<>Appena aveva aperto gli occhi e se l’era trovata davanti qualcosa di inspiegabile era accaduto in lui, qualcosa che neppure il grande Harry Potter, poteva controllare : arrossì. Il sangue, nelle vene, prese a far sentire il suo scorrere veloce, quasi ribollendo nel suo lungo percorso. La sala comune di Grifondoro, sino a qualche secondo prima, era quasi totalmente deserta com’era norma a quell’ora della notte; solo Harry "l’animava" con la sua presenza, sempre che così si potesse definire il suo starsene acciambellato sulla sua poltrona preferita, mezzo assopito, davanti al camino da poco acceso. Si rifugiava spesso in quel luogo, la notte, quando anche i sogni che poteva fare fra le comode braccia di Morfeo, si rivelavano troppo dolorosi. Amava crogiolarsi nell’autocommiserazione, ragionando sulla sua "solitudine", sulla mancanza di una calore parentale solo suo, solitudine che ancor di più avvertiva quando veniva lui proposto l’amore di una famiglia non sua; erano da poco finite le vacanze di natale.

<< sono le quattro di notte…>> le disse, totalmente in disappunto per la sua posizione…

<< lo so Harry…ma… volevo stare un po’ qui, oggi proprio non riesco a dormire…e … a quanto pare, nemmeno tu!>>. Harry sorrise languidamente, ancora una volta il suo corpo reagiva senza consultare la ragione. Lei, aveva un cipiglio insolito con indosso il pigiama in seta rosa, la cui camicia sembrava essere eccessivamente larga ed inadatta per la rigida temperatura di quelle ultime nottate. Non riusciva a smettere di guardarla, lei lo percepì, e , per la prima volta tra i due sorse imbarazzo.

<< resti qui con me?>> si ritrovò a dirle con dolcezza, vedendo che lei abbassava lo sguardo, si voltò verso il camino. Il silenzio, interrotto dal crepitio del fuoco, regnò per quattro minuti eterni, tra i due. Nella più totale sorpresa di Harry, fu lei a parlare interrompendo quell’oscurità che si era creata, << sì, resto qui con te… mi fai un po’ di posto?>> il ragazzo si scostò leggermente, e lei gli si sedette accanto, ravvivando con un incantesimo il fuoco, che era ormai quasi spento. Il contatto così stretto col suo corpo e con la sua pelle, che quella sera scoprì profumatissima, non era mai stato per lui un problema, ne una fonte di difficoltà………mai, fino a quella sera. Il suo volto era distante solo qualche millimetro dai suoi folti capelli castani, e , ancora posseduto da una forza sostanzialmente incontrollabile vi si immerse. Il cuore le batteva a mille e raggiunse il suo culmine quando sentì il capo di Harry appoggiarsi al suo, sommerso nella sua folta chioma, Hermione sorrise maliziosa: << Harry che fai?>> gli disse, << non lo so >> rispose lui spostandosi, ma non frettolosamente, con una dolce e mielosa lentezza. Si girò verso di lui guardandolo negli occhi verdi, perdendosi in essi quasi come lui, per qualche secondo ,si era perso nei suoi capelli; i loro sguardi incrociati, colmi di un sentimento che non credevano di avere, non si lasciarono per almeno dieci minuti, poi, con una velocità quasi impercepibile si avvicinarono; i loro sguardi, le loro pelli un po’ accalorate, le loro labbra; si avvicinarono, si avvicinarono sino ad unirsi, a fondersi, in un bacio lento, lungo, una bacio infinito, infinitamente rivissuto nelle loro menti.

<< sei bella come non mai stasera…>> le disse una volta che il baciò terminò, Hermione non riusciva a capire, era ignara del motivo che l’aveva spinta a baciare in quel modo il suo amico di una vita, tentò di sorridere ma non si capacitava più di ciò che le accadeva intorno. Harry, empaticamente, comprese quello che stava provando l’amica, che quella sera era diventata qualcosa di più. Si guardarono ancora e sorrisero, poi scoppiarono entrambi a ridere fragorosamente…

<< ma che stiamo facendo??>>

<< sì appunto!>>

<< evidentemente siamo posseduti…>> risero ancora e continuarono per un bel po’ di tempo, l’imbarazzo era svanito,ad Harry sembrò che anche il profumo che Hermione aveva sulla pelle fosse svanito, due giovani "amanti" che avevano in un secondo sviscerato tutto il loro sentimento erano tornati ad essere i soliti amici di sempre. Dopo che ebbero finito di ridere Hermione guardò ancora Harry seria, << posso dirti una cosa…?>> gli chiese con occhi supplici, <> rispose lui secco e sorridente, << credo di essermi innamorata di Ron!>>.