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Autore: Vic96    07/01/2014    0 recensioni
Inizi del 900.
La storia tratta di due bambine Marie e Ann rispettivamente di otto e cinque anni , i quali genitori sono morti e sono costrette a vivere a casa di lontani parenti. La storia (chiamata X poiché ancora non ho deciso un titolo idoneo) è narrata dal punto di vista della maggiore e in essa ho cercato il più possibile di far capire all'autore il disaggio di una bambina nel dover soffrire tutto ciò che questa bambina soffrirà.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo.
Mi svegliai di colpo , il buio ormai diramava in tutta la stanza, i ricordi del doloroso pomeriggio mi fecero salir su un conato di vomito, per quanto vividi potessero essere.
Feci per alzarmi , ma il dolore era talmente forte che ricaddi indietro boccheggiando alla ricerca disperata di ossigeno e infine mordendomi le labbra a sangue pur di non urlare ,mentre lacrime silenziose bagnavano le mie guance. Avevo davanti a me tre strade da poter seguire : la prima era quella di raccontargli ciò che mi stava accadendo (o succedendo ?) da qualche mese , ma era decisamente la più improbabile , non mi avrebbero creduto o peggio avrebbero punito me e mia sorella; la seconda era convivere con questo peso da potare avanti , sapevo esattamente che quella fosse la scelta più giusta , più saggia e più idonea da prendere , ma sapevo anche che per quale insano motivo il mio cervello non riusciva a capacitarsene , era una strada che sapevo di dover seguire , ma che non volevo assolutamente accettare di dover seguire ; e Infine la terza , forse la più avventata fra tutte , quella di fuggire , prendere le poche cose che avevo , mia sorella ed andarmene . Ma cosa avrei fatto dopo ? dove sarei andata ? come avrei fatto a sfamare Ann ? Infondo mia sorella in questa casa non stava male , non la avrebbero mai toccata con un dito , non le facevano del male , forse i suoi cinque anni e il suo sorriso spontaneo faceva si che tutti le volessero bene , o almeno che si impietosissero davanti ai suoi grandi e tristi occhioni azzurri , da chi aveva da poco perso i genitori . Fu così che in quel piccolo covo buio , dove me ne stavo sdraiata aspettando che il dolore si attenuasse almeno un poco , mi arrivò la risposta , chiara come il sole estivo , talmente ovvia che risi di me stessa per non averla capita prima : sarei rimasta , avrei sopportato tutto pur di vedere di nuovo quegli occhi sorridermi , era tutto ciò che desideravo , tutto ciò che volevo e amavo.



Angolo Autrice :
Premetto che è la primissima storia che scrivo. Spero vivamente che almeno a qualcuno piaccia , a dire il vero spero che almeno qualcuno la legga ....
Sarei molto, molto, molto indescrivibilmente felice se mi lasciaste anche un minimo piccolo commentuzzo.
Grazie davvero a tutti per aver letto questo piccolo prologo , di una struttura più ampia che spero un giorno diventi un libro.
Vic 
 
  
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