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Autore: weirdnessmyforce    07/01/2014    0 recensioni
-Sembra tutto un sogno...
-cosa?
-Di essere dove avrei sognato di stare in Inghilterra, di aver incontrato i miei idoli.. ma soprattutto di stare con te! Sono cambiate molte cose da quando ti ho incontrato.. mi hai stravolto la vita..
-ma in senso buono no?
-non potrei avere di meglio, sono passata da una stupida ragazzina sperduta in un paesino insignificante, a Londra la citta dei miei sogni! Da stare dietro a uno stupido computer ingozzandomi di biscotti nel letto guardando i miei idoli a passare ogni singolo momento con i miei idoli! Se questo è un sogno non svegliarmi.
Lui posò le mani nei suoi fianchi e la strinse forte osservando l'orizzonte e riflettendo sui loro piani di vita.
Hey dai passa dolocezza mi faresti un enorme piacere questa storia spero che ti trasmetterà delle emozioni forti :)
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime, OOC, Raccolta | Avvertimenti: PWP
Capitoli:
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settimo giorno.

rabbrividì solo a quelle parole, sì era l'ultimo giorno.
l'ultimo giorno trascorso, lì a dublino.
mi sarebbe mancato tutto,
la casa,
la mia nuova famiglia,
stare giorni interi con gaia,
Abgail,
quel verde,
quella città,
quell'aria,
perfino i professori di lì.
mi sarebbe mancato tutto e dico tutto.
anche i miei idoli.. ops ora dovrei considerarli più come amici.
feci una risatina nervosa tra me e me.
ancora non ci credevo avevo realizzato il mio sogno.

poi il mio pensiero si spostò su di lui.
e una lacrima mi salì pronta per bagnare tutta la mia guancia, ma cercai di trattenerla.
come avrei fatto, 
senza i suoi abbracci,
i suoi sorrisi,
le sue fossette,
quei ricci morbidi e ribelli,
quello sguardo che mi faceva innamorare sempre di più, più di quanto già potessi amarlo.
poi la sua stretta,
i suoi baci..
e a un certo punto scoppiai in lacrime, non ce la facevo più, non dovevo pensarci, cercai qualche svago sul telefonino, avevo gli occhi arrosati e appannati e l'unica cosa che mi diede all'occhio era l'ora erano le 6.
e come mi aspettavo non avevo chuso occhio.
cercavo di dormire ma non ce la facevo.
avevo sempre quel pensiero assilante nella testa.
che alla fine harry trovasse una meglio di me.
perchè si tutte erano meglio della 'strana' era da tanto che non mi davano questo soprannome, forse stavo cambaindo.
avevo paura, paura di diventare depressa, durante la sua assenza, durante tutto quel tempo che mi aspettava ad aspettarlo.
ma ero decisa.
per lui l'avrei fatto.
anche se una vocina nella mente mi accennava che lui non l'avrebbe fatto.
ma la maggior parte di me si fidava o almeno ci provava.


cercavo con tutte le mie forze di cennare le lacrime ma non ce la facevo.
sopratutto perchè un'altro pensiero mi invase.
giada.
la mia migliore amica..
non lo avevo sentita per più di 4-5 giorni.
e ne sono successe di cose.
avevo realizzato il nostro sogno e non mi ero degnata neanche di accenarglielo.
ero una merda di amica.
mi sentì uno schifo.
decisi di andare a prendere un bicchiere d'acqua, poi scrissi un messaggio a giada e le dissi che sarei tornata la sera e le avrei raccontato tutto..
che avevo una sorpresa da raccontarle e che mi scusavo per la mia assenza.
poi andai al bagno e decisi di fare una doccia per rinfrescarmi.
uscita lessi il display del telefono era un messaggio da giada
-tranquilla, lo so che sei impegnata, a stasera, tanto non ci sarà da dirmi cose così importanti del tipo che ti sei fidanzata con uno dei one direction, perchè se fosse così, lo sai non ti perdonerei mai.-
scrisse lei per scherzare.
appena lessi l'ultima frase è come se qualcuno mi avesse dato un pugno allo stomaco.
ero nella merda.
mi sentivo una merda.
era una giornata di merda.
era tutto di merda.


non ci stavo capendo più un fottuto cazzo, così in cerca del mio pettine frigai nella poschette ma non c'era così feci per chiederlo a Gaia ma ricordai che stava dormendo quindi mi misi a frugare negli scaffali della mensola del bagno e ad un certo punto scorsi una cosa.
subito una voglia mi scorse per tutto il sangue fino al mio cervello.
era una lametta.
la guardai e cercai di trattenermi.
chiusi lo sportello con forza.
non potevo.
non volevo.
ma la mia voglia di provare qualcos'altro vinse.
non so come feci ma presi la lametta e mi tagliai, solo un taglio senza scrupoli.
mi guardai allo specchio, non mi riconoscevo più.
ma non per il sangue che usciva ininterrotamente dal mio polso.. ma per il mio carattere di merda. si ero strana.
subito mi sciacquai la ferita, la misi sotto il getto d'acqua fredda.
e brividi sul mio corpo.
era un dolore forte, faceva male e troppo.
ma stranamente non avevo ulrato, ne stavo piangendo. ero indifferente scrutavo il taglio e non so perchè ma mi dava piacere vederlo.
forse ero fuori di me. 
ma a quel punto che senso aveva tutto quello?


misi una fasciatura, poi mi misi il mio polsino portafortuna di pallavolo e andai di la a vestirmi.
sfortunatamente trovai gaia sveglia.
gli aveva suonato la sveglia e lei era pronta e pimpante avanti a me.
pronta per andare dai ragazzi.
non me la sentivo non me la sentivoo proprio ma erano le ultime ore che avremmo trascorso con loro, almeno per un lungo tempo, cercai di convincermi che ci sarebbe stato un continuo.


mi preparai veloce e andammo di sotto a fare la nostra ultima colazione, dopodiche salutai tutti e io e gaia ci dirigemmo nel parco di fronte..
a poco a poco ci avrebbero raggiunto i ragazzi, dicevano che volevano farci una sorpresa ma non avevano avuto tempo e che tutti dovevamo partire e io lo tranquillizzai dicendogli di preferire una mattinata normale, semplice con loro.
erano la mia felicità, la mia vita.
sinceramente? il taglio mi bruciava ancora, e avevo smesso di pensare almeno per un pò.
pensai alla notte in bianco, un inizio di infinite notti in bianco.
fortunatamente l'arrivo della macchina di horan mi fece risvegliare.. il biondo suonava impetuosamente il clacson e urlava a squarciagola sensa un minimo di ritegno
-forza alzate il culo andiamo a fare un giretto- disse entusiasto.
-e dove?- chiesi io avvicinandomi con vicino Gaia che stava fissando nervosa Niall.
i due in due giorni erano cotti, ovviamente la mia risposta non arrivò e penso neanche la mia domanda a Niall, che era troppo impegnato per altro.
io salii in macchina e così fece anche Gaia e io ci riprovai -dove cazzo ci porti irlandese?-
-allora intanto ti calmi- mi disse -alzata male?- disse l'ilrandese ridendo, ricevendo una gomitata da Gaia.
-veramente non ho chiuso occhio- ribattei io.
-ho capito nottataccia anche per me- sbuffo fermandosi.
-si, ma tu sei sempre il solare niall, io sono strana-dissi io sorprendendomi, ora che non me la dicevano gli altri quella fottuta parola, me la dicevo io.
-non sei strana, poi che c'è di male. io ti voglio bene lostesso. poi è comprensibile, io cerco di non pensarci, ma starei come te.. anzi sono come te dentro- disse lui.
io rimasi sorpresa, si lo sapevo che l'irlandese soffrisse ogni tanto, ma non così, forse dovevo cambiare la mia ottica di angelo in lui.
era come me, come te, un essere umano.


Ad un certo punto sia io che Gaia abbracciamo Niall , lui si fece coccolare poi torno in se -primo ho fame, Harry non mi ha fatto fare colazione, mi ha mandato a prendrvi e non voleva neanche che mi nutrissi- noi scoppiamo in una risata fragorosa.
-povero biondo- dissi io aprendo lo sportello e subito dopo mi catapultai in casa.
era la casa dei ragazzi qua.. sinceramente non lo sapevo dove stessi andando ma seguì le voci.
le voci di Harry e Louis erano inconfondibili.
subito notai qualcosa di negativo.
stavano litigando.
non facendomi i cazzi miei mi appoggia sulla soglia ad origliare.
Louis gridava a Harry, lo scorsi, era seduto sul letto, guardava che Louis che lo stava rimproverando.
ma per cosa? subito sentìì un - cazzo Harry non ti dovevi innamorare, cazzo- ripetè lui.
stavano parlando di me.
-non dovevi farlo, ora starai male, non la vedrai quasi mai..-disse lui arrabiato ma con un lato protettivo -capisco che Nichy è una ragazza speciale, ma pensaci.. lei non è famosa- a quella parola Louis mi ferì e allora?
si lo ammetto non sono una modella, non vivo a londra con lor, non sono ricca, non sono una cantante, attrice o ballerina.
ma ero io cazzo.
si la strana.
subito dopo venni interrotta dai miei pensieri dal singhiozzo di Harry -sai che ti dico?- ribattè lui.
-forse è per quello, che mi sono innamorato, lei non è come tutte le altre ragazze, non mi guarda come quello che ha i soldi, oppure come un insignificante cantante della sua adolescenza. no- fece per continuare ma Louis gli parlo sopra - e come lo sai?-
-perchè anche se la conosco da 4 giorni sò gia tutto di lei. è trasparente, poi mi ama, me lo ha detto era troppo sincero per essere finto.-
-le donne sono delle attrici nate- ribattè Louis.
-bè è questo, lei non è un attrice. non è una modella, non è una che vuole i soldi. ma me e il mio amore. mi sono stufato di farmi vedere per avere pubblicità e fidanzarmi con quelle famose perchè sono famoso, odio questa parola- prese fiato -è peggio di un' etichetta. non è come dire di essere un bravo ragazzo no. a me non piace e ringrazio a dio di aver trovato una non famosa che mi ama veramente- sputò in faccia a Louis.
A un certo punto persi un battito, ma quanto lo amavo? aveva ragione. 
mi aveva difesa. lo amavo più di me stessa.
a quel punto la voglia di entrare dalla porta e abbracciarlo e stare tra le sue braccia e baciarlo per tutta la vita si fece sentire ma non potei cos' restaia d ascoltare.
-vabene-disse Louis arrendendosi - a me piace e non dico che non hai ragione, ma non voglio che soffri, solo quetso- continuando.
Louis ci teneva davvero a Harry e vedere l'abbraccio caloroso da migliore amici mi riscaldò il cuore.
ero così ipnotizzata dal quel momento che non mi accorsi che i due si avvicinavano e la porta e..
BUM
si accorsero di me.
-okay io vado Hazza- disse a Harry Louis uscendo dalla porta -ciao nichy- mi salutò imbarazzato.
Harry si avvicino a me e si avvicino alla mia fronte, sentivo il suo respiro sulla pelle, volevo baciarlo, ma mi interuppe parlando 
-mh da quant'è che eri lì? che hai sentito?- io arrossì e dissi -ho sentito tutto e non devi darmi spiegazioni, grazie di avermi difesa ti amo-
mentre lui si avvicinava sempre di più vertiginosamente.
disse -Louis me lo ha detto per il mio bene, non ha niente contro di te- e io gli sorrisi -lo so- mi limitai a dire.
dopo quello si avvicinò finalmente alle mie labbra e mi lasciò un bacio, caldo umido e pieno di amore.
poi mi prese il polso e fece per trascinarmi di là, ma io gemetti e lui si girò interrigativo.
-niente è solo che mi fa male un braccio ieri io e Gaia facevamo le stupide e mi sono cascata- dissi io incredula delle mie parole.
ero riuscita a convincerlo, ero fiera di me.
ansi mi sentivo uno schifo.



e in quell'attimo ripensai a tutto..
quella frase.
quella per cui avevo smesso di tagliarmi anni fa.
perchè lo avevo fatto?
i rimorsi mi stavano lacerando.




 
salve a tutte.
buon anno e buon natale (?)
scusatemo per il ritardo, se si può chiamare così.
mi sento una merda ho lasciato questa storia da molto.
e appena ieri mi è venuta in mente mi sono messa a scrivere senza pensarci due volte.
spero ancora ci siete a leggere e spero vi piaccia.
ricordo se non raggiungo almeno 3 reecensioni qui non scrivo il capitolo nuovo.
mi dispiace ma devo sapere anche se vi piace. 
basterebbe un semplice.. mi piace o no.
  
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