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Autore: Spirit734    06/01/2014    6 recensioni
[FIC IN REVISIONE]
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Jack Frost viene spedito per errore nel passato, causando un inverno perenne. Lungo il sentiero Merida fa conoscenza di Hiccup e Sdentato, atterrati nel suo territorio in seguito ad una brutta tempesta di neve, Rapunzel riceve la "spiacevole" visita di una famosa intagliatrice e chiedendole aiuto per vivere una bella avventura, la strega la spedisce da una sua vecchia conoscenza dai capelli rossi.
Ma un nuovo e potente nemico minaccia di distruggere il clan Dumbrock, riusciranno i quattro ragazzi a collaborare e fermarlo prima che sia troppo tardi?
Spero di avervi incuriositi!
Genere: Azione, Fantasy, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Jack Frost, Merida, Rapunzel, Sorpresa
Note: Cross-over, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cap 11:
 

Paure nascoste

 
 
 
 
 
Rapunzel non si mosse per quasi un ora, e con lei anche Hiccup e Merida. Sdentato restò al fianco della ragazza, ma cercò con lo sguardo il suo padrone, sperando in un gesto di conforto.
Ma Hiccup rimase a fissare quel terreno per troppo tempo, forse non del tutto convinto della scomparsa di Jack. Provò di darsi un'altra spiegazione, ma inutilmente.
Se ci fosse stato suo padre, probabilmente gli avrebbe detto di non piangere, di essere forte, ma come poteva far finta di niente di fronte alla morte di un suo amico?
Amico...
Faceva strano definirlo tale, entrambi avevano dei caratteri così diversi, molte volte aveva da ridire sul suo comportamento e le loro opinioni spesso non coincidevano come avrebbe voluto.
Ma Jack era stato con loro fino alla fine, non sarebbero qui se non fosse stato per lui, sapeva trasmettere l'allegria anche nelle situazioni peggiori e le sue idee, anche se fuori dal comune si erano dimostrate davvero molto utili. Avrebbe potuto andarsene la sera precedente ma non lo fece.
Rimase per loro.
Se non l'avesse fermato non sarebbe successo tutto questo.
“Hiccup”
Una mano gli sfiorò la spalla, non fece tempo ad alzare lo sguardo che vide Merida passargli davanti.
Gli fece cenno di alzarsi, non la vide in viso, probabilmente non voleva far vedere che pianse fino ad ora.
Che male c'era dopotutto, Jack era anche amico suo.
In quel momento sembrò talmente fragile ed indifesa, che se fosse balzato un altro orso probabilmente non avrebbe reagito. Rapunzel non sembrò nemmeno accorgersi della partenza della rossa, continuò a fissare quel terreno "Quelli sono pezzi di ghiaccio?" Si domandò, osservando quei frammenti di ghiaccio sparsi ovunque.
Iniziò a non capirci più nulla, sentì la testa scoppiarle e il pensiero di quanto accadde le fece ulteriormente venire i brividi, accarezzò debolmente il muso di Sdentato, poi Hiccup la aiutò ad alzarsi, avvertendola che si sarebbero rimessi in marcia.
La ragazza lo guardò con un'espressione talmente triste che lui non poté fare a meno di abbassare lo sguardo.
Come potevano andare avanti, comportandosi come se nulla fosse?
Come speravano di raggiungere quel drago senza di lui?
Non seppero che Jack li osservò, invisibile ai loro occhi, ma sempre li, con loro.
La furia buia d'altro canto, lo vide, o meglio, avvertì  la sua presenza, Jack se ne accorse "Tu...Mi vedi?"
Sdentato sgranò gli occhi, inclinando la testa di un lato. Jack si sentì  molto più sollevato "Oh grandioso!" Gli si avvicinò entusiasta "Sarà qualche effetto magico...Può essere una cosa da draghi"
Sdentato indietreggiò, leggermente titubante. Avvertì la presenza di Jack, ma istintivamente si tenne lontano, trattandosi comunque di uno spirito, ora ne fu pienamente consapevole della sua stranezza.
"Puoi far capire agli altri che sono qui?" Domandò speranzoso "Io... Sono troppo debole, non so davvero come fare" provò a creare una palla di neve con la mano ma con scarsi risultati "In questo periodo sono completamente solo. Ma non voglio abbandonarli"
Ma la furia buia rimase fermo, Jack gli fece cenno di muoversi verso gli altri ma nulla.
Alla fine Sdentato provó ad attirare l'attenzione di Hiccup, saltellando e facendogli cenno di guardate verso Jack, ma il vichingo lo fissò confuso "Che ti prende?"
Il drago parve stranamente su di giri, tentando il tutto pur di farsi ascoltare ma questo fece stranamente irritate l'amico " Non è il momento, Sdentato" sospirò "dobbiamo muoverci"
L'animale diede un veloce sguardo a Jack, come per fargli capire che non avrebbe potuto fare di più.
Ripensandoci, come poteva dire ad Hiccup che lui fosse ancora vivo?
Lo spirito si portò una mano sul capo, pensando ad un altro piano. "Calma Jack...Rifletti..." Ma in quell'istante vide il gruppo allontanarsi da lui, Jack li seguì, rimuginando sul da farsi.
Camminarono per un altra ora, finché il cielo iniziò a scurirsi, raggiungendo una tonalità bluastra, un colpo di vento fermò i loro passi, il sole ormai sparì del tutto, lasciando spazio all'aria gelida della notte. Hiccup alzò lo sguardo, continuando a camminare in quel modo avrebbero solo rischiato di prendersi un malanno, non ci fu altra scelta “Sarà meglio trovare un riparo” Disse, facendo girare di scatto le due ragazze.
E per la prima volta dopo l'incidente, i loro sguardi si incrociarono.



 
*********************



 
Hiccup vide una grotta non molto lontana da loro, fortunatamente sembrò disabitata, non parve molto grande, ma abbastanza da contenere loro tre e la furia buia. 
In cinque sarebbe stato un problema.
Merida accese un fuoco, utilizzando alcuni rametti secchi trovati lungo il tragitto, dopo di ché, tirò fuori alcune coperte che si trovarono all'interno della sacca, almeno non si sarebbero congelati.
Jack tentò di attirare la loro attenzione, cercando di creare come meglio poté qualche immagine o dei fiocchi di neve, ma fu del tutto inutile.
Essendo un Guardiano, come da regola, quando i bambini smettevano di credere, le capacità diminuivano, fino ad annullarsi. Non dimenticò mai la paura di Dentolina o la riduzione di Calmoniglio, per loro si svolse più lentamente, ma per Jack fu diverso, distruggendo il medaglione, eliminò completamente la fede che Jamie e gli altri ponevano su di lui, fu come un forte scossone al petto, sentì di aver perso tutto. Non poté fare nulla per loro in quelle condizioni, si sentì debole, privo di forze, ma non volle nemmeno abbandonarli.
Ogni tanto commentò qualche loro azione, pur consapevole di essere ignorato, ma gli permise di sentirsi meno solo in quel momento
Sarebbe stato contento perfino di sentire uno degli insulti di Merida, o la risata contagiosa di Rapunzel, o guardare Hiccup e Sdentato litigarsi il posto dove dormire, finendo poi con la vittoria schiacciante della furia buia.
Iniziarono a mancargli. Davvero tanto.
Merida si accucciò vicino al fuoco, riscaldandosi le mani e i piedi, Rapunzel invece si posizionò poco distante da loro, intenta a disegnare qualcosa con un ramoscello, gli occhi azzurri della principessa puntarono su di lei, la vide tremare dal freddo, ma non si alzò, tanto non avrebbe risolto nulla.
Al contrario, Hiccup la raggiunse, tenendo in mano una sacca con dentro del cibo, la furia buia lo seguì, rivolgendogli uno sguardo pieno di conforto, solo immaginare come si stesse sentendo. Se solo avesse potuto parlargli. Hiccup gli sorrise, dandogli una veloce carezza all'orecchio “Grazie”.
Sdentato lo guardò come se avesse capito, voltandosi poi verso Jack, Hiccup non ci fece molto caso, ma fu grato della sua presenza, senza di lui non avrebbe reso tutta quella pressione.
Raggiunse la ragazza, trovandola di spalle e seduta su un cumulo di neve, il viso appoggiato su una mano, mentre con l'altra tracciò delle linee con un bastoncino. Parve così concentrata, probabilmente non si accorse nemmeno del suo arrivo.
“Rapunzel”
La biondina sobbalzò, facendo cadere a terra il bastone “Non ti avevo sentito”
Hiccup le sorrise, sedendosi accanto a lei, Sdentato si mise al centro, attirato dal disegno che la ragazza fece sulla neve.
“Wow” Mormorò il vichingo, osservando il lavoro “Siamo...Noi”
Rapunzel ritrasse tutti, lei, affiancata da Merida, Hiccup, Sdentato, perfino Jack.
“Che ne dici di raggiungere la grotta? Qui si congela” Cercò di sviare il discorso. Questo avrebbe solo peggiorato la situazione.
Rapunzel annuì, mostrandogli un debole sorriso “Vi raggiungo tra poco”
“D'accordo” Rimase a fissarla, preoccupato, sperò cambiasse idea, ma lei ritornò a concentrarsi sul disegno, terminando così la conversazione.
Lui sospirò, facendosi forza e alzandosi da terra “Andiamo bello” Fece per allontanarsi, quando per sbaglio calpestò la lunga treccia bionda.
Rapunzel drizzò la schiena, urlando un Aih di troppo, questo attirò l'attenzione dello spirito, che li raggiunse per vedere cosa stesse succedendo. Hiccup fece un balzo all'indietro, mormorando un scusa e controllando di non averli rovinati “Mi dispiace, ero distratto e...”
“Non fa nulla” Aggrottò la fronte, raccogliendosi la treccia per lasciar spazio ad Hiccup, l'altro non fece in tempo a fare un passo, che stranamente venne richiamato “Forse...”
Lui si voltò, non completamente sicuro se Rapunzel stesse parlando con lui o per conto suo. Ma le sue parole furono più che sufficienti.
“...Forse avrei dovuto tagliarli fin dall'inizio” Sospirò, raccogliendosi una ciocca bionda e passandosela dietro l'orecchio “Non hanno fatto altro che intralciare il nostro viaggio, Jack aveva ragione, dovevo tagliarli”.
“Cosa?!” Perfino lo spirito non riuscì a credere alle sue orecchie.
“Perché?” Hiccup si accucciò nuovamente, avvicinandosi a lei e facendo cenno alla furia buia di chinarsi con lui “Se non fosse stato per i tuoi capelli, Sdentato sarebbe ancora ferito” Il drago la guardò con i suoi enormi occhioni, mormorando un dolce ruggito, questo fece trasparire un sorriso da parte della ragazza, che però svanì lentamente “Proteggi i tuoi capelli, non fidarti di nessuno e fai in modo che non vengano mai tagliati” Cercò nella sua lunga chioma, dietro l'orecchio vi era una ciocca di capelli diversa dalle altre, Hiccup e Jack osservarono attentamente, il colore sembrò castano, completamente diverso da tutto il resto della chioma.
“E' quello che mi ripete sempre mia madre, se i miei capelli vengono tagliati, perdono il loro potere, diventando...Beh...Normali, credo” Si rimise a posto la ciocca, tirando un ennesimo sospiro.
Hiccup batté le palpebre più volte, sorpreso, Jack al contrario sbuffò, portandosi le mani al petto, più che meravigliato, sembrò confuso “E tu vuoi rinunciare a tutto questo?”
Con una mano, Rapunzel cancellò dal disegno i suoi lunghi capelli e, utilizzando il bastoncino ne disegnò altri, più corti, più normali “Questi capelli sono ciò che mi rende speciale, ma per colpa loro mi sono messa nei guai e Jack ha dovuto salvarmi” Sempre col bastone tirò una riga sul disegno del ragazzo, i suoi occhi iniziarono ben presto a tornare lucidi “Non avrei mai dovuto esprimere quel desiderio, avrei potuto chiedere...Una torre più grande! Perché no, se mai tornerò a casa di sicuro non uscirò mai più, mi servirà dello spazio!”
Jack si voltò verso il vichingo, sospirando un “Fai qualcosa, tu che puoi”
L'altro scosse il capo, lasciandosi scappare una piccola risata, sotto lo sguardo furente della bionda “Cosa c'è di divertente?”
“Il tuo comportamento”
Lei si irrigidì "Ti sembra il momento adatto per fare battute?”
“Jack lo farebbe” Si guardarono, sorridendo entrambi “Non so che rapporto ci sia tra te e tua madre" iniziò Hiccup "Ma non sono i capelli a renderti speciale”
L'albino tirò fuori un sorrisetto, incrociando le braccia “Adulatore, io avrei optato per qualche battutina in più”
Ma inaspettatamente l'umore di Rapunzel iniziò a migliorare, arrossì per il complimento, rivolgendogli un sorriso sincero e pieno di gratitudine. Fu grata ad Hiccup per non essersene andato, per non aver abbandonato lei e Merida e di rimanere con loro anche adesso, quando sarebbe potuto salire in groppa a Sdentato ed allontanarsene.
In fondo lo ammirava, possedeva un coraggio inimitabile, anche se il suo aspetto poteva far sembrare il contrario, non era forzuto e non era nemmeno un asso con i combattimenti corpo a corpo, ma possedeva una forza d'animo impareggiabile, così come Merida e Jack. Forse era per questo che si sentiva fuori luogo, fino a quel momento non aveva contribuito molto ad aiutare, anzi, aveva peggiorato solo la situazione.
Hiccup le porse il sacchetto con il cibo, alzandosi in piedi “Se hai fame, c'è ancora qualcosa, quando te la senti raggiungici, ma non congelare”
“Va bene” Sorrise, riprendendo a fissare il disegno di fronte a sé.
D'ora in poi non sarebbe più stata un peso.


 
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Dopo la chiacchierate con la bionda, fu il momento di parlare anche con la rossa.
Ed Hiccup sapeva che sarebbe stato più difficile del previsto, visto che Merida, al contrario di Rapunzel, non spiccicò una sola parola per tutto il viaggio.
Mentre la raggiunse la osservò per bene, trovandola nello stesso punto da dove si era seduta, il corpo avvolto in un mantello, il cappuccio le coprì i lunghi capelli ricci.
Nonostante stesse vicino al fuoco, tuttavia sembrò un pezzo di ghiaccio. Il giovane vichingo deglutì appena, lanciando uno sguardo di conforto a Sdentato, come sempre la furia buia restò al suo fianco, non lo avrebbe mai lasciato per nulla al mondo “Speriamo in bene” Sospirò, avvicinandosi al luogo riparato e sedendosi accanto a Merida.
E fu così che calò il silenzio, si sentì solo il fruscio di alcuni rami mossi dal venticello, nonostante l'aria gelida, la neve fortunatamente smise di cadere.
La principessa non accennò a parlare, né tanto meno a voltare lo sguardo.
Lui la guardò di sottecchi, schiarendosi la voce come per far sapere della sua presenza.
“Allora...” Decise che se non avesse iniziato per primo, non avrebbero concluso nulla “Posso cominciare io il turno di guardia, che ne dici?”
Merida annuì, ma senza voltarsi. La situazione più che strana, iniziò a farsi imbarazzante.
“Strano” Borbottò, tirando fuori un sorrisetto “Normalmente sono io quello di poche parole”.
Solo per qualche istante, gli lanciò un'occhiata, ma la speranza di instaurare un dialogo svanì brevemente non appena riportò lo sguardo verso lo scintillio del fuoco.
Hiccup si portò una mano tra i capelli, avvertendo pian piano il disagio, inoltre si sentì in bilico, da una parte Rapunzel giocherellava con la neve, rimuginando sulla sua educazione e creandosi delle colpe inutili, dall'altra parte Merida, una colonna portante per quel piccolo gruppo, aveva perso la sua intraprendenza.
La vide fissare continuamente quel fuocherello, pensando a tutt'altro, probabilmente, così come lui e Rapunzel, non si stava dando pace per la morte di Jack.
Non seppe davvero come reagire, cosa fare, avrebbe voluto piangere la morte del suo amico, di nuovo.
Si sentì in colpa per non aver fatto abbastanza.
Una parte di lui volle ritirarsi, andarsene e dimenticare tutto, ma in quel caso la morte di Jack sarebbe stata inutile e questo non se lo sarebbe mai perdonato.
“Senti...” Merida intanto si accucciò per prendere sonno, dandogli le spalle “So come ti senti, ma se vogliamo continuare questo viaggio, non devono esserci pressioni, se stai male e vuoi sfogart...”
“Sto bene” Lo zittì, dal suo tono non trasparì dell'odio, sembrò quasi una supplica.
Non voleva parlare, né tanto meno di stare in compagnia di qualcuno, messaggio ricevuto.
“Cercavo solo di aiutarti” Ma lei tornò a sistemarsi in quell'angolino scuro e riparato, le sue parole si limitarono ad un mormorio infastidito per via della scomodità sul terreno.
Hiccup tirò un sospiro, prendendo una coperta, e mentre si alzò, per andarsi a sistemare sotto ad un albero accanto, vide Rapunzel raggiungere la grotta e accucciarsi vicino a Merida, non le disse una parola, forse pensando che stesse dormendo.
Come annunciato poco fa, fece lui il primo turno di guardia, avrebbe potuto restare assieme alle due ragazze, ma in quel momento volle stare per conto proprio. Sdentato si sistemò vicino a lui, sbadigliando appena “Sai, più passo il tempo con le persone, più preferisco i draghi”
Tranne ovviamente per alcune eccezioni, se Astrid lo avesse sentito non l'avrebbe mai perdonato.
Non era arrabbiato con Merida, ma il suo atteggiamento l'aveva deluso, anche lui soffriva per la morte di Jack, ma doveva reagire, per il bene del suo clan e per il loro.
Diede un'ultima occhiata attorno, Sdentato sbadigliò ripetutamente, cercando di restare sveglio per fargli compagnia, ma non avrebbe resistito ancora per molto, Hiccup gli rivolse un sorrisetto, sussurrandogli di dormire, lui non se lo fece ripetere due volte e si accovacciò per bene, chiudendo gli occhi e lasciandosi trasportare dal sonno.
Anche Merida e Rapunzel sembrarono nel mondo dei sogni, così come il resto della foresta, se non fosse per quel freddo venticello, anche Hiccup si sarebbe addormentato subito, ormai non chiuse occhio dal suo arrivo al castello, chissà per quanto avrebbe resistito.
Jack osservò tutta la scena, vedendo poi Hiccup allontanarsi dal gruppo, ma il suo interesse fu attirato dal disegno che Rapunzel fece sulla neve “Però...” si accucciò per osservarlo meglio, sgranando gli occhi non appena vide la sua figura con una linea tracciata “Questo non è affatto carino” cercò di togliere quella riga, ricostruendo da sé il disegno ma modificando qualche particolare “Non ho i capelli in questo modo, e non ho dei piedi così grandi!” Gli fu difficile manovrare la neve, avendo perso gran parte del suo potere, ma con un ulteriore sforzo riuscì a terminare il disegno “Ecco fatto” un piccolo sorrisetto comparve sul suo volto. Peccato fosse solo un disegno e non la realtà.
 
 
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“Hiccup? Hiccup?!” Uno schiaffetto alla guancia lo fece svegliare di scatto.
“C_cosa?!” Ma la mano fredda della ragazza gli tappò la bocca, facendogli cenno di stare zitto
“Non urlare, sveglierai Rapunzel” Sussurrò “Ora è il mio turno, così puoi continuare a dormire”
“Non stavo dormendo” Si difese il moro, lei ridacchiò, coprendosi la bocca con la mano sinistra e annuendo appena “Oh sì invece, ti ho sentito farfugliare”
“Farfugliare?” Voltò il capo sulla furia buia, appena sveglia “Farfuglio durante il sonno?”
Sdentato emise un lungo sbadiglio, senza degnare la domanda dell'amico e si rimise a dormire.
Merida sorrise, appoggiando anche lei la schiena sul tronco dell'albero e portando le mani sulle ginocchia “Eri strano, devi aver fatto un incubo”
“Non sarebbe la prima volta” Sospirò, trattenendo uno sbadiglio.
Il silenzio calò nuovamente tra i due, questa volta Hiccup decise di non intromettersi, toccò a Merida farsi avanti questa volta.
Fortunatamente la ragazza sembrò leggerlo nella mente, ed iniziò a parlare “Mi dispiace...Per prima” disse, stringendosi le spalle “Cerco di essere forte, ma la verità è che non riesco ancora a farmene una ragione e...” Si fermò, cercando di tirare fuori le parole giuste “Mi manca”
Hiccup inarcò un sopracciglio, mostrando un debole sorriso “Non sei la sola”
Jack, che li raggiunse, rimase senza parole alla dichiarazione di Merida, per quanto la situazione fosse drammatica, non poté fare a meno di sorridere.
Osservò la ragazza, con ancora gli occhi gonfi per via del pianto, il volto appoggiato sulle mani, mantenendo comunque un'aria adorabile, stranamente senza il suo arco con sé, immaginò lo avesse lasciato nella grotta.
Di rado Merida si separava dalla sua arma, ma in quel momento aveva la testa altrove, lo si capiva benissimo dal suo atteggiamento.
In fondo era carina mentre cercava di nascondere la sua espressione, coprendosi il volto con i suoi lunghi capelli.
Un momento...Carina? Adorabile?
"Frena Jack, scaccia questi pensieri" Non sembrò il momento adatto, e soprattutto non con Merida.
Anzi, sarebbe stato meglio non pensarci affatto.
Hiccup notò la ragazza tenersi forte il braccio destro, guardandosi pensierosa il polso “Tutto bene?”
Lei abbassò lo sguardo “Non era la prima volta che mi scontravo con un orso” Lui la osservò, senza dire una parola, anche se capì di cosa stesse parlando, suo padre durante la cena gli disse tutta la storia “Qualche tempo fa ho avuto un'incidente, Angus mi aveva disarcionata e sono scivolata in un burrone, temevo di non farcela, ma sono riusciti a trovarmi, sfortunatamente mi sono ferita al polso e non ho potuto esercitarmi con l'arco per tutto l'inverno” strinse il pugno, portandosi una mano tra i capelli “Credevo di essere felice, poter nuovamente uscire dal castello e tirare con l'arco, ma la verità è che non sono più capace”
“Come?” Hiccup sgranò gli occhi, sorpreso dalle sue parole “Stai scherzando? Ricordi la prima volta che ci siamo incontrati?”
“Sì ma era diverso, non ero in ansia, quel ragno non era un drago di dieci metri o un orso inferocito!” tirò un sospiro, appoggiando il capo sul tronco e portando lo sguardo verso il cielo notturno “Ho avuto paura, e quando ho visto Jack scappare da quell'orso mi sono chiesta: Perché non ho reagito? Se solo l'avessi colpito...Forse...”
“Nessuno è immune alla paura” Disse Jack, sedendosi su una roccia, accanto alla ragazza “Tira fuori la grinta, andiamo! Ti do il via libera di prendermi in giro”
“E' impossibile non avere paura di niente” Esclamò Hiccup
“E' quello che ho detto” Borbottò lo spirito.
“Che cosa ti spaventa?” La domanda di Merida lo lasciò spiazzato, ci pensò un paio di minuti, grattandosi nervosamente il capo “Di addormentarmi”
Sia la ragazza che lo spirito, sgranarono gli occhi, dovendosi quasi trattenersi dal ridere.
“No no fammi capire, hai paura di dormire?” Disse divertito Jack
“Ah-ah, sì è buffo” Hiccup accennò ad un sorrisetto, voltandosi sulla furia buia accanto, immersa nel sonno “Continuo a fare lo stesso incubo da settimane”
“E che cosa sogni?” Merida sembrò piuttosto curiosa.
“Non si capisce con precisione” Sospirò “So solo che Sdentato sparisce davanti ai miei occhi, io provo a fermarlo ma lui non mi ascolta e... Poi quel ruggito
“Ruggito?” Ripeté la rossa, inarcando un sopracciglio “Pensi che sia una sorta di sogno premonitore?”
Lui si strinse le spalle, appoggiando il capo sul tronco e guardandola “Tu credi?”
“Può capitare" lei lo guardò "Rifletti: Fai degli incubi su Sdentato, e qualche giorno dopo incontri un drago che neanche conosci”
“Ho sentito quel drago ruggire, e credimi, non assomiglia per niente a quello del mio sogno” Fece un ennesimo sbadiglio, nonostante cercasse di rimanere sveglio, la stanchezza ebbe la meglio.
Merida frugò nella sacca delle coperte, tirando però fuori un libro.
“Vuoi leggermi una favola?” Ridacchiò il vichingo.
“Guarda meglio” Hiccup si avvicinò, riconoscendo dalla copertina rovinata il libro sulla storia di Angus “Te lo sei portato in viaggio?”
“Per darci un'occhiata” Si difese, iniziando a sfogliare alcune pagine “Quell'Angus era un tipo strano, quando fuggì rubò un'enorme quantità di oro, evidentemente non voleva vivere nella miseria nella tua isoletta”
Hiccuo alzò le spalle “Non ho mai sentito parlare di oro, Angus era stato scelto come capo per il suo coraggio, non certo per le sue ricchezze”
Quelle frasi insospettirono ulteriolmebte Merida “E allora perché ha rubato a suo fratello?”
Hiccup fece nuovamente le spallucce “E chi lo sa” Si scambiarono un'occhiata "Forse lo scopriremo"
Merida annuì, sistemandosi comoda e riprendendo ad osservare la foresta attorno a sé, il cielo cupo, come una cappa grigia e pesante, gli alberi spogli circondati da fiocchi di neve e ghiaccio, nonostante il freddo, tuttavia si respirò un'aria più tranquilla.
 
 



 
 
ANGOLO AUTRICE:
 
Okay è triste, lo ammetto; ma vedrete che al prossimo capitolo ci saranno nuove sorprese che non vi deluderanno, vedrete!
A dire il vero sarei potuta andare oltre, ma in questo caso volevo concentrarmi sui cambiamenti, sulle loro interazioni e sul loro modo di affrontare la perdita di Jack, ognuno agisce in modo diverso, finendo poi per scontarsi con le proprie paure e confrontandosi con gli altri. Mi piace rappresentare la loro bellissima amicizia, che alla fine è quello che apprezzo di più in questo crossover.
Avrete notato che quando Jack parla, il testo è in corsivo, l'ho fatto per non confondere le idee quando è con gli altri.
Insomma, spero vi sia piaciuta!^^
Ringrazio moltissimo chi ha recensito il capitolo precedente, prometto che risponderò a breve! Devo fare un po' di ordine con alcune fic.
E Ringrazio altrettanto chi continua a leggerla, non sapete quanto mi fate felice.
Se volete lasciate un commento, è sempre gradito ^^
A presto! :)
 
  
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