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Autore: marty_always    05/01/2014    3 recensioni
“ Tu non sei mia madre Beckett. Non hai il diritto di decidere quello che devo fare della mia vita!”
Mi continuano a tornare alla mente quelle parole, probabilmente le ultime che le ho urlato contro solo qualche ora fa.
Genere: Angst, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexis Castle, Kate Beckett, Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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CAPITOLO 2: Due giorni prima.
 
-Beckett! -
-Yo Beckett, omicidio sulla 13th. Io e Ryan siamo già per strada, vi aspettiamo li. -
-Ok grazie Espo a fra poco. -
Chiudo la telefonata e affondo la testa nel cuscino. Passo le mani sul volto stanco e mi giro verso Castle che dorme ancora.
Sorrido. Ha un’espressione troppo dolce quando dorme.
Mi avvicino al suo orecchio e sussurro:
-Ehi gattino sveglia. C’è un cadavere ad attenderci.
Lui sbuffa girandosi dall’altra parte.
Sorrido. Mi alzo e vado alla ricerca dei vestiti. Passo accanto al letto quando sento delle mani che mi prendono per i fianchi e mi tirano contro il letto.
Mi ritrovo sdraiata e con Castle sopra di me che mi dice:
-Non chiamarmi mai più gattino – e comincia a farmi il solletico sul mio punto debole…. La pancia.
Sto ridendo come una bambina e implorando Rick perché si fermi, cosa che mi sembra non intenzionato a fare; poi ad un certo punto si ferma. Mi guarda negli occhi, si avvicina e mi dice:
-Buongiorno Kate – e mi lascia un dolce bacio sulle labbra.
Poi di scatto si alza e urla “bagno prima mio… fregata!” e si mette a ridere.
Rido anch’io, non ci posso credere, mi ha fregato ancora…
 
Scena del crimine
 
-La vittima si chiama Pamela Frankling, 26 anni, lavorava come commessa in un negozio non lontano da qui. – dice Esposito.
-Ciao Lanie, novità? – chiedo al medico legale.
-Buongiorno Detective, Castle – dice facendo un cenno con la mano. – la vittima non riscontra atti di violenza sessuale, ma presenta lesioni sulle braccia e ho trovato tracce organiche sotto le unghie, quindi si è difesa.
-Causa della morte? – chiede Castle
-Due pugnalate, una alla schiena all’altezza dei reni – dice girando il corpo e indicandola – e una, quella fatale alla pancia. –
-E’ morta dissanguata – aggiungo e la conferma mi arriva dalla dottoressa con un cenno di assenso con il capo. – Bene… Lanie quando hai finito porta tutto in laboratorio; intanto Ryan raccogli le deposizioni dei testimoni insieme a Esposito. Io e Castle iniziamo ad andare al distretto.
-Okey capo – Conclude Ryan.
 
12th Distretto
 
-Non ti ho mai detto quanto sei sexy quando scrivi sulla lavagna le informazioni? Potrei stare qui a fissarti per tutto il giorno!
-Beh non sarebbe una novità Castle… infondo tu mi fissi tutto il giorno, è la cosa che ti riesce meglio – dico ridendo – e comunque si, me lo hai già detto quanto sono… sexy – dico avvicinandomi maliziosamente al suo orecchio. Per poi sedermi sulla mia sedia e iniziare a scrivere al computer con un sorriso compiaciuto sulle labbra.
Lui rimane con la bocca aperta e il gomito pian piano gli scivola giù dalla scrivania, facendolo sembrare ancora più stupido. Sta per parlare quando entrano Ryan ed Esposito.
-Ehi ragazzi trovato qualcosa?- chiedo
-Nada - rispondono insieme – la nostra vittima era una ragazza normalissima, lavorava, usciva con gli amici, nessun fidanzato e, la sua fedina penale è immacolata. - Continua Ryan
Sento il cellulare vibrare… è un messaggio da Lanie, dice di aver trovato qualcosa.
-Castle vieni con me, Lanie a trovato qualcosa… voi due ragazzi continuate a cercare, qualsiasi indizio può essere d’aiuto.-
 
Si aprono le porte dell’ascensore e, ci troviamo davanti Lanie.
-Lanie!- dico sorpresa
-Era ora che arrivaste! Vi devo dire una cosa importante! Ho analizzato il materiale trovato sotto le unghie della vittima e ho avuto un riscontro nel nostro database. Il DNA appartiene a una tua vecchia conoscenza Beckett, si tratta di...
-Stuart McGee. – aggiungo appena vedo la foto sul computer della sala autopsie.
-Esatto- conclude Lanie.
 
-Chi è Stuart McGee?- chiede Castle appena risaliamo sull’ascensore per raggiungere il nostro piano.
-Nessuno.- dico premendo con forza il pulsante del piano a cui siamo diretti
-Sei sicura? A me non sembra sia proprio nessuno. Beckett per favore dimmi chi è. –
Non rispondo.
Siamo quasi arrivati al nostro piano quando Castle schiaccia sul pulsante stop e, ferma l’ascensore.
-Kate, te lo richiedo, chi è Stuart McGee?-
-E’ una delle persone che hanno ingaggiato per uccidere mia madre prima e poi me! – urlo. Poi con più calma aggiungo – l’ho arrestato prima che tu arrivassi grazie ad una soffiata arrivata da una fonte anonima. Quando l’ho arrestato a fatto delle minacce; all’inizio erano infondate, ma poi si sono dimostrate vere e, i fatti avvenuti dopo la morte del Capitano Montgomery ne sono la riprova. Pensavo di non doverlo mai più rivedere… ma a quanto pare non è così. –
-Scusa – mi dice Castle – non volevo riportarti a questi brutti ricordi solo… pensavo che… -
-No scusami tu, avrei dovuto dirtelo subito, infondo è grazie a te se ora sono ancora viva. – mi avvicino e gli do un bacio. – Grazie- concludo e, faccio ripartire l’ascensore.
 

NOTA DELL'AUTRICE
Ciao A tutti!!
Ecco il secondo capitolo. Sono felice che il primo vi abbia incuriosito.... spero di avervi soddisfatto!!
Fatemi sapere cosa ne pensate!!
A presto spero :)
Ciaooooo, Marty
  
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