Fanfic su attori > Ben Barnes
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Autore: HollywoodDream    06/01/2014    0 recensioni
Una vita perfetta, un lavoro perfetto, amici, feste e tanti soldi. avevo tutto ma non avevo niente! sentirsi piena di attenzioni ma sentirsi sola nello stesso momento. avevo bisogno di una pausa da tutto questo. eccolo il ruolo che mi ha cambiato la vita: un film ambientato a Parigi. Lontano dal caos, lontano da persone false e divertimenti troppo facili. un film con lui, una nuova avvetnura che mi cambiò radicalmente la mia vita e il mio modo di concepirla...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Quando aprì lentamente gli occhi una luce bianca mi accecò la vista. Mi strofinai gli occhi e iniziai a vedermi in torno. Ero in una stanza dipinta di un giallino ocra, molto triste, un televisione piccola nell'angolo sinistro della camera e un altro letto accanto al mio. Quella era di sicuro una camera di un ospedale. Mi alzai da quel letto, avevo addosso una camicia da notte di seta rosa, la riconoscevo bene era la mia camicia da notte preferita, ma non ricordavo di averla portata, solo una persona me l'aveva potuta indossare; mia madre e la cosa mi insospettiva un po. Indossai la vestaglia lilla che era appoggiata sulla sedia accanto al mio letto ed aprì la finestra per far cambiare aria alla camera.. era una giornata bellissima con un sole splendente e una fresca brezza. Presi il cellulare ed uscì dalla camera. Camminai per tutto il corridoio in ceerca di mia madre o di qualche faccia amica, ma non li trovai. Il mio sgiardo di posava su tutti i volti ma vidi solo gente malata, infermiere siringhe e urla di dolore.. non potevo sopportare neanche un minuto in più, decisi di prendere l'ascensore per andare al piano terra per andare a prendermi un bel thè caldo. Quando le porte dell'ascensore si aprirono al piano terra vidi mia madre insieme a jack che chiacchieravano tranquillamente. Sorpresi di vedermi in piedi mi chiesero subito come mi sentivo, come stava la mia gamba. La mia gamba giusto; non me ne ero neanche accorta, ora ricordo bene cosa era successo e subito il mio pensiero andò a lui, inizia a cercare tra la gente lì al bar per vedere se riuscivo a trovarlo ma niente lui non c'era. Mia madre mi prese con gentilezza e mi spinse con la sua mano sulla mia schiena verso l'ascensore, sussurando 'vieni cara, andiamo in camera, devi stare al caldo e in tranquillità'

Arrivate in camera andai dritta a chiudere la finestra e mi sedetti sul letto, voltai la testa e il mio sguardo si posò su un mazzo di fiori che era sul comodino accanto al mio letto, possibile che non me ne ero accorta prima? In mezzo ai fiori c'erano due lettere. Prima di prenderla mia madre mi anticipò chiedendomi come stavo e se mi faceva male la gamba, io in modo molto distratto e schietto le dissi che stavo bene. Finì di parlare e presi la prima lettera, la aprì e lessi:

 

Un piccolo pensierino per la tua imminente guarigione. Ci manchi tantissimo sul set, ci manca la tua energia, la tua passione,la tua simpatia. Ritorna presto kendall!

Ti vogliamo bene!

  • Tutto lo staff -”

 

sorridendo ripiegai il foglietto e lo rimisi dentro la busta. Presi l'altra lettera e la aprì; quasi subito capì che si trattava di una lettera di Ben, la richiusi e guardai mia madre chiedendole se perfavore potevo stare da sola per 10 minuti. Lei annui, ma prima di chiudere la porta della camera mi guardò e mi disse con tono molto serio 'quando torno dobbiamo parlare di una cosa importante'. Io la snobbai con un secco 'ok' e un falso sorrisetto. Chiuse la porta ed io in fretta riaprì la lettera:

 

Spero che quando leggerai questa lettera tu sia nel pieno delle tue forze. Tu sei forte kendall, sei forte fisicamente ma anche psicologicamente. Lo so è stupido iniziare una lettera con questa frase ma è la prima cosa che volevo dirti.

 

Prima di venire a Parigi per iniziare le riprese mi ero un po' documentata su di te e pensavo che fossi una piccola ragazzina viziata tutta snob. Avevo completamente sbagliato, i primi giorni passati con te a parigi sono stati bellissimi, sei una ragazza sveglia, intelligente, simpatica, introversa e piena di energia, fai sentire tutti gli altri che ti circondano pieni di gioia e amore veerso di te, verso la vita. Anche io ci sono cascato se così si può dire. Quando stavo con te mi sentivo, forse per la prima volta, ascoltato, compreso, con te potevo parlare di tutto, potevamo avere le nostre opinioni se anche diverse su vari argomenti, e la cosa non mi dispiaceva affatto. Iniziavo a pensare che la partecipazione a questo film era un nuovo inizio per me ma non dal punto di vista professionale ma dal punto di vista umano, avevo trovato la persona giusta per me. Fino a ieri pomeriggio...

ti giuro, kendall, che quando ti ho visto in ambulanza terrorizzata con la gamba insanguinata la mia coscienza ha iniziato a rimproverarmi. Come ho potuto farti del male? Come ho potuto permettere al fiore più bello che io abbia mai raccolto di far rompere anche un solo petalo? Non mi perdonerò mai per il male che ti ho fatto kendall. Mi dispiace davvero tanto. Credimi...”

 

Si aprì di nuovo la porta, io nascosi velocemente la lettera sotto il cuscino visto che dietro c'era un'altra pagina che ancora dovevo leggere. Mia madre si mise esattamente allo stesso posto dove era seduta prima, mi fissò, fece un lungo respiro e iniziò parlando:

 

'' Non devi più dare tanta confidenza a Ben..!! non siete amici o fidanzati, siete solo colleghi e in quanto colleghi avete solo il lavoro in comune, nient'altro. D'ora in poi voglio e pretendo che dopo le registrazioni sul set tu torni nella tua camera, sarà vietato per te uscire con lui, come le vostre scappatine dei giorni vostri, andare nella sua camera o interagire con lui se non parlare delle scene del film che dovrete girare..”

 

Silenzio.... solo e puro silenzio... io non potevo credere a quello che avevo appena sentito.. una piccola lacrima calda iniziò a scendere sul mio freddo viso. Deglutì chiusi gli occhi per calmarmi ma li riaprì subito e iniziai a risponderle a tono:

 

“Mamma, io ti voglio bene lo sai, ho sempre ascoltato le tue opinioni i tuoi suggerimenti.. fino a questo giorno. Come puoi osare a dirmi, non dirmi, ordinarmi chi devo vedere, con chi devo parlare o no? Cosa è successo di così grave da farmi..” mia madre mi interuppe subito alzando il suo normale tono di voce.. “cosa è successo di così grave?? ma guardati?? sei rinchiusa in una stupidissima campera d'ospedale a parigi, con una gamba tutta fasciata e 12 punti al polpaccio, e tu mi chiedi cosa è successo di così grave??” - “tu dai la colpa di quello che è successo a lui? Tu incolpi lui se mi sono fatta un grafietto? Non mi permetterai neanche di vederlo negli occhi per due giorni passati in ospedale? Tu credi che lui non si senta già in colpa abbastanza? Mi ricordo l'espressione di terrore che aveva quando mi portò in ambulanza, non è stata colpa sua mamma..!!” le lacrime si moltiplicarono e iniziarono a scendere sul mio viso ininterrottamente. Anche lei era scossa, aveva gli occhi lucidi. Mi rispose in tono più calmo rispetto a prima “ormai è deciso, per almeno le prossime settimane dovrete comportarvi come persone serie e professionali.” Prese il suo soprabito bianco che aveva appoggiato sulla sedia se lo mise mi guardò, mi diede un bacio sulla fronte, mi asciugò le lacrimi e mi disse “vestiti cara, oggi pomeriggio ritornerai in hotel, io purtroppo devo tornare a casa a finire un progetto, ma ci sentiremo tutti i giorni ok? Mi dispiace davvero di questa situazione fidati, ma è solo per il tuo bene...” aprì la porta e mi disse un ultima frase “ah cara.... ultima cosa, ti do il permesso di congratularti con Ben..” - dubbiosa le chiesi “per cosa?” - “ come cara non lo sai? Si è fidanzato ufficialmente.. a breve si sposerà con la cugina della gran duchessa Kate Middleton..” la porta si chiuse. I miei occhi bruciavano dalle lacrime che stavano iniziando a scendere.. avevo troppe cose da analizzare... Per il tuo bene?? come si può impedire di parlare ad un persona a cui tieni per il tuo bene?? ho sempre odiato quella fraase, ma mai come la frase Ben si sta per sposare... allora tutto quello che c'era stato nei giorni precedenti, qualsiasi cosa era, era l'ultima scappatella da nubile?? iniziai a piangere e mi sdraiai con le mani sotto il cuscino che toccarono subito la lettera. La presi mi avvicinai alla finestra e la strappai in mille pezzi e lasciai che il vento della brezza facesse il suo lavoro portando con se quei piccoli pezzetti di carta insieme al mio dolore...

  
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