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Autore: Crik e Crok    20/11/2004    8 recensioni
Avremmo potuto dire che "era una notte buia e tempestosa"....e invece era un CALDISSIMO pomeriggio di mezza estate, quando le nostre due testoline partorirono la prima bozza di questa FF. I più si augurarono che si trattasse di un delirio passeggero,ma......quello fu solo l'inizio!!!!!!!!! Vi lasciamo al primo capitolo della lunga saga, leggete e mi raccomando:COMMENTATE GENTE COMMENTATE, aspettiamo opinioni e suggerimenti. LA Premiata Ditta Crik&Crok ^_^
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo II

Quando la mattina seguente Holly entrò in cucina gli prese un colpo vedendo le condizioni in cui versava la stanza.
Il lavandino pullulava di stoviglie; il piano cottura e le mattonelle vicine erano schizzate d’olio fritto; il pavimento era ricoperto da una mistura d’uovo crudo, salsa al curry e farina; sugli stipetti e nello sportello del frigo c’erano stampate tante di quelle manate che sembrava fosse passato l’esercito giapponese.
- Santo cielo, mi ci vorrà un’eternità per rimettere tutto in ordine!- esclamò- non mi ero reso conto che avessimo fatto tutto sto casino…spero che almeno il sa…-
Improvvisamente un atroce sospetto l’assalì….
- Il salone!- pensò
Considerando com’era conciata la cucina Holly rabbrividì al solo pensiero di come potesse essere ridotto quello che, tutti in casa Hutton, conoscevano come “il regno di Maggie”. Corse di filato a vedere ma, una volta dentro, gli bastò una rapida occhiata perché l’incubo si trasformasse in realtà.
C’erano briciole di dolci ovunque: sul tappeto, sul divano, sulle poltrone; bottiglie di birra vuote e non; i giochi di Daichi erano sparsi per tutta la stanza, ovviamente, mischiati tra loro e, dulcis in fundo, una bella macchia di cioccolato troneggiava sul centrotavola color crema regalato a mamma Hutton dalla “cara” pro-zia Agata.
Al povero ragazzo gli si gelò il sangue immaginando la…ehm…come dire… “turbolenta” reazione di sua madre nel malaugurato caso in cui non fosse riuscito a smacchiare quel cimelio di famiglia!
Sconsolato tornò in cucina deciso a prepararsi una lauta colazione prima di dare il via alla missione battezzata con il nome: “Augurati che tua madre non lo scopra altrimenti sei un uomo morto”!!!
Terminata la colazione Oliver Hutton smise i panni del numero uno della nazionale di calcio giapponese nonché titolare fisso del San Paolo, squadra vincitrice dell’ultimo campionato brasiliano, per indossare quelli della “perfetta” colf anche se doveva ammettere di trovarsi molto più a suo agio con un pallone ai piedi piuttosto che ad armeggiare con secchio, spazzolone e detersivi.
- Coraggio Holly- si disse- cosa vuoi che sia un po’ di sporco se paragonato alle sfide che hai dovuto affrontare con i più forti giocatori internazionali?!…

Ore 13.00

-…Accidenti che fatica! Sono a pezzi…Meno male che questa è l’ultima padella-disse mentre finiva di asciugarla.
Finalmente aveva terminato la prima fase della missione, si guardò attorno soddisfatto del lavoro fatto ma soprattutto di avere impiegato “solo” 3 misere ore per ridare a quel campo di battaglia l’aspetto di una normale cucina. Certo doveva ancora mettere mano nel mitico salone e tentare di ripulire la macchia del famoso centrotavola della pro-zia Agata ma, data l’ora, pensò che fosse meglio farlo dopo pranzo…a dire la verità, considerando quanto si sentiva stanco e anche quello che lo aspettava di lì a poco, avrebbe volentieri sostituito il pranzo con un più rigenerante pisolino ma non poteva certo lasciare morto di fame suo fratello.
- A proposito di Daichi, strano che non si sia fatto sentire per tutta la mattina. Forse gli ho fatto fare troppo tardi.-
Mentre andava a prenderlo non potè fare a meno di chiedersi come diavolo faceva sua madre ad avere sempre tutto sotto controllo, pensandoci sorrise ricordando tutte le volte che l’aveva fatta incavolare quando, tornando a casa dopo le partite, entrava come un fulmine spargendo per la casa calzoncini, magliette e impronte di fango o ancora quando usava i mobili come avversari da dribblare finendo puntualmente per rompere qualche gingillo.
Entrando nella stanza trovò il suo ranocchietto che dormiva. Lo portò di sotto tentando di non svegliarlo perchè, dato che la pappa non era ancora pronta, gli faceva comodo farlo riposare ancora un po’.
Quando tutto fu pronto lo mise nel seggiolone e tentò di farlo mangiare ma il piccolo non ne volle sapere.
- Dai Daichi, non fare i capricci…guarda arriva l’aereoplanino…apri la boccuccia… ahahah.-
Per tutta risposta quello sigillò ancora di più le labbra.
- Ma che hai oggi? Ieri non mi hai fatto disperare così! Forza prendine un altro boccone…guarda la mangio pure io…mmm che buona!-
Dopo l’ennesimo tentativo andato a male Holly ci rinunciò, mise via il piatto e lo prese in braccio. A quel punto però si accorse che qualcosa non andava, gli toccò la fronte ed ebbe l’impressione che fosse calda.
- No, ti prego fa che non abbia la febbre-
Sperando di essersi sbagliato prese il termometro e misurò la temperatura, dopo cinque minuti ebbe la risposta.
- 37,5…perfetto!- borbotò rivolgendosi al piccolo- dovevi decidere di ammalarti proprio ora che siamo io e te da soli! Dunque vediamo da qualche parte dovrebbe esserci il numero del pediatra…si ma dove?-
Era certo che prima di partire suo padre lo avesse nominato, il problema era ricordarsi dove gli aveva detto di averlo segnato.… pensa e ripensa finalmente gli tornò in mente, “sulla lavagnetta in cucina” ecco dov’era.
Trionfante la cercò con lo sguardo ma, quando l’ebbe trovata, sbiancò di fronte all’amara sorpresa…qualcuno, la sera prima, aveva cancellato il numero di telefono per disegnare la caricatura di Benji e Mark che si tiravano palle di riso.
- Ci mancava pure questa- sospirò- e adesso che faccio? Non posso certo telefonare ai miei gli rovinerei la vacanza, la mamma sarebbe capace di mettere papà sul primo aereo e precipitarsi qui…Ok, stiamo calmi e ragioniamo sul da farsi.-
Holly passò i successivi 10 minuti fermo in mezzo alla cucina sempre con Daichi in braccio, poi provvidenzialmente gli tornarono in mente le parole dette da sua madre “Se ti dovessi trovare in difficoltà chiama Patty”. Certo, visto che lei andava spesso da loro doveva aver sentito per lo meno il cognome del pediatra. Mise suo fratello nel seggiolone e andò a telefonare all’amica.

Casa Gasby

DRIN…DRIN…
DRIN…DRIN…

- Arrivo!…Patty per favore dai un’occhiata alla torta in forno.-
DRIN…DRIN…
- Pronto?-
- Buongiorno signora, sono Holly-
- Ciao Holly, bentornato. Come stai?-
- Bene, grazie.-
- Ho saputo che ti stai facendo onore in Brasile.-
- Bè si…diciamo che le cose mi stanno andando piuttosto bene.-
- Come sarebbe a dire “piuttosto bene”, qui si dicono grandi cose sul tuo conto! Sapevo che saresti riuscito a farti conoscere anche all’estero, sei sempre stato un ragazzo caparb…-
- Ehm…signora non vorrei sembrarle maleducato ma avrei una certa urgenza di parlare con Patty, se è in casa.-
- Oh…si certo che c’è, anzi scusa tu…aspetta che te la passo, ciao e vienici a trovare prima di ripartire.-
- Va bene, glielo prometto.-
Holly sentì la signora Gasby chiamare la figlia che nel giro di qualche secondo era già al telefono.
- Ciao Holly-
- Ciao Patty, scusa se ti ho disturbata ma avrei un problema con Daichi e tu sei l’unica che può aiutarmi.-
- Dimmi-
Il ragazzo riferì tutto all’amica ma lo fece con una tale agitazione che Patty faticò a seguire il racconto.
- Holly dati una calmata! Se non sbaglio il pediatra dovrebbe chiamarsi dott. Nakata.-
- Grazie Patty, mi hai salvato!-
- Figurati per così poco, comunque non credi sia esagerato cercare il medico solo per qualche linietta di febbre?-
- Ma…lui sta male.-
- L’ho capito, però credimi è solo un po’ d’alterazione della temperatura dovuta al raffreddore.-
- Dici?-
- Holly siamo a febbraio, è normale che succeda specie ad un bimbo dell’età di Daichi.-
- Se è così allora che devo fare?-
- Prima di tutto farti una tazza di camomilla!-
- Ti sembra il momento di scherzare!-
- AhAhAh…Si, è così buffo vedere il grande Oliver Hutton che perde il controllo solo per due linie di febbre del fratello.-
- Patty… non ci trovo niente da ridere!-
- Hai ragione scusa…guarda che facciamo dagli un po’ di latte caldo e mettilo a letto, io arrivo subito.-
- Ok, grazie.-
- Prego, a dopo.-
- Ciao.-
- Ciao.-
Dopo aver riagganciato Patty si precipitò a cambiarsi. Stava per uscire ma la madre la richiamò indietro.
- Patty…Patty -
- Che vuoi- brontolò facendo capolino in cucina- ho già perso abbastanza tempo per prepararmi e per cercare la farmacia di turno, quindi per favore non ti ci mettere pure tu!-
- Tieni…-
- Cosa c’è lì dentro?- chiese incuriosita vedendo il pacchetto che sua madre gli stava porgendo
- Un pezzo della torta al cocco, l’ho appena sfornata. Portala a Holly, se non ricordo male è la sua preferita.-
- Mamma…-
- Cos’è ti è passata tutta la fretta? Dai sbrigati- le disse sorridendole dolcemente.
Era sempre la stessa storia, tutte le volte che Holly tornava a casa la vitalità della figlia si accentuava.
- Grazie!…-
Patty schioccò un sonoro bacione sulla guancia della madre e si precipitò fuori.

Casa Hutton, un’ora dopo.

- Eccomi qua!-
- Finalmente! Ma quanto ci hai messo? Se dovevi venire da Tokyo facevi prima.-
- Ehi…bel ringraziamento per essere andata fino dall’altra parte della città a trovare una farmacia di turno! Tieni- gli disse lanciandogli la busta che aveva in mano- qui ci sono le medicine per tuo fratello.
- Ops…scusa.-
- mmm…-
- Uffa Patty, cerca di capirmi! Tra Daichi che non smetteva di piangere e tu che non arrivavi ho un po’ perso il controllo.-
- Ok, scuse accettate. Adesso però che dici, mi fai entrare o vuoi fare venire un raffreddore anche me?-
- No…no…vieni.-
Entrando Patty fu avvolta da un piacevole tepore, erano anni che a Fujisawa non faceva un inverno così freddo.
- Che calduccio- disse porgendo cappotto e pacchetto all’amico
- E questo? Non saranno altre medicine?-
- Ti sembra una carta da farmacia?-
- …no-
- Appunto. E’ un pezzo di torta al cocco, te la manda la mamma.-
- Buona!- esclamò Holly che non aveva dimenticato la mitica torta al cocco della signora Gasby.
- Tieni a freno lo stomaco, è per la merenda! Piuttosto andiamo da Daichi prima che mi rientri in fibrillazione. Altrimenti quando avrò finito con lui mi toccherà soccorrere anche te.-
- Bè, che problema hai? Non sarebbe mica la prima volta.-
- Questo è vero…ma non lo faccio più da così tanto tempo che ho perso l’abitudine. Eppure sarei curiosa di sapere come fanno quelli dello staf del Brancos a sopportare i tuoi capricci, quando ti infortuni sei insopportabile!-
- Semplice, evito di farmi male ogni momento!-
I due ragazzi scoppiarono a ridere, poi la ragazza salì nella cameretta del piccolo per dargli le medicine, mentre Holly andò a posare la torta.
Patty lo raggiunge poco dopo. Entrando lo trovò con in mano il bollitore pronto per essere messo sul fuoco a far scaldare l’acqua.
- Fatto, adesso è tranquillo. Le gocce che gli ho dato faranno scendere la febbre facendolo riposare. Ho lasciato la boccetta sul comodino, ricordati di dargliene altre 10 sta sera e domani mattina.-
- Grazie Patty, senza di te sarei stato costretto a chiamare i miei genitori facendoli preoccupare inutilmente.-
- Figurati, non mi è costato niente.-
-……..-
-……..-
- Ehm…Stavo mettendo sù l’acqua per il tè, ti va una tazza?-
- Si, volentieri.-
In attesa che fosse pronto Patty cominciò a guardarsi attorno notando la metamorfosi della stanza rispetto a come l’aveva lasciata la sera prima. La sua attenzione fu poi catturata dall’attrezzatura per le pulizie che era messa in bella vista vicino la porta. Pur sapendo a cosa fosse servita, decise di prendersi un po’ gioco l’amico.
- Hai deciso di anticipare le pulizie di primavera?-
- Come?- chiese Holly che, intento a mettere in infusione il tè, non si aspettava quella domanda.
La ragazza indicò il cumulo formato da detersivi, staccio, scopa e secchio che aveva di fronte.
- Ma quali pulizie di primavera! E’ da sta mattina che tento di mettere ordine dopo il festino di ieri. Se ripenso a quello che ho trovato appena sveglio mi sento ancora male! Credimi avrei di gran lunga preferito avere a che fare con la nazionale brasiliana al gran completo invece di dovere riordinare questa baraonda, il peggio è che non ho ancora finito…vedessi com’è combinato il salone.-
- Penso di saperlo perché mi ero offerta di venire ad aiutarti ma “qualcuno” ha spavaldamente declinato l’invito sostenendo che sarebbe stata una passeggiata se messo a confronto con i duri allenamenti di Roberto.-
- Io avrei detto una cosa del genere?- esordì Holly cadendo dalle nuvole-
- Mi stai prendendo in giro o non te lo ricordi davvero?-
- Ti giuro Patty, non ricordo di aver mai detto una cosa del genere!…Anzi se devo essere sincero avevo dimenticato pure che ti eri offerta di darmi una mano. Però credimi, se mi fossi reso conto del lavoro da fare non avrei MAI declinato l’invito!-
- Holly…per caso stai cercando di dirmi che ti serve il mio aiuto per finire il resto delle pulizie?-
- ….Si! Ti prego…Ti prego…Ti prego! Se accetti in cambio ti offro la cena, che ne dici?-
- Mmm…ok, ci sto! Però a patto che gli ordini li dia io, scegli se prendere o lasciare.-
- Prendo, prendo…farei qualunque cosa pur di non ridurmi come sta mattina.-
- Bene caro il mio mozzo, sbrigati a finire il tè e vai a riempire il secchio d’acqua bollente.-
- Ma…la torta non la mangiamo?-
- AAA, cominciamo male. Sono io il capo, quindi niente storie riempi il secchio e seguimi! Mangerai la torta dopo che avremo finito.-
- Agli ordini capitano- esclamò Holly saltando giù dalla sedia e mettendosi sugli attenti.
- Adesso si che ragioniamo. Allora mettiamoci al lavorò! Direzione salone- sentenziò Patty afferrando paletta e scopa.
Dopo aver terminato di pulire Holly, come promesso, si mise ai fornelli per preparare la cena.
- Siamo sicuri che dopo non dobbiamo ricominciare da capo a pulire?- chiese Patty un po’ scettica
- Fidati di me, sono abituato a cucinare, ormai vivo solo da parecchio tempo. Magari non saranno piatti particolari ma ti garantisco la commestibilità.-
- Allora se non ti serve aiuto vado a vedere come sta Daichi.-
- Se è sveglio portalo qui così gli facciamo compagnia.-
- D’accordo.-
Quando Patty tornò giù con il bambino restò sorpresa di vedere come, nel giro di poco tempo, Holly fosse riuscito ad organizzare ogni cosa. La tavola era perfettamente apparecchiata mentre dalle pentole sul fuoco proveniva un profumino niente male.
- Accipicchia Holly!- esclamò la ragazza- Ero convinta di trovarti nel panico più totale e invece….-
- …e invece come vedi è tutto sotto controllo. Andate a sedervi, ancora un attimo e siamo pronti.-
- Ok, ma devi promettermi una cosa.-
- Cosa?- chiese quello incuriosito
- La prossima volta che decidiamo di mangiare tutti insieme IMPONITI come fai quando sei in campo e cucina tu!!!!!-
- Eh eh eh...hai la mia parola. Ecco fatto…Signori la cena è servita.-
I tre si sedettero a tavola mangiando con gusto. Verso la fine della cena Holly si accorse che suo fratello si era addormentato così lo prese in braccio per portarlo a nanna nella sua cameretta.
Intanto il tempo cominciò a peggiorare, si mise a piovere e a tirare vento. Quando Holly tornò in cucina trovò l’amica che stava per mettersi a lavare i piatti.
- Ma che fai?…quando ti ho chiesto di restare a cena non era certo per farti lavorare ancora.-
- Non è un problema, tu hai cucinato quindi ora tocca a me riordinare tanto non c’è neanche molta confusione, complimenti campione sei stato bravo.-
-Visto? Donna di poca fede! Però, anche se non c’è molto da fare non mi và che tu debba sistemare tutto da sola, ti do una mano così faremo prima.-disse avvicinandosi al lavandino
-E va bene…se proprio insisti..-
Holly le sorrise e iniziò subito ad insaponare le stoviglie.
Per un attimo Patty credette di stare sognando, eppure era tutto vero,erano lì, l’uno acccanto all’altra a riordinare la cucina come una coppia di sposini. Era tutto così strano e incredibilmente meraviglioso, dopo quel lungo periodo di lontananza si era dimenticata di quanto la facesse star bene la sua presenza, di come la sua vicinanza la confondesse e le facesse battere il suo cuore.
Ma quello che più la rendeva felice era che, nonostante tutto quel tempo, tra di loro nulla sembrava essere cambiato stare insieme era naturale, anche il silenzio che era calato in quel momento in cucina era piacevole, non c’era tensione né disagio.
Così assorta nei suoi pensieri,immerse meccanicamente la mano nella soffiece schiuma,afferrando la prima cosa che incontrò iniziandola a sfregare
-Ehi!!!!-
-Che c’è?!-
-Come che c’è?!Non mi sembrava di aver cucinato così male da meritare come punizione lo squoiamento della mano!!!- disse Holly sconcertato
Solo in quel momento Patty si rese conto che quello che tanto energicamente stava strofinando non era un piatto, bensì la mano dell’amico!
-Scusa!- esclamò lei,lasciando di colpo il braccio del ragazzo –Io…io ero soprapensiero….non avrei mai…non mi ero accorta….io..scusa!Ti ho fatto male?-
-No, tranquilla, ti ho fermata appena in tempo- la confortò lui divertito nel vederla così mortificata col volto paonazzo per il grande imbarazzo.
-Stupido….davvero non l’ho fatto apposta!-
-Non ci sarai rimasta male sul serio?-
-………-
Il tacito assenso dell’amica indusse Holly a trovare il modo di farle capire che non era una cosa tanto grave, così con un dito le diede un piccolo colpetto sulla fronte in modo da farle sollevare il volto e fissandola dolcemente le disse:
-Per questa volta ti perdono..-
Lei per tutta risposta gli sorrise senza dire una parola…..persi nello sguardo l’uno dell’altra si ritrovarono incredibilmente vicini, ancora un attimo e le loro labbra si sarebbero sfiorate….ma l’incanto di quel momento fu spezzato dall’assordante rombo di un tuono e subito dopo dal pianto del piccolo Daichi che risuonò nella stanza dall’interfono poggiato sul tavolo.
- Sarà meglio che vai da lui..- suggerì Patty rigirandosi verso il lavandino
- Emh…..s-sì, vado…-

Passarono i minuti, ma Holly ancora non tornava.
- Uffa,quanto ci mette?! È già da un po’ che è su!…Non vorrei che Daichi si fosse sentito male di nuovo.-
Preoccupata per il ritardo del ragazzo, Patty mollò tutto com’era e corse a dare un’occhiata. Aveva appena salito l’utimo gradino quando Holly uscì dalla cameretta del fratello.
- Patty!..che ti prende, perché sei venuta su così di corsa?-
- Bè…siccome non tornavi ho pensato che fosse successo qualcosa…Daichi sta bene?-
- Tranquilla- rispose lui sorridendo- il piccolo terremoto sta benissimo solo non riuscivo a farlo addormentare per questo ci ho messo tanto.-
- Meno male, allora vado a finire di asciugare i piatti.-
- A…aspetta….-
Patty si bloccò ad un passo dallo scalino.
- Cosa c’è?- chiese girandosi verso quella voce così stranamente tremante
Holly le andò incontro lentamente senza parlare…quando le fu vicino le poggiò delicatamente una mano sul viso carezzandole le gote.
A quel gesto la ragazza avvertì mille brividi venirgli su lungo la schiena ma anche tanto…tanto calore pervaderle il corpo. Sentì come se la sua guancia avesse cominciato a bruciare per quel contatto. Restò immobile senza riuscire a dire nulla, non capiva che cosa stesse succedendo…..Holly le era così vicino, troppo vicino….poteva avvertire il suo respito su di lei, mentre il cuore le iniziò a battere all’impazzata.
“Holly” pensò “cosa significa……ti prego dì qualcosa…”
- Mi sei mancata…- le disse come se avesse sentito la sua richiesta
- …A…anche tu- rispose lei non sapendo cosa altro dire
- Posso?- chiede lui sfiorandole le labbra con un dito e senza neanche aspettare la risposta la baciò…poi, attirandola a se, fece scorrere le sue mani lungo la schiena della ragazza fino alla vita.
Patty era sempre più confusa…ebbe la sensazione che tutto intorno a lei cominciasse a girare vorticosamente…si erano lasciati da amici…e ora erano lì da soli…Holly la stava baciando e lei non opponeva resistenza...forse stavano sbagliando, probabilmente se ne sarebbero anche pentiti, ma allora perché non lo stava fermando?!…anzi più le mani di Holly le scivolavano sotto il maglione più si sentiva pervasa un’ondata di immenso piacere al punto che, quando lui le sfiorò il seno, Patty ebbe un sussulto che non sfuggi al ragazzo…
-Scusa…vuoi…vuoi che mi fermi?-
-…….-
Per tutta risposta lei gli sfilò da dentro i pantaloni la camicia cominciando a sbottonarla…Non avevano bisogno di dirsi altro, era chiaro che entrambi volevano la stessa cosa…
- Vieni…-
Le sussurò Holly prendendola per mano. Entrò nella stanza da letto e la sospinse dentro richiudendosi la porta alle spalle.
Quando furono vicino al letto le carezzò i capelli baciandola di nuovo sfilandole il maglione che cadde ai loro piedi.
Delicatamente poggiò le sue dita sul suo seno nascosto da un regiseno a balconcino color bordeaux appena lavorato nella parte superiore…sentiva il cuore della ragazza battere sempre più forte a mano a mano che il suo tocco si faceva più deciso…senza neanche rendersene conto Patty si trovò semidraiata sul letto sovrastata dal petto di lui.
Istintivamente sollevò le braccia verso il torace del ragazzo facendo saltare gli ultimi bottoni rimasti a tenere chiusa la camicia.
Quando anche l’ultimo venne via Holly si sollevò togliendosela, poi si chinò su di lei, le carezzò il viso e la baciò.
Le loro labbra sembravano incapaci di resistersi, le carezze che si scambiavano diventavano sempre più audaci e dopo poco tutti i loro indumenti giacevano ai piedi del letto, i loro corpi caldi si muovevano frementi dal desiderio. Si volevano, si desideravano da troppo tempo e finalmente quella notte sarebbero diventati l’uno parte dell’altra.

Fine cap.2

Grazie di cuore alle quattro primissime persone che hanno letto la nostra FF,siamo felici che vi sia piaciuta ^_^
In paricolare:

x Evy: la canzone si intitola "How did I fall in love with you" ed è dei BackstreetBoys

x Evy e Se7ven: emh.....volevamo solo farvi notare che siamo due ragazze distinte una col nick Crik e l'altra Crok ^^;;;

x Ailin:grazie,siamo contente che ti sia piaciuta ^_^

x Rossy: eccoti accontentata,volevi il secondo capitolo?!eccolo alla velocità della luce ^__-

  
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