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Autore: voxes    06/01/2014    2 recensioni
"Quelli che leggono libri li riconosci. Hanno sempre l’aria sognante, gli occhi luminosi. Attendono l’amore perfetto loro. Come quello che c’è solo nei libri. Sperano cose che a volte non succedono, hanno una visione differente della realtà, e anche se continuano ad aspettare e aspettare loro lo sanno. Sanno che il momento giusto, prima o poi, arriva per tutti."
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[...] «Se ti senti inutile come un pastello bianco, devi solo cercare qualcuno che preferisca disegnare sulla carta nera. » concluse sua madre mentre continuava a lavare i piatti.
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[...] «Nessuno sceglierebbe una margherita sapendo di avere così tante rose attorno a se. Non essere stupido.» quasi gli ringhiò addosso, stupendosi di avere tutta quella rabbia addosso. [...]
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[...] «Sei la persona a cui darei la seconda cuffietta mentre ascolto la musica.» gli disse Nina mentre la pioggia continuava a cadere bagnando la sabbia attorno a lei. [...]
Genere: Slice of life, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quelli che leggono libri li riconosci. Hanno sempre l’aria sognante, gli occhi luminosi. Attendono l’amore perfetto loro. Come quello che c’è solo nei libri. Sperano cose che a volte non succedono, hanno una visione differente della realtà, e anche se continuano ad aspettare e aspettare loro lo sanno. Sanno che il momento giusto, prima o poi, arriva per tutti.
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[...] «Se ti senti inutile come un pastello bianco, devi solo cercare qualcuno che preferisca disegnare sulla carta nera. »  concluse sua madre mentre continuava a lavare i piatti.
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[...] «Nessuno sceglierebbe una margherita sapendo di avere così tante rose attorno a se. Non essere stupido.» quasi gli ringhiò addosso, stupendosi di avere tutta quella rabbia addosso. [...]
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[...] «Sei la persona a cui darei la seconda cuffietta mentre ascolto la musica.» gli disse Nina mentre la pioggia continuava a cadere bagnando la sabbia attorno a lei. [...]
 
 
 
Just the opposite.
 
 

Nina è esattamente la tipica brava ragazza. L’amica d’infanzia che tutti vorrebbero. Con gli occhi da cerbiatto, dai capelli biondi quasi platino e dalle gambe lunghe e magre. I fianchi stretti, La pancia piatta e le dita affusolate.
Le sono sempre piaciute le giornate fredde di Edimburgo, quelle in cui poteva mettere la sua sciarpa nera lunga e larga fatta con cura a mano dalla signora in fondo alla via. Le piaceva andare sul molo opposto della Royal Forth oppure stare a guardare l’orizzonte dalla spiaggia.
Per Nina sentire la sabbia umida tra le dita dei piedi e il contatto con l’acqua fredda del Mare del Nord è un sollievo, la fa sentire a casa. Le piace mettersi le cuffie nelle orecchie e ascoltare la sua playlist preferita mentre guarda gli aironi volare perché sembrava anche a lei di poterlo fare. Stare a guardare le piaceva da morire, come ascoltare d’altronde.
Le piacciono le margherite, la tranquillità e i giochi sempre uguali e sempre diversi, come obbligo o verità. I capelli lunghi e portati con un ciuffo, suonare la chitarra e la fotografia.
Le piace uscire la sera con le sue amiche d’infanzia perché con loro era sempre un divertimento, le mele verdi che le lasciavano un sapore acido in bocca e il rossetto rosso.
Le piace ballare e bere la malibù-cola perché il cocco e la coca-cola sono un mix perfetto, il cibo italiano, specialmente gli spaghetti alla carbonara e portare a spasso la sua bellissima Trudi, una bovaro del barnese.
Le piacciono le tartarughe, ridere e sorridere, i skinny jeans, i maglioni, le gonne alte e qualche volta anche i vestiti interi.
Le piace indovinare la vita degli sconosciuti nella metro, leggere e le piacerebbe avere una libreria tutta sua.
Le piace parlare sempre con lo stesso pescatore la mattina presto prima di seguire i corsi a scuola, le piace quando sua madre cucina le sue torte preferite e la cioccolata fondente semplicemente perché sa più da cioccolata.
Le piace guardare i film con una ciotola di arachidi accanto, il torrone, il rap crudo di Eminem ma anche il “Beyoncé-style”.
Le piace la sua casetta a schiera in Queen Street che condivideva con la madre a soli nove minuti dal suo molo, i gabbiani quando sbattono le ali e ascoltare le onde del mare.
Le piace anche quando inizia a piovere e lei è in spiaggia, quando si prende la pioggia e sua madre le urla e subito dopo per farsi scusare le bacia una guancia, le piacciono i suo compagni di corsi che ridacchiano sempre.
Ogni tanto le piace correre e fumare, stare con la gente e scherzare, lo yogurt ma anche stare per i fatti suoi e pensare.
Le piace anche la porta della terrazza che stridula, la sua camera disordinata con i vestiti sulla sedia e i libri alla rinfusa sulla scrivania. 
Le piace specialmente quando Trudi le lecca la faccia per farla alzare dal letto la mattina presto, i bambini che le sorridono e le caramelle gommose.
 
Ma non le piace affatto l’autunno, quando tutto cade e diventa giallo. Quando le si rompe l’ombrello per il troppo vento o quando rovina le calze pizzicandole con le unghie.
Non le piace avere i piedi e le mani fredde, quando un biscotto si rompe e cade dentro la sua tazza di latte e quando le cade qualcosa dalle mani perché la fa sembrare una stupida.
Non le piace quando la gente la guarda per troppo tempo, quando in spiaggia arriva un improvviso vento che le fa andare la sabbia negli occhi o quando le sue amiche sono troppo ubriache e le non ha la patente per portarle a casa.
Non le piace quando si taglia i piedi in spiaggia con le conchiglie anche se ormai ha imparato a portarsi dietro una bottiglietta di acqua e i cerotti.
Non le piace farsi vedere quando piange, perdere la metro perché poi deve aspettare mezz’ora ed essere in ritardo.
Non le piace affatto il suo vicino di casa che la spia dalla finestra, il corso di educazione fisica perché lei è troppo goffa per correre “bene”, il corso di matematica e quello di chimica.
Non le piace bruciare il cibo, dimenticarsi qualche nota o frase delle canzoni, non le piace prendere vie che non conosce per paura di perdersi, non le piacciono ne il the ne il caffè  troppo amaro e quando qualcuno si scorda il suo compleanno.
Non le piacciono le sorprese perché non ne ha il controllo, gli abbracci degli sconosciuti, quando la provano a baciare in discoteca e la puzza di sudore che si sente appena si entra. Il suono che fanno le lancette dell’orologio perché le mettono ansia e il suono che emette il microonde che la fa spaventare ogni volta.
Forse le cose che non le piacciono sono tante quante quelle che ama.
 
E poi c’è Zayn che di tutto questo se ne stra sbatte perché lui Nina non l’ha mai vista, se non di sfuggita qualche volta in discoteca oppure nella scuola pubblica. Probabilmente era impegnato a flirtare con qualche ragazza dal seno troppo abbondante o a ridacchiare con il suo inseparabile amico Liam Payne per notarla.
Zayn è alla fine della sua adolescenza, nella fase dell’esibizione. Ha una cresta arruffata sulla testa, le scarpe luride e pochi soldi da spendere perché maldestro nel tenerseli. La pelle color del miele, le spalle larghe e i fianchi stretti.
Le braccia coperte da tatuaggi, esce con una bottiglia all’interno del giubbotto fino a quando il sole non sorge e non si preoccupa del giorno dopo. La scuola è una perdita di tempo, ma lui ha intenzione di diventare qualcuno in futuro, per far sentir orgogliosa sua madre, quella bella donna che adorano tutti.
 Sta tutto il giorno allo Saughton skatepark con il suo accendino e un pacchetto di sigarette in mano e lo skate tra i piedi, di tanto in tanto canticchia qualche canzone. Ogni volta sembra non volersene andare.
Stringe le mani per fermare la rabbia, si ubriaca  e il sabato sera porta a casa qualche ragazza.
Gli piace guidare a fari spenti nella notte, superare tutti i limiti di velocità e fare a pugni.
 
 
Burbero e taciturno, Zayn è talmente diverso da Nina che, al contrario, è conosciuta proprio la sua allegria e i suo modi di fare decisamente fini. Così diversi da scontrarsi eppure così necessari per completarsi.
 

 
 

Buongiorno
Prima di tutto vorrei spiegare questa improvvisa nuova fan fiction: dovete sapere che è nato tutto mentre facevo un altro banner per “The Other Side Of The Tracks”. E, dopo aver cancellato –temporaneamente- Shooting star perché ho un blocco, ho voluto farvi questa sorpresa a cui mi dedicherò con tutta me stessa.
Ehm, “Ricordami” non l’ho aggiornata perché non mi pare non interessi molto a voi ma comunque prometto di continuarla, ci tengo troppo.
Poi nulla, Nina e Zayn li shippo troppo anche se probabilmente non si sono nemmeno conosciuti, scusatemi ma è così, non ci posso far nulla. :c E mi sono ispirata alla canzone di Lucio Battisti “Emozioni” e probabilmente troverete sue citazioni sul testo.
Cosa ne pensate per adesso? Secondo voi ne vale la pena di continuare oppure la cestiniamo e continuo con altro? c:
(Vi ho lasciato i collegamenti se cliccate sulle altre mie storie.)

Ho deciso di cambiare nick e di mettere “voxes” al posto di “lukehemmings”, anche se mi piace troppo. Dunque, non prendete paura perché uno di questi giorni diventerò “voxes” uhuhuh.
Quì sotto vi mollo il mio tumblr e il mio twitter!
Bacioni a tutti. ♥
 
 
 

 
  
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