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Autore: Siria_Malik    07/01/2014    1 recensioni
Non li volevo dentro casa mia, volevo mia madre. Quella donna che ogni volta che stavo male e mi chiudevo in camera apriva la porta a forza ed entrava con una vaschetta di gelato e due cucchiai, quella donna che amava vedersi i film strappalacrime con me anche se non le piacevano solo perché ero giù di morale. Volevo che tornasse mia madre a far ridere papà solo perché sbraitava con il pc per il semplice fatto che non sapeva usarlo. Se n’era andata troppo presto ed io non riuscivo ad accettarlo. La sognavo tutte le notti, a volte abbracciavo il cuscino e le raccontavo la mia giornata per poi cantarle “Because of you” che era la canzone che più le piaceva e che cantavamo a squarciagola mentre pulivamo due piani di casa senza mai stancarci e la cosa più strana era che sentivo sempre lei accanto a me quando lo facevo, sentivo la sua presenza che mi abbracciava e mi dava un bacio sulla fronte mentre si sedeva sul letto vicino a me ed io piangevo. Sentivo la sua voce che mi sussurrava “ Piccola mia, devi essere forte per me, fallo per me” ed ogni volta era sempre .
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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                     Mio fratello
Ho ancora l’immagine impressa di quando in casa scoppiò una guerra ed io avevo solo un grandissimo caos in testa.
-Ma cosa cazzo stai dicendo? Sposarla?!- Urlai con tutto il fiato che avevo in gola. Sposarla. Io non volevo un’altra donna in casa. Ero io quella donna. Ero io la donna di casa. Ero io l’unica per mio padre.
-Chloe, finiscila. La amo e la voglio sposare e con lei verrà a vivere anche il figlio, e poi l’educazione dove l’hai nascosta?- Disse lui cercando di restare il più calmo possibile anche se vedevo dalle vene del collo che pulsavano che era tutt’altro che calmo.
-Vuoi davvero sapere dove ho nascosto l’educazione? Su per il culo ecco dov’è in questo momento. E non venirmi a dire che almeno non sarò l’unica donna in questa cazzo di casa. Io non voglio un’altra donna, se proprio deve esserci una donna oltre a me deve essere la mamma non una di cui non conosco neanche il suo nome e sai cosa me ne frega del figlio? NIENTE! E adesso vaffanculo!- Non avevo mai parlato a mio padre in quel modo, avevo sempre cercato di lasciar scorrere ma quando è troppo è troppo. Purtroppo non riuscivo a pensare che mio padre potesse essere felice con una donna che non fosse la mamma e su questo punto di vista potevo risultare un’egoista che era la cosa che più odiavo in una persona ma non potevo farci nulla. Uscii di casa sbattendomi la porta alle spalle violentemente senza importarmene se ero uscita con una tuta, una felpa e i capelli raccolti da un mollettone. Mi dovetti fermare quando per poco non andai a sbattere contro qualcuno. Alzai lo sguardo e mi ritrovai di fronte una donna con delle valige in mano e un ragazzo che mi stava squadrando da capo a piedi.
-Che cazzo hai da guardare?- Ringhiai superandolo con una spallata. Non li volevo dentro casa mia, volevo mia madre. Quella donna che ogni volta che stavo male e mi chiudevo in camera apriva la porta a forza ed entrava con una vaschetta di gelato e due cucchiai, quella donna che amava vedersi i film strappalacrime con me anche se non le piacevano solo perché ero giù di morale. Volevo che tornasse mia madre a far ridere papà solo perché sbraitava con il pc per il semplice fatto che non sapeva usarlo. Se n’era andata troppo presto ed io non riuscivo ad accettarlo. La sognavo tutte le notti, a volte abbracciavo il cuscino e le raccontavo la mia giornata per poi cantarle “Because of you” che era la canzone che più le piaceva e che cantavamo a squarciagola mentre pulivamo due piani di casa senza mai stancarci e la cosa più strana era che sentivo sempre lei accanto a me quando lo facevo, sentivo la sua presenza che mi abbracciava e mi dava un bacio sulla fronte mentre si sedeva sul letto vicino a me ed io piangevo. Sentivo la sua voce che mi sussurrava “ Piccola mia, devi essere forte per me, fallo per me” ed ogni volta era sempre un colpo al cuore perché io la sua voce la sentivo veramente, la sentivo sempre.
 
 
Presi le chiavi di casa dalla tasca della felpa e le inserii nella serratura della porta di casa ma non servì poi a un gran chè visto che mio padre aprì la porta facendomi saltare in aria per lo spavento.
-Dove sei stata? Sono le dieci di sera.- Alzai le spalle e non risposi, entrai in casa e trovai la donna di prima che stava fuori casa seduta sul divano che mi sorrideva timidamente e il ragazzo che dedussi dovesse essere suo figlio al suo fianco. La donna si alzò velocemente venendomi incontro. La guardai per un attimo e ammisi a me stessa che era una donna bellissima, gli occhi chiari e i capelli castani chiari che le ricadevano sulle spalle ed un viso dolcissimo, ma non lo avrei mai ammesso ad alta voce.
-Tu devi essere Chloe, tuo padre mi ha parlato tanto di te. Io sono Trisha piacere!- Mi porse la mano e l’afferrai insicura. Trisha si girò verso il ragazzo seduto sul divano che si alzò svogliatamente e mi venne incontro.
-Io sono Zayn.- Mi disse sorridendo, e che bel sorriso che aveva.  Lo guardai attentamente, gli occhi scuri e le ciglia folte, le labbra carnose e capelli neri come la pece.
-Chloe.- Risposi seccamente mentre me gli giravo le spalle per salire le scale ed andare in camera mia. Urlai dal piano di sopra un “Buonanotte” e solo dopo aver acceso la tv mi stesi sul letto. Scattai quando notai che stavano trasmettendo amori e altri rimedi e cercai di immaginare mia madre che guardava il film con me. D’un tratto sentii la porta aprirsi e vidi entrare Zayn che si sdraiò accanto a me.
-Qualcuno ti ha dato il permesso?- Chiesi io spingendolo fuori dal letto e facendolo cadere a terra,  pensavo che quel gesto gli potesse dare fastidio ma evidentemente non era così: Scoppiò in una risata e si rialzò continuando a ridere.
-Sei proprio simpatica- Disse lui sedendosi sul letto un’altra volta. Alzai un sopracciglio e feci finta di non sentirlo continuando a guardare il film.
-Amori e altri rimedi è? Sotto sotto sei dolce allora!-  Si, nel profondo.
- Devo dormire con te.-
-Non me ne frega niente, dormi dove ti pare ma lasciami guardare il film in santa pace.-  Detto questo lo vidi alzarsi e tornare cinque minuti dopo con solo un pantalone di una tuta addosso. Lo guardai per circa due secondi e poi tornai con lo sguardo sul televisore. Mi misi sotto le coperte e Zayn si stese accanto a me. Si addormentò poco dopo e rimasi sorpresa dalla sua espressione serena. Spensi la tv e mi girai dall’altra parte canticchiando sotto voce quella canzone che mi legava a mia madre sentendo di nuovo la sua voce. 
  
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