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Autore: Ian Is A Fucker    06/01/2014    0 recensioni
Se sei un'adolescente e stai cercando un motivo per andare avanti e combattere, non ti pentirai di aver letto questo racconto.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vorrei iniziare con un incipit ad effetto, qualcosa che costringa il lettore a stare lì, legato di fronte al computer, ma non sono mai stata una di quelle ragazze interessanti; o almeno, non così tanto da suscitare tutta questa curiosità.
Sì, sono una ragazza. La mia età è indifferente; basta sapere che sono un'adolescente per far sì che chi legga tragga le proprie conclusioni. Ormai sento dirmi solo questo: "sei proprio un'adolescente"; "si vede che sei nel periodo adolescenziale della tua vita"; "che commento da adolescente immatura". Un appellativo che solo il tempo potrà togliermi dalle spalle, e il tempo pesa. Il tempo è come un macigno che mi porto dietro: sono la sua schiava. Ecco cosa vuol dire essere adolescente: essere schiavi.
Schiavi dei genitori, della scuola, l'amore, la società, i problemi, le responsabilità; cose che fino ad un paio di anni prima venivano scaricate sulle spalle dei 'grandi' o che comunque non sembravano pesanti come lo sono ora.
Se avete intenzione di leggere fino infondo, preparatevi: non ci saranno argomenti allegri.
Come potrebbe, d'altronde, essere allegra la vita di un adolescente? Siamo obbiettivi: il mondo è popolato da persone che, per quanto fingano di esser felici, non lo sono. Questa è la vita: finzione. Dove ti giri trovi un ladro, un bugiardo ma lo tolleriamo perché ormai fa parte della routine. 
L'età in cui vive l'adolescente è quella in cui ti crolla il mondo addosso perché lo capisci: capisci che è tutto finzione, non esiste giusto e sbagliato, esiste solo il tollerato e il non, l'etica e non la morale.
Per quanto mi riguarda, so di essere sempre stata una ragazza molto, anzi, troppo sensibile, vulnerabile e fragile, ma certe cose non riesco a tollerarle: sono quelle cose che appena le realizzi ti destabilizzano e ti fanno venire quel mal di pancia così forte da dover scoppiare a piangere per sfogare il dolore che provi, e quando finalmente scoppi, ti nascondi, portando quell'irragionevole senso di colpevolezza dento di te. Ma non puoi parlarne con nessuno: non vuoi. Sarebbe da vigliacchi, cercatore di attenzioni, e tu non vuoi vedere la compassione negli occhi degli altri, perché, stanne certo, non vi troverai mai del rispetto, tanto meno amore.
Da piccola ero brava con le parole: riuscivo a descrivere, inventare, raccontare storie che i miei coetanei potevano ritrovare solo nei film. Ora, beh, ho compreso che le parole non hanno importanza. Puoi dire "ti amo" ad una persona, e ignorarla il giorno dopo; dire "sarò sempre qui per te", e andartene subito dopo; dire "fidati, non ti giudicherò", e ridere in faccia a chi si è fidato di te. Non importa quanto tu sia brava, non sarai mai abbastanza per gli altri, mai sufficiente.
Inutile dire le lacrime, i lividi, le cicatrici che si trovano sul corpo di un adolescente; dicono che ciò ti rafforzi e ti formi come adulto. Beh, se dicono il vero, non voglio vedere quale mostro diverrò. 
Queste sono cose che, una volta passate, le dai per scontate. Ci sei passato, dunque non è poi così difficile. Ma sarebbe da spiegare a questi adulti che credono di sapere sempre tutto, che il mondo è vario, e non tutte le persone riescono a stare sotto la stessa quantità di stress. Alcune persone non ci riescono. Tutti abbiamo bisogno di un aiuto, ma non tutti sono disposti a darcelo, e non tutti sono così fortunati da averlo. Le etichette, i bulli, i social network, i voti, le aspettative: se sei solo, non puoi superare tutto ciò, semplicemente non puoi. Arriva il momento in cui esplodi, in cui hai voglia di mandare tutto all'aria, di farla finita, ma è proprio lì, se siete fortunati, che troverete il trucco. Sarà lì che capirete perché gli altri ci riescono e voi no: bisogna infischiarsene. La triste verità è questa: se vuoi andare avanti, devi ignorare e se non vuoi andare avanti, devi trovare la maniera di fartelo andar bene, perché il mondo non cambierà per te. Ciò che può venire in salvo è, il così detto 'amore' o l'amicizia. Se ti senti come me, dammi retta se ti dico che un buon amico è l'unica cosa che può salvarti, insieme all'amore, che può essere quello di una persona, un animale; persino un pesce rosso! Per lui sei importante: vale la pena lottare in un mondo di merda come questo, per chi ti ama.
  
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