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Autore: Prim_    06/01/2014    4 recensioni
Non terrò conto della saga degli Eroi dell’Olimpo. Annabeth Chase e Percy Jackson saranno i protagonisti di piccoli missing moments, a partire dall’ultimo giorno al Campo.
*
«Amore»
«Mhm?»
«Dici che riuscirò a dirlo a tua madre senza morire folgorato?»
*
«Lily uscirà quando avrà quindici anni»
«Ne ha quattordici, Percy!»
«Bene, allora l’anno prossimo uscirà con questo
Joshua» decretò.
Ci saranno degli spoiler.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nickname: oceans_
Titolo:  Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo: i Missing Moments.
Genere: Romantico, Fluff, Slice of Life.
Rating:  Verde.
Avvertimenti: Piccoli spoiler.
Introduzione:  Non terrò conto della saga degli Eroi dell’Olimpo. Annabeth Chase e Percy Jackson saranno i protagonisti di piccoli missing moments, a partire dall’ultimo giorno al Campo.
«Amore»
«Mhm?»
«Dici che riuscirò a dirlo a tua madre senza morire folgorato?»

*
«Lily uscirà quando avrà quindici anni»
«Ne ha quattordici, Percy!»
«Bene, allora l’anno prossimo uscirà con questo
Joshua» decretò.
Ci saranno degli spoiler.
Note dell'Autrice:  Prima storia in questo fandom! Spero che la raccolta vi piaccia. Oh, e a tutti quelli che aspettano con ansia il ritorno di Agente speciale Granger non preoccupatevi, alla fine di questa raccolta pubblicherò la rivisitazione!
Ora, chiunque voglia suggerire qualche idea per i missing moments sarà ben accetto!
Sempre con affetto;
Prim.
Note dell'Autrice2: I protagonisti sono sempre i nostri Percabeth a distanza di sette anni e, se la matematica non è un’opinione, hanno ventitré anni.  


Capitolo uno
Se domani piove è colpa di Annabeth.

 


«Stavo pensando» iniziai.
Eravamo al campo da tre giorni ed Annabeth era già sgattaiolata nella mia capanna oltre il coprifuoco.
Non che mi dispiacesse, eh! Io e lei ci vedevamo anche durante l’anno dato che aveva deciso di iscriversi ad un college di architettura a New York – per fortuna – così potevo permettermi di andare a prenderla a fine corsi con la mia Vespa blu, regalo di mamma e Paul per i diciotto anni.
Sarà anche vecchia sette anni, un po’ ammaccata a causa di Blackjack, ma è uno splendore.
Le ho persino dato un nome: Annie.
E no, non c’entra niente con il fatto che la mia ragazza si chiami Annabeth! Lei detesta essere chiamata con qualsiasi diminutivo!
Comunque, eravamo abbracciati nel mio letto – non pensate male, eheh – quando mi venne quel pensiero improvviso. La testa di Annabeth era appoggiata sul mio petto ed io continuavo ad accarezzarle i capelli biondi.
«Come si celebra un matrimonio sull’Olimpo?»
Annabeth sembrò pensarci un attimo, perché smise tamburellare le dita sul mio petto. Poi bofonchiò un «Non lo so» ed io rimasi davvero sorpreso.
Insomma, quando mai Annabeth Chase – per lo più figlia di Atena – non sa qualcosa?
Mi aspettavo fulmini e saette per il giorno dopo.
«I miti non ne parlano» tentò di giustificarsi, vedendomi stupito.
E va bene, tesoro, questa volta passa perché è un evento più unico che raro!
«Come mai, Testa d’Alghe?»
«Non ti piacerebbe scoprirlo, Sapientona?» la ignorai.
«Percy… tu non mi stai chiedendo… beh, mi stai per caso chiedendo di..»
Però Annabeth, sei tu che hai perso le parole ‘sta volta? Me l’aspetterò davvero, la pioggia, domani. Meno male che il campo è immune ad un certo tipo di meteo.
«Tranquilla, amore» iniziai con non so quale audacia. «Ti sto solo chiedendo di diventare la nuova signora Jackson»
Annabeth, che si era rincuorata al mio Tranquilla, amore, alzò di scatto la testa reggendosi con il braccio teso verso il mio petto, pressando con la mano. Sembrava pronta a sconfiggere un intero esercito di Crono ancora una volta a distanza di anni.
Non abbiamo più avuto grossi guai da allora: attacchi di mostri, Clarisse scontrosa ed isterica, la signora O’Leary affamata e molto più affettuosa ed un Tyson molto più grande di prima.
Niente di insolito, insomma. Il signor D aveva persino imparato il mio nome!
No, non vi illudete. Questo non sarebbe mai successo. Sottolineo mai.
Comunque, credetemi, non so come ne uscì vivo quella notte.
Quando mi girai verso di lei, vidi i suoi occhi grigi brillare e la sua bocca aprirsi in un sorriso.
E da quell’espressione – rara sul volto di Annabeth – sapevo già qual era la risposta.
Così, prima che aprisse bocca, sorrisi e la baciai a lungo.
Poi mi ricordai di una cosa e iniziai a preoccuparmi sul serio.
«Amore»
«Mhm?»
«Dici che riuscirò a dirlo a tua madre senza morire folgorato?»
In ogni caso quello che avvenne dopo, ragazzi, fu storia non adatta ai minori.




  
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