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Autore: bluocean    05/01/2014    1 recensioni
Ho immaginato un finale diverso di Mockingjay. Prim è sopravvissuta, Gale vive nel distretto 12 e non smette di lottare per l' amore di Katniss ma lei si sente sempre più legata al ragazzo del pane.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gale Hawthorne, Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Primrose Everdeen
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 2
 
Vengo svegliata da un rumore proveniente dal giardino. Sto ancora tremando scossa dall'incubo di cui sono stata vittima. Scendo dal letto cercando di non svegliare Prim che dorme con me da quando siamo tornate, gli incubi si superano meglio insieme. Mi accorgo che ha un'espressione turbata e la fronte imperlata di sudore. Povera Prim, un incubo ha disturbato anche il suo sonno e penso anche di sapere quale, sempre quello: lei che brucia nell' esplosione. Le accarezzo una guancia e appena sente il mio tocco si sveglia:
<< Ciao Katniss. Dove vai? Ti senti bene? >>
<< Buongiorno Prim. Si mi sento abbastanza bene. Hai fatto qualche incubo? >>
<< Si sempre quello. Stavo bruciando. >> mi dice con voce tremante così l'abbraccio per tranquillizzarla.
<< Ho sentito dei rumori in giardino, vado a controllare. Tu resta qui. >> le dico con fare protettivo.
<< Katniss siamo a casa, non mi succederà niente, vengo anche io >>
Faccio un cenno di assenso con la testa e mi dirigo verso le scale. 
Penso che non smetterò mai di cercare di proteggerla, neanche adesso che siamo a casa, neanche adesso che non ci sono più Hunger Games e rivolte. Arriviamo all'ingresso, apriamo lentamente la porta e lo vedo. Capelli biondi, muscoli che risaltano sotto la maglietta bianca, cicatrici sulle braccia, intento a piantare qualcosa. Prim parla prima d me:
<< Ciao Peeta, sei proprio tu? >>
<< Ciao Prim, ciao Katniss. Si, sono proprio io. >>
<< Sei tornato >> dico io con una nota di incredulità nella voce.
<< Si, ieri >>
<< Che cosa stai piantando? >> chiede Prim incuriosita.
<< Primule, le ho trovate nel bosco e ho pensato di piantarle qui >>
<< Grazie Peeta! Sono bellissime! >>
<< Grazie >> dico io con un filo di voce e chiamo Prim per rientrare in casa.
Mi siedo sul divano invece Prim, che ha capito dalla mia reazione che voglio stare un po’ da sola, va in cucina ad aiutare la mamma. Inizio a pensare a Peeta e al suo ritorno, ai suoi occhi. Non erano quelli del Peeta depistato, non erano tormentati e confusi ma rispecchiavano tutto il dolore che ha provato in quest'ultimo periodo. Mi accorgo di che ore sono solo quando mia madre mi chiama per il pranzo. Prim rompe il silenzio raccontando a mia madre dei fiori che Peeta ha piantato, lei le risponde con un sorriso. Nel pomeriggio decido di uscire ed andare da Haymitch per portargli un po’ dello stufato che abbiamo mangiato per pranzo, non mi sento ancora pronta per ritornare nei boschi dopo quel bacio ma non ce la faccio più a rimanere in casa. Mentre cammino verso la casa di Haymitch passo davanti a quella di Peeta e dalla finestra lo vedo concentrato a dipingere. Chissà cosa starà dipingendo e come si sentirà da solo in preda ai suoi episodi. Arrivo da Haymitch, apro la porta e lo trovo seduto su una sedia con i piedi sopra il tavolo mentre beve del liquore trasparente.
<< Oooh! Chi si rivede! >>
<< Ti ho portato un po’ di stufato >> dico io seria.
Inizio a raccogliere alcuni vestiti da terra e a risistemare un po’ del disordine che regna in casa del mio ex mentore. Sto mettendo dei vestiti sporchi in un sacco quando Peeta entra:
<< Haymitch, ti ho portato del pane e un po’ di torta >>
<< Finalmente un bel pranzetto! >> dice Haymitch con un sorriso. Io mi volto e incrocio lo sguardo di Peeta.
<< Ciao >> gli dico
<< Ciao >> mi risponde lui
Haymitch intanto ci guarda con aria stranita. Mi pare di rivivere il nostro primo incontro prima del Tour della Vittoria. Com’ è possibile che ci ritroviamo a questo punto dopo tutto quello che è successo, dopo tutti i baci che ci siamo dati? Pensa ancora che io sia un ibrido? Che ho ucciso la sua famiglia? Da come mi sta a distanza penso proprio di si.
<< Mentre venivo qui ti ho visto dalla finestra, che cosa stavi dipingendo? Sembravi molto concentrato. >> dico io con tono calmo.
Lo vedo irrigidirsi un attimo prima di rispondermi:
<< Stavo dipingendo… >> i suoi occhi diventano due pozze nere, lui ricomincia ad irrigidirsi e ad accusarmi:
<< Mi stavi spiando! Volevi uccidermi! Mi vuoi uccidere! >>
<< No, no Peeta, calmati, non ti voglio uccidere >> comincio a dire io, sento che sto per piangere ma mi trattengo.
Haymitch intanto si è alzato ed ha bloccato per le spalle Peeta che si stava scagliando verso di me. Io guardo la scena terrorizzata. Dopo qualche minuto che mi sembra un’eternità Peeta riesce a calmarsi, si scaglia nuovamente verso di me, penso che mi voglia uccidere invece mi stringe a se e inizia a sussurrarmi di scusarlo. Io lo abbraccio di rimando dopodiché si scosta e se ne va. Io faccio lo stesso e non appena uscita dalla porta mi dirigo verso i boschi. Non mi importa quello che è successo con Gale, è l’unico posto in cui mi sento libera. Arrivo al masso dove mi siedo di solito con Gale e inizio a piangere tutte le lacrime che ho trattenuto.
 
 
Ciao a tutti!
Eccomi qua con il secondo capitolo… spero di non avervi deluso. Scrivetemi i vostri commenti in una recensione e io sarò lieta di rispondervi. Alla prossima e may the odds be ever in your favour!
 

 
  
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