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Autore: Daf    05/01/2014    2 recensioni
Alcuni dicevano che il Cappello Parlante aveva sbagliato.
Perché mai avrebbe dovuto smistare Alice Griffiths nella casa dei ‘coraggiosi’? Era ubriaco, sicuramente. O forse si era sbagliato. Perché non in Corvonero o in Tassorosso? Spesso se lo chiedeva anche lei. Non era coraggiosa, non lo era mai stata, in effetti. Aveva paura dei ragni, dei terremoti, di prendere l’aereo, dei film Horror. Ma forse non era solo il coraggio a fare un Grifondoro, no? Qualche volta, quando girava per i corridoi con i libri stretti al petto e lo sguardo abbassato sulle proprie scarpe, se lo ripeteva.
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Paciock, Frank Paciock, I Malandrini, Lily Evans, Marlene McKinnon | Coppie: James/Lily, Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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   BRAVE GIRLS DON’T SCREAM





Mancavano pochi mesi alla fine del loro ultimo anno ad Hogwarts, nessuno di loro riusciva – e voleva – crederci. Lily e James non facevano altro che litigare, ma quello ormai era diventato normale. Con James che le chiedeva di uscire un giorno sì e uno no, che cercava di fare colpo su di lei a ogni occasione, che faceva di tutto per fare buona impressione, Lily si stava piano piano addolcendo. Chi l’avrebbe mai detto? Aveva detto di sì. Forse perché si era resa conto che, dopo tutti quegli anni, alla fine si appartenevano. O forse solo perché Remus l’aveva corrotta con delle Cioccorane.
‘Lily Evans ha accettato di uscire con James Potter!’
Le voci si diffondevano più velocemente di quanto il Boccino D’oro potesse sfrecciare per il campo da Quidditch.  James, ovviamente, era al settimo cielo.



“A quanto pare gli ultimi mesi di scuola fanno miracoli, eh Moony?” James era stravaccato sul letto, lo sguardo fisso al soffito e le mani dietro alla testa.
“Sì, sì. Piuttosto… cerca di non sprecare questa occasione, non ho intenzione di convincere un’altra volta Lily con delle Cioccorane!”
“Tu—cosa?”
“Niente, niente Prongs! Moony sta delirando” Intervenì Sirius, buttando amichevolmente un braccio attorno alle spalle di Remus.
“Sarà la luna crescente.” Aggiunse.
“Mh…” James guardò con aria scettica i due, poi si alzò a sedere e scrollò le spalle.
“Be’, comunque non importa. Lily Evans ha accettato di uscire con me, il fascino di James Potter non si smentisce mai!” scosse il ciuffo castano che aveva conquistato tante ragazze, e sorrise. Era un sorriso vero. 
In quel momento, la porta del dormitorio di Grifondoro si aprì. Dalla soglia entrò un ragazzo alto, con i capelli castani e un accenno di barba sul mento, aveva un’andatura piuttosto impacciata.
“Frank” dissero in coro i Malandrini, salutandolo.
“La sai l’ultima? Lily Eva—“
“Ha accettato di uscire con te.” finì la frase.
“Come lo sai? Aspetta, scommetto che Lily l’avrà già urlato a tutti per la felicità.” James sorrise di nuovo.
“Ehm, veramente quello sei tu, James”
Sirius, Remus e Frank cominciarono a ridere, ma James era troppo felice per arrabbiarsi. Stava già pensando a quella fantastica chioma rossa che aveva tanto bramato, a quegli occhi verdi da cui non distoglieva mai lo sguardo, e— sì, probabilmente anche a qualcos’altro.



La biblioteca era silenziosa, o, perlomeno, lo era prima che arrivasse Mary McDonald. Entrò spalancando rumorosamente la porta, si fiondò verso il tavolo più vicino dove si trovava una studentessa dai vistosi capelli color rame, e si sedette di fianco a lei con la grazia di un ippopotamo in tutù,  appoggiando un gomito sul tavolo e spostando così tutti i libri dell’amica.

“Non l’hai fatto davvero.”
“…”
“LILY!”
“MARY!”
Mary si avventò su Lily Evans prima che le potesse dire ‘Lepricano’, le prese il volto tra le mani e con l’aria più seria che potesse assumere disse:
“Dimmi cosa ti ha fatto.”
“N—di che stai parlando, Mars?”
“Potter ti ha sicuramente lanciato un incantesimo… Uno bello forte.”
La rossa inclinò la testa e la guardò.
“Pensi davvero che James SonounmachochepensasoloalleragazzeealQuidditch Potter sia in grado di lanciarmi un incantesimo ‘bello forte’?”
“Ehy, voi due, fate silenzio!” La bibliotecaria le interruppe, ma Mary non ci fece caso e lasciò la presa dell’amica.
“Uhm… No. Ha sicuramente convinto uno dei suoi amichetti.”
“Ah, e pensi che loro siano in grado, invece?”
La ragazza fece per dire qualcosa, ma si bloccò. Sbuffò e poi disse:
“Remus sì.”
“D’accordo, ma Remus non si lascerebbe mai convincere da lui.”
“—Lo credi davvero, Lils?”

La rossa non rispose. Sapeva benissimo di essere perfettamente cosciente di sé, quando James Potter le aveva chiesto per l’ennesima volta di uscire. Non sapeva che cosa l’avesse spinta a dire di sì, le Cioccorane di Remus non erano certo il vero motivo, al massimo erano un pretesto per accettare. Il fatto era che, dentro di lei – molto nel profondo – Lily Evans sapeva di avere un’enorme cotta per lui da circa… tre anni. E, sì, faceva credere a tutti che nei confronti di James provasse solo odio, ma forse non era così. Forse era vero che la linea che divide odio e amore era molto sottile. Forse troppo.

“No.”
Mary scosse la testa, e sospirò.
“Tu sei completamente pazza, Lily Evans.”
Non appena finì la frase la porta si spalancò una seconda volta, ed entrò una ragazza di media statura, magra e con i capelli biondissimi.
“EHY—ROSSA, QUALCUNO MI DEVE DARE DELLE SPIEGAZIONI!”
La bibliotecaria le scoccò un’occhiataccia.
Lily sorrise e disse:
“Marlene, abbassa la voce, Godric!”
La bionda la ignorò e, esattamente come aveva fatto Mary poco prima, si fiondò a sedere vicino a loro.
“Dimmi che i pettegolezzi che ho sentito prima nelle serre di Erbologia sono veri.”
Mary sbuffò, e precedendo Lily, rispose:
“Sono veri, purtroppo sono veri.”
“Oh, taci McDonald! Erano anni che aspettavo questo momento. Sapevamo che sarebbe arrivato!”
“TU lo sapevi.” Ribattè la ragazza mora, ovvero Mary.
Marlene improvvisamente arrossì e abbassò lo sguardo, il che non era decisamente da lei. Lily la conosceva bene, era la sua migliore amica da ormai sette anni, e notò la sua strana reazione.
“Lene, devi dirmi qualcosa? Mh?”
“Ehm, veramente lo SAPEVAMO, sì. Io e Black.”
“Tu e chi, scusa?” la mora aveva assunto un’aria sconcertata.
“Io e… Black. Era tempo che escogitavamo dei modi per fare uscire insieme Lily e James. Andiamo, Mars, la tensione sessuale che c’era quando litigavano era palese!”
“Aspettate—quindi sono l’unica che non esce o escogita piani con uno dei Malandrini?” Mary, dal canto suo, era sempre più sconcertata. Lily lo era ancora di più.
“T-tensione sessuale, hai detto? LENE, NON E’ VERO! Tra me e Potter non c’è proprio niente.”
“Mhmh…” Marlene cominciò a fischiettare.
“E comunque, devi spiegarmi questa cosa che c’è tra te e Black.”
“Ho detto che escogitavamo piani, mica che mi ha baciata.”
Mary la osservò. Le bastò qualche secondo, per dichiarare:
“OHMIODIO! TI HA BACIATA!”
“Ssh! Ora uscite immediatamente da qui, voi tre.” La bibliotecaria le cacciò fuori sputacchiando saliva.

‘E sono anche un prefetto…’ pensò Lily.




Alice Paciock era sempre stata una ragazza abbastanza riservata, spesso si sentiva esclusa perché non era esattamente ‘amica’ né di Marlene, né di Mary, ma per fortuna c’era Lily. Con lei poteva parlare di tutto,  perché infondo era da parecchio tempo che si conoscevano, e la considerava quasi come una migliore amica, anche se era convinta che per lei non fosse proprio lo stesso.
Alice tendeva spesso a sottovalutarsi, non aveva mai baciato un ragazzo in vita sua, eppure, a dire il vero, era una ragazza terribilmente adorabile.
Quel giorno persino a lei erano giunte delle voci, voci che parlavano di Lily e James Potter. Non potevano essere vere, era risaputo che Lily lo odiava. Alice non sapeva esattamente come prenderla, ma pensò che, se aveva accettato, allora un motivo c’era. Forse non lo odiava come voleva fare credere a tutti. Così, quando Lily, Marlene e Mary entrarono insieme in Sala Comune, fece per chiedere:

“Ehy, ciao! Lily, ma è vero che…”
“SI.” Risposero in coro Marlene e Mary. Anche se una lo diceva con tono emozionato e felice, mentre l’altra aveva un’aria più scocciata. Lily alzò gli occhi al soffitto, esasperata.
“C’è qualcuno qui ad Hogwarts che non lo sa?”
Si sedette sul divanetto vicino ad Alice, sprofondando nel materasso e ficcando la testa in un cuscino.
“Manca folo uno fifone…”
“Mh?”
Tornò a sedere, riponendo il cuscino all’angolo del divano.
“Manca solo uno striscione, Godric.”
  
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