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Autore: Lely1441    27/05/2008    5 recensioni
Raccolta di song-fic con pairing RoyAi. Dedicata con affetto a Shatzy e Sisya.
"Uno, due, tre colpi. Lo centro, è inevitabile che accadesse. Guardo quell’uomo cadere, sembra una farsa. Anche il sangue che gli colora la tunica, sembra troppo vivido, troppo per essere vero."
Genere: Generale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Riza Hawkeye, Roy Mustang
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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overprotected

Overprotected

 

 

I need time (time)

Love (love)

Joy (joy)

I need space

I need me

 

(Action!)

 

Say hello to the girl that I am!

You're gonna have to see through my perspective

I need to make mistakes just to learn who I am

And I don't wanna be so damn protected

There must be another way

Cause I believe in taking chances

But who am I to say

What a girl is to do

God, I need some answers

 

 

Ho bisogno di tempo (tempo)

Amore (amore)

Gioia (gioia)

Ho bisogno di spazio

Ho bisogno di me

(Azione!)

Saluta la ragazza che sono

Dovrai vedere dalla mia prospettiva

Ho bisogno di fare degli errori solo per sapere chi sono

E non voglio essere cosi dannatamente protetta

Ci deve essere un altro modo

Perché io credo nel correre rischi

Ma chi sono io per dire

Cosa deve fare una ragazza?

Dio ho bisogno di risposte

 

 

 

 

- Riza, smettila.

- Ma padre, non capite? Quello che state facendo non è giusto! Non potete condizionare in questo modo le vite…

- Riza, basta!

Mi volto, fuori di me, e noto il ragazzo sulla soglia della porta. E certo, arriva lui e mio padre deve ricominciare a recitare la parte del genitore perfetto. Come se Roy non sappia nulla. Come se lui non possa capire. Ma guardalo, fermo lì, immobile, incerto se addentrarsi o meno nella tana del lupo. Che pena.

- Roy, mio caro! Entra, entra! Mi dispiace che tu debba assistere a certe scene, ma era solamente un piccolo scambio di vedute tra me e mia figlia, non preoccuparti.

Sempre a scusarsi, a cercare di coprire la realtà. Poco ci manca che gli scagli contro qualcosa, quando mi lancia una breve occhiata significativa, che mi ordina di tacere. Roy abbozza un sorriso, rassicurato, e mio padre gli sorride di rimando.

Rassicurante, incoraggiante.

Semplicemente ipocrita.

Mi siedo a tavola per la cena. La conversazione procede come al solito, mentre loro parlano di alchimia, e degli ultimi studi, io rimango zitta e mangio senza fretta. Sono troppo arrabbiata anche per inserirmi nel dialogo, ma tant’è, a mio padre non importerebbe comunque. Mi ha addestrata a rimanere impassibile, anche quando dentro di me vorrei solo urlare.

Mio padre tende ad eliminare tutto ciò che non sopporta.

E a mio padre, non piacciono le scenate.

Quindi con lui il silenzio quando non si è d’accordo, è d’obbligo.

Alzo lo sguardo dal mio piatto, e noto che il ragazzo mi sta scrutando da sopra l’orlo del bicchiere che sta per bere.

Sostengo il suo sguardo, lo sfido, ma una domanda di mio padre lo costringe ad interrompere il contatto. Poco male, tanto non sarebbe mai riuscito a tollerare i miei occhi.

Quelli sono l’unica parte di me che ancora dicono ciò che mi passa realmente per la testa.

E’ per questo che mio padre non mi guarda mai in faccia, quando gli parlo. Ha troppa paura di venire sopraffatto dalla mia angoscia, e dai suoi sensi di colpa.

Sempre che gliene siano rimasti, ormai comincio a dubitarne.

- Con permesso.

Appoggio il tovagliolo in ordine, accanto al piatto praticamente pieno, e mi alzo.

- Riza, noi non abbiamo ancora finito. Per favore, rimettiti a sedere.

L’impulso di obbedire, contro quello di andarmene.

- Perdonatemi padre, ma ho un po’ di acidità di stomaco. Non posso restare.

Acidità dovuta alla sua vista. E quando me ne vado, ho la precisa impressione che tutti e tre sappiamo che è soltanto una bugia, ma l’omertà regna sovrana in questa casa. Mio padre non potrebbe mai fare la figura del genitore non amorevole, non davanti a terzi, perlomeno.

 

 

 

 

What am I to do with my life

(You will find out don't worry)

How Am I supposed to know what's right?

(You just got to do it your way)

I can't help the way I feel

But my life has been so overprotected

 

I tell 'em what I like

What I want

What I don't

But every time I do I stand corrected

Things that I've been told

I can't believe what I hear about the world, I realize

I'm Overprotected

 

Cosa devo fare della mia vita?

(Lo scoprirai non ti preoccupare)

Come faccio a sapere cosa è giusto?

(Devi solo agire a modo tuo)

Non posso evitare di sentirmi così

Ma la mia vita è stata così iperprotetta

 

Dico loro cosa mi piace, cosa voglio e cosa no

Ma ogni volta che lo faccio, sono ripresa

Su cose che mi sono state dette

Non posso credere a ciò che sento sul mondo

Capisco di essere iperprotetta

 

 

 

Me ne esco di casa, non potrei soffrire quell’aria viziata un momento di più.

Mi sento nervosa, agitata, sull’orlo delle lacrime.

Eppure, non traspare nulla da me, se non il mio passo un po’ troppo veloce.

E questo mi fa infuriare ancora di più, sono solo il riflesso perfetto di una perfetta marionetta.

Ogni volta che non sono d’accordo con mio padre, vengono fuori delle tragedie greche. Sono rare, ma più cresco, più non riesce a rabbonirmi come prima.

E questo lo spaventa molto, anche perché mi ha lasciato come eredità il suo sapere.

Per questo motivo cerca di non farmi venire a contatto con il mondo esterno.

Ma io ho capito che sta succedendo qualcosa di grosso al di là di questa cittadina.

Una guerra, ma è inutile cercare di parlarne con mio padre.

Qualsiasi cosa io possa dire, verrei sempre e comunque ripresa.

Ma non mollerò così facilmente.

Voglio trovare uno scopo alla mia esistenza, qualcosa che non concerni magari solamente il trovare qualcuno di adatto per succedere a mio padre, nella mia vita.

 

 

 

 

There must be another way

Cause I believe in taking chances

But who am I to say

What a girl is to do

God I need some answers

 

What am I to do with my life

(You will find out don't worry)

How Am I supposed to know what's right?

(You just got to do it your way)

I can't help the way I feel

But my life has been so overprotected

 

I need… time (love)

I need… space

(This is it, this is it)

 

I don't need nobody

Tellin me just what I wanna

What I what what I'm gonna

Do about my destiny

I Say No, No

Nobody tell me just what what what I wanna do, do

I'm so fed up with people telling me to be

Someone else but me

 

(Action!)

 

 

Ci deve essere un altro modo

Perché io credo nel correre rischi

Ma chi sono io per dire

Cosa deve fare una ragazza?

Dio ho bisogno di risposte

Cosa devo fare della mia vita?

(Lo scoprirai non ti preoccupare)

Come faccio a sapere cosa è giusto?

(Devi solo agire a modo tuo)

Non posso evitare di sentirmi così

Ma la mia vita è stata così iperprotetta

 Ho bisogno di… tempo (amore)

Ho bisogno di… spazio

(E’ questo, è questo?)

Non ho bisogno di nessuno che mi dica cosa voglio

Che cosa, cosa, cosa, cosa farò del mio destino

Io dico no, no, nessuno deve dirmi cosa voglio fare

Sono stufa della gente che mi dice di essere qualcuno di diverso da me

(Azione!)

 

 

 

- Perché te ne sei andata in quel modo?

- Non capirebbe.

- Chi, io o tuo padre?

Si siede tranquillamente accanto a me, neanche mi avesse chiesto se fossi d’accordo o meno.

- Entrambi, direi.

Si sdraia sull’erba, e si infila uno stelo d’erba in bocca. Questa scena mi porta alla mente un vecchio ricordo, una delle tante estati passate insieme a lui, su quello stesso prato.

Cos’è cambiato da allora?

Siamo solamente cresciuti o c’è qualcosa di più?

 

La sera è diventata ormai notte. Quando tutto si fa buio, è sempre il momento della verità. Aiuta a dire più facilmente ciò che si pensa, il non vedere bene in faccia l’altro. Di nuovo ipocrisia, quindi?

- Signor Mustang, potrebbe dirmi una cosa?

- Dipende.

- Cosa sta succedendo là fuori?

Mi guarda, come soppesando la risposta.

- Siamo in guerra. E io sto per tornare alla mia città, per vedere cosa posso fare.

Il mio cuore subisce una piccola stretta. Sapevo che non sarebbe rimasto per sempre, ma ho sempre rimandato questo pensiero. Una stupida lacrima tentenna sulle mie ciglia, prima che mi decida a distogliere lo sguardo e puntarlo dalla parte opposta, e liberarla.

Una, una sola lacrima, questo mi è ancora concesso, vero?

Maledetto burattino.

Voglio fare qualcosa, qualunque cosa. Qualcosa per lui. Che mi permetta di ricordarsi di me.

La mia schiena comincia a bruciare, ma le mie labbra rimangono serrate.

Un pensiero comincia a farsi largo piano nella mia mente.

Forse ho trovato uno scopo.

E non sarà facile, lo so. Sarà doloroso, umiliante. Eppure, potrà essere più umiliante di adesso?

 

 

 

 

What am I to do with my life

(You will find out don't worry)

How Am I supposed to know what's right?

(You just got to do it your way)

I can't help the way I feel

But my life has been so overprotected

 

I don't need nobody

Tellin’ me just what I wanna

What I what what I'm gonna

Do about my destiny

I Say No, No

Ain't nobody tell me just what I wanna do, do

I'm so fed up with people telling me to be

Someone else but me

 

What am I to do with my life

(You will find out don't worry)

How Am I supposed to know what's right?

(You just got to do it your way)

I can't help the way I feel

But my life has been so overprotected.

 

Cosa devo fare della mia vita?

(Lo scoprirai non ti preoccupare)

Come faccio a sapere cosa è giusto?

(Devi solo agire a modo tuo)

Non posso evitare di sentirmi così

Ma la mia vita è stata così iperprotetta

Non ho bisogno di nessuno che mi dica cosa voglio

Che cosa, cosa, cosa, cosa farò del mio destino

Io dico no, no, nessuno deve dirmi cosa voglio fare

Sono stufa della gente che mi dice di essere qualcuno di diverso da me

 
Cosa devo fare della mia vita?

(Lo scoprirai non ti preoccupare)

Come faccio a sapere cosa è giusto?

(Devi solo agire a modo tuo)

Non posso evitare di sentirmi così

Ma la mia vita è stata così iperprotetta

 

 

 

 

- La guerra… Hai paura?

- Dovrei averne?

Mi squadra, mentre pensa a come rispondermi.

- Non lo so, ho smesso da tempo di cercare un modo per penetrare i tuoi pensieri più intimi.

- Strano che ci abbia anche solo provato.

Il tono di entrambi è arrabbiato, amaro. Pieno di risentimento, perché ognuno di noi due sta lanciando un messaggio che l’altro non afferra, che non vuole afferrare.

- A cosa pensi?

Scrollo le spalle, lascio che le mie dita giochino con l’erba del prato. Il segno sulla schiena brucia come non mai, neanche fosse un anatema. O magari lo è, invece.

- Ci riuscirò mai?

Chiudo gli occhi, una seconda lacrima che insiste per uscire. Lui non mi guarda, il suo sguardo è fisso sull’orizzonte davanti a noi, le mani che cercano di catturare gli stessi fili d’erba. Ritiro le mie in grembo, non voglio che si tocchino. Non voglio un contatto. Non ora, non così.

- Riuscirò mai a capirti? A capire perché ti comporti così?

Rimango in silenzio per un po’.

- Chissà, forse un giorno…

Sorride.

- E’ una promessa?

Riapro gli occhi. Lo fisso a lungo, in cerca di una qualche esitazione da parte sua. Ma lui sorregge il mio sguardo senza battere ciglio. Il tatuaggio torna a punzecchiarmi, come se cercasse di dirmi qualcosa.

- Sì.

 

 

 

 

Note finali: Temo di essere proprio andata OOC stavolta =_____=

Ma una Riza arrabbiata, amareggiata era in linea con quello che provavo io in quel momento, e purtroppo mi sono lasciata guidare da questa visione.

Quindi, mi alterno con il considerarla IC e OOC, ma pazienza, è stata solamente colpa mia, la prossima volta ci rifletterò meglio ^^

Altra cosa: Il fatto di capire Riza sarà proprio quello stesso scoprirsi di quel tatuaggio, praticamente è la promessa di Riza di condividere con lui ciò che il padre le ha lasciato. Casomai non si fosse capito ^^

Canzone: Overprotected, di: Britney Spears.

 

Per i ringraziamenti personali non ho proprio tempo, e mi dispiace molto, ma latino mi chiama ç____ç  Chiedo scusa poi a Shatzy, perché non era questo il capitolo che aspettava, ma per la visione di Riza dopo le sue scuse, mi ci vorrà un po'. Sono troppo stressata, mi verrebbe fuori solo un genocidio (Immagina Riza sparare dietro a Roy) Decisamente XD

Kissoni a tutti, alla prossima!!

 

   
 
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