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Autore: Lilies    07/01/2014    4 recensioni
«Lei c'è ed è proprio qui, accoccolata contro il tuo petto solido, il suo caldo respiro a scandire i battiti del tuo cuore tuttora agitato.»
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Rebirth (Peeta/Katniss)'
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Panic sensation

Peeta Mellark|Katniss Everdeen|Catching fire
{Peeta centric}

«― Nei miei incubi di solito ho paura di perdere te ― confessa.
E sto bene quando mi accorgo che ci sei.»

Catching fire, Suzanne Collins


Ti svegli di soprassalto, lo stridente clangore delle rotaie a riempire il silenzio altrimenti assoluto del suo scompartimento, silenzio che solamente le tue forti ma delicate braccia strette attorno al suo corpo ormai non più tremante sono riuscite ad ottenere. Non riesci ad impedire ad un sospiro di sollievo di sfuggirti dalle labbra screpolate mentre la osservi riposare, finalmente tranquilla, al sicuro — con te.
Ricordi nitidamente le tenebre che ti hanno oscurato la vista appena pochi istanti fa, prima che ti risvegliassi con il terrore a mangiarti il cuore e la mente.
Ricordi il debole luccichio del sigillo di Panem stagliarsi contro il cielo nero, sprezzante del dolore che avrebbe potuto arrecarti se il suo volto fosse comparso, pallido e implacabile, tra le stelle fulgenti create dalla mano esperta di un qualche Stratega in vena di romanticherie.
E poi ricordi il panico che ti ha attanagliato lo stomaco l'attimo dopo, quando l'hai sentita urlare con quanto fiato aveva in gola ed il botto del cannone che annunciava la sua morte ti è esploso nei timpani e ti ha strappato a te stesso, precipitandoti in un'orrenda realtà che hai sperato con tutto il cuore non fosse reale.
Il vuoto che hai provato in quel momento non si è ancora esaurito. Nemmeno ora, nemmeno adesso che ti sei assicurato che lei c'è. Lei c'è ed è proprio qui, accoccolata contro il tuo petto solido, il suo caldo respiro a scandire i battiti del tuo cuore tuttora agitato.
Una ciocca di capelli neri incastrata tra le tue dita ti riporta alla mente un altro ricordo. Più sereno. Indimenticabile.
Un paio di treccine nere ballonzolano ancora una volta davanti ai tuoi occhi di ragazzino — le treccine della bambina dagli occhi grigi che, adesso, stringi tra le braccia e non vorresti lasciare mai.

{300}



Nda: Buona seeeeeeera. Com'è andato il rientro a scuola? A me – stranamente, aggiungerei – piuttosto bene. Iniziare l'anno con arte, ginnastica, inglese e storia non è una cosa particolarmente malvagia, dai. Più o meno.
Comunque!
Ho diverse storie in cantiere. E, guardate un po', ho deciso di pubblicare la più corta (mi sono fatta violenza per non sforare di una parola) e la più insignificante.
È un Peeta post-prima arena/durante-il-tour-della-vittoria, come avrete capito, che si risveglia da uno dei suoi incubi in cui sogna di perdere Katniss nell'arena. Che originalità. Eh,
lo so.
Il fatto è che sto rileggendo per l'ennesima volta
Catching fire e la frase che ho citato mi piace troppo. È così dolce.
Recapitatemi un Peeta Mellark come regalo, visto che fra meno di un mese compio gli anni! <3 Mi accontento anche di un Josh Hutcherson, se proprio non riuscite a procurarmi Peeta <3
Boh non ho nient'altro da dire. Spero solo che vi piaccia <3 E perdonatemi il titolo osceno, ma ormai mi conoscete e sapete quanto sia incapace con quelle cose :c
Un bacione! :*
V.

  
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