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Autore: spidermanisreal    06/01/2014    3 recensioni
DA: Cadetto Kylie 914
A: Maggiore Eveline 183
DATA STELLARE: 01/10/4019
GIORNO DI SPEDIZIONE SUL PIANETA TERRA: 87
***
Cara Eve, so di essere solo un piccolo Robot senza anima che viaggia tra un mondo e l'altro e di non capire nulla di come va l'universo, ma una verità credo di averla appresa qua sulla terra.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Is this the place, we used to love?

 

But I want to cry
I wanna falling in love,
But all my tears
Have been used up.
On another love, another love
all my tears have been used up

 

- http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=MwpMEbgC7DA  (se ne consiglia l'ascolto)



DA: Cadetto Kylie 914
A: Maggiore Eveline 183
DATA STELLARE: 01/10/4019
GIORNO DI SPEDIZIONE SUL PIANETA TERRA: 87

 
DIARIO DI BORDO
 
Oggi ho avuto paura di me,  cara Eve. Ho avuto paura di me, me stessa capisci?
Sai cosa mi è successo, cara Eve?
Mi sono sentita capace di amare. Quella brutta e difficile prova che ogni essere umano di questa terra sembra in dovere di superare.
Ma non ho trovato l'interruttore per accendere completamente la capacità.
Come se fossi un giocattolo difettoso con qualche parte mancante. Come se non fossi mai stata educata a farlo.
Quindi mi chiedo, perché mai nessuno l'ha fatto? Perché non mi hanno mai detto "Nonostante tu non ci creda, un giorno, con nostro sommo dispiacere dovrai amare, e si fa così ecco.. non è complicato, basta metterci un pò di impegno"
So, che noi tra le stelle e i pianeti l'amore non sappiamo nemmeno cos'è, e che solo qua sulla terra si deve sottostare a questa terribile malattia. Ho chiesto agli umani dove si impara ad amare, e loro mi hanno detto che nessuno te lo insegna, perché è qualcosa che arriva dal cuore. Si, sai Eve, quel cattivo organo che hanno loro. E' una sensazione che parte con un tremolio sommesso dal petto e raggiunge il resto del corpo annientandoti, facendoti scoprire nuove sensazioni, rendenti distratto, facendoti sentire immune ad ogni male del mondo. E gli umani innamorati in certi momenti si sentono di poter governare ogni galassia che gli si pari davanti, ed in altri si sentono come risucchiati in buco nero, e non sanno uscirne. Qui in realtà nessun umano sa davvero amare, e di conseguenza guarire da questa malattia.

E non c'è prevenzione tra gli umani, loro non si voglio salvare uno con l'altro dalla sorte dell'amore. Perché a quanto pare Eve, qui ci si salva da soli. Ci si medica e aggiusta da soli, si va in giro per il mondo ricercando i pezzi che ci mancano per poi fare una accozzaglia di colori, umori, sostanze, caratteri per creare un altro umano che sia abbastanza per loro, e poi? Poi si sta male, Eve. Male come non si sta mai.

Cosa ci guadagnano in tutto questo gli uomini? A soffrire, lasciarci e provare emozioni così intense? A prendere montagne russe senza un percorso prestabilito se non da un "forse sarà per sempre"? Uh, cosa ci guadagnano, Eve? Beh. Io non lo so. Perché gli umani sono complicati, criptici e folli e ricevere risposte da loro è impossibile, cara Eve. Loro vogliono vivere e sperimentare e scottarsi tra loro, a causa dei pezzi mancanti che non li completano.

Loro cercano le anime gemelle, Eve. Loro chiedono il vero amore. Quell'amore che è bello perché è malato e pazzo come loro. Dicono che quando incontri il vero amore, con loro è bello anche litigare. Capisci, Eve? Loro passano la loro vita in funzione di questo, come se a te mancasse un pezzo del motore e per vivere hai bisogno di quel pezzo e sai che esiste ma non puoi semplicemente recuperarlo dal meccanico, allora cerchi e cerchi ma quel pezzo si nasconde e traveste sotto diverse forme, buone e cattive. Allora ogni volta che incontri e trovi quello che pensi possa essere il pezzo mancante giusto, quel pezzo si prende tutto il tuo tempo perché dovete testarvi, provarvi e usarvi. Finché entrambi sfiniti e sfiancati prenderete strade diverse, e tu passerai a un'altra officina in cerca di un'altro pezzo che ti distruggerà, così come lui, capisci Eve? Gli umani spendono le loro lacrime, forze, tempo, parti del loro cuore per altri umani e con altri umani per trovare il loro pezzo definitivo e assoluto. Quello che senza spiegazioni si affianca al moncherino e lo completa, e gli umani certe volte non se accorgono nemmeno. Si, perché certe volte gli umani sono più stupidi del normale, sai? E allora si fissano con pezzi che non sono i loro rubandoli a qualcun'altro e allontanandosi dai propri. Perché gli umani possono passare anche davanti al loro pezzo e non riconoscerlo e allora? Allora Eve, si sentono soli. Gli umani sentono la solitudine come noi sentiamo la mancanza di olio per il motore.

Oh, Eve vienimi a recuperare, per favore. Perché gli umani sono così masochisti e stupidi.

E, cara Eve, so di essere solo un piccolo Robot senza anima che viaggia tra un mondo e l'altro e di non capire nulla di come va l'universo, ma una verità credo di averla appresa qua sulla terra.
Nessuno ama nessuno alla fine, veramente e senza riserve e quel  "forse sarà per sempre" è una grandissima stronzata perché tutti gli umani quando muoiono sono soli e abbandonati, Eve.


Angolo Autrice
(devo trovare presto un sinonimo perché mi sembra di star parlando in diretta dal Leroy Merlin o *aggiungere ogni vostro negozio di ferramenta conosciuto/preferito*)

Ehi! Questa è la primissima cosa che è pubblico su EFP, anche se nella mia vita ho scritto chilometri e chilometri di parole, e dire che sono eccitata è eufemismo. Questa sbrodolata di parole senza senso riflessione, ammuffiva nei meandri del mio computer da mesi e nonostante me ne vergogni (come ogni cosa che scrivo, del resto) ho deciso che le parole scorrevano troppo bene una su l'altra per lasciarle a marcire definitivamente. So che questa storia non verrà minimamente letta o addirittura recensita da qualcuno, se non dai miei compari a cui avrò puntato una pistola alla gola e fornito di pastiglie anti-vomito. Comunque, continuo ad avere fede e sperare di essermi sbagliata e di valere zero come chiaroveggente.
Il testo è frutto di un chiaro sclero da zitella e la combinazione con la canzone linkata sopra  ha prodotto questa visione molto molto pessimista dell'amore ma che modestamente amo.
Penso che quasi certamente questo sarà il mio primo e ultimo testo pubblicato da qualche parte, però chi lo sa, magari un giorno riesumerò o produrrò qualcosa che mi convincerà abbastanza da farmi ritornare nel mondo fatato di EFP come autrice.
Dopo questo abnorme Angolo Autrice, vi saluto.
BYE BYE.
  
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