Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Ramosa Malfoy    07/01/2014    0 recensioni
Non sapevo che la mia vita potesse cambiare così velocemente, all’inizio ero un ragazzo normale, andavo a scuola, avevo degli amici che mi volevano bene, dei genitori e un fratello rompiscatole, ma quando ho scoperto di essere stato morso da un lupo mannaro la mia vita è cambiata.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 1      
Non sapevo che la mia vita potesse cambiare così velocemente, all’inizio ero un ragazzo normale, andavo a scuola, avevo degli amici che mi volevano bene, dei genitori e un fratello rompiscatole, ma quando ho scoperto di essere stato morso da  un lupo mannaro la mia vita è cambiata. Ora non ricordo cosa mi è successo la sera in cui sono diventato un lupo mannaro, ma ricordo soltanto che ero in pizzeria con i miei amici e stavamo ridendo su uno scherzo fatto a July, una ragazza della mia scuola… della mia ex scuola. Dopo circa un ora ero andato in bagno e da lì non ricordavo più nulla, fino a quando il capo dei lupi mannari mi ricordò che quando ero andato in bagno uno dei suoi “segugi”( così si chiamano gli altri lupi mannari) mi aveva morso. Dall’ora sono diventato uno di loro, ora faccio parte del branco, ho scordato di essere un ragazzo ma non ho scordato tutti quelli che mi hanno voluto bene.
Oggi è il decimo giorno del mese di novembre fa molto freddo e credo che stia per nevicare ma non importa perché noi lupi amiamo il freddo oggi è anche il decimo giorno che vivo in questo branco, mi trovo bene con gli altri lupi ( anche se sono il più giovane), ma mi manca la mia famiglia: papà, mamma e anche Mark, il fratello pestifero. Ogni giorno che passa penso sempre a loro e mi domando se pensano a me e se sentono la mia mancanza perché io sento molto la loro mancanza specialmente quella di Mark. In questi dieci giorni ho conosciuto meglio il capo e tutti i suoi “segugi”: il capo si chiama Lupex anche se, prima di diventare un lupo, si chiamava Paul; è il più forte tra tutti i lupi del branco: è molto saggio, sa tante cose sulla foresta che ci circonda, è molto coraggioso e sa sempre cosa dire nel momento più opportuno, non si capisce quanti anni può avere tra i lupi c’è chi dice che ne ha una cinquantina mentre altri dicono che ne ha una trentina ma nessun lupo sa la sua vera età; subito dopo Lupex ho conosciuto un “segugio” che si chiama Mortex ma prima si chiamava Ernest lui è un lupo molto simpatico, adora: scherzare, prendere in giro gli altri lupi e giocare a nascondino è anche molto coraggioso ed è molto forte ma il suo gioco preferito è mordere lui ha vent’ anni; poi ho conosciuto anche il “segugio” Luki un lupo molto silenzioso e tranquillo ama la solitudine e la comodità, il suo vero nome era Serg lui invece ha trentotto anni; ho conosciuto anche il “segugio” Frex un lupo un po’ cattivello ma è molto sincero e coraggioso ama l’avventura e non si arrende mai il suo vero nome era Henry lui ha ventisette anni; ho conosciuto anche il “segugio” Trex un lupo dalle mille idee costruisce sempre degli oggetti molto stani ad esempio una volta ha costruito un oggetto con: rametti, muschio, bottiglie di plastica, una fune e un imbuto. Noi lo chiamiamo: il lupo “inventore” il suo vero nome era Jason lui ha esattamente quarataquattro anni. Un altro “segugio” che ho conosciuto si chiama Gaul, lui è un lupo molto credulone, crede a qualsiasi cosa anche se non è vera ci crede lo stesso il suo vero nome era Rufus e ha trentacinque anni. Poi ci sono io il mio nome da lupo è Vitrex, per gli altri lupi sono gentile, obbediente, simpatico, coraggioso e curioso, ho sedici anni e il mio nome da ragazzo era Ricky.
 Ieri Lupex ha annunciato che si stava avvicinando un pericolo, bisognava sconfiggere il nemico; il suo nome è Jared ed è un cacciatore di lupi mannari, ha passato molti anni alla ricerca di Lupex e del suo branco, ma in tutti questi anni non è riuscito a catturarlo, ha anche affermato che Jared sta radunando un esercito per sconfiggere l’ultimo branco di lupi mannari esistente nel mondo in pratica il nostro. Ci siamo radunati e abbiamo pensato ad un piano per sconfiggere il nemico: Frex ha avuto un’ottima idea e cioè quella di nascondersi tra i rovi del bosco e di attaccare il nemico quando si trovava nel mezzo di questi rovi, noi tutti accettiamo tranne Lupex che crede che il piano non funzioni perché siamo troppo grandi per essere nascosti dai rovi. In fondo aveva ragione ma c’ era poco tempo per pensare ad un altro piano quindi ci nascondiamo dietro ai rovi. Ecco spuntare da una curva asfaltata il nemico Jared con il suo esercito sono molto di più di noi, ma possiamo sconfiggerli perché siamo molto più forti di loro, il nostro vantaggio… essere lupi mannari ovviamente, siamo molto agili e molto più furbi di loro. Nessuno sta fiatando, non c’è nessun rumore e tutti noi “segugi” aspettiamo il segnale di Lupex per saltar fuori e uccidere il nemico e il suo esercito, mentre ero in sovrapensiero sento l’ululato di Lupex, è il segnale e tutti usciamo dal nostro nascondiglio. Jared e Lupex sono uno di fronte all’altro è impressionante la differenza d’altezza tra il mio capo e il capo dei nemici, il mio alto e imponente l'altro basso e tozzo. Sento qualcuno correre mi giro e vedo un cacciatore di lupi mannari che viene verso di me, mi concentro, ci sono solo io e il mio nemico, aspetto, ora è più vicino, sempre più vicino, è ora di attaccare. Prendo la rincorsa e tiro fuori unghie e denti e senza neanche accorgermene trafiggo il nemico in pieno petto, anche i miei amici hanno vinto contro il proprio nemico ci guardiamo e sospiriamo. Lupex ad un tratto ci dice:< Bravi miei segugi!!! Avete combattuto benissimo, finalmente abbiamo sconfitto il nostro peggior nemico! Ovviamente, di nemici, c’è ne saranno altri; ma certamente, combattendo così bene, riusciremo a sconfiggerli.>
Sono le sei di sera e con le parole di Lupex nella mente mi allontano dal gruppo per cercare del cibo, Mortex mi segue e insieme c’inoltriamo sempre di più nella foresta; sentiamo degli zoccoli ( sicuramente è un cervo ), ci avviciniamo sempre di più e vediamo uno splendido esemplare di cervo bianco. Io penso che sia quasi un peccato ucciderlo ma la fame che ho non mi permette di lasciarlo vivere; tiro fuori artigli e zanne e uccido il povero cervo, anche Mortex ha fame, l’ ho capito perché si tiene le mani sullo stomaco, ma gli tocca cercare un altro animale perché io ho già quasi finito la mia cena: poveretto!!! Dopo aver, effettivamente, finito la mia cena ritorno verso il branco, insieme a Mortex e mi addormento tra Mortex e  Gaul. Alle quattro di notte mi sveglio di soprassalto perché ho fatto un incubo orrendo: ero a casa mia con tutta la mia famiglia, ad un certo punto si aprì la porta d’ingresso ed entrò una persona, non so se era uomo o donna perché aveva un cappuccio che gli ricadeva sul viso, questa persona entrò in salotto e poi in cucina io e i miei famigliari eravamo immobili non riuscivamo a parlare e guardavamo questa persona con gli occhi spalancati; lei ci guardò e salì le scale che portavano nelle camere da letto da lì poi riscese e se ne andò. Io mi precipitai su dalle scale e scivolai su una cosa molle e lisca accesi la luce e vidi che c’ era una macchia giallastra sul pavimento all’inizio non seppi che cos’ era ma poi, annusandola, capì che era una specie di veleno; anche mio padre salì le scale e mi vide per terra svenuto allora chiamò la mamma e Mark. Dopo pochi istanti ecco che apparse di nuovo quella persona incappucciata e uccise me, mio padre, mia madre e mio fratello Mark.
Qui finisce il mio incubo, menomale che è solo un sogno e mi rimetto a dormire,ma proprio quando sto per riprendere sonno Lupex ci sveglia tutti con il suo ululato, tutti noi ci alziamo e Luki dice:< perché ci hai fatto alzare prima del solito?> Mortex, per fare uno scherzo a Gaul, dice:< forse ci ha svegliati così presto perché pensa che stanno arrivando dei leoni e noi dobbiamo scacciarli via!!!> Come al solito Gaul ci crede e domanda a Lupex se doveva prendere qualche arma speciale per scacciare quei leoni tutti noi segugi e Lupex ridiamo e il povero Gaul non capisce il perché fin quando Luki gli rivela che Mortex, come al solito gli ha fatto uno scherzo; Lupex ritorna serio e annuncia che ci ha fatto svegliare così presto perché nella parte sud della foresta c’è in corso una guerra tra gli abitanti del nord e quelli del sud e che noi dovevamo difendere gli abitanti della parte sud perché gli altri erano molti di più e molto più forti della popolazione del sud. Decidiamo di dividerci in piccoli gruppi e di avvicinarci al paese un gruppo alla volta, partono Lupex e Gaul dopo cinque minuti partono Luki e Trex, dopo altri cinque minuti partiamo io, Frex e Mortex; ci ritroviamo tutti nel paese pieno di feriti, ma della battaglia non c’è traccia, ci guardiamo con sguardi interrogativi e non capiamo il perché della situazione: siamo arrivati troppo tardi? Forse è una trappola fatta dai nemici? O è soltanto finita la guerra?
Siamo ormai nel paese da più di mezzora e non succede niente di strano, fin quando non sentiamo una voce provenire da una casa, ci avviciniamo e degli uomini ci catturano, non sappiamo cosa fare, la guerra era solamente una presa in giro e noi ci abbiamo creduto, gli uomini ci hanno fatto addormentare e ci hanno messi dentro ad un furgone. Al nostro risveglio ci siamo ritrovati dentro ad un laboratorio Gaul ha paura si vede dalla sua faccia, Mortex è agitato più del solito, Lupex è tranquillo (forse sa come uscire da questo laboratorio), Luki è in disparte, Trex cerca di inventare qualcosa per tirarci fuori, Frex invece è assorto nei suoi pensieri, come del resto lo sono anch’io. Ecco che all’improvviso spunta un uomo con un camice bianco e ci domanda se siamo svegli, noi non gli rispondiamo, ma lo guardiamo con un’aria schifata lui ovviamente intuisce che siamo svegli e ci dice:< Se rivolete la libertà mi dovete dire a cosa siete e non siete allergici. Perché noi scienziati stiamo cercando di preparare una specie di antidoto che serve per far sì che un lupo mannaro, se vuole, possa ritornare un essere umano!> Lupex ci pensa un po’ su e infine risponde allo scienziato dicendo che noi lupi siamo allergici all’argento, ma non siamo allergici all’oro, al bronzo e al rame. Lo scienziato a questo punto ci apre la porta della gabbia e ci fa uscire. Ritornati nella foresta Luki mi sussurra nell’ orecchio:< Meno male che lo scienziato ci ha fatto uscire in fretta perché altrimenti Trex si spremeva così tanto il cervello che prima o poi sarebbe scoppiato > ridiamo e infine andiamo a caccia di cibo. Oggi è l’ undicesimo giorno che vivo nella foresta: non mi manca nulla, ho degli amici, del cibo molto abbondante e divertimento, ma ogni giorno che passa sento la mancanza della mia famiglia.
Domani,dodici novembre, è il mio compleanno, compio diciassette anni, gli altri lupi mi stanno preparando la festa, non vedo l’ora!!! Dopo la battaglia tra il nostro branco e l’esercito di Jared e il laboratorio, dove eravamo rinchiusi, non è successo più niente di avventuroso, che peccato!
 
 Finalmente è il grande giorno oggi compio diciassette anni sono così contento che ho dimenticato di fare  colazione Mortex mi si avvicina e con gioia mi dice:< AUGURI!!!> subito dopo Gaul, Trex , Luki , Frex  e Lupex mi hanno abbracciato e anche loro mi hanno fatto gli auguri; è il giorno più bello della mia vita, la festa che desideravo da tanto, ma la felicità non dura,purtroppo,tutta la giornata infatti mentre siamo seduti a mangiare la torta sentiamo dei rumori sospetti, Lupex alza lo sguardo e controlla le zone da cui abbiamo sentito quei rumori si incammina verso quei luoghi e una lunga fune gli lega la vita Lupex cerca di liberarsi ma più si continuava a muovere più la corda lo stringeva e non lasciava nessuna via di scampo. All’ inizio noi segugi siamo rimasti immobili a guardare la scena, ma con coraggio alla fine ci siamo avvicinati a Lupex, ancora legato, e lo abbiamo slegato dalle corde che lo tenevano ben stretto; sento all’ improvviso una voce, la voce di un essere umano, allora chiedo a Mortex se anche lui la sente lui annuisce e insieme andiamo alla ricerca dell’ umano che ha emesso quella voce. Gli altri segugi insieme a Lupex , però non vengono con noi, ritornano nel nostro “nascondiglio”; io e Mortex ci inoltriamo sempre di più nella foresta e ci accorgiamo che vicino alla strada ,che porta in paese, c’ era un gruppo di uomini con: coltelli d’ argento, funi, pistole con proiettili d’argento e un oggetto molto strano perché assomigliava ad una pistola ma al posto delle pallottole sparava polvere d’ argento. La cosa che più ci ha impressionato è che a capo di questa “ banda” c’è lo scienziato che aveva chiesto a Lupex a cosa eravamo e non eravamo allergici da quel momento io e Mortex abbiamo capito, lo scienziato ci aveva fatto quella domanda non per aiutarci, ma per ammazzarci tutti; Mortex mi chiama e mi dice:< Hai visto che sporco imbroglione! Non immaginavo che potesse fare questo, è così magrolino che….> non è riuscito a finire la frase perché proprio in quel momento la banda di traditori ci piomba addosso e ci iniettano una sostanza per farci addormentare proprio uguale a quella che ci avevano dato nel paese.Non so quanto tempo possa essere trascorso durante la nostra dormita ma ora io e il mio amico siamo rinchiusi, ancora una volta, in una gabbia un po’ più stretta dell’ altra,di qualche giorno fa, ma è pur sempre una gabbia. Lo scienziato con uno sguardo severo ci dice in tono aspro:< bene bene  bene, i lupetti dell’ altra volta. Come ben sapete il vostro adorato capo ci ha dato la formula per uccidervi e…> dico io,lo scienziato mi guarda e risponde con calma:< come puoi parlare a noi in questo modo, Vitrex? Non vedi che noi siamo esseri umani e voi siete dei mostri? Come dimostra la scienza noi siamo più intelligenti di voi e di conseguenza siamo esseri superiori!> lo fulmino con lo sguardo e ricomincio a parlare:< se foste stati così intelligenti avreste capito che anche noi prima eravamo esseri umani e non dei mostri come hai detto adesso tu.> più arrabbiato di prima lo scienziato mi guarda in cagnesco e rimane zitto per cinque minuti poi dice ad un suo alleato di ammazzare Mortex allora prende la pistola che spara proiettili d’argento e incomincia a sparare, ma come ho già detto e ripeto noi lupi mannari siamo molto agili e grazie a questa agilità nessun proiettile ha colpito il mio amico.Lo scienziato vedendo la scena si infuria ancora di più e dice:< bene il tuo amichetto Mortex per ora è stato fortunato, ma vediamo se riesce a schivare anche i coltelli.< James impugna i coltelli e incomincia a tirarli contro Mortex!> James si avvicina alla nostra gabbia con tutti i coltelli disponibili, io guardo incuriosito questo “james” e noto che è un ragazzo che ha circa la mia età, o giù di lì; lo vedo tremare e noto che non ha molta voglia di tirare i coltelli oppure ha solo paura di uccidere. Io mi avvicino a questo ragazzo e gli sussurro:< tu vuoi davvero uccidere il mio amico Mortex ? se lo fai io uscirò da questa gabbia e ucciderò tutti questi tuoi amici!> < tanto non sono amici miei! Uccidili pure se ti va, ma in ogni modo io non voglio uccidere mi hanno costretto loro a venire qui !> mi dice lui.
Mi avvicino a lui e gli sussurro:< se tu ci aiuti a uscire noi ti aiutiamo a scappare da questi pazzi, ci stai?> James un po’ spaventato mi si avvicina e tremando mi risponde:< va bene! Affare fatto.> < mentre tutti dormono prendo la chiave e vi libero, voi in cambio mi riporterete al paese > continua lui dopo una breve pausa. Mortex ed io accettiamo, quando finalmente tutti i nemici si addormentano il ragazzo prende la chiave della gabbia e ci apre la “porta”. Io e il mio amico usciamo dalla gabbia e, insieme a James, ci dirigiamo verso il paese del sud ; arriviamo all’ incirca verso le due di notte quando James ci dice : < Grazie per il vostro aiuto, me ne ricorderò per sempre ma ora ritornate a casa vostra questo non è un luogo per lupi mannari.> < va bene ma stai attento caro ragazzo;quei pazzi ti cercheranno, non avranno pace finché non ti troveranno e ti uccideranno. Quindi,James, stai molto attento perché ormai anche per te,questo luogo,non è più sicuro.> così gli risponde Mortex, mentre lui parlava con James la mia mente era in un altro luogo.
 
 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Ramosa Malfoy