Savannah era appena uscita dalla doccia calda. Si stava preparando per uscire con il suo solito gruppetto. La sua amica Juliet, soprannominata July, e i due amici. Cory e Bruno. Uscita dal bagno Savannah si recò nella sua stanza indossando un paio di pantaloncini e una canottiera grigia, con le sue amate ballerine nere. Era agosto, e a Charleston faceva caldissimo. Arrivata in spiaggia Savannah si incontrò con il suo gruppetto di amici. “Buon pomeriggio a tutti!” Disse sorridente, spostando i suoi lunghi capelli biondi sulle spalle. I suoi amici la salutarono e i quattro iniziarono a camminare lungo la grande spiaggia. “Ancora tre settimane ragazzi. Dopo di che si ritorna sui libri!” Disse July mettendo su un’espressione triste. Naturalmente l’estate stava finendo, e il ritorno degli studi si stava riavvicinando. Nessuno dei quattro voleva riallontanarsi, si conoscevano dall’infanzia e non volevano dividersi per un altro anno. Considerando che tutti e quattro studiavano in università diverse. Savannah studiava per diventare una maestra di sostegno, le erano sempre piaciuti i bambini, ma aveva un debole per i bambini autistici. Faceva molto, moltissimo volontariato. July studiava per diventare una scrittrice, aveva già scritto qualche storia ed erano state gradite da Savannah. Cory e Bruno studiavano medicina, volevano entrambi diventare cardiologi. “Avanti ragazzi, non pensiamoci ora! Tre settimane sono tre settimane!” Urlò Bruno gesticolando, in un modo buffo con le mani. Tutti fecero una leggera risatina e continuarono a camminare per la lunga spiaggia. Savannah notò che nessuno era in acqua, considerando che erano le sette di sera, tranne un ragazzo che faceva surf. Non era molto lontano dalla riva, ma Savannah non lo vede benissimo comunque. Era alto, e di carnagione scura, molto più scura rispetto a quella bianca e pallida di Savannah. Il ragazzo continuò ad andare più lontano con la sua tavola da surf, fino ad arrivare ad un certa distanza dalla riva. Colse l’occasione e domò la grande onda sotto di lui. Savannah rimase scioccata dalla bravura di quel misterioso ragazzo. “Savannah che guardi?” Chiese Cory, che aveva una leggera cotta per Savannah dalla quinta elementare. Savannah, distolse frettolosamente lo sguardo dal ragazzo scuro, e dall’onda che stava domando. “Oh, ehm, niente stavo solo ammirando la bravura di quel ragazzo la giù in fondo. Ci sa fare con la tavola.” Ammise Savannah sorridendo. Cory annuì iniziando a guardare il ragazzo dalla carnagione scura. Passò una mezzoretta, e il piccolo gruppo di ragazzi stava camminando per un ponte sopra al mare. Il misterioso ragazzo era ora a riva; ed era esattamente sotto Savannah, lo guardò meglio scoprendo i suoi capelli mori, e i suoi occhi color nocciola, grandi e stupendi. July diede una lieve spinta a Savannah facendola saltare, dato che era persa nel suo mondo, e facendo volare la sua piccola borsetta grigia in acqua. “Oh no! July!” urlò Savannah guardando la piccola borsetta affondare. Cory capendo cosa fosse successo corse sulla riva della spiaggia per recuperare la borsa. Ma il misterioso ragazzo, si ributtò in acqua andando a recuperare la borsetta persa da Savannah. Savannah intanto era scesa a riva con July, e Bruno. “Grazie, però mi stavo buttando io amico!” Disse Cory prendendo la piccola borsa che il moro gli stava porgendo. Il ragazzo sorrise senza dire niente e camminò verso la baia dove aveva lasciato la sua tavola gialla da surf. “Aspetta! Ehi!” Urlò Savannah da dietro. Voleva ringraziarlo, per aver recuperato la sua borsa preferita. “Grazie tante, questa è la mia borsa preferita! Comunque piacere io sono Savannah. E tu sei?” Disse la bionda porgendo la mano al moro. Il ragazzo strinse titubante la mano della bionda sorridendo leggermente. La ragazza sorrise pure pensando che il sorriso del ragazzo, fu il più bello di tutti. “Piacere, io sono Zayn, e di niente! Ero già bagnato non valeva la pena fare bagnare il tuo amico che era tutto vestito.” Disse il moro con una voce roca e terribilmente sexy. Savannah sorrise iniziando a camminare e invitando Zayn a camminare con lei. “Sei di qua?” Chiese Savannah incuriosendosi. Zayn sbatté leggermente la tavola contro il palo del ponticello, e questo gesto fece ridere leggermente Svannah. I tre amici di Savannah erano avanti che parlavano. “Si, sono nato in Inghilterra ma vivo qua a Charleston da sempre. Tu?” Savannah sorrise. “Io sono nata e cresciuta qua, studio all’università che c’è in città! Tu studi qualcosa?” Chiese Savannah infilando le mani nelle tasche del suo pantaloncino. “Oh no io ho finito di studiare due anni fa, sono nell’esercito americano. Vedi?” Disse Zayn mostrando lei l’anello che simbolizzava la USA ARMY. Savannah sorrise caldamente, e sfiorò l’anello del ragazzo. “Ma è fantastico! Senti stiamo organizzando un barbecue a casa mia, ti va di unirti a noi?” Chiese Savannah sorridendo ancora di più continuando a camminare. “Ehm, non penso sia una buona idea c’è mio padre da solo a casa.” Disse Zayn passandosi una mando fra i capelli scuri, grattandosi la cute leggermente. Si voltò per guardare la ragazza. E fu allora che notò i bellissimi occhi azzurri che lo fissavano implorandolo di venire. “Oh dai solo per due orette, giusto per una birretta, anche se io non bevo.” Spiegò la ragazza spostando i capelli di lato sulla spalla sinistra. Zayn ci pensò su per un po’, al padre non sarebbe dispiaciuto se fosse mancato due ore di più. “E va bene andiamo!” Disse Zayn raccogliendo la sua maglietta da terra, e iniziando a camminare con Savannah per la baia.