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Autore: Kotoko_chan    05/01/2014    3 recensioni
Ciao a tutti! Junjou revolution ripercorrerà un pò la storia originale ma con un importante cambiamento. Ci sarà un Misaki ribelle con altri sogni e obiettivi. Sarà in grado Usagi-san di gestire questa personalità così forte? E Misaki riuscirà a raggiungere la felicità?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Akihiko Usami, Keiichi Sumi, Misaki Takahashi, Shinnosuke Tōdō, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Bondage
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Un giorno in casa Usami

"Mmm..."
"Buongiorno!"
Misaki aprì gli occhi e di fronte a sé trovò Usagi con un bicchiere d'acqua e un paio di pillole.
"Ma cosa diavolo..." si alzò a sedere di colpo mantenendosi la testa. 
"Prendi queste e bevi" disse Usagi dandogli il tutto in mano e allontanandosi.
Deglutì le pillole insieme all'acqua sforzandosi di ricordare cosa fosse successo la sera precedente. Aveva bevuto molto dopo essere stato scoperto al locale, poi l'avevano trascinato lì e Usagi si era preso cura di lui. Arrossì quando si ricordò che l'aveva cullato come un bambino. 
Una forte puzza proveniente dalla cucina lo riscosse.
"Che stai facendo?" chiese raggiungendolo.
"Sto preparando la colazione" rispose Akihiko.
Misaki osservò il cibo bruciato.
"Di solito cucini?" 
"Ogni tanto".
Il più piccolo sospirò.
"Senti se è possibile posso farmi una doccia? Poi cucinerò io per ringraziarti per stanotte".
"Cosa c'è che non va della mia cucina?" chiese servendo il riso ormai nero.
"E' un modo per sdebitarmi... mangiamo questo però inoltre preparerò una mia specialità! Vorrei fartela assaggiare!" mentì Misaki. Non voleva morire avvelenato.
"D'accordo allora. Usa il bagno che c'è di sopra. Metti fuori alla porta i tuoi vestiti che ti lascio il cambio. Qualcosa dovrebbe andarti".
"Oh... ok grazie".
Salì sopra eccitato perché non vedeva l'ora di sentire l'acqua su di sé. Arrivato in bagno si spogliò in fretta lasciando tutto fuori e stette un bel pò sotto la doccia. Dopo tutto quello che era successo ritenne che quella fosse la doccia della rinascita.
Si asciugò con cura e andò a recuperare il cambio fuori alla porta. Indossò gli slip che erano di una taglia più grande e mise un paio di pantaloni che dovette fermare con una cintura facendo infine due risvolti per far sì che potesse camminare. Indossò la camicia di tre taglie più grande facendo un'infinità di risvolti. Poi guardò la cravatta perplesso. Sapeva che Usagi la indossava anche in casa ma per lui non sembrava il caso. Si osservò allo specchio divertito. Sembrava un bambino con addosso pezzi di un elefante. 
Prima di uscire dal bagno gli diede una sistemata, oltre al disordine che aveva creato lui c'era anche quello di Usagi. Per quanto si mostrasse impeccabile di fronte agli altri era un grande disordinato in casa. Una volta pulito scese di sotto e lo vide intento a leggere il giornale. Appena si accorse della sua presenza lo guardò con disapprovazione.
"Usagi-san mi hai dato tu questi vestiti quindi non fare quella faccia" disse voltandogli le spalle e mettendosi all'opera in cucina.
"Non è per quello. Volevo vederti con la cravatta" mugolò.
"Usagi-san sei proprio strano!" esclamò ridendo.
Akihiko rimase affascinato da quella risata che gli penetrò dentro rendendolo felice, una felicità che ultimamente provava alla presenza del più giovane. Si mise vicino a lui ai fornelli e osservò Misaki che con mani esperte cucinava.
"Non pensavo sapessi fare queste cose" commentò colpito.
"Ho sempre cucinato io a casa. Takahiro per via del lavoro non ha mai tempo e poi non sa cucinare" rispose senza distogliere lo sguardo dalla padella.
"Ehi ma volte ho mangiato pranzi fatti da lui e non erano male".
"Si sa fare solo alcune cose. Forza è pronto, andiamo a tavola".
Si spostarono in sala da pranzo dove Usagi aveva già messo ciò che lui aveva preparato. Distribuirono tutto in egual misura e quando assaggiò il piatto di Misaki rimase sorpreso.
"Sei veramente bravo!" commentò.
"Gr-grazie" balbettò arrossendo affondano il viso nella ciotola di riso carbonizzato.
Restarono per un pò in silenzio degustando le varie portate. Misaki si sentiva stranamente rilassato e osservò attentamente tutti i movimenti di Usagi.
"Usagi-san, perché non mangi i peperoni?" chiese notandoli al bordo del piatto.
"Non mi piacciono" disse assumendo l'espressione di un bambino.
"Non fare i capricci, bisogna mangiarli! Ecco..." afferrò con le sue bacchette i peperoni e li avvicinò alla bocca del sensei.
"Forza apri la bocca" insisté.
Akihiko rimase per un attimo in silenzio, poi lentamente si lasciò imboccare da Misaki che lo guardò soddisfatto.
"Visto? Non sono così male!"
"Mmm... bacio indiretto..." commentò il sensei leccandosi le labbra.
Il ragazzo arrossì visibilmente e dopo aver urlato "MANIACO!" sparecchio e iniziò a lavare i piatti.
Ridacchiando il sensei andò in bagno e rimase sorpreso quando lo vide così pulito. 
"Ma sei una sorta di mago del pulito?" chiese raggiungendolo fuori al terrazzo. Aveva già finito di sistemare in cucina e stava stendendo i suoi vestiti fuori ad asciugare. Il sensei li aveva lavati per eliminare la forte puzza di alcol.
"Te l'ho già detto prima, Takahiro non può e quindi lo faccio io" disse appendendo l'ultimo calzino.
Akihiko si diresse verso le poltrone che aveva messo fuori al terrazzo. Si accomodò con grazia e accese una sigaretta. Misaki lo raggiunse sedendosi a gambe incrociate e abbracciando un cuscino. Il sole rifletteva sui suoi capelli e gli occhi erano di un verde brillante. Akihiko non poté negare che quel ragazzo iniziava a piacergli sempre di più.
"Posso farti una domanda?" 
"Dimmi".
"Perché vuoi diventare un cantante?" chiese.
"Oh... bé..." arrossì e si coprì il viso con il cuscino lasciando visibili solo gli occhi "Dopo la morte di mamma e papà... non ero più io... tanti problemi... la musica mi ha salvato ed eccomi qua..." 
Aveva balbettato quelle parole in modo incoerente così preferì non chiedere altro. Era un tasto troppo doloroso.
"Usagi-san... mi aiuterai?" chiese scoprendo il viso.
"A fare cosa?"
"A entrare all'università M".
Il sensei lo guardò perplesso.
"Se vuoi fare il cantante perché scegli l'università? E la M poi!"
"Per Takahiro. Lui voleva andarci ma poi ha dovuto prendersi cura di me... voglio che sia fiero di me e che non mi reputi un... un..." si interruppe omettendo la parola "problema".
"E va bene! Con il grande Usami Akihiko sensei potrai entrare in qualsiasi università!!!" esclamò sorridendo. 
Misaki si sciolse in un dolce sorriso che colpì dritto al cuore Usagi facendolo battere furiosamente. Non capiva perché stava reagendo in quel modo ma avrebbe fatto di tutto pur di vederlo sorridere così.

Ehilà!!! Tutto bene? Ecco qui un nuovo capitolo ;) Ho reso Misaki un pò più docile in questo capitolo solo perché sente di aver trovato un alleato, qualcuno che lo comprenda e non lo derida, ma non vi preoccupate! Il nostro ribelle tornerà a farsi sentire! Mentre il nostro caro sensei è un pò confuso con i suoi sentimenti. L'inizio di una storia?? Hihi lo scoprirete nei prossimi capitoli! Ciaoooooooooo ;)
   
 
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