicemente, cercando di nascondere la mia agitazione.
“Abbiamo trovato il corpo di Logan e lo abbiamo portato subito in ospedale-“
“Come sta?” la interruppi impaziente, tirando nervosamente le maniche della mia maglia.
L’agente Walker sospirò “Abbiamo fatto tutto il possibile, ma una volta arrivati in ospedale era troppo tardi” mi informò.
“Mi dispiace” mormorò poggiandomi una mano sulla spalla.
Ma ormai ero diventata insensibile. Disse ancora qualcosa ma non la ascoltai.
Logan era morto, e le ultime parole che ci eravamo scambiati erano colme di rabbia.
L’agente Walker si dileguò e io scivolai con la schiena contro la porta della stanza.
Mi presi la testa tra le mani e piansi ancora una volta.
Mio fratello era morto, e non potevo fare a meno di pensare che la colpa fosse mia.

 









 
ALOHA
Lo ammetto, pensavo di metterci di più a scrivere questo capitolo. E mi piace anche. Straaaaano lol.
Ah, e lo so che ormai con la citazione di Cercando Alaska vi ho stancato, però ci stava ewe.
Comunque sono feliiiiice, anche se può sembrare un po’ cinico, dato che Logan è appena morto.



Però Harry è vivo, dai, non sono così sadica ^^.
Spero che il capitolo sia piaciuto anche a voi, aspetto le vostre recensioni <3
Ah e se qualcuna è disponibile a farmi un banner mi potrebbe contattare? Mi dispiace fare il sequel senza banner ewe ((Tanto per la cronaca, la prestavolto di Dakota è Diana Moldovan e quella di Alexa è Amber Heard)).
Ah, e se vi andrebbe di passare a leggere le mie due os ((Sempre su Harreh <3)) vi lascio i link:
-Sunshine
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2379121&i=1
 
-Free to fly away
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2360455&i=1
 
Detto questo, mi dileguo :)
Adios,
Flake.
 
Twitter: @_Fredek
Ask: TheFredek
Se volete aggiungermi su facebook contattatemi in un messaggio privato :)
  
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