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Autore: I25    06/01/2014    1 recensioni
Salve a tutti,molto probabilmente non vi piacerà..ne sono sicura..però vorrei che la recensiste comunque.
Questi sono alcuni dei miei pensieri,e ho deciso di trasformarli in una storia.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lei non era pazza,
lei non aveva amici,
lei non aveva qualcuno che la capisse.
Lei era sola.
E adesso era li,immobile,davanti al suo peggior nemico, lo specchio.
Il suo respiro era irregolare,i suoi occhi lucidi,la sua pelle bianca.
Sola a piedi nudi su quel freddo pavimento,e davanti la sua immagine.
Ma quella non era lei. Quello era un mostro creato per distruggerla,
Distruggere se Stessa.
Di notte le sue urla facevano l'eco,la sua voce era l'unica a tornare indietro,nessuno che la sentisse. Nessuno che l'aiutasse.
La sua ombra era la sua unica amica.
La colpa era solo delle persone. Le persone la rendevano insicura,le facevano prendere gli attacchi di panico.
Le persone la facevano vergogare di esistere.




A volte voleva porre fine a tutto,non uccidendosi,ma fermando questa sofferenza
o andandosene,dove nessuno sapeva chi era.
Aveva solo voglia di scappare e iniziare a vivere.
Vivere per davvero.
Trovare qualcuno che facesse cose con lei,le cose che avrebbe sognato fare,
rimanere fuori tutta la notte e ricordarlo per sempre,correre per le strade ridendo a squarciagola ed..
Essere adolescente per una volta..
Ma era sola..
Non era sicura di essere triste..
..non era neppure sicura d'esser felice.
Non riusciva a ridere ne a scherzare,e la notte piangeva,si sentiva sola e piangeva
Lacrime versate per niente.


Davanti agli altri si comportava come se nulla fosse,come se andasse tutto bene
Ma dentro stava marcendo di dolore.
Perchè non ne ha parlato con qualcuno?
Perchè a nessuno interessava veramente.
Voleva tenersi tutto questo dolore per se,perchè se ne parlava..
Erano disposti a prenderla per pazza.
Ma sapeva che non poteva comportarsi così a lungo,
scendere dal letto,andare a scuola sorridente,Tornare a casa,chiudersi in camera e piangersi adosso.
A volte voleva urlare alla famiglia che non era la figlia che pensavano..che si taglia e che odia ogni parte di se.
Ma non lo fece.
Se provava a dirlo a qualcuno le rispondevano"io non vedo nessun taglio"
e lei  pensava "Ma perchè dovrei tagliarmi dove si vede?Perchè dovrei far vedere a tutti le mie debolezze?Erano ferite di guerra"

  
Una guerra senza fine.
E adesso era lì immobile,distesa sul pavimento,distesa su un letto di sangue.
Aveva perso la sua guerra..e adesso poteva essere realmente felice?
Lei non era pazza..
Lei non era depressa..
Lei era soltanto un'angelo..caduto per sbaglio su questo mondo così pieno di atrocità e adesso è ritornata a casa.
   
 
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